Full Professor of Law (Law of Navigation, Air Law, Maritime Law, Law of the Sea) Address: Università degli studi di Sassari Dipartimento di Giurisprudenza viale Mancini 5 07100 SASSARI Italy
L’analisi, muovendo dall’evoluzione della disciplina del diporto per acqua e aereo, approda all’i... more L’analisi, muovendo dall’evoluzione della disciplina del diporto per acqua e aereo, approda all’indagine sulle diverse forme contrattuali attraverso cui si articola la disciplina del settore. In particolare, non potendosi prescindere dall’esame del rapporto con il diritto della navigazione e dalle connesse problematiche in termini di autonomia/specialita rispetto al medesimo, e prima di giungere all’analisi della disciplina contenuta nel c.d. "codice della nautica da diporto" - e, segnatamente, a quella relativa ai contratti della nautica da diporto - l’attenzione si sofferma sull’evoluzione della normativa (e relative criticita) e, con essa, della giurisprudenza sul tema, con specifico riguardo all’uso in senso commerciale delle unita da diporto, non tralasciando pero un cenno ad ulteriori profili di peculiare interesse, quali quello riguardante le infrastrutture dedicate al diporto nonche l’eterogeneita del fenomeno della navigazione da diporto.
The paper examines solutions enforced all through the history of maritime law until today to spli... more The paper examines solutions enforced all through the history of maritime law until today to split risks, fostering the development of shipping, from the maritime loan, through the generai average and limitations of liability, to the joint ventures. Many of these solutions have been extended beyond the maritime sector.
SOMMARIO: 1. Cenni introduttivi alla disciplina dell’urto fra aeromobili nel diritto vigente. – 2... more SOMMARIO: 1. Cenni introduttivi alla disciplina dell’urto fra aeromobili nel diritto vigente. – 2. La linea di demarcazione fra urto e danni a terzi in superficie. – 3. Assicurazione obbligatoria e limite risarcitorio. – 4. Carenza di previsioni sulla decadenza dell’esercente dal beneficio del limite. – 5. Abrogazione del limite risarcitorio ad hoc per i danni alle persone. – 6. L’individuazione della legge applicabile. – 7. Applicabilità della disciplina di diritto speciale ai soli aeromobili in volo. – 8. Le peculiarità della disciplina dell’urto aeronautico rispetto alla disciplina di diritto comune della responsabilità aquiliana. – 9. Alla ricerca di un «deep pocket». – 10. Le prospettive aperte dai due schemi di convenzione sui danni a terzi. – 11. Le interferenze con la disciplina della responsabilità vettoriale.
L’articolo esamina la questione della responsabilità nel settore nautico e
dell’individuazione de... more L’articolo esamina la questione della responsabilità nel settore nautico e dell’individuazione del soggetto responsabile, considerando, in particolare, la storia dell’affermazione dei sistemi di limitazione, la loro natura (di debito o di responsabilità) e le ragioni della loro affermazione. Esaminando l’attuale quadro normativo italiano, l’autore auspica che si proceda finalmente all’adesione dell’Italia al sistema della LLMC e si domanda se non sia il caso di adottare un regime omogeneo di limitazione per le unità di stazza lorda fino a 300 tonnellate.
The paper examines the issue of liability in the shipping industry and the identification of the liable party. It considers, in particular, the history of the establishmentof limitation systems, the legal nature of them (limitation of the debt or limitation ofmthe liability) and the reasons for their adoption. Examining the current Italian legal framework, the author suggests that Italy will finally accede to the LLMC system. He also wonders whether a homogeneous regime of limitation for ships up to 300 tons should not be preferable.
The author focuses on the limitation of liability for maritime claims, a classic theme of maritim... more The author focuses on the limitation of liability for maritime claims, a classic theme of maritime law, but certainly not as ancient as has been generally asserted. The author attempts to compare it with other hypotheses of limitation or risk-sharing outside maritime law, and, in particular, with the figure of the natural-person entrepreneur with limited liability, provided for in various legal systems, including those belonging to the same «continental law» family. The author also reviews the phases that led to the adoption of the LLMC Convention and, at the level of domestic law, the degree of uncertainty regarding the applicability of the limitation in general and its extension to pleasure boating. Finally, the author questions the possibility of extending the legal regime of shipowner’s limitation of liability to other areas of navigation and transport law and, in particular, in favor of undertakings operating in the aerospace sector.
L’articolo è dedicato alla limitazione dei crediti marittimi, un tema classico del diritto marittimo, ma meno antico di quanto sia stato generalmente affermato. L’autore prova a compararlo con altre ipotesi di limitazione o di ripartizione del rischio al di fuori del diritto marittimo, ed in particolare con la figura dell’imprenditore persona fisica a responsabilità limitata, previsto in vari ordi-namenti, anche appartenenti alla stessa famiglia del «diritto continentale». L’autore ripercorre le tappe che hanno condotto all’adozione della con-venzione LLMC e, a livello di diritto interno, al grado di incertezza sull’ambito di applicazione della limitazione in generale, nonché alla sua estensione alla na-vigazione da diporto. Infine, l’autore si interroga sulla possibilità di estendere il regime legale del-la limitazione dell’armatore in altri campi del diritto della navigazione e dei trasporti e, in particolare, in favore delle imprese operanti nel settore aerospaziale.
l . L'istituzione dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti; 2. I rapporti fra l'Autorità di Reg... more l . L'istituzione dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti; 2. I rapporti fra l'Autorità di Regolazione dei Trasporti e gli altri soggetti coinvolti nell'attuazione della « continuità territoriale; 3. Diritto alla mobilità e continuità territoriale; 4. Diritto alla mobilità e liberalizzazione; 5. ll quadro normativo UE; 6. Le vicende della continuità territoriale in Italia; 7. TI problema del coordinamento delle competenze dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti con quelle dell'ENAC
LA CONTINUITÀ TERRITORIALE DELLA SARDEGNA. PASSEGGERI E MERCI, LOW COST E TURISMO, 2015
Scritto introduttivo del volume collettaneo "LA CONTINUITÀ TERRITORIALE DELLA SARDEGNA. PASSEGGER... more Scritto introduttivo del volume collettaneo "LA CONTINUITÀ TERRITORIALE DELLA SARDEGNA. PASSEGGERI E MERCI, LOW COST E TURISMO" a cura di Michele M. Comenale Pinto, con il coordinamento di Giovanni Pruneddu. Sommario: 1.– Antiche questioni e nuovi problemi. 2.– I servizi marittimi ed aerei prima delle liberalizzazioni. 3.– La continuità territoriale nell’epoca delle liberalizzazioni. 4.– Continuità territoriale e regolazione dei servizi di trasporto
ALADA EN CABO VERDE XXXVI JORNADAS LATINO AMERICANAS DE DERECHO AERONAUTICO Y ESPACIAL, 2013
Constatato che gli aeroporti costituiscono uno dei principali colli di bottiglia del sistema del ... more Constatato che gli aeroporti costituiscono uno dei principali colli di bottiglia del sistema del trasporto aereo liberalizzato, si sottolinea il rilievo persistente dell'art. 15 della Convenzione di Chicago del 1944 sull'aviazione civile internazionale. Stati, organizzazioni di integrazione regionale ed Organizzazione dell'aviazione civile mantengano, nell'esercizio delle rispettive competenze, la maggiore attenzione possibile su questi profili,nello spirito del documento ICAO 9082 e (per quanto riguarda l'Unione europea) della direttiva 2009/12/CE, garantendo in particolare adeguate procedure di consultazione fra gestori ed utenti aeroportuali, nonché la costituzione di autorità indipendenti di vigilanza. In tale contesto si pone il problema specifico del finanziamento agli aeroporti, dopo che si è affermato in generale il principio che i costi debbano gravare sugli utenti
Le nuove formule di commercializzazione dei servizi di trasporto aereo e le agenzie di viaggio, in ALADA en Córdoba : XXXV Jornadas Latino Americanas de Derecho Aeronautico y Espacial, a cura di G. Ford, 2012
L’abbandono dell’obbligatorietà del biglietto cartaceo tradizionale (Convenzione di Montreal) e l... more L’abbandono dell’obbligatorietà del biglietto cartaceo tradizionale (Convenzione di Montreal) e la diffusione Internet e carte di credito hanno consentito la diffusione del commercio elettronico anche nel settore del trasporto aereo di passeggeri e del turismo, con una forte compressione del ruolo delle agenzie di viaggio tradizionali e l’ingresso sul mercato di agenzie che operano esclusivamente on-line. Il nuovo contesto ha consentito una forte semplificazione organizzativa e riduzione dei costi per le compagnie aeree (tradizionali e low cost) a cui non hanno corrisposto solo vantaggi per gli utenti. Si rende probabilmente opportuno un intervento specifico del legislatore di diritto uniforme
The paper considers the problem of transportation services between the smallerItalian islands and... more The paper considers the problem of transportation services between the smallerItalian islands and the rest of the Italian territory, in the context of the recent “re-constitutionalization” of the principle of insularity (Constitutional Law No. 2 of 2002) and of the prominence given to islands issues in the Treaty on the Functioning of the European Union. Despite the variety of situations, because of the distance from the mainland, the population density, as well as the applicable regional statutes, they share the need for reliable and affordable transport services all the year round, with convenient opportunities to transship to other means of transportation towards final destination by reasonable fares and under clear legal framework
Il regime degli stretti internazionali è stato una delle questioni più con-troverse nella terza c... more Il regime degli stretti internazionali è stato una delle questioni più con-troverse nella terza conferenza delle Nazioni Unite sul diritto del mare, ed ha costituito la contropartita della possibilità per gli Stati costieri di estendere il mare territoriale al di là dei limiti ammessi dalla precedente convenzione di Ginevra del 1958 sul mare territoriale e la zona contigua. Il risultato, contenuto nella parte III della convenzione di Montego Bay del 1982 sul diritto del mare (o, almeno, la sua lettura più comune) limita eccessivamente i poteri degli Stati costieri rispetto alla necessità di dare soluzione a problematiche estremamente rilevanti, come, in particolare, quelle ambientali, come è evidenziato dal dibattito sul passaggio in transito nelle Bocche di Bonifacio. Recentemente, peraltro, è tornato di attualità il dibattito sulla compatibilità della costruzione di ponti sugli stretti internazionali con le libertà di navigazione affermate dalla Convenzione di Montego Bay. Occorre chiedersi se l’espansione incondizionata della libertà di passaggio in transito come espressione della libertà di navigazione non finisca per assumere i contenuti di un «neo-colonialismo marittimo»
The regime of international straits was one of the most contentious issues at the Third United Nations Conference on the Law of the Sea. It was the balancing of the possibility for coastal states to extend the territorial sea beyond the limits accepted under the 1958 Geneva Convention on the Territorial Sea and the Contiguous Zone. The result, contained in Part III of the 1982 Montego Bay Convention on the Law of the Sea (or, at least, its most common interpretation) affects the powers of coastal states to provide solutions to extremely relevant matters, such as, and in particular, environmental issues, as is evidenced by the debate on transit passage through the Straits of Bonifacio. Recently, moreover, debate on the compatibil-ity of the construction of bridges across straits used for international navigation with the free-dom of navigation affirmed by the Montego Bay Convention has again become topical. The question is whether the unconditional expansion of transit passage justified in the name of freedom of navigation could be regarded as the expression of a «maritime neo-colonialism».
The article questions the adequacy of the present regulatory framework of space activities, datin... more The article questions the adequacy of the present regulatory framework of space activities, dating back to a historical phase when commercial opportunities could not be foreseen and only States were operating in the sector, certainly not for profit but rather for international prestige. The present regulatory framework does not appear adequate for the new commercial activities in space, such as tourism, from suborbital flights to tourist packages in the orbital space stations or facilities planned on the Moon. The author calls for the adoption of uniform law, as he does not consider sufficient the laws adopted by individual States, even with important space activities. Rules should be adopted on the status of space tourists and their rights, also with respect for damages they may suffer. In this regard, the author questions the foundations of a future liability regime, pointing out the problems that could be caused by a provision of limited liability damages from death and personal injury (in particular, the author cites the decisions of the Italian Constitutional Court on limitation in international carriage by air, according to the 1929 Warsaw Convention, and that on compensation limits in tourist packages).
Lo scritto si interroga sulla adeguatezza dell’attuale quadro normativo sul-l’attività aerospaziale, risalente ad una fase storica in cui ancora non si intravede-vano opportunità commerciali e ad operare nel settore erano solamente gli Stati, non certamente per ragioni di profitto, ma di prestigio internazionale. Tale disciplina non appare adeguata rispetto alle nuove attività commerciali nello spazio, come il turismo, dai voli suborbitali fino ai pacchetti turistici nelle stazioni spaziali orbitanti o nelle strutture progettate sulla luna. L’autore auspica l’adozione di una disciplina di diritto uniforme, non ri-tenendo sufficienti leggi adottate da singoli Stati, per quanto con attività spaziali importanti. Occorre adottare regole sullo status del turista spaziale e sui suoi diritti, anche per quanto concerne i danni che possa eventualmente subire. A quest’ultimo riguardo l’autore si interroga sui fondamenti di un futuro regime di responsabilità, evidenziando i problemi che potrebbero derivare dalla previsio-ne di una responsabilità limitata per i danni da morte e lesioni personali (in par-ticolare, l’autore richiama la giurisprudenza della Corte costituzionale italiana sui limiti nel trasporto aereo internazionale, secondo la convenzione di Varsavia del 1929 e quella sui limiti risarcitori nei pacchetti turistici).
EL TRANSPORTE ANTE EL DESARROLLO TECNOLÓGICO Y LA GLOBALIZACIÓN TRANSPORT FACED WITH THE CHALLENGES OF TECHNOLOGICAL DEVELOPMENT AND GLOBALIZATION, 2022
INDEX: I. Diritto dei trasporti ed il progresso.-II. Progresso e disciplina del trasporto.-III. L... more INDEX: I. Diritto dei trasporti ed il progresso.-II. Progresso e disciplina del trasporto.-III. Limitazioni quantitative e qualitative del risarcimento.-IV. Il danno non patrimoniale.-V. Pericoli eccettuati.-VI. I Confini della prestazione.-Riferimenti bibliografici generali.
L'accelerazione del progresso tecnologico, con le sue profonde implicazioni per la navigazione e i trasporti, e gli sviluppi socio-economici, hanno implicazioni per la navigazione e i trasporti, e pongono interrogativi sull'adeguatezza dell'attuale disciplina giuridica del contratto di trasporto di fronte alle esigenze odierne, in particolare per quanto riguarda le limitazioni quantitative e qualitative del risarcimento e il regime dei pericoli esclusi nel trasporto marittimo di merci.
Infine, l'autore si interroga sui limiti tra il contratto di trasporto e gli altri contratti della catena logistica.
La aceleración del progreso tecnológico, con sus grandes implicaciones para la navegación y el transporte, y la evolución socioeconómica llevan a cuestionarse sobre la idoneidad de la disciplina jurídica vigente del contrato de transporte frente a las exigencias actuales. La investigación se propone, en particular, respecto de las limitaciones cuantitativas y cualitativas de la indemnización y del régimen de los peligros exceptuados en el transporte marítimo de mercancías. Por último, el autor se cuestiona sobre los límites entre el contrato de transporte y otros contratos de la cadena logística
The acceleration of technological progress, with its great implications for shipping and transport, and the socio-economic evolution lead to question the adequacy of the current legal discipline of the contract of carriage in the face of current requirements. The research is proposed, in particular, with regard to the quantitative and qualitative limitations of compensation and the regime of excepted perils in the maritime carriage of goods. Finally, the author questions the differences between the contract of carriage and other contracts in the logistics chain.
L’analisi, muovendo dall’evoluzione della disciplina del diporto per acqua e aereo, approda all’i... more L’analisi, muovendo dall’evoluzione della disciplina del diporto per acqua e aereo, approda all’indagine sulle diverse forme contrattuali attraverso cui si articola la disciplina del settore. In particolare, non potendosi prescindere dall’esame del rapporto con il diritto della navigazione e dalle connesse problematiche in termini di autonomia/specialita rispetto al medesimo, e prima di giungere all’analisi della disciplina contenuta nel c.d. "codice della nautica da diporto" - e, segnatamente, a quella relativa ai contratti della nautica da diporto - l’attenzione si sofferma sull’evoluzione della normativa (e relative criticita) e, con essa, della giurisprudenza sul tema, con specifico riguardo all’uso in senso commerciale delle unita da diporto, non tralasciando pero un cenno ad ulteriori profili di peculiare interesse, quali quello riguardante le infrastrutture dedicate al diporto nonche l’eterogeneita del fenomeno della navigazione da diporto.
The paper examines solutions enforced all through the history of maritime law until today to spli... more The paper examines solutions enforced all through the history of maritime law until today to split risks, fostering the development of shipping, from the maritime loan, through the generai average and limitations of liability, to the joint ventures. Many of these solutions have been extended beyond the maritime sector.
SOMMARIO: 1. Cenni introduttivi alla disciplina dell’urto fra aeromobili nel diritto vigente. – 2... more SOMMARIO: 1. Cenni introduttivi alla disciplina dell’urto fra aeromobili nel diritto vigente. – 2. La linea di demarcazione fra urto e danni a terzi in superficie. – 3. Assicurazione obbligatoria e limite risarcitorio. – 4. Carenza di previsioni sulla decadenza dell’esercente dal beneficio del limite. – 5. Abrogazione del limite risarcitorio ad hoc per i danni alle persone. – 6. L’individuazione della legge applicabile. – 7. Applicabilità della disciplina di diritto speciale ai soli aeromobili in volo. – 8. Le peculiarità della disciplina dell’urto aeronautico rispetto alla disciplina di diritto comune della responsabilità aquiliana. – 9. Alla ricerca di un «deep pocket». – 10. Le prospettive aperte dai due schemi di convenzione sui danni a terzi. – 11. Le interferenze con la disciplina della responsabilità vettoriale.
L’articolo esamina la questione della responsabilità nel settore nautico e
dell’individuazione de... more L’articolo esamina la questione della responsabilità nel settore nautico e dell’individuazione del soggetto responsabile, considerando, in particolare, la storia dell’affermazione dei sistemi di limitazione, la loro natura (di debito o di responsabilità) e le ragioni della loro affermazione. Esaminando l’attuale quadro normativo italiano, l’autore auspica che si proceda finalmente all’adesione dell’Italia al sistema della LLMC e si domanda se non sia il caso di adottare un regime omogeneo di limitazione per le unità di stazza lorda fino a 300 tonnellate.
The paper examines the issue of liability in the shipping industry and the identification of the liable party. It considers, in particular, the history of the establishmentof limitation systems, the legal nature of them (limitation of the debt or limitation ofmthe liability) and the reasons for their adoption. Examining the current Italian legal framework, the author suggests that Italy will finally accede to the LLMC system. He also wonders whether a homogeneous regime of limitation for ships up to 300 tons should not be preferable.
The author focuses on the limitation of liability for maritime claims, a classic theme of maritim... more The author focuses on the limitation of liability for maritime claims, a classic theme of maritime law, but certainly not as ancient as has been generally asserted. The author attempts to compare it with other hypotheses of limitation or risk-sharing outside maritime law, and, in particular, with the figure of the natural-person entrepreneur with limited liability, provided for in various legal systems, including those belonging to the same «continental law» family. The author also reviews the phases that led to the adoption of the LLMC Convention and, at the level of domestic law, the degree of uncertainty regarding the applicability of the limitation in general and its extension to pleasure boating. Finally, the author questions the possibility of extending the legal regime of shipowner’s limitation of liability to other areas of navigation and transport law and, in particular, in favor of undertakings operating in the aerospace sector.
L’articolo è dedicato alla limitazione dei crediti marittimi, un tema classico del diritto marittimo, ma meno antico di quanto sia stato generalmente affermato. L’autore prova a compararlo con altre ipotesi di limitazione o di ripartizione del rischio al di fuori del diritto marittimo, ed in particolare con la figura dell’imprenditore persona fisica a responsabilità limitata, previsto in vari ordi-namenti, anche appartenenti alla stessa famiglia del «diritto continentale». L’autore ripercorre le tappe che hanno condotto all’adozione della con-venzione LLMC e, a livello di diritto interno, al grado di incertezza sull’ambito di applicazione della limitazione in generale, nonché alla sua estensione alla na-vigazione da diporto. Infine, l’autore si interroga sulla possibilità di estendere il regime legale del-la limitazione dell’armatore in altri campi del diritto della navigazione e dei trasporti e, in particolare, in favore delle imprese operanti nel settore aerospaziale.
l . L'istituzione dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti; 2. I rapporti fra l'Autorità di Reg... more l . L'istituzione dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti; 2. I rapporti fra l'Autorità di Regolazione dei Trasporti e gli altri soggetti coinvolti nell'attuazione della « continuità territoriale; 3. Diritto alla mobilità e continuità territoriale; 4. Diritto alla mobilità e liberalizzazione; 5. ll quadro normativo UE; 6. Le vicende della continuità territoriale in Italia; 7. TI problema del coordinamento delle competenze dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti con quelle dell'ENAC
LA CONTINUITÀ TERRITORIALE DELLA SARDEGNA. PASSEGGERI E MERCI, LOW COST E TURISMO, 2015
Scritto introduttivo del volume collettaneo "LA CONTINUITÀ TERRITORIALE DELLA SARDEGNA. PASSEGGER... more Scritto introduttivo del volume collettaneo "LA CONTINUITÀ TERRITORIALE DELLA SARDEGNA. PASSEGGERI E MERCI, LOW COST E TURISMO" a cura di Michele M. Comenale Pinto, con il coordinamento di Giovanni Pruneddu. Sommario: 1.– Antiche questioni e nuovi problemi. 2.– I servizi marittimi ed aerei prima delle liberalizzazioni. 3.– La continuità territoriale nell’epoca delle liberalizzazioni. 4.– Continuità territoriale e regolazione dei servizi di trasporto
ALADA EN CABO VERDE XXXVI JORNADAS LATINO AMERICANAS DE DERECHO AERONAUTICO Y ESPACIAL, 2013
Constatato che gli aeroporti costituiscono uno dei principali colli di bottiglia del sistema del ... more Constatato che gli aeroporti costituiscono uno dei principali colli di bottiglia del sistema del trasporto aereo liberalizzato, si sottolinea il rilievo persistente dell'art. 15 della Convenzione di Chicago del 1944 sull'aviazione civile internazionale. Stati, organizzazioni di integrazione regionale ed Organizzazione dell'aviazione civile mantengano, nell'esercizio delle rispettive competenze, la maggiore attenzione possibile su questi profili,nello spirito del documento ICAO 9082 e (per quanto riguarda l'Unione europea) della direttiva 2009/12/CE, garantendo in particolare adeguate procedure di consultazione fra gestori ed utenti aeroportuali, nonché la costituzione di autorità indipendenti di vigilanza. In tale contesto si pone il problema specifico del finanziamento agli aeroporti, dopo che si è affermato in generale il principio che i costi debbano gravare sugli utenti
Le nuove formule di commercializzazione dei servizi di trasporto aereo e le agenzie di viaggio, in ALADA en Córdoba : XXXV Jornadas Latino Americanas de Derecho Aeronautico y Espacial, a cura di G. Ford, 2012
L’abbandono dell’obbligatorietà del biglietto cartaceo tradizionale (Convenzione di Montreal) e l... more L’abbandono dell’obbligatorietà del biglietto cartaceo tradizionale (Convenzione di Montreal) e la diffusione Internet e carte di credito hanno consentito la diffusione del commercio elettronico anche nel settore del trasporto aereo di passeggeri e del turismo, con una forte compressione del ruolo delle agenzie di viaggio tradizionali e l’ingresso sul mercato di agenzie che operano esclusivamente on-line. Il nuovo contesto ha consentito una forte semplificazione organizzativa e riduzione dei costi per le compagnie aeree (tradizionali e low cost) a cui non hanno corrisposto solo vantaggi per gli utenti. Si rende probabilmente opportuno un intervento specifico del legislatore di diritto uniforme
The paper considers the problem of transportation services between the smallerItalian islands and... more The paper considers the problem of transportation services between the smallerItalian islands and the rest of the Italian territory, in the context of the recent “re-constitutionalization” of the principle of insularity (Constitutional Law No. 2 of 2002) and of the prominence given to islands issues in the Treaty on the Functioning of the European Union. Despite the variety of situations, because of the distance from the mainland, the population density, as well as the applicable regional statutes, they share the need for reliable and affordable transport services all the year round, with convenient opportunities to transship to other means of transportation towards final destination by reasonable fares and under clear legal framework
Il regime degli stretti internazionali è stato una delle questioni più con-troverse nella terza c... more Il regime degli stretti internazionali è stato una delle questioni più con-troverse nella terza conferenza delle Nazioni Unite sul diritto del mare, ed ha costituito la contropartita della possibilità per gli Stati costieri di estendere il mare territoriale al di là dei limiti ammessi dalla precedente convenzione di Ginevra del 1958 sul mare territoriale e la zona contigua. Il risultato, contenuto nella parte III della convenzione di Montego Bay del 1982 sul diritto del mare (o, almeno, la sua lettura più comune) limita eccessivamente i poteri degli Stati costieri rispetto alla necessità di dare soluzione a problematiche estremamente rilevanti, come, in particolare, quelle ambientali, come è evidenziato dal dibattito sul passaggio in transito nelle Bocche di Bonifacio. Recentemente, peraltro, è tornato di attualità il dibattito sulla compatibilità della costruzione di ponti sugli stretti internazionali con le libertà di navigazione affermate dalla Convenzione di Montego Bay. Occorre chiedersi se l’espansione incondizionata della libertà di passaggio in transito come espressione della libertà di navigazione non finisca per assumere i contenuti di un «neo-colonialismo marittimo»
The regime of international straits was one of the most contentious issues at the Third United Nations Conference on the Law of the Sea. It was the balancing of the possibility for coastal states to extend the territorial sea beyond the limits accepted under the 1958 Geneva Convention on the Territorial Sea and the Contiguous Zone. The result, contained in Part III of the 1982 Montego Bay Convention on the Law of the Sea (or, at least, its most common interpretation) affects the powers of coastal states to provide solutions to extremely relevant matters, such as, and in particular, environmental issues, as is evidenced by the debate on transit passage through the Straits of Bonifacio. Recently, moreover, debate on the compatibil-ity of the construction of bridges across straits used for international navigation with the free-dom of navigation affirmed by the Montego Bay Convention has again become topical. The question is whether the unconditional expansion of transit passage justified in the name of freedom of navigation could be regarded as the expression of a «maritime neo-colonialism».
The article questions the adequacy of the present regulatory framework of space activities, datin... more The article questions the adequacy of the present regulatory framework of space activities, dating back to a historical phase when commercial opportunities could not be foreseen and only States were operating in the sector, certainly not for profit but rather for international prestige. The present regulatory framework does not appear adequate for the new commercial activities in space, such as tourism, from suborbital flights to tourist packages in the orbital space stations or facilities planned on the Moon. The author calls for the adoption of uniform law, as he does not consider sufficient the laws adopted by individual States, even with important space activities. Rules should be adopted on the status of space tourists and their rights, also with respect for damages they may suffer. In this regard, the author questions the foundations of a future liability regime, pointing out the problems that could be caused by a provision of limited liability damages from death and personal injury (in particular, the author cites the decisions of the Italian Constitutional Court on limitation in international carriage by air, according to the 1929 Warsaw Convention, and that on compensation limits in tourist packages).
Lo scritto si interroga sulla adeguatezza dell’attuale quadro normativo sul-l’attività aerospaziale, risalente ad una fase storica in cui ancora non si intravede-vano opportunità commerciali e ad operare nel settore erano solamente gli Stati, non certamente per ragioni di profitto, ma di prestigio internazionale. Tale disciplina non appare adeguata rispetto alle nuove attività commerciali nello spazio, come il turismo, dai voli suborbitali fino ai pacchetti turistici nelle stazioni spaziali orbitanti o nelle strutture progettate sulla luna. L’autore auspica l’adozione di una disciplina di diritto uniforme, non ri-tenendo sufficienti leggi adottate da singoli Stati, per quanto con attività spaziali importanti. Occorre adottare regole sullo status del turista spaziale e sui suoi diritti, anche per quanto concerne i danni che possa eventualmente subire. A quest’ultimo riguardo l’autore si interroga sui fondamenti di un futuro regime di responsabilità, evidenziando i problemi che potrebbero derivare dalla previsio-ne di una responsabilità limitata per i danni da morte e lesioni personali (in par-ticolare, l’autore richiama la giurisprudenza della Corte costituzionale italiana sui limiti nel trasporto aereo internazionale, secondo la convenzione di Varsavia del 1929 e quella sui limiti risarcitori nei pacchetti turistici).
EL TRANSPORTE ANTE EL DESARROLLO TECNOLÓGICO Y LA GLOBALIZACIÓN TRANSPORT FACED WITH THE CHALLENGES OF TECHNOLOGICAL DEVELOPMENT AND GLOBALIZATION, 2022
INDEX: I. Diritto dei trasporti ed il progresso.-II. Progresso e disciplina del trasporto.-III. L... more INDEX: I. Diritto dei trasporti ed il progresso.-II. Progresso e disciplina del trasporto.-III. Limitazioni quantitative e qualitative del risarcimento.-IV. Il danno non patrimoniale.-V. Pericoli eccettuati.-VI. I Confini della prestazione.-Riferimenti bibliografici generali.
L'accelerazione del progresso tecnologico, con le sue profonde implicazioni per la navigazione e i trasporti, e gli sviluppi socio-economici, hanno implicazioni per la navigazione e i trasporti, e pongono interrogativi sull'adeguatezza dell'attuale disciplina giuridica del contratto di trasporto di fronte alle esigenze odierne, in particolare per quanto riguarda le limitazioni quantitative e qualitative del risarcimento e il regime dei pericoli esclusi nel trasporto marittimo di merci.
Infine, l'autore si interroga sui limiti tra il contratto di trasporto e gli altri contratti della catena logistica.
La aceleración del progreso tecnológico, con sus grandes implicaciones para la navegación y el transporte, y la evolución socioeconómica llevan a cuestionarse sobre la idoneidad de la disciplina jurídica vigente del contrato de transporte frente a las exigencias actuales. La investigación se propone, en particular, respecto de las limitaciones cuantitativas y cualitativas de la indemnización y del régimen de los peligros exceptuados en el transporte marítimo de mercancías. Por último, el autor se cuestiona sobre los límites entre el contrato de transporte y otros contratos de la cadena logística
The acceleration of technological progress, with its great implications for shipping and transport, and the socio-economic evolution lead to question the adequacy of the current legal discipline of the contract of carriage in the face of current requirements. The research is proposed, in particular, with regard to the quantitative and qualitative limitations of compensation and the regime of excepted perils in the maritime carriage of goods. Finally, the author questions the differences between the contract of carriage and other contracts in the logistics chain.
Il volume propone un’introduzione alle strutture ed agli istituti fondamentali del diritto della ... more Il volume propone un’introduzione alle strutture ed agli istituti fondamentali del diritto della navigazione e del diritto dei trasporti nelle varie modalità, offrendo un quadro delle fonti normative interne, euro-unitarie ed uniformi, nonché della prassi applicativa e del ruolo svolto dalle organizzazioni internazionali e dalle associazioni professionali che operano nel settore. La quinta edizione ha esteso la trattazione alle assicurazioni marittime ed aeronautiche. In generale, tiene conto dei più recenti sviluppi normativi (fra l’altro in tema di organizzazione ministeriale, di aviazione civile, di insularità, di soccorso in mare e contrasto dell’immigrazione irregolare, di disciplina della spedizione e dei limiti risarcitori del trasporto nel codice civile, di trasporto ferroviario di persone e di diporto nautico), nonché dei profili applicativi, delle soluzioni aperte ai più recenti sviluppi tecnologici (mobilità avanzata, veicoli a controllo remoto e a condotta autonoma, commercializzazione dello spazio e turismo spaziale) e delle problematiche emerse (in particolare, con riferimento alla giurisdizione dello Stato costiero, all’organizzazione del soccorso ed all’immigrazione ed alle attività illecite in mare, nonché alla limitazione dei crediti marittimi). Sono stati ampliati ed aggiornati i riferimenti a dottrina e giurisprudenza. *** The book offers an introduction to shipping and transport law, with an overview of domestic, European Union and uniform law sources, as well as the application practice and the role played by international organisations and professional associations operating in the sector. The fifth edition has extended maritime and aviation insurance. It takes into account the most recent regulatory developments (inter alia in the areas of Italian governmental organisation, civil aviation, insularity, rescue at sea and the fight against irregular immigration, the regulation of shipping and liability limits in transport, aviation and shipping law), as well as operative profiles, new solutions by most recent technological developments (advanced mobility, remotely controlled and autonomously driven vehicles, space commercialisation and space tourism) and the issues that have arisen (in particular, with reference to the jurisdiction of the coastal State, the organisation of rescue and immigration and illegal activities at sea, and the limitation of maritime claims). References to literature and case law have been expanded and updated.
An analysis of oil pollution at sea liability system according to CLC and Fund sister conventions... more An analysis of oil pollution at sea liability system according to CLC and Fund sister conventions after "Torrey Canyon" incident
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dell’individuazione del soggetto responsabile, considerando, in particolare, la storia dell’affermazione dei sistemi di limitazione, la loro natura (di debito o di responsabilità) e le ragioni della loro affermazione. Esaminando l’attuale quadro normativo italiano, l’autore auspica che si proceda finalmente all’adesione dell’Italia al sistema della LLMC e si domanda se non sia il caso di adottare un regime omogeneo di
limitazione per le unità di stazza lorda fino a 300 tonnellate.
The paper examines the issue of liability in the shipping industry and the
identification of the liable party. It considers, in particular, the history of the establishmentof limitation systems, the legal nature of them (limitation of the debt or limitation ofmthe liability) and the reasons for their adoption. Examining the current Italian legal framework, the author suggests that Italy will finally accede to the LLMC system. He
also wonders whether a homogeneous regime of limitation for ships up to 300 tons should not be preferable.
L’articolo è dedicato alla limitazione dei crediti marittimi, un tema classico del diritto marittimo, ma meno antico di quanto sia stato generalmente affermato. L’autore prova a compararlo con altre ipotesi di limitazione o di ripartizione del rischio al di fuori del diritto marittimo, ed in particolare con la figura dell’imprenditore persona fisica a responsabilità limitata, previsto in vari ordi-namenti, anche appartenenti alla stessa famiglia del «diritto continentale». L’autore ripercorre le tappe che hanno condotto all’adozione della con-venzione LLMC e, a livello di diritto interno, al grado di incertezza sull’ambito di applicazione della limitazione in generale, nonché alla sua estensione alla na-vigazione da diporto. Infine, l’autore si interroga sulla possibilità di estendere il regime legale del-la limitazione dell’armatore in altri campi del diritto della navigazione e dei trasporti e, in particolare, in favore delle imprese operanti nel settore aerospaziale.
Occorre chiedersi se l’espansione incondizionata della libertà di passaggio in transito come espressione della libertà di navigazione non finisca per assumere i contenuti di un «neo-colonialismo marittimo»
The regime of international straits was one of the most contentious issues at the Third United Nations Conference on the Law of the Sea. It was the balancing of the possibility for coastal states to extend the territorial sea beyond the limits accepted under the 1958 Geneva Convention on the Territorial Sea and the Contiguous Zone. The result, contained in Part III of the 1982 Montego Bay Convention on the Law of the Sea (or, at least, its most common interpretation) affects the powers of coastal states to provide solutions to extremely relevant matters, such as, and in particular, environmental issues, as is evidenced by the debate on transit passage through the Straits of Bonifacio. Recently, moreover, debate on the compatibil-ity of the construction of bridges across straits used for international navigation with the free-dom of navigation affirmed by the Montego Bay Convention has again become topical.
The question is whether the unconditional expansion of transit passage justified in the name of freedom of navigation could be regarded as the expression of a «maritime neo-colonialism».
The author calls for the adoption of uniform law, as he does not consider sufficient the laws adopted by individual States, even with important space activities. Rules should be adopted on the status of space tourists and their rights, also with respect for damages they may suffer. In this regard, the author questions the foundations of a future liability regime, pointing out the problems that could be caused by a provision of limited liability damages from death and personal injury (in particular, the author cites the decisions of the Italian Constitutional Court on limitation in international carriage by air, according to the 1929 Warsaw Convention, and that on compensation limits in tourist packages).
Lo scritto si interroga sulla adeguatezza dell’attuale quadro normativo sul-l’attività aerospaziale, risalente ad una fase storica in cui ancora non si intravede-vano opportunità commerciali e ad operare nel settore erano solamente gli Stati, non certamente per ragioni di profitto, ma di prestigio internazionale. Tale disciplina non appare adeguata rispetto alle nuove attività commerciali nello spazio, come il turismo, dai voli suborbitali fino ai pacchetti turistici nelle stazioni spaziali orbitanti o nelle strutture progettate sulla luna.
L’autore auspica l’adozione di una disciplina di diritto uniforme, non ri-tenendo sufficienti leggi adottate da singoli Stati, per quanto con attività spaziali importanti. Occorre adottare regole sullo status del turista spaziale e sui suoi diritti, anche per quanto concerne i danni che possa eventualmente subire. A quest’ultimo riguardo l’autore si interroga sui fondamenti di un futuro regime di responsabilità, evidenziando i problemi che potrebbero derivare dalla previsio-ne di una responsabilità limitata per i danni da morte e lesioni personali (in par-ticolare, l’autore richiama la giurisprudenza della Corte costituzionale italiana sui limiti nel trasporto aereo internazionale, secondo la convenzione di Varsavia del 1929 e quella sui limiti risarcitori nei pacchetti turistici).
L'accelerazione del progresso tecnologico, con le sue profonde implicazioni per la navigazione e i trasporti, e gli sviluppi socio-economici, hanno implicazioni per la navigazione e i trasporti, e pongono interrogativi sull'adeguatezza dell'attuale disciplina giuridica del contratto di trasporto di fronte alle esigenze odierne, in particolare per quanto riguarda le limitazioni quantitative e qualitative del risarcimento e il regime dei pericoli esclusi nel trasporto marittimo di merci.
Infine, l'autore si interroga sui limiti tra il contratto di trasporto e gli altri contratti della catena logistica.
La aceleración del progreso tecnológico, con sus grandes implicaciones para la navegación y el transporte, y la evolución socioeconómica llevan a cuestionarse sobre la idoneidad de la disciplina jurídica vigente del contrato de transporte frente a las exigencias actuales. La investigación se propone, en particular, respecto de las limitaciones cuantitativas y cualitativas de la indemnización y del régimen de los peligros exceptuados en el transporte marítimo de mercancías. Por último, el autor se cuestiona sobre los límites entre el contrato de transporte y otros contratos de la cadena logística
The acceleration of technological progress, with its great implications for shipping and transport, and the socio-economic evolution lead to question the adequacy of the current legal discipline of the contract of carriage in the face of current requirements. The research is proposed, in particular, with regard to the quantitative and qualitative limitations of compensation and the regime of excepted perils in the maritime carriage of goods. Finally, the author questions the differences between the contract of carriage and other contracts in the logistics chain.
dell’individuazione del soggetto responsabile, considerando, in particolare, la storia dell’affermazione dei sistemi di limitazione, la loro natura (di debito o di responsabilità) e le ragioni della loro affermazione. Esaminando l’attuale quadro normativo italiano, l’autore auspica che si proceda finalmente all’adesione dell’Italia al sistema della LLMC e si domanda se non sia il caso di adottare un regime omogeneo di
limitazione per le unità di stazza lorda fino a 300 tonnellate.
The paper examines the issue of liability in the shipping industry and the
identification of the liable party. It considers, in particular, the history of the establishmentof limitation systems, the legal nature of them (limitation of the debt or limitation ofmthe liability) and the reasons for their adoption. Examining the current Italian legal framework, the author suggests that Italy will finally accede to the LLMC system. He
also wonders whether a homogeneous regime of limitation for ships up to 300 tons should not be preferable.
L’articolo è dedicato alla limitazione dei crediti marittimi, un tema classico del diritto marittimo, ma meno antico di quanto sia stato generalmente affermato. L’autore prova a compararlo con altre ipotesi di limitazione o di ripartizione del rischio al di fuori del diritto marittimo, ed in particolare con la figura dell’imprenditore persona fisica a responsabilità limitata, previsto in vari ordi-namenti, anche appartenenti alla stessa famiglia del «diritto continentale». L’autore ripercorre le tappe che hanno condotto all’adozione della con-venzione LLMC e, a livello di diritto interno, al grado di incertezza sull’ambito di applicazione della limitazione in generale, nonché alla sua estensione alla na-vigazione da diporto. Infine, l’autore si interroga sulla possibilità di estendere il regime legale del-la limitazione dell’armatore in altri campi del diritto della navigazione e dei trasporti e, in particolare, in favore delle imprese operanti nel settore aerospaziale.
Occorre chiedersi se l’espansione incondizionata della libertà di passaggio in transito come espressione della libertà di navigazione non finisca per assumere i contenuti di un «neo-colonialismo marittimo»
The regime of international straits was one of the most contentious issues at the Third United Nations Conference on the Law of the Sea. It was the balancing of the possibility for coastal states to extend the territorial sea beyond the limits accepted under the 1958 Geneva Convention on the Territorial Sea and the Contiguous Zone. The result, contained in Part III of the 1982 Montego Bay Convention on the Law of the Sea (or, at least, its most common interpretation) affects the powers of coastal states to provide solutions to extremely relevant matters, such as, and in particular, environmental issues, as is evidenced by the debate on transit passage through the Straits of Bonifacio. Recently, moreover, debate on the compatibil-ity of the construction of bridges across straits used for international navigation with the free-dom of navigation affirmed by the Montego Bay Convention has again become topical.
The question is whether the unconditional expansion of transit passage justified in the name of freedom of navigation could be regarded as the expression of a «maritime neo-colonialism».
The author calls for the adoption of uniform law, as he does not consider sufficient the laws adopted by individual States, even with important space activities. Rules should be adopted on the status of space tourists and their rights, also with respect for damages they may suffer. In this regard, the author questions the foundations of a future liability regime, pointing out the problems that could be caused by a provision of limited liability damages from death and personal injury (in particular, the author cites the decisions of the Italian Constitutional Court on limitation in international carriage by air, according to the 1929 Warsaw Convention, and that on compensation limits in tourist packages).
Lo scritto si interroga sulla adeguatezza dell’attuale quadro normativo sul-l’attività aerospaziale, risalente ad una fase storica in cui ancora non si intravede-vano opportunità commerciali e ad operare nel settore erano solamente gli Stati, non certamente per ragioni di profitto, ma di prestigio internazionale. Tale disciplina non appare adeguata rispetto alle nuove attività commerciali nello spazio, come il turismo, dai voli suborbitali fino ai pacchetti turistici nelle stazioni spaziali orbitanti o nelle strutture progettate sulla luna.
L’autore auspica l’adozione di una disciplina di diritto uniforme, non ri-tenendo sufficienti leggi adottate da singoli Stati, per quanto con attività spaziali importanti. Occorre adottare regole sullo status del turista spaziale e sui suoi diritti, anche per quanto concerne i danni che possa eventualmente subire. A quest’ultimo riguardo l’autore si interroga sui fondamenti di un futuro regime di responsabilità, evidenziando i problemi che potrebbero derivare dalla previsio-ne di una responsabilità limitata per i danni da morte e lesioni personali (in par-ticolare, l’autore richiama la giurisprudenza della Corte costituzionale italiana sui limiti nel trasporto aereo internazionale, secondo la convenzione di Varsavia del 1929 e quella sui limiti risarcitori nei pacchetti turistici).
L'accelerazione del progresso tecnologico, con le sue profonde implicazioni per la navigazione e i trasporti, e gli sviluppi socio-economici, hanno implicazioni per la navigazione e i trasporti, e pongono interrogativi sull'adeguatezza dell'attuale disciplina giuridica del contratto di trasporto di fronte alle esigenze odierne, in particolare per quanto riguarda le limitazioni quantitative e qualitative del risarcimento e il regime dei pericoli esclusi nel trasporto marittimo di merci.
Infine, l'autore si interroga sui limiti tra il contratto di trasporto e gli altri contratti della catena logistica.
La aceleración del progreso tecnológico, con sus grandes implicaciones para la navegación y el transporte, y la evolución socioeconómica llevan a cuestionarse sobre la idoneidad de la disciplina jurídica vigente del contrato de transporte frente a las exigencias actuales. La investigación se propone, en particular, respecto de las limitaciones cuantitativas y cualitativas de la indemnización y del régimen de los peligros exceptuados en el transporte marítimo de mercancías. Por último, el autor se cuestiona sobre los límites entre el contrato de transporte y otros contratos de la cadena logística
The acceleration of technological progress, with its great implications for shipping and transport, and the socio-economic evolution lead to question the adequacy of the current legal discipline of the contract of carriage in the face of current requirements. The research is proposed, in particular, with regard to the quantitative and qualitative limitations of compensation and the regime of excepted perils in the maritime carriage of goods. Finally, the author questions the differences between the contract of carriage and other contracts in the logistics chain.
La quinta edizione ha esteso la trattazione alle assicurazioni marittime ed aeronautiche. In generale, tiene conto dei più recenti sviluppi normativi (fra l’altro in tema di organizzazione ministeriale, di aviazione civile, di insularità, di soccorso in mare e contrasto dell’immigrazione irregolare, di disciplina della spedizione e dei limiti risarcitori del trasporto nel codice civile, di trasporto ferroviario di persone e di diporto nautico), nonché dei profili applicativi, delle soluzioni aperte ai più recenti sviluppi tecnologici (mobilità avanzata, veicoli a controllo remoto e a condotta autonoma, commercializzazione dello spazio e turismo spaziale) e delle problematiche emerse (in particolare, con riferimento alla giurisdizione dello Stato costiero, all’organizzazione del soccorso ed all’immigrazione ed alle attività illecite in mare, nonché alla limitazione dei crediti marittimi). Sono stati ampliati ed aggiornati i riferimenti a dottrina e giurisprudenza.
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The book offers an introduction to shipping and transport law, with an overview of domestic, European Union and uniform law sources, as well as the application practice and the role played by international organisations and professional associations operating in the sector.
The fifth edition has extended maritime and aviation insurance. It takes into account the most recent regulatory developments (inter alia in the areas of Italian governmental organisation, civil aviation, insularity, rescue at sea and the fight against irregular immigration, the regulation of shipping and liability limits in transport, aviation and shipping law), as well as operative profiles, new solutions by most recent technological developments (advanced mobility, remotely controlled and autonomously driven vehicles, space commercialisation and space tourism) and the issues that have arisen (in particular, with reference to the jurisdiction of the coastal State, the organisation of rescue and immigration and illegal activities at sea, and the limitation of maritime claims). References to literature and case law have been expanded and updated.