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The ms. Città del Vaticano, BAV, Vat. Reg. 2077, coming from Vivarium, should have been written before the traditional date, in the last quarter of the VIth century and not at the beginning of the VIIth. It has been owned by Johannis... more
The ms. Città del Vaticano, BAV, Vat. Reg. 2077, coming from Vivarium, should have been written before the traditional date, in the last quarter of the VIth century and not at the beginning of the VIIth. It has been owned by Johannis bishop of Squillace to whom was given as a gift by the monks of Vivarium. The little Apocalyptic text inserted in the manuscript by the monks has a link with Saint Servatus’ legend and Attila’s invasion.
Negli ultimi venti anni, diversi studiosi hanno delineato nuovi aspetti della vita e delle opere di Boezio, anche grazie alla scoperta di frammenti provenienti da diversi manoscritti che riportano nuovi testi del filosofo romano. In... more
Negli ultimi venti anni, diversi studiosi hanno delineato nuovi aspetti della vita e delle opere di Boezio, anche grazie alla scoperta di frammenti provenienti da diversi manoscritti che riportano nuovi testi del filosofo romano. In questi saggi l’Autore raccoglie alcuni saggi su Boezio che contribuiscono a fare luce su due aspetti in particolare: la produzione teologica e la fortuna in epoca medievale di questo autore. Vedi Indice Disponibile su Torrossa Store
Questo libro è dedicato a Bes, il dio dell'allegria degli Egiziani, il cui culto ha avuto una grande diffusione tra Greci e Romani, nel mondo antico e soprattutto tardoantico. Brutto, deforme, ma geniale e sorprendente, Bes insegna agli... more
Questo libro è dedicato a Bes, il dio dell'allegria degli Egiziani, il cui culto ha avuto una grande diffusione tra Greci e Romani, nel mondo antico e soprattutto tardoantico. Brutto, deforme, ma geniale e sorprendente, Bes insegna agli uomini l’arte del riso, della fantasia, della creatività e li invita - perché no? – ad abbandonarsi a un sano piacere, a un’euforia moderata e intelligente, alternativa rispetto all’esaltazione senza freni dei seguaci di Dioniso. Una sana vitalità che lo promuove spontaneamente al ruolo di benefico protettore  della nascita e della rinascita. La sopravvivenza del suo mito e del suo culto nel contesto latino e greco è poco nota e mostra un aspetto inedito, inconsueto, anticonformista della civiltà antica. Il paganesimo morente e il cristianesimo nascente tennero in grande considerazione il patrono del buonumore, dello scherzo, della genialità, del buon vino e dell’eros, temperato dall’affetto e dal rispetto per l’altro: un personaggio anomalo che coincide con quello che gli antropologi chiamano il “divino briccone”.
Giovanni Diacono († 1337) mentionne dans ses Historiae imperiales (inedites) une Vita Boecii ecrite par Jordanes. Le present article offre une analyse des diverses allusions a laVita de Boece faites par Giovanni Diacono, en evaluant les... more
Giovanni Diacono († 1337) mentionne dans ses Historiae imperiales (inedites) une Vita Boecii ecrite par Jordanes. Le present article offre une analyse des diverses allusions a laVita de Boece faites par Giovanni Diacono, en evaluant les informations interessantes qui y sont contenues et en les confrontant a celles de l’Anonyme de Valois II, qui sont similaires mais comportent des differences significatives dans leur redaction. Sont egalement examinees les notes de Jacques Sirmond aux Historiae imperiales, qui attestent l’interet du grand savant francais pour la Vita Boecii de Jordanes, non conservee mais dont quelques extraits figuraient tres vraisemblablement aussi dans le celebre codex claromontanus de l’Anonyme de Valois II que possedait Sirmond et que, sur son conseil, Nicolas Caussin a consulte.
Numero miscellaneo della rivista "Litterae caelestes" dedicato alla memoria di Armando Petrucci, con contributi di suoi allievi, collaboratori, amici.
Last issue of Litterae Caelestes with articles on Augusto Campana, Alcuin, Cassiodorus, Gregory the Great
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Nella "Consolatio" Boezio dice che la sua prigione è a 500.000 passi da Roma. Ma se la sua prigione era a Pavia, questa cifra non corrisponde alla realtà,. Come si spiega questo paradosso? Formuliamo un'ipotesi per risolvere quest'enigma.
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Giovanni Diacono (†1337) menziona una Vita Boecii scritta da Iordanes, nelle sue inedite Historiae imperiales. Nell'articolo si analizzano le diverse allusioni alla Vita di Boezio da parte del Diacono, valutando le interessanti... more
Giovanni Diacono  (†1337) menziona una  Vita Boecii  scritta da Iordanes, nelle sue inedite Historiae imperiales. Nell'articolo si analizzano le diverse allusioni alla Vita di Boezio da parte del Diacono, valutando le interessanti informazioni in essa contenute e confrontandole con quelle,  simili, ma con significative differenze redazionali, dell'Anonimo Valesiano II. Si esaminao anche le note di Jacques Sirmond alle Historiae imperiales, dalle quali risulta evidente l'interesse del grande studioso francese per  la perduta Vita Boecii di Iordanes,  alcuni estratti della quale figuravano con ogni verosimiglianza anche nel celebre codex claromontanus dell'Anonimo Valesiano II posseduto dal Sirmond e consultato, su suo suggerimento, da Nicolas Caussin.
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L'articolo porta nuovi argomenti all'origine del codice da Vivarium, tra i quali la nota di possesso del vescovo Giovanni di Squillace, sfuggita a tanti studiosi poco attenti, quanto ciarlieri. Vengono anche indicate le variazioni... more
L'articolo porta nuovi argomenti all'origine del codice da Vivarium, tra i quali la nota di possesso del vescovo Giovanni di Squillace, sfuggita a tanti studiosi poco attenti, quanto ciarlieri. Vengono anche indicate le variazioni dell'inchiostro delle diverse mani sfuggite anche loro a chi si occupa di tutto meno che dell'analisi scientifica.
La scrittura è patrimonio di scrittori, di scriventi e di scrivani: troppo spesso gli scriventi si credono scrittori solo perché utilizzano la scrittura, perfino quando è dubbio se possano considerarsi, più che scriventi, scrivani.
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Tra i disegni autografi di Boezio conservati nel codice palinsesto XL (38) della Biblioteca Capitolare di Verona vi sono alcuni schizzi che rappresentano, a volte realisticamente, a volte in modo caricaturale, Eutarico Cillica... more
Tra i  disegni autografi di Boezio conservati nel codice palinsesto XL (38) della Biblioteca    Capitolare di Verona  vi sono alcuni schizzi che rappresentano, a volte realisticamente, a volte in modo caricaturale, Eutarico Cillica attaccato da un serpente (in qualche occasione da un orso), inviato da Amalasunta e dal praepositus sacri cubiculi di Teodorico, che si chiamava Triguilla, i cui nomi si ripetono sotto le figure. Spesso Triguilla o Amalasunta sono chiamati “Mezentius”, il feroce guerriero dell'Eneide, citato da Vittore di Vita per definire la crudeltà degli Ariani persecutori dei cattolici. E' significativo che nella maggioranza di questi casi tali disegni siano in margine al palinsesto del decimo canto dell'Eneide, nel quale questo personaggio viene continuamente citato, come se leggendo e rileggendo questi versi Boezio abbia pensato, ai crudeli emuli di Mezenzio, rinati ai suoi tempi e alla  loro ferocia degna dei nemici dei  Troiani che faceva svanire l'illusione che Teodorico fosse discendente  da Enea. La scoperta di queste immagini ha stimolato un'indagine sul tema del possibile avvelenamento di  Eutarico da parte di Amalasunta.
La divinità egiziana chiamata Bes ha avuto una grande diffusione nella cultura greca e latina antica e tardoantica: era la divinità della rinascita, dell'estro creativo e del buonumore. La sua immagine, disegnata, ricorre nei margini di... more
La divinità egiziana chiamata  Bes ha avuto una grande diffusione nella cultura greca e latina antica e tardoantica: era la divinità della rinascita, dell'estro creativo e del buonumore. La sua immagine, disegnata,  ricorre nei margini di molti manoscritti latini tra IV e VI secolo.
A collection of articles dealing with psychoanalysis and history
Brevi storie per una lunga notte.
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Nei mosaici di San Vitale a Ravenna si nascondono una serie di immagini dissimulate che rivelano l'opposizione politica al regime di Giustiniano. Molte di queste immagini sono state tracciate da Eusebio, un miniatore attivo a Ravenna e... more
Nei mosaici di San Vitale a Ravenna si nascondono una serie di immagini dissimulate che rivelano l'opposizione politica al regime di Giustiniano. Molte di queste immagini sono state tracciate da Eusebio, un miniatore attivo a Ravenna e nell'abbazia di Cassiodoro a Vivarium, di cui viene ricostruita la carriera.
Boethius in the Middle Ages
A collection of essays dealing with movies and psychoanalysis
A collection of essays dealing with History and Psychoanalysis and their mutual influence
Racconti
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