Questa raccolta di saggi ha una semplice e diretta ambizione: dimostrare che anche in campo lette... more Questa raccolta di saggi ha una semplice e diretta ambizione: dimostrare che anche in campo letterario il confronto con i testi di Antonio Gramsci non può limitarsi a una passiva pratica di richiamo bibliografico, ma deve dirigersi verso l’orizzonte della politica riscoprendo il nesso tra teoria e prassi. Nell’ambito sempre meno politico degli studi letterari, questa prospettiva ha un significato assai preciso: le traiettorie interpretative, le riflessioni sullo statuto della letteratura, il modo in cui una certa produzione viene letta e pensata, la discussione sui valori e sulle categorie – tutto ciò influenza e determina il campo culturale, produce visioni del mondo, abilita punti di vista che, inevitabilmente, si legano alle pratiche quotidiane e forniscono materia di azione politica.
Il volume raccoglie i saggi di Mimmo Cangiano, Roberto Dainotto, Paolo Desogus, Gabriele Fichera, Guido Mattia Gallerani, Marco Gatto, Lorenzo Mari, Francesco Marola, Gian Luca Picconi, Antonio Tricomi. Con una postfazione di Mauro Pala.
« Dans mes romans pour représenter les banlieues, d'un côté c'est moi qui raconte ces histoires d... more « Dans mes romans pour représenter les banlieues, d'un côté c'est moi qui raconte ces histoires de banlieue, mais dans le même temps je me plonge dans un de mes personnages et je vois les banlieues, la vie, les femmes, les hommes à travers les yeux de mon personnage. Voilà pourquoi il y a tel-lement de dialecte, tellement d'esprit dialectal dans mes romans ; parce qu'en voyant le monde avec les yeux de mon personnage, je ne peux le voir, y compris linguistiquement, que comme l'exprime mon personnage » Pier Paolo Pasolini.
This essay aims to explore selected philosophical themes present in Pier Paolo Pasolini's literar... more This essay aims to explore selected philosophical themes present in Pier Paolo Pasolini's literary and intellectual corpus. The investigation starts by delving into the writer's earliest interest in existentialism through an extensive analysis of his literary texts. It also conducts some archive research that sheds light on Pasolini's university studies, especially his association with Felice Battaglia, professor of Moral Philosophy. Building upon Pasolini's early philosophical interest, the paper will underscore the diverse connections he forged with philosophical studies throughout his life, with a particular emphasis on his significant relationships with thinkers such as Adorno and Leopardi. Moreover, it uncovers a notable aspect of Pasolini's problematic relationship with the Hegelian concept of dialectics and Marxism.
Non senza civetteria si dice che i grandi autori siano inclassificabili e che le loro opere non a... more Non senza civetteria si dice che i grandi autori siano inclassificabili e che le loro opere non ammettano etichette, se non in modo dichiaratamente convenzionale e orientativo. Il paradosso di Umberto Eco, pensatore, semiologo e scrittore con il quale la critica e gli studi filosofici hanno intrattenuto un rapporto problematico, prima di infatuazione poi di algido distacco, è invece quello di essere rappresentativo di un numero elevatissimo di tendenze di studio, non di rado in contraddizione tra loro. Animato da uno spirito onnivoro, a metà tra ecumenismo postmoderno e strategia egemonica di assorbimento delle mode intellettuali, Eco ha attinto dai più disparati ambiti teorici e culturali. Anche solo limitandoci agli scritti semiotici, dove sicuramente ha dato il meglio di sé, si riconosce la convergenza di più traiettorie e branche disciplinari, come il pragmatismo americano, il marxismo, il pensiero debole, l'ermeneutica, la filosofia analitica, la teoria della comunicazione, gli studi cognitivi, senza naturalmente trascurare il particolare rapporto con lo strutturalismo, assunto per la verità dentro un percorso di indagine orientato sin da subito al suo superamento. Risalendo agli albori delle sue ricerche sul segno si osserva infatti che la stessa riflessione intorno al tema della struttura-da Eco riformulata come categoria euristica, metodologicamente costruita dall'interprete, e non come tratto ontologico, soggiacente alle forme simboliche o come matrice originaria di senso 1-sia riconducibile a quella grande ondata
Questa raccolta di saggi ha una semplice e diretta ambizione: dimostrare che anche in campo lette... more Questa raccolta di saggi ha una semplice e diretta ambizione: dimostrare che anche in campo letterario il confronto con i testi di Antonio Gramsci non può limitarsi a una passiva pratica di richiamo bibliografico, ma deve dirigersi verso l’orizzonte della politica riscoprendo il nesso tra teoria e prassi. Nell’ambito sempre meno politico degli studi letterari, questa prospettiva ha un significato assai preciso: le traiettorie interpretative, le riflessioni sullo statuto della letteratura, il modo in cui una certa produzione viene letta e pensata, la discussione sui valori e sulle categorie – tutto ciò influenza e determina il campo culturale, produce visioni del mondo, abilita punti di vista che, inevitabilmente, si legano alle pratiche quotidiane e forniscono materia di azione politica.
Il volume raccoglie i saggi di Mimmo Cangiano, Roberto Dainotto, Paolo Desogus, Gabriele Fichera, Guido Mattia Gallerani, Marco Gatto, Lorenzo Mari, Francesco Marola, Gian Luca Picconi, Antonio Tricomi. Con una postfazione di Mauro Pala.
« Dans mes romans pour représenter les banlieues, d'un côté c'est moi qui raconte ces histoires d... more « Dans mes romans pour représenter les banlieues, d'un côté c'est moi qui raconte ces histoires de banlieue, mais dans le même temps je me plonge dans un de mes personnages et je vois les banlieues, la vie, les femmes, les hommes à travers les yeux de mon personnage. Voilà pourquoi il y a tel-lement de dialecte, tellement d'esprit dialectal dans mes romans ; parce qu'en voyant le monde avec les yeux de mon personnage, je ne peux le voir, y compris linguistiquement, que comme l'exprime mon personnage » Pier Paolo Pasolini.
This essay aims to explore selected philosophical themes present in Pier Paolo Pasolini's literar... more This essay aims to explore selected philosophical themes present in Pier Paolo Pasolini's literary and intellectual corpus. The investigation starts by delving into the writer's earliest interest in existentialism through an extensive analysis of his literary texts. It also conducts some archive research that sheds light on Pasolini's university studies, especially his association with Felice Battaglia, professor of Moral Philosophy. Building upon Pasolini's early philosophical interest, the paper will underscore the diverse connections he forged with philosophical studies throughout his life, with a particular emphasis on his significant relationships with thinkers such as Adorno and Leopardi. Moreover, it uncovers a notable aspect of Pasolini's problematic relationship with the Hegelian concept of dialectics and Marxism.
Non senza civetteria si dice che i grandi autori siano inclassificabili e che le loro opere non a... more Non senza civetteria si dice che i grandi autori siano inclassificabili e che le loro opere non ammettano etichette, se non in modo dichiaratamente convenzionale e orientativo. Il paradosso di Umberto Eco, pensatore, semiologo e scrittore con il quale la critica e gli studi filosofici hanno intrattenuto un rapporto problematico, prima di infatuazione poi di algido distacco, è invece quello di essere rappresentativo di un numero elevatissimo di tendenze di studio, non di rado in contraddizione tra loro. Animato da uno spirito onnivoro, a metà tra ecumenismo postmoderno e strategia egemonica di assorbimento delle mode intellettuali, Eco ha attinto dai più disparati ambiti teorici e culturali. Anche solo limitandoci agli scritti semiotici, dove sicuramente ha dato il meglio di sé, si riconosce la convergenza di più traiettorie e branche disciplinari, come il pragmatismo americano, il marxismo, il pensiero debole, l'ermeneutica, la filosofia analitica, la teoria della comunicazione, gli studi cognitivi, senza naturalmente trascurare il particolare rapporto con lo strutturalismo, assunto per la verità dentro un percorso di indagine orientato sin da subito al suo superamento. Risalendo agli albori delle sue ricerche sul segno si osserva infatti che la stessa riflessione intorno al tema della struttura-da Eco riformulata come categoria euristica, metodologicamente costruita dall'interprete, e non come tratto ontologico, soggiacente alle forme simboliche o come matrice originaria di senso 1-sia riconducibile a quella grande ondata
L'articolo analizza la rilevanza dello stile indiretto libero di Pier Paolo Pasolini attraverso l... more L'articolo analizza la rilevanza dello stile indiretto libero di Pier Paolo Pasolini attraverso la lettura eterodossa degli scritti di Antonio Gramsci, in particolare le sue note sulla nozione di "connessione sentimentale" sviluppata nei Quaderni per descrivere il rapporto tra intel-lettuali e classi popolari. L'ipotesi che intendo dimostrare è che il suo stile, benché in con-traddizione con le considerazioni teoriche esposte nel suo Empirismo eretico, contiene gli elementi per definire la relazione tra forme espressive e ideologia nella sua poetica. Inoltre l'articolo propone un confronto contrastivo tra la teoria polifonica di Michail Bachtin, allo scopo di mostrare l'originalità dell'indiretto libero pasoliniano. Il corpus di questa ricerca include sia testi letterari, come Ragazzi di vita e Una vita violenta, che di critica e più precisa-mente i saggi scritti tra il 1964 e 1971 successivamente raccolti in Empirismo eretico.
The article analyses the relevance of Pier Paolo Pasolini's free indirect style through the analysis of his unorthodox reading of Antonio Gramsci's writings. It focuses in particular on Gramsci's notes on the concept of "sentimental connexion", developed in his Prison notebooks to describe the relationship between intellectuals and popular classes. The hypothesis I propose to demonstrate is that Pasolini's literary style features the elements apt to define the relationship between his expressive forms and ideology as exposed in his volume titled Empirismo eretico (although with some inconsistencies). Additionally, the article proposes a contrastive comparison between Michail Bachtin's polyphony theory and Pasolini's free indirect speech, to demonstrate the originality of the latter. The corpus of this research will include both Pasolini's literary and critical works, paying particular attention to two moments in his artistic and intellectual production: the novels Ragazzi di vita and Una vita vio-lenta; the writings, published between 1964 and 1971 and later collected in Empirismo eretico.
“Syzetesis – Rivista di Filosofia” è una rivista annuale open-access di filosofia e storia della ... more “Syzetesis – Rivista di Filosofia” è una rivista annuale open-access di filosofia e storia della filosofia. Favorisce un approccio teorico e sto-rico alla filosofia, pubblicando articoli di ricerca, numeri speciali, discussioni critiche e recensioni puntuali di libri riguardanti la filo-sofia, comprese la filosofia della mente, l’etica, l’estetica, la filosofia politica, la filosofia della logica, la storia della filosofia (dall’antichità classica ai nostri giorni).
La sezione monografica del fascicolo 2023 di Syzetesis sarà dedicata a
Pier Paolo Pasolini e ai diversi temi di ordine filosofico presenti nella
sua opera.
“Syzetesis – Rivista di Filosofia” is a yearly open-access journal of
philosophy and history of philosophy. It favours a theoretical and
historical approach to philosophy, publishing research articles, special
issues, critical discussions, and timely book reviews concerning
philosophy, including the Philosophy of mind, Ethics, Political philosophy,
Philosophy of logic, History of philosophy (from Classical
Antiquity to the Present).
The monographic section of the 2023 issue of the journal Syzetesis
will be devoted to Pier Paolo Pasolini and to the various philosophical
topics present in his work.
In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, «Annali d'Italianistica» propon... more In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, «Annali d'Italianistica» propone di dedicare il 40esimo volume alla sua opera e in particolare al legame tra sistemi espressivi, forme stilistiche e dispositivi di potere presente nei suoi scritti letterari, nei suoi film, così come nei suoi testi giornalisti e nelle sue riflessioni sulla letteratura e sul cinema. L'obiettivo è quello di comporre un volume di saggi capaci di porre al centro la questione della libertà espressiva, che Pasolini ha approfondito attraverso lo studio delle condizioni di possibilità politiche e sociali che un determinato contesto linguistico e culturale oppone al fare artistico. Si tratterà in questo senso di analizzare i modi e le forme che l'autore ha studiato e impiegato nella sua lotta per difendere il gesto artistico dai processi di alienazione e omologazione promossi dalla cultura egemone. In questa prospettiva verrà dato particolare spazio i) allo studio del complesso, e talvolta contraddittorio, rapporto tra i saggi teorici, come ad esempio quelli raccolti in Passione e ideologia ed Empirismo eretico, e l'opera letteraria e cinematografica di Pasolini; ii) all'analisi delle opere-laboratorio, ovvero quei testi letterari e quei film in cui l'autore riflette sulla forma espressiva o in cui l'autore problematizza esplicitamente questioni di ordine semiotico, linguistico o teorico-letterario (ad esempio Romans, L'Italiano è ladro, La Ricotta, Alì dagli occhi azzurri, Teorema, Appunti per un'Orestiade africana, La Divina mimesis, Petrolio); e infine iii) agli articoli capaci di individuare i nessi tra le questioni poetiche inerenti al tema della libertà espressiva e le fonti, sia teoriche che critiche (ad esempio Ascoli, Auerbach, Contini, Gramsci, Goldmann, Jakobson, Šklovskij, Spitzer), che Pasolini in modo originale ha riletto in un senso politico con l'obiettivo di ricondurre la questione della lingua e dello stile all'indagine sui dispositivi di potere affermatisi in un dato momento storico. Il volume verrà pubblicato nell'autunno del 2022. La consegna degli articoli è prevista per il 15 ottobre 2021. Studiose e studiosi interessati possono inviare ai curatori del volume un abstract (max 300 parole) entro il 28 febbraio 2021. Le proposte inviate oltre la scadenza potranno essere considerate solo a condizione che la consegna della versione finale sia garantita entro il 15 ottobre 2021. I saggi, redatti in inglese o italiano, non dovranno superare le 40mila battute, spazi inclusi.
To mark the centenary of Pier Paolo Pasolini's birth, Annali d’Italianistica will dedicate its 40... more To mark the centenary of Pier Paolo Pasolini's birth, Annali d’Italianistica will dedicate its 40th volume to Pasolini’s work, giving particular attention to connections among the expressive systems, stylistic forms, and discourses of power present in his literature, films, journalism, and theoretical texts. The goal is to collect essays that focus on the question of artistic freedom that Pasolini examined through his study of the social and political possibilities that a given linguistic and cultural context opposed to artistic expression. In this sense, the collected works will analyze the paths and modalities that Pasolini explored to defend the artistic gesture from the processes of alienation and homologation promoted by hegemonic culture. In this light, emphasis will be given to (1) the study of the complex, and sometimes contradictory, relationship between theoretical essays, such as those in Passion and Ideology and Heretic Empiricism, and in Pasolini’s literary and cinematic works; (2) to the analysis of Pasolini’s experimental works, that is, those literary texts and films in which the author reflects on the expressive form or in which the author explicitly problematizes issues of semiotic, linguistic or theoretical-literary nature (e.g. Romans, L'Italiano è ladro, La Ricotta, Alì dagli occhi azzurri, Teorema, Appunti per un'Orestiade africana, La Divina mimesis, Petrolio); and, finally (3) to articles that identify connections between the poetic issues inherent in the theme of free expression and the sources, both theoretical and critical (e.g. Ascoli, Auerbach, Contini, Gramsci, Goldmann, Jakobson, Šklovskij, Spitzer) that Pasolini re-read in an original and political way, with the intent of bringing the question of language and style back to the discourses on power that get reaffirmed in certain historical moments.
Some of the most original pages from Gramsci's Prison Notebooks are dedicated to the subject of m... more Some of the most original pages from Gramsci's Prison Notebooks are dedicated to the subject of mass culture. Antonio Gramsci was in fact the first one to realize the relevance of the cultural industry's products as far as their ideological content, embedded world views, and expressive forms are concerned. His interpretative model later influenced Umberto Eco who successfully combined the Gramscian methodology with his own semiotic approach in some of his most important essays (regarding a manifold variety of cultural artifacts, belonging to categories as diverse as cinema, comics, advertising, and journalism).
Along this very same line of research, we are looking for essays of 15-18 pages in length (double spaced, size 12 font, Times New Roman, written only in English) covering all kinds of artifacts and aspects of Italian mass culture throughout the last 40 years. We will select proposals showing the ability to combine and merge the analysis of ideological, linguistic, and expressive structures, in accordance with the example provided by Umberto Eco in books such Apocalypse Postponed (1964) and Il superuomo di massa (1976).
Appel à communication, adressé aux doctorants et aux jeunes chercheurs, pour une journée d'études... more Appel à communication, adressé aux doctorants et aux jeunes chercheurs, pour une journée d'études "Cinéma, théâtre et subalternité" organisée par Nicola Brarda, Aida Čopra, Silvia De Min, Paolo Desogus et Silvia Lucà: subalterniteparis2018@hotmail.com #journeedetude #theatre #cinema #ParisSorbonne #etudesitaliennes #colloque #paris
Les traumatismes de l'histoire contemporaine vus le cinéma Journée d'étude organisée par Esther C... more Les traumatismes de l'histoire contemporaine vus le cinéma Journée d'étude organisée par Esther Castagné et Sylvain Angonin Vendredi 25 janvier 2013 Matinée (9h30) Accueil des participants Ouverture de la journée par Monsieur le Professeur Pierre Civil, directeur de l'École Doctorale 122
La settima edizione della Scuola Pasolini si svolgerà a Casarsa della Delizia (PN), nella sede de... more La settima edizione della Scuola Pasolini si svolgerà a Casarsa della Delizia (PN), nella sede del Centro Studi Pier Paolo Pasolini, dall'11 al 14 settembre 2024 e sarà dedicata al tema Pasolini e l'alterità: incontri etnografici, viaggi, e confronti antropologici. Le lezioni verteranno in particolare sulla produzione letteraria, gli scritti sulla poesia popolare, il romanzo, i racconti di viaggio e la produzione cinematografica riguardante soprattutto i documentari. I docenti chiamati a partecipare alle giornate della scuola saranno tenuti a sviluppare nelle loro lezioni sia le connessioni poetiche, politiche ed esistenziali che Pasolini ha intrattenuto con le classi popolari (i contadini, friulani, i borgatari romani, i gruppi sociali dei paesi del terzo mondo), sia i modi e le forme attraverso cui tale rapporto con l'alterità è stato coltivato sotto l'influsso degli studi demologici, etnografici e antropologici. Le lezioni saranno anche l'occasione per offrire agli studenti della scuola gli strumenti per analizzare le forme espressive legate alla scoperta pasoliniana dell'altro da sé, come ad esempio i dialetti, le parlate, gli artifici stilistici e le forme narrative (regresso, discorso indiretto libero, racconto per appunti).
11th to the 14th of September 2024 and will focus on Pasolini and otherness: ethnographic meeting... more 11th to the 14th of September 2024 and will focus on Pasolini and otherness: ethnographic meetings, journeys and anthropological exchanges. We will explore otherness throughout his literary production, his writings on popular poetry, novels, travel accounts and film production, especially documentaries. The lecturers invited to participate in the summer school will address the political, existential and poetical connections that Pasolini established with the working class (farmers, the inhabitants of Friuli and Roman slums [borgate], and the social groups of third world countries). They will also focus on the ways and forms through which such relationship with otherness was fed under the influence of the ethnographic, anthropological and lower classes studies. The lectures will also be an opportunity to offer students the tools to analyse the expressive forms of the Pasolinian discovery of the other from oneself, such as dialects, ways of speaking, stylistic artifices and narrative forms (regression, indirect free speech, notes).
The sixth edition of the Pasolini School will take place in Casarsa della Delizia (Pordenone), at... more The sixth edition of the Pasolini School will take place in Casarsa della Delizia (Pordenone), at the headquarters of the Centro Studi Pier Paolo Pasolini from the 6th to the 9th of September and will be devoted to the forms of Pasolini's theatre. The lectures will mainly focus on the study of the drama experiences, on the Manifesto for a new theatre, on the authors' sources and the reception of the word theatre in contemporary culture. There will also be insights into the origins of the Pasolinian theatre, the intersections with cinema and literary work, together with the complexity of the references to other writers, both in terms of intertextuality and on the formal level.
La sesta edizione della Scuola Pasolini si svolgerà a Casarsa della Delizia (Pn), nella sede del ... more La sesta edizione della Scuola Pasolini si svolgerà a Casarsa della Delizia (Pn), nella sede del Centro Studi Pier Paolo Pasolini, dal 6 al 9 settembre e sarà dedicata alle forme del teatro in Pasolini. Le lezioni si focalizzeranno in particolare sullo studio delle esperienze drammaturgiche, sul Manifesto per un nuovo teatro, sulle fonti autoriali e sulla ricezione del teatro di parola nella contemporaneità. Verranno inoltre indagate le origini del teatro pasoliniano, le intersezioni con il cinema e l'opera letteraria, insieme alla complessità dei riferimenti agli altri autori, sia sul piano dell'intertestualità, sia sul piano formale.
Dall'11 al 14 settembre 2019, presso il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia... more Dall'11 al 14 settembre 2019, presso il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (Pn), si terrà la seconda edizione della Scuola estiva Pier Paolo Pasolini. La poesia: temi, forme e lingua. La scuola rappresenta un'opportunità unica di studio e di confronto con studiosi internazionali per approfondire la conoscenza dell'opera di Pier Paolo Pasolini attraverso un corso di alta formazione. Le lezioni saranno in particolare dedicate allo studio della poesia pasoliniana, indagata sia nelle singole raccolte, ma anche attraverso una riflessione più ampia sui temi, sullo stile e sulla lingua e sulle modalità con cui nel laboratorio pasoliniano la forma poetica interagisce e contamina gli altri generi e dialoga con la temperie culturale ad essa contemporanea.
La scuola è organizzata dal Centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, è affiliata alla Équipe Littérature e Culture Italiennes (ELCI) di Sorbonne Université, al Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Trieste, alla Società Italiana per lo studio della Modernità Letteraria (MOD), ed è sostenuta dalla regione Friuli Vene-zia Giulia, dal Comune di Casarsa della Delizia e dalla Fondazione Friuli. Le lezioni sono principalmente indirizzate agli studenti universitari, ai laureandi e ai dottorandi di qualsiasi nazionalità in grado di dimostrare la conoscenza della lingua italiana. L'attività di studio è suddivisa in sei sessioni e include un laboratorio didattico in cui giovani studiosi potranno discutere i loro lavori di ricerca con i docenti della scuola. Sarà inoltre prevista un'escursione nei principali luoghi pasoliniani del Friuli.
The second edition of the Summer School The poetry of Pier Paolo Pasolin: themes, forms and langu... more The second edition of the Summer School The poetry of Pier Paolo Pasolin: themes, forms and language will be held from the 11th to the 14th September at the Pier Paolo Pasolini Study Centre in Casarsa della Delizia (Pordenone). The school is a unique opportunity to study and exchange views with international scholars for further exploration of the work of Pier Paolo Pasolini through a higher education course. The lectures will be particularly devoted to the study of Pasolini’s poems, by exploring the individual collections and delving more widely into the themes, the style and language, as well as in the ways in which, in the Pasolini ‘workshop’, the poetic form interacts and contaminates other genres and connects with its contemporary cultural storm.
Dal 13 al 15 settembre 2018, presso il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia,... more Dal 13 al 15 settembre 2018, presso il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, si terrà la prima edizione della Summer School Pier Paolo Pasolini e l’impegno nella cultura italiana del suo tempo. La scuola rappresenta un’opportunità unica di studio e di confronto con studiosi internazionali per approfondire la conoscenza dell’opera di Pier Paolo Pasolini attraverso un corso di alta formazione sul tema dell’impegno intellettuale nella letteratura, nel cinema e nel lavoro giornalistico.
La scuola è organizzata dal Centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, è affiliata alla Équipe Littérature e Culture Italiennes (ELCI) di Sorbonne Université, al Dipartimento di Studi Umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine, al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste, al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia, e alla Società Italiana per lo studio della Modernità letteraria (MOD) ed è sostenuta dalla regione Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Casarsa della Delizia e dalla Fondazione Friuli.
Le lezioni sono principalmente indirizzate agli studenti universitari, ai laureandi e ai dottorandi di qualsiasi nazionalità in grado di dimostrare la conoscenza della lingua italiana.
L’attività di studio è suddivisa in sei sessioni e include due laboratori didattici, due serate dedicate a proiezioni e incontri di studio, e un’escursione nei principali luoghi pasoliniani del Friuli. Ogni sessione conterà due lezioni di un’ora e mezza tenute da specialisti italiani e internazionali tra cui Marco Antonio Bazzocchi (Università di Bologna), Luciano De Giusti (Università di Trieste), Alessandro Del Puppo (Università di Udine), Davide Luglio (Sorbonne Université), Ricciarda Ricorda (Università Ca’ Foscari Venezia), Emanuela Patti (Royal Holloway, University of London), Raoul Kirchmayr (Università di Trieste), Gianluca Picconi (Università di Genova), Antonio Tricomi (Università di Urbino). I laboratori didattici saranno invece guidati dai coordinatori della scuola Paolo Desogus (Sorbonne Université) e Lisa Gasparotto (Università di Milano-Bicocca).
Per partecipare è necessario avanzare la propria candidatura entro il 15 luglio 2018. I candidati selezionati, fino a un massimo di 20, riceveranno comunicazione entro il 30 luglio e verranno contestualmente invitati a versare la quota di iscrizione entro il 15 agosto.
La quota di partecipazione è di 150 euro e comprende iscrizione e ospitalità (tre pranzi, due cene e pernottamento presso l’Hotel Al Posta a Casarsa della Delizia).
Le spese di viaggio sono a carico dei singoli studenti.
Per avanzare la propria candidatura è necessario inviare una mail all’indirizzo info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it avendo cura di indicare il proprio nome e cognome, l’università di appartenenza, unitamente a un curriculum vitae e a una lettera di motivazione (max 2000 caratteri), con l’indicazione dell’argomento della ricerca in corso, il nome del relatore (in caso di tesi di laurea) e del tutor (nel caso di tesi di dottorato).
Per ciascun partecipante il Centro Studi Pier Paolo Pasolini rilascerà, ai fini curricolari, un attestato di frequenza.
Coordinamento scientifico-didattico: Paolo Desogus e Lisa Gasparotto
The first edition of the Summer School Pier Paolo Pasolini and his engagement in the Italian cult... more The first edition of the Summer School Pier Paolo Pasolini and his engagement in the Italian culture of his time will be held from the 13th to the 15th September at the Pier Paolo Pasolini Study Centre in Casarsa della Delizia (Pordenone, Italy). The school is a unique opportunity to study and exchange views with international scholars for further exploration of the work by Pier Paolo Pasolini through a higher education course on the subject of intellectual engagement in literature, cinema and news reporting.
The school is organized by the Pier Paolo Pasolini Study Centre of Casarsa della Delizia, and is affiliated to the Équipe Littérature et Culture Italiennes (ELCI) of the Sorbonne University, to the Department of Humanities and cultural heritage of the University of Udine, the Department of Humanities of the University of Trieste, the Department of Humanities of the University Ca’ Foscari of Venice, the Italian Society for the study of Literary Modernity (MOD), and is supported by the region of Friuli Venezia Giulia, the Municipality of Casarsa della Delizia and the Friuli Foundation.
The lectures are mainly aimed at university students, undergraduates and post-graduates of all nationalities who are able to prove their knowledge of the Italian language.
The study programme is divided into six sessions and includes two didactic workshops, two evenings devoted to cinema, theatre and meetings with some critics, as well as an excursion to the main Pasolini places in Friuli. Each session will have two lectures of one and a half hours given by Italian and international specialists among whom are Marco Antonio Bazzocchi (University of Bologna), Luciano De Giusti (University of Trieste), Alessandro Del Puppo (University of Udine), Davide Luglio (Sorbonne University), Ricciarda Ricorda (University Ca’ Foscari Venice), Emanuela Patti (Royal Holloway – University of London), Raoul Kirchmayr (University of Trieste), Gianluca Picconi (University of Genoa), Antonio Tricomi (University of Urbino). The didactic workshops will be led by the coordinators of the school Paolo Desogus (Sorbonne University) and Lisa Gasparotto (University of Milan-Bicocca).
To take part you need to send in your application by the 15th of July 2018. The selected applicants, up to a maximum of 20, will receive a confirmation by the 30th of July and at the same time will be asked to pay their registration fee by the 15th of August.
The registration fee is 150 euros and includes registration and hospitality (three lunches, two dinners and overnight stay at the Hotel Al Posta at Casarsa della Delizia, Pordenone).
The travel expenses will be borne by each student.
To submit your application please send an e-mail to the following address info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it indicating your name, surname, and university, together with a curriculum vitae and a motivation letter (max 2000 characters); you should also report the subject of your research under way, the name of your supervisor (in the case of a graduate dissertation) and of your tutor (in the case of a Ph.D. dissertation). Each participant will receive a certificate of attendance issued by the Pier Paolo Pasolini Study Centre for the purpose of your cv.
Scientific and didactic coordination: Paolo Desogus and Lisa Gasparotto
Enquiries: Organisational secretariat of the Pier Paolo Pasolini Study Centre (Elisa Miglioranza) Centro Studi Pier Paolo Pasolini Via Guidalberto Pasolini 4, 33072 Casarsa della Delizia (Pn) Italy Tel. 0434-870593 (from Monday to Friday, 15hrs-19hrs) www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it
SCAFFALE Un antidoto storico all'alienante orizzonte neoliberale PAOLO DESOGUS U Nonostante i sem... more SCAFFALE Un antidoto storico all'alienante orizzonte neoliberale PAOLO DESOGUS U Nonostante i sempre più evi-denti segni di logoramento, se non di vero e proprio declino, la forza egemonica del neoliberali-smo continua a risiedere nella capacità di assorbire e ritradurre nel proprio principio d'ordine al-cune delle istanze di libertà, di emancipazione dell'individuo e di spinta alla sua autoattivazio-ne dal basso svincolata, almeno apparentemente, da forme di or-ganizzazione intermedie che orientano e regolano la sua vo-lontà. Il paradosso generato da questa concezione è che il com-pito della politica si riduce essen-zialmente a quello di garantire ai singoli la possibilità di agire e competere in piena autonomia all'interno dello spazio pubbli-co. Essa smette dunque di esse-re il luogo di elaborazione col-lettiva di un punto di vista sul mondo: si spoliticizza, perde il suo tratto umano e assume la funzione di arbitro incaricato di sgombrare il campo da qual-siasi impedimento che interferi-sca con il gioco delle interazio-ni molecolari tra individui. L'IDEA-decisiva nei trent'anni gloriosi del Novecento-secon-do cui la società nel suo insieme possa essere ordinata da una cen-tralità umana che trova la pro-pria legittimità e il proprio orien-Una installazione a Hong Kong tamento politico nella rappre-sentanza, nel lavoro dei corpi in-termedi e nel conflitto tra capita-le e lavoro, ha lasciato il posto a un'ideologia che predilige l'indi-viduale al collettivo, il privato al pubblico, il mercato alla volon-tà politica, la governance alle istituzioni democratiche. Per usare una felice metafora rielaborata da Onofrio Romano, questo dispositivo neoliberale organizza i propri attori sociali entro un immaginario orizzon-tale ispirato al principio della na-turalità sovrana e senza confini del mercato in contrapposizio-ne a quei modelli sociali nove-centeschi fondati invece sulla mediazione e sulla verticalità dell'autorità politica. Nel suo recente volume La liber-tà verticale. Come affrontare ontare il declino di un modello sociale (Meltemi, pp. 340, euro 24) Romano tuttavia non si limita a smascherare il ca-rattere alienante, nichilistico e tendenzialmente dispotico che si nasconde nelorizzontalismo neoliberale, né rinuncia a interro-garsi sui limiti e le degenerazioni storiche del verticalismo, ma of-fre, attraverso una puntale rico-struzione storico-politica, una ri-flessione sull'origine e sull'alter-narsi nel corso degli ultimi due se-coli di tensione alla verticalità co-stituente e aspirazione all'oriz-zontalismo decostruttivo. IL QUADRO che se ne ricava è in-dubbiamente fecondo e origina-le, soprattutto quando rivela il rapporto complesso, e non di semplice opposizione, tra questi due modelli concettuali. Mostra in particolare come le radici dell'attuale neo-orizzontalismo siano direttamente legate al pro-getto socialdemocratico affer-matosi nel Novecento e agli esiti imprevisti del compromesso tra capitale e lavoro raggiunto nel secondo dopoguerra. Se infatti in quella fase l'Europa occidenta-le, Italia inclusa, ha conosciuto un eccezionale progresso attra-verso l'estensione dei diritti, l'i-struzione pubblica, la creazione del tempo libero, l'accesso al consumo, quello stesso avanza-mento ha favorito l'insorgere di un'idea di libertà fondata sull'in-dividuo e sulla disintermediazio-ne poco compatibile con i propo-siti della società regolata e con le proposte socialdemocratiche. NON È PER QUESTO un fatto trascu-rabile che proprio i partiti sociali-sti europei, dopo una prima fase dominata da Thatcher e Reagan, abbiano reagito al declino del pro-mio modello mutando progressi-vamente il proprio dna e sposan-do la prospettiva neoliberale. Romano naturalmente non trascura le numerose altre ragio-ni che hanno portato alla crisi del verticalismo socialdemocra-tico, ma mette in guardia dalla tentazione di contrapporre all'at-tuale neoliberalismo la semplice e impossibile riproposizione di ricette passate. ll crinale politico lungo cui si muove tiene conto della dialettica dell'individuo moderno che vive combattuto tra l'aspirazione orizzontalista di liberarsi di un centro regolato-re e la sua stessa incapacità di un affrancamento radicale, senza vincoli, nella solitudine di im-prenditore e legislatore di se stesso. Proprio per questo la pro-spettiva di un ritorno al modello verticale, che nel suo scritto Ro-mano pensa anche attraverso il recupero della tradizione del co-munismo italiano, si carica di un tratto esistenzialistico e an-tropologico che intende riconfi-gurare in termini non più solo materialistici la sfida all'egemo-nia neoliberale. NELL'IDEA DI COMUNISMO-la liber-tà verticale-che emerge dalle ul-time pagine del suo volume si scorge in controluce non la pro-messa del sol dell'avvenire, di un mondo altro, ma il profilo della «social catena» leopardia-na, capace di farsi carico non solo della responsabilità del politi-co e della verticalità, ma anche della precarietà ontologica dell'umano, delle sue contraddi-zioni e del carattere tragico del-la sua frnitudine. aLa libertà verticale», un volume di Onofrio Romano edito da Meltemi Quaniloinumcri conóun:át[iipolidcn. clic.cnst;pevulczzl Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 120634 Quotidiano
In una nota del 1965, raccolta in Empirismo eretico, Pasolini muove da una riflessione posta a fo... more In una nota del 1965, raccolta in Empirismo eretico, Pasolini muove da una riflessione posta a fondamento del linguaggio cinematografico, del cinema di poesia: «Ogni sforzo ricostruttore della memoria è […], in modo primordiale, una sequenza cinematografica» (Il «cinema di poesia», in Saggi sulla letteratura e sull'arte). Infatti, aggiunge, «c'è tutto un mondo, nell'uomo che si esprime con prevalenza attraverso immagini significanti […]: si tratta del mondo della memoria e dei sogni» (ibid.). Senonché questi segni, questi elementi mnestici di cui si compongono le immagini mentali, hanno natura non strumentale, vengono alla superficie per un moto involontario, sono grafemi prodotti dall'inconscio. «Lo strumento linguistico su cui si impianta il cinema è dunque di tipo irrazionalistico: e questo spiega la profonda qualità onirica del cinema, e anche la sua assoluta e imprescindibile concretezza, diciamo, oggettuale» (p. 1464). Nonostante queste premesse teoretiche, Il cinema di poesia è un testo militante, ben innestato nel confronto critico e letterario degli anni Sessanta. In altre parole, Pasolini ha in mente una precisa idea di cinema (in particolare la Nouvelle Vague), alcuni obiettivi polemici (di Godard, per fare un esempio, scrive che è un «Braque brutale, meccanico e disarmonico», p. 1482), una struttura formale ed espressiva per realizzarla. Il nucleo tecnico e linguistico del suo discorso insiste sulla «soggettiva libera indiretta», su cui è possibile instaurare una tradizione di «lingua tecnica della poesia» (p. 1477) nel cinema. Le pagine su Antonioni sono, in questo senso, illuminanti, perché Antonioni ha creato una soggettiva indiretta libera che coincide con l'intero film: una «liberazione formale» (p. 1478) che accende e irradia il suo stile poetico. La tecnica del cinema di poesia, la sua forma, è il discorso libero indiretto, il discorso rivissuto. Nello studio che Paolo Desogus ha dedicato alla linguistica pasoliniana e in particolare all'immagine filmica viene valorizzato anche un altro intervento teorico, La lingua scritta della realtà (in Saggi sulla letteratura e sull'arte, vol. I, cit., pp. 1503-1540) che segue di un anno e precisa l'impostazione dell'articolo precedente. Nella Introduzione e nel primo capitolo Desogus ripercorre storicamente la riflessione linguistica di Pasolini per dettagliare il sistema di relazioni tra segno e referente in quella particolare forma di costruzione del segno rappresentata dall'immagine cinematografica. Un caso particolarmente significativo viene mostrato e analizzato nel film La ricotta. In una scena gli attori compongono un tableau vivant-una deposizione-ispirato a una tela del Pontormo. «Dell'inquadratura», scrive Desogus, «colpisce in particolare la logica interna del dipinto, l'organizzazione spaziale dei personaggi e l'armonia verticale che assumono» (p. 47). Nei fotogrammi seguenti, però, con un guizzo parodico il lavoro dell'imitazione viene vanificato e messo in ridicolo dallo scioglimento del gruppo umano che aderiva all'immagine pittorica: «A un certo punto delle riprese il Cristo però cade dalle braccia di chi lo tiene per le gambe. La posa faticosamente costruita viene sciupata e tra gli attori scoppia una risata. Quei volti e quei corpi sino a quel momento costretti alla postura innaturale del Pontormo sono ora liberi di esprimersi» (p. 47). Al di là degli aspetti espressivi che rimandano al registro della corporeità nei suoi strati bassi e comico-caricaturali (le smorfie grottesche, le dentature irregolari), il passaggio ha valore metateorico, «le immagini rivelano come dietro la coscienza stilistica che opera nel reale e che cerca nel sottoproletariato la sua espressione più autentica, permanga la vita, insieme alla sua imprevedibilità, alla sua irrazionalità» (p. 48). Se, dunque, il pittorico rappresenta per Pasolini «la porta di accesso al reale» (p. 45) e la sua forma simbolica, d'altro canto però il cinema si serve della realtà come materia linguistica, attingendo i suoi segni direttamente dal bacino inesauribile della natura. Su quest'ultima asserzione si sono concentrate le critiche dei semiologi-in
un "Preludio", e questo accoglie un solo testo, il cui titolo eponimo, "Ostinato", ci predispone ... more un "Preludio", e questo accoglie un solo testo, il cui titolo eponimo, "Ostinato", ci predispone ad accogliere la chiara presentazione, come ci si attende da un pre-ludio, di tutto uno stile. Se ne leggano, calcando sulla struttura ritmica, i primi versi: Prima dopo poco tanto torri ponti ruote tronchi conta solo l'intervallo: perdurante registro marcato murmure di basso continuo mulinelli ustori d'ostinato. (13) I primi tre versi sono ottonari, verso cantabile per eccellenza, dove il ritmo è ribadito dalla quasi totalità di parole bisillabe e, soprattutto, dal martellante accento sulla prima e sulla terza. I successivi tre invece sono decasillabi, verso di scarsa tradizione nella poesia italiana, lontano dai ritmi più nobili e la cui prosaicità, in questo caso, è acuita dal voluto scollegamento degli accenti: sulla terza e sesta, poi prima e quinta, infine terza e quinta. Si presenta dunque la diffusa attenzione alla musica (l'"intervallo", il "registro", il "basso continuo"), ma soprattutto lo si fa dando ai versi una precisa veste appunto musicale, met-tendo in opposizione, come in una classica "sonata", due temi contrapposti: uno vivace, cantabile, danzante, e uno invece più oscuro, dissonante, prosaico. Forse nel seguito del testo i due temi, alla maniera di Beethoven, si fonderanno, visto che già la rima "marcato/ostinato" si allinea in assonanza con "tanto/intervallo"? O forse è sufficiente aver richiamato, all'inizio di un'opera che si intitola "suite", il meccanismo fondamentale di quel genere. la "sonata", che nel Romanticismo soppiantò proprio la "suite"? E che però nella modernità ha dovuto di nuovo cedere il passo a "suites" più evolute? Ma per rispondere a queste domande biso-gnerebbe essere non critici letterari, bensì proprio musicisti, categoria alla quale, oltre che agli appassionati di poesia, raccomando la lettura, magari ad alta voce, di questo libro, quasi come di una partitura di parole. Andrea Matucci, Università di Siena Paolo Desogus. La Confusion des langues. Autour du style indirect libre dans l'oeuvre de Pier Paolo Pasolini. Paris: Éditions Mimésis, 2018. Pp. 273. Come Davide Luglio sottolinea nella sua bella introduzione, Paolo Desogus ha il merito di andare diritto al cuore del modus operandi pasoliniano, il discorso indiretto libero. L'autore ne studia e ricostruisce lo sviluppo dalle prime prove
Com'è ben noto, Pier Paolo Pasolini affiancò al suo instancabile lavo-ro di utente e sperimentato... more Com'è ben noto, Pier Paolo Pasolini affiancò al suo instancabile lavo-ro di utente e sperimentatore di linguaggi una profonda riflessione sui meccanismi della comunicazione, linguistica e cinematografica, condensata per la parte più significativa nei volumi Passione e ideolo-gia (1960, contenente scritti dal 1948 al 1958) ed Empirismo eretico (1972, con saggi compresi fra il 1964 e il 1971). A questi va aggiunta una mole di interventi minori, appunti, stesure provvisorie di testi disponibile nella raccolta in due volumi di Saggi sulla letteratura e sull'arte (I ed. 1999) curata da W. Siti e S. De Laude per la Mondadori. A questa parte dell'opera pasoliniana è dedicato il libro di Paolo Desogus, studioso di letteratura e semiotica di scuola bolognese e senese, attualmente Maître de conférences alla Sorbona. Desogus è ben noto per il suo impe-gno di specialista non solo di Pasolini, ma anche di Gramsci, autori cui ha dedicato numerosi saggi e interventi. Il libro si compone di una introduzione e cinque capitoli che in parte riprendono articoli pubbli-cati fra il 2012 e il 2017. Il primo e il secondo (La lingua scritta della realtà e Il cinema di poesia e la soggettiva indiretta libera) indagano la concezio-ne pasoliniana del cinema, a suo tempo oggetto di ampio dibattito in area semiotica; il terzo (Lo scandalo della coscienza: Note sull'influenza di Gramsci) torna sul tema classico, enunciato nel poemetto Le ceneri di Gramsci, del rapporto contraddittorio intrattenuto dal poeta col capo comunista, rapporto fatto di appassionato consenso per il suo slancio rivoluzionario a favore delle classi popolari, e di viscerale dissenso, o meglio distanza, in relazione a quella zona oscura dell'essere che vive di sensi ed emozioni e non si esaurisce nella "luce" della coscienza e dell'impegno politico. La tecnica dell'indiretto libero (che Pasolini declina in un suo particolare uso della "soggettiva" nel film) e Gramsci
In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, Annali d’Italianistica propone ... more In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, Annali d’Italianistica propone di dedicare il 40esimo volume (2022) alla sua opera e in particolare al legame tra sistemi espressivi, forme stilistiche e dispositivi di potere presente nei suoi scritti letterari, nei suoi film, così come nei suoi testi giornalisti e nelle sue riflessioni sulla letteratura e sul cinema. L'obiettivo è quello di comporre un volume di saggi capaci di porre al centro la questione della libertà espressiva, che Pasolini ha approfondito attraverso lo studio delle condizioni di possibilità politiche e sociali che un determinato contesto linguistico e culturale oppone al fare artistico. Si tratterà in questo senso di analizzare i modi e le forme che l'autore ha studiato e impiegato nella sua lotta per difendere il gesto artistico dai processi di alienazione e omologazione promossi dalla cultura egemone. In questa prospettiva verrà dato particolare spazio 1) allo studio del complesso, e talvolta contraddittorio, rapporto tra i saggi teorici, come ad esempio quelli raccolti in Passione e ideologia ed Empirismo eretico, e l'opera letteraria e cinematografica di Pasolini; 2) all'analisi delle opere-laboratorio, ovvero quei testi letterari e quei film in cui l'autore riflette sulla forma espressiva o in cui l'autore problematizza esplicitamente questioni di ordine semiotico, linguistico o teorico-letterario (ad esempio Romans, L’Italiano è ladro, La Ricotta, Alì dagli occhi azzurri, Teorema, Appunti per un'Orestiade africana, La Divina mimesis, Petrolio); e infine 3) agli articoli capaci di individuare i nessi tra le questioni poetiche inerenti al tema della libertà espressiva e le fonti, sia teoriche che critiche (ad esempio Ascoli, Auerbach, Contini, Gramsci, Goldmann, Jakobson, Šklovskij, Spitzer), che Pasolini in modo originale ha riletto in un senso politico con l'obiettivo di ricondurre la questione della lingua e dello stile all'indagine sui dispositivi di potere affermatisi in un dato momento storico.
The Last four Years of Italian Popular Culture (Cambridge Scholars Publishing, 2020), 2020
Mai come negli ultimi due decenni il poliziesco sembra imporsi come genere egemone nella cultura ... more Mai come negli ultimi due decenni il poliziesco sembra imporsi come genere egemone nella cultura pop italiana. Le librerie e i canali televisivi sono invasi da commissari, poliziotti, carabinieri, marescialli, ispettori, finanzieri, brigadieri, ma anche professori-investigatori e sacerdoti-inquirenti. Si possono identificare alcune caratteristiche ricorrenti in questi personaggi: sono nella maggior parte dei casi personaggi compresi tra i trenta e i cinquant’anni, di sesso maschile, detentori di un potere che permette di caratterizzarli come autorità. E tuttavia con quel medesimo potere essi intrattengono relazioni complesse quando non (almeno apparentemente) conflittuali. Nel saggio ci concentreremo sulla figura di maggior successo di questa galassia: il Commissario Montalbano, creato da Andrea Camilleri nel 1994, e sino ad oggi protagonista di una fortunatissima e fittissima serie di romanzi e adattamenti televisivi. Attraverso l’analisi delle caratteristiche del personaggio, delle situazioni in cui è coinvolto e del sistema dei coprotagonisti, ipotizzeremo una dialettica tra costanti e varianti che può spiegare l’enorme successo di questo universo narrativo. L’ipotesi è che nei tratti del Commissario Montalbano, tanto quelli fisici che psicologici, relazionali e sociali, prenda forma una particolare modalità di formazione di compromesso tra critica al potere e desiderio che esso si ponga come riparativo rispetto all’ingiustizia, alla disuguaglianza e al caos: sarebbe proprio questo delicato equilibrio tra insofferenza e desiderio di conformità a intercettare aspirazioni e istanze profonde del pubblico italiano contemporaneo.
This article aims to show the relevance of Pier Paolo Pasolini’s reflections on subaltern classes... more This article aims to show the relevance of Pier Paolo Pasolini’s reflections on subaltern classes through the analysis of his unorthodox reading of Gramsci’s writings and his development of the notion of “nazionale-popolare” (national-popular) theorized in The Prison Notebooks. The hypothesis I propose to demonstrate is that his interpretation, albeit philologically inaccurate and in contradiction with some assumptions of Marxism, contains the elements to redefine Gramsci’s theory of literature and to develop a new Marxist approach in the field of subaltern studies.
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Books and edited volumes by Paolo Desogus
Il volume raccoglie i saggi di Mimmo Cangiano, Roberto Dainotto, Paolo Desogus, Gabriele Fichera, Guido Mattia Gallerani, Marco Gatto, Lorenzo Mari, Francesco Marola, Gian Luca Picconi, Antonio Tricomi. Con una postfazione di Mauro Pala.
Papers by Paolo Desogus
Il volume raccoglie i saggi di Mimmo Cangiano, Roberto Dainotto, Paolo Desogus, Gabriele Fichera, Guido Mattia Gallerani, Marco Gatto, Lorenzo Mari, Francesco Marola, Gian Luca Picconi, Antonio Tricomi. Con una postfazione di Mauro Pala.
The article analyses the relevance of Pier Paolo Pasolini's free indirect style through the analysis of his unorthodox reading of Antonio Gramsci's writings. It focuses in particular on Gramsci's notes on the concept of "sentimental connexion", developed in his Prison notebooks to describe the relationship between intellectuals and popular classes. The hypothesis I propose to demonstrate is that Pasolini's literary style features the elements apt to define the relationship between his expressive forms and ideology as exposed in his volume titled Empirismo eretico (although with some inconsistencies). Additionally, the article proposes a contrastive comparison between Michail Bachtin's polyphony theory and Pasolini's free indirect speech, to demonstrate the originality of the latter. The corpus of this research will include both Pasolini's literary and critical works, paying particular attention to two moments in his artistic and intellectual production: the novels Ragazzi di vita and Una vita vio-lenta; the writings, published between 1964 and 1971 and later collected in Empirismo eretico.
La sezione monografica del fascicolo 2023 di Syzetesis sarà dedicata a
Pier Paolo Pasolini e ai diversi temi di ordine filosofico presenti nella
sua opera.
“Syzetesis – Rivista di Filosofia” is a yearly open-access journal of
philosophy and history of philosophy. It favours a theoretical and
historical approach to philosophy, publishing research articles, special
issues, critical discussions, and timely book reviews concerning
philosophy, including the Philosophy of mind, Ethics, Political philosophy,
Philosophy of logic, History of philosophy (from Classical
Antiquity to the Present).
The monographic section of the 2023 issue of the journal Syzetesis
will be devoted to Pier Paolo Pasolini and to the various philosophical
topics present in his work.
https://www.syzetesis.it
Along this very same line of research, we are looking for essays of 15-18 pages in length (double spaced, size 12 font, Times New Roman, written only in English) covering all kinds of artifacts and aspects of Italian mass culture throughout the last 40 years. We will select proposals showing the ability to combine and merge the analysis of ideological, linguistic, and expressive structures, in accordance with the example provided by Umberto Eco in books such Apocalypse Postponed (1964) and Il superuomo di massa (1976).
La scuola è organizzata dal Centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, è affiliata alla Équipe Littérature e Culture Italiennes (ELCI) di Sorbonne Université, al Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Trieste, alla Società Italiana per lo studio della Modernità Letteraria (MOD), ed è sostenuta dalla regione Friuli Vene-zia Giulia, dal Comune di Casarsa della Delizia e dalla Fondazione Friuli. Le lezioni sono principalmente indirizzate agli studenti universitari, ai laureandi e ai dottorandi di qualsiasi nazionalità in grado di dimostrare la conoscenza della lingua italiana. L'attività di studio è suddivisa in sei sessioni e include un laboratorio didattico in cui giovani studiosi potranno discutere i loro lavori di ricerca con i docenti della scuola. Sarà inoltre prevista un'escursione nei principali luoghi pasoliniani del Friuli.
La scuola è organizzata dal Centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia, è affiliata alla Équipe Littérature e Culture Italiennes (ELCI) di Sorbonne Université, al Dipartimento di Studi Umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine, al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste, al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia, e alla Società Italiana per lo studio della Modernità letteraria (MOD) ed è sostenuta dalla regione Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Casarsa della Delizia e dalla Fondazione Friuli.
Le lezioni sono principalmente indirizzate agli studenti universitari, ai laureandi e ai dottorandi di qualsiasi nazionalità in grado di dimostrare la conoscenza della lingua italiana.
L’attività di studio è suddivisa in sei sessioni e include due laboratori didattici, due serate dedicate a proiezioni e incontri di studio, e un’escursione nei principali luoghi pasoliniani del Friuli. Ogni sessione conterà due lezioni di un’ora e mezza tenute da specialisti italiani e internazionali tra cui Marco Antonio Bazzocchi (Università di Bologna), Luciano De Giusti (Università di Trieste), Alessandro Del Puppo (Università di Udine), Davide Luglio (Sorbonne Université), Ricciarda Ricorda (Università Ca’ Foscari Venezia), Emanuela Patti (Royal Holloway, University of London), Raoul Kirchmayr (Università di Trieste), Gianluca Picconi (Università di Genova), Antonio Tricomi (Università di Urbino).
I laboratori didattici saranno invece guidati dai coordinatori della scuola Paolo Desogus (Sorbonne Université) e Lisa Gasparotto (Università di Milano-Bicocca).
Per partecipare è necessario avanzare la propria candidatura entro il 15 luglio 2018. I candidati selezionati, fino a un massimo di 20, riceveranno comunicazione entro il 30 luglio e verranno contestualmente invitati a versare la quota di iscrizione entro il 15 agosto.
La quota di partecipazione è di 150 euro e comprende iscrizione e ospitalità (tre pranzi, due cene e pernottamento presso l’Hotel Al Posta a Casarsa della Delizia).
Le spese di viaggio sono a carico dei singoli studenti.
Per avanzare la propria candidatura è necessario inviare una mail all’indirizzo info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it avendo cura di indicare il proprio nome e cognome, l’università di appartenenza, unitamente a un curriculum vitae e a una lettera di motivazione (max 2000 caratteri), con l’indicazione dell’argomento della ricerca in corso, il nome del relatore (in caso di tesi di laurea) e del tutor (nel caso di tesi di dottorato).
Per ciascun partecipante il Centro Studi Pier Paolo Pasolini rilascerà, ai fini curricolari, un attestato di frequenza.
Coordinamento scientifico-didattico:
Paolo Desogus e Lisa Gasparotto
Informazioni e candidature: referente Elisa Miglioranza
info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it
Segreteria organizzativa:
Centro Studi Pier Paolo Pasolini
Via Guidalberto Pasolini 4
33072 Casarsa della Delizia (PN)
tel. 0434 870593 (lun ven h 15.00 19.00)
www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it
The school is organized by the Pier Paolo Pasolini Study Centre of Casarsa della Delizia, and is affiliated to the Équipe Littérature et Culture Italiennes (ELCI) of the Sorbonne University, to the Department of Humanities and cultural heritage of the University of Udine, the Department of Humanities of the University of Trieste, the Department of Humanities of the University Ca’ Foscari of Venice, the Italian Society for the study of Literary Modernity (MOD), and is supported by the region of Friuli Venezia Giulia, the Municipality of Casarsa della Delizia and the Friuli Foundation.
The lectures are mainly aimed at university students, undergraduates and post-graduates of all nationalities who are able to prove their knowledge of the Italian language.
The study programme is divided into six sessions and includes two didactic workshops, two evenings devoted to cinema, theatre and meetings with some critics, as well as an excursion to the main Pasolini places in Friuli. Each session will have two lectures of one and a half hours given by Italian and international specialists among whom are Marco Antonio Bazzocchi (University of Bologna), Luciano De Giusti (University of Trieste), Alessandro Del Puppo (University of Udine), Davide Luglio (Sorbonne University), Ricciarda Ricorda (University Ca’ Foscari Venice), Emanuela Patti (Royal Holloway – University of London), Raoul Kirchmayr (University of Trieste), Gianluca Picconi (University of Genoa), Antonio Tricomi (University of Urbino). The didactic workshops will be led by the coordinators of the school Paolo Desogus (Sorbonne University) and Lisa Gasparotto (University of Milan-Bicocca).
To take part you need to send in your application by the 15th of July 2018. The selected applicants, up to a maximum of 20, will receive a confirmation by the 30th of July and at the same time will be asked to pay their registration fee by the 15th of August.
The registration fee is 150 euros and includes registration and hospitality (three lunches, two dinners and overnight stay at the Hotel Al Posta at Casarsa della Delizia, Pordenone).
The travel expenses will be borne by each student.
To submit your application please send an e-mail to the following address info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it indicating your name, surname, and university, together with a curriculum vitae and a motivation letter (max 2000 characters); you should also report the subject of your research under way, the name of your supervisor (in the case of a graduate dissertation) and of your tutor (in the case of a Ph.D. dissertation).
Each participant will receive a certificate of attendance issued by the Pier Paolo Pasolini Study Centre for the purpose of your cv.
Scientific and didactic coordination:
Paolo Desogus and Lisa Gasparotto
Enquiries:
Organisational secretariat of the Pier Paolo Pasolini Study Centre
(Elisa Miglioranza)
Centro Studi Pier Paolo Pasolini
Via Guidalberto Pasolini 4,
33072 Casarsa della Delizia (Pn) Italy
Tel. 0434-870593 (from Monday to Friday, 15hrs-19hrs)
www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it