Porto Mantovano
Porto Mantovano comune | |
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Villa La Favorita | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Mantova |
Amministrazione | |
Sindaco | Maria Paola Salvarani (centro-destra) dal 24-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°11′48″N 10°47′38″E |
Altitudine | 29 m s.l.m. |
Superficie | 37,44 km² |
Abitanti | 16 660[2] (30-11-2023) |
Densità | 444,98 ab./km² |
Frazioni | Bancole, Mantovanella, Montata Carra, Sant'Antonio (sede comunale), Soave, Spinosa[1] |
Comuni confinanti | Curtatone, Goito, Mantova, Marmirolo, Rodigo, Roverbella, San Giorgio Bigarello |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 46047 |
Prefisso | 0376 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 020045 |
Cod. catastale | G917 |
Targa | MN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 388 GG[4] |
Nome abitanti | portomantovanesi, portuensi |
Patrono | sant'Antonio di Padova |
Giorno festivo | 13 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Porto Mantovano nella provincia di Mantova | |
Sito istituzionale | |
Porto Mantovano (Pòrt Mantuàn in dialetto mantovano[5]) è un comune italiano sparso di 16 660 abitanti della provincia di Mantova in Lombardia. La sede comunale è nella frazione di Sant'Antonio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le prime testimonianze di insediamenti risalgono al Neolitico. Nei decenni scorsi sono stati rinvenuti, nelle frazioni di S. Antonio e Bancole, numerosi manufatti in selce e alcuni resti umani risalenti a 6 500 anni fa.
L'origine del nome "Porto Mantovano" è molto più recente. Le prime testimonianze risalgono ad alcuni documenti dell'anno 862 d.C. nei quali viene citato un Portus de Mantua. Diversi inventari dei secoli X e XI riportano invece la dicitura In Portu Mantuano. Il porto al quale si riferiscono questi documenti è quello fluviale che sorgeva presso l'odierna località denominata Cittadella, oggi parte del comune di Mantova.
Il borgo di Porto, all'epoca dei Gonzaga, fu dotato di muraglie e bastioni che lo trasformarono in un'importante struttura di difesa. In quei secoli Porto era diviso in tre "Collonelli" (frazioni): Soave, Favorita e Schiarino. Ad essi erano aggregate le principali corti circostanti. Tali insediamenti contavano, nel 1617, circa 1 450 abitanti. A questi si aggiungevano i 632 abitanti del "Borgo di Porto", l'odierna Cittadella.
Dopo la caduta dei Gonzaga, anche il territorio di Porto Mantovano finì sotto l'influenza austriaca fino al 1797, quando, dopo il lungo assedio di Mantova, concluso con la battaglia della Favorita, passò sotto il controllo dei francesi.
Con la caduta di Napoleone e la fine del breve Regno d'Italia, il territorio di Porto Mantovano tornò agli austriaci. La resa alle truppe austriache venne firmata dal viceré d'Italia Eugenio di Beauharnais il 16 aprile 1814, con la Convenzione di Schiarino-Rizzino, stipulata a Porto Mantovano, presso l'omonima corte che oggi è denominata Corte Schiarino-Previdi.
Porto rimase sotto il dominio asburgico fino al 1866, quando Mantova venne annessa al nascente Regno d'Italia. All'occupazione austriaca dell'Ottocento risale la costruzione della stazione ferroviaria di Sant'Antonio, che venne inaugurata, nel 1851, dall'arciduca Ferdinando Carlo e dal maresciallo Radetzky quale "Imperial Regia Stazione di Mantova".
Porto Mantovano assunse i confini attuali durante la prima metà del Novecento, con lo scorporo dei territori di Cittadella, Ponte Rosso, Gambarara e Colle Aperto, che vennero annessi al comune di Mantova.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 12 gennaio 1967.[6] Lo stemma raffigura, su sfondo azzurro, un torrione con ponte levatoio accostato da due cavalli marini d'argento emergenti dai marosi. Richiama il ruolo di fortilizio a difesa di Mantova, simboleggiando l'antica realtà di Porto, oggi Cittadella, rocca che sorvegliava l'ingresso in città attraverso il ponte dei Mulini, posto tra i laghi Superiore e di Mezzo, rappresentati dai cavalli marini.[7]
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Villa La Favorita, edificata dal duca Ferdinando Gonzaga.
- Villa Schiarino-Rizzino, dove l'omonima convenzione fu sottoscritta con l'Impero asburgico da Eugenio di Beauharnais, viceré del napoleonico Regno d'Italia.
- Corte Spinosa
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[8]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Al 31 dicembre 2022 la popolazione straniera è di 1.503 persone, pari all'9,18% della popolazione.[9]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Il comune è attraversato dalle ex strade statali 62 della Cisa, 236 Goitese e 236 bis.
La Stazione di Sant'Antonio Mantovano, a servizio dell'omonima frazione, sorge lungo la ferrovia Verona-Mantova-Modena; dalla stessa si diramava il tratto in sede propria della ferrovia Mantova-Peschiera, in esercizio fra il 1934 e il 1967.
Il comune è servito da autoservizi urbani e interurbani gestiti dalla società APAM.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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4 giugno 1985 | 13 giugno 2004 | Remo Pezzali | PCI/PDS/DS | Sindaco | |
13 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | Mauro Ghizzi | Lista civica | Sindaco | |
7 giugno 2009 | 8 giugno 2014 | Maurizio Salvarani | Vivere Porto | Sindaco | |
8 giugno 2014 | 9 giugno 2019 | Massimo Salvarani | PD | Sindaco | I mandato |
9 giugno 2019 | 24 giugno 2024 | Massimo Salvarani | PD | Sindaco | II mandato |
24 giugno 2024 | in carica | Maria-Paola Salvarani | Fratelli d'Italia | Sindaca |
1887 Rabbi Ermando 1899 Belfanti Celso 1904 Di Bagno March Ferdinando[senza fonte]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Comune di Porto Mantovano - Statuto.
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
- ^ Porto Mantovano, decreto 1967-01-12 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 7 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2022).
- ^ Pro Loco Porto Mantovano (a cura di), Porto, immagini e storia, Editoriale Sometti, 1999, citato in La storia, su Comune di Porto Mantovano. URL consultato il 7 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2022).
- ^ Statistiche I.Stat tituto nazionale di statistica|ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it .
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Renato Bonaglia, Mantova, paese che vai..., Mantova, 1985. ISBN non esistente.
- Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
- Don Antonio Salvato, "Alla scoperta di Bancole dai tanti volti", Mantova, 2005.
- Antonio Gaioni, "Un comune chiamato Porto", Mantova, 2005.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Porto Mantovano
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Porto Mantovano
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Porto Mantovano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.porto-mantovano.mn.it.
- Porto Mantovano, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 247855254 |
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