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Museo archeologico regionale di Centuripe

Coordinate: 37°37′20.03″N 14°44′26.71″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Museo archeologico regionale
(già Museo civico)
Edificio del museo
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàCenturipe
IndirizzoVia SS. Crocifisso 1
Coordinate37°37′20.03″N 14°44′26.71″E
Caratteristiche
TipoReperti archeologici
Apertura1920
Visitatori3 659 (2022)
Sito web

Il Museo archeologico regionale di Centuripe espone la maggiore collezione di reperti archeologici della romanità nella Sicilia interna, ed è posto nel comune di Centuripe nei pressi del tempio degli Augustali e di altre aree archeologiche. Dipende dal Polo Regionale di Piazza Armerina, Aidone ed Enna della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Enna[1].

Testa dell'imperatore Adriano

In seguito alle campagne di scavi dei primi anni del XX secolo, negli anni venti, il comune di Centuripe, mettendo insieme un certo numero di reperti (tuttavia privi di riferimenti contestuali precisi) e alcuni ottenuti dalle prime ricerche archeologiche condotte dall'Università di Catania ordinò una collezione di reperti costituendo il proprio "Museo civico". Le collezioni erano custodite nella vecchia sede del palazzo comunale[2].

Nel 1956 l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Scarlata approvò un progetto di costruzione di un edificio museale in posizione panoramica verso l'Etna e la valle del Simeto. I lavori tuttavia procedettero a rilento bloccandosi infine per lunghi anni fino agli anni ottanta del XX secolo. Un nuovo progetto elaborato dall'architetto Franco Minissi rimise in moto l'iter costruttivo che ancora una volta si protrasse a lungo. Al termine dei lavori il materiale della collezione trovò una nuova sistemazione più consona all'importanza della raccolta d'arte nel nuovo grande edificio che fu inaugurato nel dicembre del 2000[3].

Le collezioni del vecchio museo civico sono state integrate con i reperti forniti dagli scavi condotti a partire dal 1968 dalla Soprintendenza per i Beni Culturali[3]. Permangono tuttavia al Museo archeologico regionale Paolo Orsi di Siracusa un gran numero di reperti e la gran parte della coroplastica centuripina[2].

Il Museo presenta la storia della città dai tempi remoti alla sua distruzione con circa 3000 reperti[3].

Struttura di massima

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Gli spazi utilizzati sono su livelli diversi[3].

Columbaria della famiglia centuripina Scribonia

Il piano documenta i siti abitativi, le attività economiche, i ritrovamenti con significative sculture di età romana. Inoltre le terrecotte locali del periodo ellenistico con maschere e statue che esprimono l'alto livello tecnico raggiunto e l'originale tipologia di forme e soggetti.

Lo spazio centrale è destinato al complesso dell'Augusteum

  • Una raffinata statua ellenistica di Musa (epoca II a.C-I d.C) (dalla collezione comunale decontestualizzata)[3]
  • Una colossale testa dell'imperatore Adriano (II secolo) ritrovata in contrada Difesa[3].
  • Sculture provenienti dall'edificio degli Augustali, che ritraggono membri della famiglia imperiale e imperatori.
  • Un eccezionale torso marmoreo loricato, probabilmente di Augusto proveniente dall'Augusteum[3].
  • Statua femminile acefala con abbigliamento che avviluppa il corpo con artificiosi panneggi.

Interessante la presenza di alcuni Columbaria la cui presenza in Sicilia è tradizionalmente limitata mentre a Centuripe se ne sono trovate in quantità elevata e nel museo ne sono esposte alcune. I Columbaria recano il nome del defunto e si trovavano in genere nella tomba di famiglia.

Vista panoramica del museo di Centuripe

Materiale della collezione comunale privo di dati di scavo. Repertorio di falsi, di materiali scavati clandestinamente e recuperati[3].

Necropoli, corredi funerari, esposizione dei riti e delle costumanze dell'epoca[3].

Esposizioni temporanee.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Regione Siciliana. Musei, gallerie e siti archeologici, su regione.sicilia.it. URL consultato il 20 agosto 2018.
  2. ^ a b Descrizione dal pannello esplicativo del museo di Centuripe
  3. ^ a b c d e f g h i Museo regionale, scheda.

Voci correlate

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Altri progetti

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