GIÀ PRIMA DELLA GRAVIDANZA L’ALIMENTAZIONE CORRETTA RAPPRESENTA UNO STRUMENTO SEMPLICE QUANTO EFFICACE PER PROTEGGERE LA SALUTE DELLA DIADE MADRE-BAMBINO E, IN PROSPETTIVA, DEL FUTURO ADULTO. VEDIAMO QUINDI QUALI SONO LE ACQUISIZIONI... more
GIÀ PRIMA DELLA GRAVIDANZA L’ALIMENTAZIONE CORRETTA RAPPRESENTA
UNO STRUMENTO SEMPLICE QUANTO EFFICACE PER PROTEGGERE LA SALUTE DELLA DIADE MADRE-BAMBINO E, IN PROSPETTIVA, DEL FUTURO ADULTO. VEDIAMO QUINDI QUALI SONO LE ACQUISIZIONI DELLA RICERCA DALLA QUALE SCATURISCONO I CONSIGLI PRATICI, CHE VEDONO LA DIETA MEDITERRANEA COME L ESEMPIO AL QUALE FARE SEMPRE RIFERIMENTO.
UNO STRUMENTO SEMPLICE QUANTO EFFICACE PER PROTEGGERE LA SALUTE DELLA DIADE MADRE-BAMBINO E, IN PROSPETTIVA, DEL FUTURO ADULTO. VEDIAMO QUINDI QUALI SONO LE ACQUISIZIONI DELLA RICERCA DALLA QUALE SCATURISCONO I CONSIGLI PRATICI, CHE VEDONO LA DIETA MEDITERRANEA COME L ESEMPIO AL QUALE FARE SEMPRE RIFERIMENTO.
Research Interests:
ll rispetto del binomio “stile di vita & nutrizione” si inserisce universalmente come la nuova fron- tiera preventiva e terapeutica in ambito sociale, finanziario, sanitario ed epigenetico. Il rispetto di tale sodalizio nella fase... more
ll rispetto del binomio “stile di vita & nutrizione” si inserisce universalmente come la nuova fron- tiera preventiva e terapeutica in ambito sociale, finanziario, sanitario ed epigenetico.
Il rispetto di tale sodalizio nella fase perinatale ne esprime ancor più i benefici nell’immediato e a lungo termine sia per la salute dell’uomo di “per sé” ma anche per le stesse nicchie ecologiche.
Ancel e Maria Keys nel 1961 diedero avvio al primo e più noto studio epidemiologico comparativo tra sette differenti paesi da cui emergeva la dieta mediterranea come la più salutare. Questo studio contribuirà alla definizione e individuazione topografica della DM, con Creta, la Grecia e l’Italia meridionale come il “core” di una dieta che non si limita agli aspetti nutrizionali ma comprende atteggiamenti di frugalità, convivialità, stili di vita attivi e moderazione nei consumi.
La dieta mediterranea non va intesa soltanto per gli specifici riferimenti
agli aspetti nutrizionali, ma comprende anche atteggiamenti di frugalità,
convivialità, stili di vita attivi e moderazione nei consumi.
Il rispetto di tale sodalizio nella fase perinatale ne esprime ancor più i bene ci nell’immediato e a lungo termine sia per la salute dell’uomo di “per sé” ma anche per le stesse nicchie ecologiche.
Dalle ricerche epidemiologiche pioneristiche di Barker sull’effetto perinatale della restrizione dietetica materna in gravidanza e dall’a- nalisi comparata di Ancel Keys nei confronti di abitudini alimentari emerge incontrovertibil- mente che il consumo di una dieta bilanciata e varia prima del concepimento, in gravidanza e puerperio è essenziale per esprimere il potenziale di salute della diade mamma-bambino.
Il rispetto di tale sodalizio nella fase perinatale ne esprime ancor più i benefici nell’immediato e a lungo termine sia per la salute dell’uomo di “per sé” ma anche per le stesse nicchie ecologiche.
Ancel e Maria Keys nel 1961 diedero avvio al primo e più noto studio epidemiologico comparativo tra sette differenti paesi da cui emergeva la dieta mediterranea come la più salutare. Questo studio contribuirà alla definizione e individuazione topografica della DM, con Creta, la Grecia e l’Italia meridionale come il “core” di una dieta che non si limita agli aspetti nutrizionali ma comprende atteggiamenti di frugalità, convivialità, stili di vita attivi e moderazione nei consumi.
La dieta mediterranea non va intesa soltanto per gli specifici riferimenti
agli aspetti nutrizionali, ma comprende anche atteggiamenti di frugalità,
convivialità, stili di vita attivi e moderazione nei consumi.
Il rispetto di tale sodalizio nella fase perinatale ne esprime ancor più i bene ci nell’immediato e a lungo termine sia per la salute dell’uomo di “per sé” ma anche per le stesse nicchie ecologiche.
Dalle ricerche epidemiologiche pioneristiche di Barker sull’effetto perinatale della restrizione dietetica materna in gravidanza e dall’a- nalisi comparata di Ancel Keys nei confronti di abitudini alimentari emerge incontrovertibil- mente che il consumo di una dieta bilanciata e varia prima del concepimento, in gravidanza e puerperio è essenziale per esprimere il potenziale di salute della diade mamma-bambino.
Research Interests: Nutrition and Dietetics, Obstetrics, Food Science, Food Safety, Nutrition, and 12 moreFood and Nutrition, Maternal Health, Food Science and Technology, Human Nutrition, Fetal development, Maternal and Child Health, Fetal Growth, Gynecology and Obstetrics, Obstetrics and Gynaecology, Maternal-Fetal Medicine, Fetal Programing, and Dieta Mediterranea
Giacalone PL, Sobierajksi J, Benos P, Giovannini N, Laffargue F, Hedon B.
Gynecol Obstet Fertil. 2003 Feb;31(2):139-40.
Gynecol Obstet Fertil. 2003 Feb;31(2):139-40.
Research Interests:
Paper on human transition on childbirth with historic revision from attending through immediate cord clamping to a nowadays delayed clamping by allowing the fetal blood move back to the newborn baby
This is the first stem cell transplant
This is the first stem cell transplant
Research Interests:
Fetuses with intrauterine growth restriction (IUGR) are at increased risk of death and disease during neonatal, pediatric, and adult life. Postnatal deficits in essential fatty acids have been associated with the neural and vascular... more
Fetuses with intrauterine growth restriction (IUGR) are at increased risk of death and disease during neonatal, pediatric, and adult life. Postnatal deficits in essential fatty acids have been associated with the neural and vascular complications of premature neonates. We studied whether fetal-maternal fatty acid relationships are already impaired in utero in IUGR fetuses. Fetal (F) and maternal (M) fatty acid profiles were determined in utero in 11 normal [appropriate for gestational age (AGA)] and in 10 IUGR fetuses by fetal blood sampling (FBS) between 19 and 39 wk. Total plasma fatty acid concentrations were significantly higher in M than in F of both AGA (M: 2.03 +/- 0.53 mg/mL; F: 0.64 +/- 0.29 mg/mL; p < 0.001) and IUGR (M: 2.16 +/- 0.59 mg/mL; F: 0.73 +/- 0.17 mg/mL; p < 0.001). The F/M ratio was significantly higher for linoleic acid (AGA: 0.36 +/- 0.09; IUGR: 0.52 +/- 0.12; p < 0.01) and significantly lower for the long-chain polyunsaturated fatty acid docosahexaenoic acid (AGA: 1.94 +/- 0.32; IUGR: 1.25 +/- 0.19; p < 0.05) and arachidonic acid (AGA: 2.35 +/- 0.35%; IUGR: 2.04 +/- 0.3%; p < 0.05) in IUGR compared with AGA pregnancies. The differences observed in the relative amounts but not in total plasma concentrations of fatty acid fetal-maternal relationships in pregnancies associated with IUGR could be related to inadequate transplacental supply as well as to a fetal lack of the enzymes necessary for elaboration of these metabolically relevant conditionally essential fatty acids. These differences might have a role in determining the biochemical environment leading to the neural and vascular complications associated with IUGR.