Giulia Osti
University College Dublin, School of Information and Communication Studies, Department Member
Se lo studio dei pollini antichi è in grado di fornirci un quadro evolutivo generale della vegetazione, permettendo di rintracciarne le varie macrofasi, lo studio dei semi antichi rinvenuti tra i sedimenti ci consente di andare più a... more
Se lo studio dei pollini antichi è in grado di fornirci un quadro evolutivo generale della vegetazione, permettendo di rintracciarne le varie macrofasi, lo studio dei semi antichi rinvenuti tra i sedimenti ci consente di andare più a fondo, aggiungendo ulteriori-e talvolta cruciali-dettagli alla nostra ricostruzione. Questo contributo, di natura preliminare e piuttosto atipica, vuole fornire una panoramica del lavoro di ricerca archeobotanica svolto sino ad ora per il sito di Pilastri, ricapitolandone le caratteristiche principali e proponendo una revisione dei resti carpologici noti sino ad ora. Una mole di lavoro notevole è stata svolta per pubblicare queste prime informazioni relative al rapporto nello spazio e nel tempo fra uomo e piante, come del resto, per giungere sino a questo punto, è stato necessario rendere transdisciplinare l'approccio alla ricerca. Dal design del sistema di archiviazione digitale alle analisi sulla vegetazione odierna-allo scopo di fornire maggiore supporto alle interpretazioni relative alla contaminazione degli assemblaggi, crediamo che il valore intrinseco di questo contributo stia principalmente nella rivisitazione scientifica ma creativa del potenziale dell'archeobotanica, specie quando ci si trova dinnanzi a contesti aventi una simile complessità interpretativa.