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Grazia Semeraro
  • Dipartimento Beni Culturali
    Univerità del Salento
    Via D. Birago 64
    73100 Lecce (Italy)

Grazia Semeraro

Fra IV e III sec. a.C. il territorio corrispondente all’antica Messapia, coincidente con la parte peninsulare della Puglia, vive una fase di grande prosperità. Si addensano in questo periodo numerose testimonianze archeologiche,... more
Fra IV e III sec. a.C. il territorio corrispondente all’antica Messapia, coincidente con la parte peninsulare della Puglia, vive una fase di grande prosperità. Si addensano in questo periodo numerose testimonianze archeologiche, indicative di un periodo di notevole vitalità che si conclude drasticamente con la conquista romana a partire dalla meta del III sec. a.C. A partire da tali testimonianze è possibile ricostruire le dinamiche insediative di questo complesso periodo.
Nel testo si sintetizzano i dati principali emersi dagli scavi di emergenza condotti in occasione dei restauri della Basilica di San Martino. La ricerca ha permesso di identificare le fasi che hanno preceduto la ricostruzione... more
Nel testo si sintetizzano i dati principali emersi dagli  scavi di emergenza condotti in occasione dei restauri della Basilica di San Martino. La ricerca ha permesso di identificare le fasi che hanno preceduto la ricostruzione settecentesca, con il riconoscimento delle strutture pertinenti con tutta probabilità all’edificio di culto trecentesco, e ad alle precedenti fasi di frequentazione. Il testo include lo studio della importante documentazione numismatica a cura di Giuseppe Sarcinelli, e delle medagliette devozionali, a cura di  Marco Leo Imperiale.
Il contributo verte sulle modalità di interpretazione dei contesti archeologici in relazione alle diverse tematiche che coinvolgono lo sviluppo delle comunità insediate nel territorio iapigio. Si fa riferimento alle ricerche sulle... more
Il contributo verte sulle modalità di interpretazione dei contesti archeologici in relazione alle diverse tematiche che coinvolgono lo sviluppo delle comunità insediate nel territorio iapigio. Si fa riferimento alle ricerche sulle dinamiche di formazione degli insediamenti nella fascia istmica della penisola salentina, esaminando i casi di studio del Castello di Alceste (San Vito dei Normanni) e Castelluccio (Cisternino). Si esamina lo sviluppo degli abitati, attraverso le testimonianze offerte dai contesti archeologici fra età del Ferro ed età arcaica. Attraverso nuovi approcci allo studio dei materiali anche con analisi archeometriche è possibile ricostruire il ruolo e la rilevanza sociale della sfera cerimoniale.
TR - Hierapolis, kültürler arasındaki bir karşılaşmadan doğmuştur: yerel toplulukların yaşadığı, Phrygler tarafından işgal edilmiş,Lidya ve Karia topraklarıyla sınırı olan topraklarda kurulmuş bir yunan kolonisidir. Daha sonra erk merkezi... more
TR - Hierapolis, kültürler arasındaki bir karşılaşmadan doğmuştur: yerel toplulukların yaşadığı, Phrygler tarafından işgal edilmiş,Lidya ve Karia topraklarıyla sınırı olan topraklarda kurulmuş bir yunan kolonisidir. Daha sonra erk merkezi ve Akdeniz’in diğer kültürel gerçekleriyle sürekli temas halinde bir Roma kenti haline gelir. Diasporadan sonra Yahudilere kucak açan, Hristiyanlık döneminde hac ziyareti yapılan bir yerdir.
  Kentin uzun tarihi, toplantı temasını derinleştirecek sayısız vaka çalışması sunmaktadır. Bu konuşma çerçevesinde, arkeolojik araştırmaların,farklı kültürlerin karşılaşmasından tetiklenen karmaşık sosyal davranışların yeniden yapılandırılmasına özel katkısını en iyi vurgulayan unsurlara odaklanmak uygun görünmektedir..

IT - Hierapolis nasce da un incontro fra culture: è una colonia greca fondata in territorio  abitato da comunità locali, al confine fra l’area occupata dai Frigi, il territorio lidio e quello dei Carii.  Diventa poi una città romana in costante contatto con il centro del potere  e con le altre realtà culturali del Mediterraneo. E’ terra che accoglie gli Ebrei dopo la diaspora e meta di pellegrinaggi durante l’età cristiana.
La lunga storia della città offre pertanto numerosi casi di studio per approfondire il tema del convegno. Nell’ambito di questo intervento è sembrato opportuno concentrarsi sugli  aspetti che meglio mettono in evidenza il contributo specifico della  ricerca archeologica  alla ricostruzione di comportamenti sociali complessi quali quelli innescati dall’incontro  tra culture diverse.
TR - Tüm önemli Roma kentleri gibi Hierapolis, sosyal birleşimi şekillendi-ren, kentsel ve anıtsal gelişimi etkileyen bir büyümeye eşlik eden bir dizi zengin üretim faaliyetlerinin merkeziydi. Ekonomik kaynaklarla ilgili pek çok veri,... more
TR - Tüm önemli Roma kentleri gibi Hierapolis, sosyal birleşimi şekillendi-ren, kentsel ve anıtsal gelişimi etkileyen bir büyümeye eşlik eden bir dizi zengin üretim faaliyetlerinin merkeziydi. Ekonomik kaynaklarla ilgili pek çok veri, geleneksel olarak Yunan-Roma dünyasının tarihi ekonomik çerçevesinin çizilmesinde kullanılan edebi belgeler ve yazıtlar aracılığıyla elde edilmiştir. Hierapolis kenti, epigrafik belgelerde, özellikle de mezar yazıtlarında yer alan veriler sayesinde, vatandaşlarının yürüttüğü ekonomik faaliyetlerle ilgili bilgiler açısından çok zengindir. Kentin ekonomi aktörleri, tek başına bir müteşebbis ya da esnaf loncaları ve daha sonra söz edilecek olan yöneticilere dair bilgiler yoluyla ortaya çıkmaktadır. Kentin ekonomik gelişimini anlamamız ve uzun süreçteki seyrinin tespit edilmesi için arkeolojik araştırmaların katkısı temel teşkil etmektedir. Mekansal ve stratigrafik kontekstlerin incelenmesi, münferit üretim faaliyetlerinin detaylarının ve ona ayrılan alanların belirlenmesini sağlamaktadır.

IT - Come ogni importante città romana Hierapolis era il centro di una ricca serie di attività produttive che ne hanno accompagnato la crescita, modellandone l’articolazione sociale ed incidendo sullo sviluppo urbano e monumentale.  Molti indizi sulle risorse economiche si colgono attraverso la documentazione letteraria ed epigrafica, vale a dire le fonti tradizionalmente usate per la ricostruzione storico-economica del mondo greco-romano.  La documentazione epigrafica di Hierapolis è molto  ricca di riferimenti alle attività economiche svolte dai cittadini, grazie ai numerosi dati restituiti dalle attestazioni funerarie. Gli attori economici della città emergono attraverso i riferimenti a singole figure di imprenditori, o alle corporazioni di artigiani e operatori come si vedrà più avanti. Per ricostruire i processi di lunga durata che ci aiutano a comprendere lo sviluppo economico della città è tuttavia di fondamentale importanza il contributo della ricerca archeologica. Attraverso lo studio dei contesti territoriali e  stratigrafici è possibile  entrare nel dettaglio delle singole attività produttive, riconoscere gli indicatori, ricostruire gli spazi ad esse dedicati.
L’intervento è focalizzato sul contributo della ricerca archeologica alle tematiche oggetto del Convegno, con particolare riferimento alla ricostruzione del ruolo socio-economico e simbolico rivestito dalle pratiche di commensalità in... more
L’intervento è  focalizzato sul contributo della ricerca archeologica alle tematiche oggetto del Convegno, con particolare riferimento alla ricostruzione del ruolo socio-economico e simbolico rivestito dalle pratiche di commensalità  in  società tribali a vari livelli di complessità.  Per cogliere il ruolo della dimensione cerimoniale nei contesti archeologici appare rilevante il  contributo di  metodologie innovative finalizzate allo studio allo studio funzionale dei materiali, anche attraverso approcci archeometrici. Esso viene illustrato con riferimento ad alcuni casi di studio  che consentono di  analizzare il ruolo delle feste e delle pratiche di commensalità  nelle  comunità dell’area iapigia  in relazione a vari  momenti: dalla formazione delle nuove compagini sociali durante l’età del Ferro agli sviluppi in età arcaica, legati a nuove modalità di manifestazione del potere da parte dei gruppi dominanti. Si discutono inoltre  modelli interpretativi dedotti dall’antropologia  sociale,  finalizzati a  cogliere le  dinamiche di relazione sociale che ruotano intorno alla  dimensione cerimoniale.
In questo contributo desidero richiamare l’attenzione sulle strategie di intervento e sugli aspetti metodologici che hanno caratterizzato la seconda fase delle ricerche italiane a Malta, a partire dalla seconda metà degli anni ’90. Maria... more
In questo contributo desidero richiamare l’attenzione sulle strategie di intervento e sugli aspetti metodologici che hanno caratterizzato la seconda fase delle ricerche italiane a Malta, a partire dalla seconda metà degli anni ’90. Maria Pia Rossignani ha rivestito un ruolo fondamentale nel promuovere e orientare tali attività, dapprima in stretta collaborazione con Antonia Ciasca, e – a partire dal 2001 fino al 2013 –, come direttrice della Missione Archeologica Italiana.
Maria Pia Rossignani ha dedicato molta parte del suo impegno sul campo e delle sue riflessioni al problema della relazione, teorica e pratica, fra esigenze della ricerca e necessità della conservazione. Tale attività è documentata in rapporti interni al gruppo di ricerca e in relazioni consegnate alla Soprintendenza Maltese, ma anche in contributi non ancora pubblicati. Ho ritenuto opportuno darne conto in questo testo, non solo come doveroso riconoscimento a un aspetto del suo operato che merita di non restare inedito, ma anche come contributo alla riflessione su un tema di particolare importanza per l’archeologia moderna, ora molto più attenta che nel passato ai problemi della gestione dei dati e della conservazione delle testimonianze restituite dalla ricerca stratigrafica.
The paper focuses on the recent excavations on the Sanctuary of Apollo in Hierapolis. The data acquired reveal a series of building activities between the 1st and the 3rd cent. AD, which implied substantial changes in the organisation of... more
The paper focuses on the recent excavations on the Sanctuary of Apollo in Hierapolis. The data acquired reveal a series of building activities between the 1st and the 3rd cent. AD, which implied substantial changes in the organisation of the sanctuary and impacted the ways in which the buildings and sacred space were used by the participants in the ritual activities. The study seeks to analyse the archaeological evidence (theatra, entrances, pathways, ect.) with reference to the various ritual acts which may have helped to shape the spaces and determine the prescribed routes inside the sanctuary.
The paper deals with some 130 sherds of BF Attic  vases found during recent excavations at the small isle of Palagruža situated in the centre of the Adriatic Sea, known as the site of Diomedes worship.
Excavations 2003-2011 at Tas-Silġ North have brought to light a long-term stratigraphic sequence spanning from the Late Neolithic (Tarxien phase, 3000 BC) to the 8th century BC, the time when contacts with the Phoenician sailors first... more
Excavations 2003-2011 at Tas-Silġ North have brought to light a long-term stratigraphic sequence spanning from the Late Neolithic (Tarxien phase, 3000 BC) to the 8th century BC, the time when contacts with the Phoenician sailors first started. Shortly after that the sanctuary was turned into a worship place dedicated to the goddess Astarte and then, in the Roman-Hellenistic period, it became a huge sanctuary dedicated to Hera-Juno. The site was continuously occupied until the Byzantine period.
The paper presents the major pieces of evidence at the site from the Late Neolithic to the 8th century BC. Moreover, the wider cultural context of the Maltese archipelago and its relationships with the Mediterranean regions through time are taken into consideration, particularly focussing on the socio-economic transformations of the Maltese communities.
The phenomena of new settlements characterized the territories of Southern Italy from the 8th c. B.C. This focuses on theoretical approaches to the study of indigenous societies with particular reference to the contribution of cognitive... more
The phenomena of new settlements characterized the territories of Southern Italy from the 8th c. B.C. This  focuses on theoretical approaches to the study of indigenous societies with particular reference to the contribution of cognitive archaeology. Starting with the necessity of studying the forms of organization of the villages and moving through the application of interpretative models still little exploited, it discusses the relationship between the way of living and the process of defining identity in local communities between the 8th and 6th c. B.C. Aspects related to the ceremonial sphere play an important role, identifiable by the particular incidence of decorated pottery. A number of observations are made about the production and the consumption of alcoholic beverages in the Iapygian culture including archeometric analysis on organic compounds (appendix 2).
in Burgers G.-J., Saltini Semerari G. (eds), Social Change in Early Iron Age southern Italy , Atti del Workshop Internazionale, Roma 5-7 May 2011, Papers of the Royal Netherlands Institute in Rome (Mededelingen van het Koninklijk... more
in Burgers G.-J., Saltini Semerari G. (eds),  Social Change in Early Iron Age southern Italy , Atti del Workshop Internazionale, Roma 5-7 May 2011,  Papers of the Royal Netherlands Institute in Rome  (Mededelingen van het Koninklijk Nederlands Instituut te Rome), vol. 63,  ISBN 978-88-6060-689-2, pp. 204-219.
Research Interests:
in Guizzi F (ed.), Fra il Meandro e il Lico. Archeologia e storia in un paesaggio anatolico. Atti del Worshop Internazionale, Università ‘La Sapienza- Roma’, 30 Marzo 2012, Scienze dell’Antichità 20.2, ISSN 1123-5713, ISBN... more
in Guizzi F (ed.),  Fra il Meandro e il Lico. Archeologia e storia in un paesaggio anatolico. Atti del Worshop Internazionale,  Università  ‘La Sapienza- Roma’, 30 Marzo 2012,  Scienze dell’Antichità 20.2, ISSN 1123-5713, ISBN 978-88-7140-586-5, pp. 11-29
Research Interests:
The paper focuses on a group of hellenistic-roman sherds in Eastern Sigillata A (ESA) from the settlement of Tell Tuqan (Syria). The complex of materials includes red and black glazed pottery and some fragments of moldmade bowls.... more
The paper focuses on a group of  hellenistic-roman sherds  in Eastern Sigillata A (ESA)  from the settlement of Tell  Tuqan (Syria). The complex of materials includes red and black glazed pottery and some fragments of moldmade bowls. Reference are made  to the  pattern of distribution and consumption  of ESA  in Northern Syria.
In this paper we discuss the application of organic residues analyses in the study of two important places of worship of the Mediterranean: the sanctuary of Tas Silġ in Malta and the sanctuary of Apollo at Hierapolis (Turkey).
... Scavi di emergenza nell'ambito medievale di Otranto (via Giovanni XXIII). Grazia Semeraro. Full Text: PDF. Creative Commons License This work is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non... more
... Scavi di emergenza nell'ambito medievale di Otranto (via Giovanni XXIII). Grazia Semeraro. Full Text: PDF. Creative Commons License This work is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia License.
Food preparation and consumption are strictly connected to everyday life, but they can be also viewed as indicators of human relations on many different levels: social, economic and political. The identification of the vessels’ function... more
Food preparation and consumption are strictly connected to everyday life, but they can be also viewed as indicators of human relations on many different levels: social, economic and political. The identification of the vessels’ function is, therefore, an important source of information in the study of the practices related to eating and drinking, as well as in the investigation of the relationship between food habits, status, power and identity in the context of ancient societies (Goody 1982; Dietler 1996; Dietler and Hayden 2001; Bray 2003).

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... sug-gerito il tema della ricerca come argomento della tesi di Dottorato in Archeologia, incoraggiandomi a ... Vorrei inoltre ringraziare i membri del Collegio dei Docenti del Dottorato di Archeologia delle ... Gert-Jan Burgers... more
... sug-gerito il tema della ricerca come argomento della tesi di Dottorato in Archeologia, incoraggiandomi a ... Vorrei inoltre ringraziare i membri del Collegio dei Docenti del Dottorato di Archeologia delle ... Gert-Jan Burgers (Università Libera di Amsterdam), Jean-Paul Descceudres. ...