Papers by Massimiliano Malvicini
federalismi.it, 2020
[It]: L'emergenza da COVID-19 ha avuto un ampio impatto sugli ordinamenti giuridici degli Stati e... more [It]: L'emergenza da COVID-19 ha avuto un ampio impatto sugli ordinamenti giuridici degli Stati europei. A livello statale, la reazione delle istituzioni al diffondersi del virus ha provocato una confusione di ruoli, minacciando la separazione dei poteri oltre che la tenuta dello "Stato di diritto" e alimentando altresì i timori dell'emersione di nuove forme di dittatura. Di conseguenza, la crisi da COVID-19 rappresenta senz'altro un ricco caso di studio per analizzare il ruolo dei governi nel XXI secolo. In quest'ottica, il saggio si propone di analizzare il ruolo normativo del Governo italiano nell'ambito della gestione dell'emergenza epidemiologica: lo studio prenderà le mosse dai vincoli di matrice costituzionale, per poi focalizzarsi sulle dinamiche politico-istituzionali che hanno contraddistinto l'emanazione delle catene normative composte dai decreti legge e dai decreti del presidente del Consiglio dei Ministri
[En]: The COVID-19 outbreak had a great impact on the legal systems of European states. At national level, the institutional reaction to the virus has unleashed confusion and turmoil with overlapping roles, threats for the separation of powers, risks for the rule of law and even the fear of new forms of dictatorship in some countries. Consequently, the COVID-19 crisis represents an interesting scenario to analyze the role of the constitutional governments in the XXI century. In this perspective, the essay aims to analyze the regulatory role of the Italian cabinet during the COVID-19 outbreak; the study will first analyze the Italian constitutional framework, later it will focus on the political and institutional dynamics that marked the enactment of regulations chains composed of the decree-laws and decrees of the President of the Council of Ministers.
Forum Quaderni costituzionali, 2019
Considerazioni sul rapporto tra il progetto di revisione costituzionale (XVIII legislatura) e l'i... more Considerazioni sul rapporto tra il progetto di revisione costituzionale (XVIII legislatura) e l'istituto del rinvio presidenziale delle leggi ex art. 74 Cost.
federalismi.it, 2020
[It]: Il saggio analizza il rapporto tra le trasformazioni del Parlamento italiano e le misure di... more [It]: Il saggio analizza il rapporto tra le trasformazioni del Parlamento italiano e le misure di contrasto alle cd. fake news. In particolare, richiamandosi alle specificità del binomio tra attori politici e esperti nell'ambito parlamentare, il contributo si focalizza sui provvedimenti di contrasto alla disinformazione adottati nell'ambito della XVIII legislatura e evidenzia le opportunità connesse all'istituzione di una commissione di inchiesta su questa materia.
Le democrazie parlamentari stanno vivendo una crisi di rappresentanza di fronte a nuove istanze d... more Le democrazie parlamentari stanno vivendo una crisi di rappresentanza di fronte a nuove istanze di democrazia diretta e a una maggiore centralità del governo: basta tutto questo per assestare un colpo mortale al Parlamento? Possono le nuove tecnologie, i soli governi e gli esperti colmare il vuoto delle assemblee rappresentative?
Sono queste alcune delle domande cui proveremo a dare risposta, venerdì 14 dicembre al Campus Luigi Einaudi, in dialogo con alcuni dei più autorevoli studiosi di diritto costituzionale e con rappresentati apicali delle istituzioni italiane.
L’iniziativa, dal titolo “Ripensare il Parlamento”, rappresenta la III edizione della giornata di studi sull’ordinamento costituzionale promossa dal CEST, dopo quelle del 2016 e del 2017 sulle riforme della Costituzione e delle istituzioni.
Dopo la lectio di apertura, due focus tematici, uno al mattino, sulle trasformazioni dell'attività legislativa e il bicameralismo, e uno nel primo pomeriggio, sulle potenzialità e sui limiti della funzione di controllo politico. L'appuntamento si concluderà con una tavola rotonda.
L’iniziativa ha ricevuto i patrocini di: Senato della Repubblica, Camera dei deputati, Associazione Italiana Costituzionalisti, Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Giurisprudenza UniTo e dell'Università del Piemonte orientale.
È necessario prenotare il proprio posto compilando il form: bit.ly/CESTParlamento18
Sin dallafondazione della Repubblica il Parlamento è stato al centro delle riflessioni ... more Sin dallafondazione della Repubblica il Parlamento è stato al centro delle riflessioni della dottrina costituzionalistica italiana.
Del resto, ancora oggi, al termine di una legislaturacaratterizzata dal dibattito sulle riforme istituzionali, il tema della razionalizzazione del parlamentarismo non sembra essersi esaurito.
Da questo quadro analitico prende spunto il presente contributo che vuole essere, al tempo stesso, ricostruttivo e orientativo.
Nell’operare in questo senso, la riforma del regolamento dell’assemblea di Palazzo Madama non saràspecifico oggetto di approfondimento.
Al contrario, si cercherà di dar conto di alcuni dei profili di maggiore innovazione istituzionale implementati recentemente dai due rami del Parlamento in ottica “consultiva/partecipativa”
Presentazione: Riforme istituzionali e sistema parlamentare: limiti e prospettive degli interventi approvati alla fine della XVII legislatura, 2018
Presentazione del fascicolo speciale n. 1 del 2018 dedicato alle riforme istituzionali, pubblicat... more Presentazione del fascicolo speciale n. 1 del 2018 dedicato alle riforme istituzionali, pubblicato su federalismi.it il 23 febbraio 2018.
Con l’entrata in vigore della nuova legge elettorale (legge 3 novembre 2017 n. 165) e con l’approvazione della proposta di riforma del Regolamento del Senato (delibera del 20 novembre 2017, ai sensi dell’art.167, c. 7 R. S.) si sono poste le premesse per superare alcune delle problematiche relative al funzionamento del nostro sistema parlamentare.
Al tempo stesso, nuove questioni si affacciano all’orizzonte.
La riforma elettorale e la revisione dei regolamenti parlamentari sono stati alcuni dei temi su cui si concentrate le riflessioni della “Giornata di Studi sulle riforme istituzionali”, tenutasi lo scorso 17 novembre a Torino e organizzata dal Centro per l’Eccellenza e gli Studi Transdisciplinari (CEST) con il patrocinio della Camera dei deputati, dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti e del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, e che vengono presentate in questo fascicolo di federalismi.it sotto forma di saggi.
A review from David U. Himmelstein, Miraya Jun, Reinhard Busse, Karine Chevreul, Alexander Geissl... more A review from David U. Himmelstein, Miraya Jun, Reinhard Busse, Karine Chevreul, Alexander Geissler,
Patrick Jeurissen, Sarah Thomson, Marie-Amelie Vinet, and Steffie Woolhandler "A Comparison Of Hospital Administrative Costs In Eight Nations: US Costs Exceed All Others By Far"
L’esigenza di riformare alcuni aspetti del sistema parlamentare italiano non è certo venuta meno ... more L’esigenza di riformare alcuni aspetti del sistema parlamentare italiano non è certo venuta meno con il referendum dello scorso dicembre. In questo senso, la riforma del bicameralismo, secondo alcuni studiosi, meriterebbe di essere perseguita indipendentemente dalle decisioni assunte sul piano elettorale e principalmente attraverso una revisione dei regolamenti parlamentari.
Recentemente, tra le molte suggestioni connesse con questo dibattito, è emersa la prospettiva di attribuire al Parlamento la funzione di valutazione delle politiche pubbliche. Prevista dal testo di revisione costituzionale come funzione del Senato, la valutazione delle politiche pubbliche è stata oggetto di considerazioni alquanto differenziate da parte degli studiosi, venendo generalmente ricondotta alla funzione di controllo politico sul Governo.
Ma che cosa significa valutare le politiche pubbliche e quali potrebbero essere le implicazioni per l’attività delle due Camere? Prendendo spunto dalle disposizioni del progetto di revisione costituzionale del 2016 dedicate alla valutazione delle politiche pubbliche, il saggio analizza i tratti qualificanti dell'attività di valutazione delle politiche pubbliche e fornisce alcune indicazioni di come essa potrebbe essere riproposta in ambito parlamentare, evidenziandone i possibili benefici, limiti e criticità correlati all'attuale assetto istituzionale, avendo riguardo anche alle esperienze regionali.
The need to reform certain aspects of the Italian parliamentary system has not ceased despite the last Constitutional referendum in December. As of today, the reform of the bicameral system, according to some scholars, deserves to be pursued independently from the electoral decisions made and mainly through the revision of parliamentary rules.
Recently, among the many suggestions related with this debate, the prospect emerged to give the Parliament the function of policy evaluation. Provided by the bill of constitutional reform as a function of the Senate, the policy evaluation has been subjected to different kinds of considerations by scholars, and was generally attributed to the function of political control over the Executive.
But what does it mean to evaluate public policies and what would the implications be for the activity of the two Chambers? Taking inspiration by the provisions of the 2016 Constitutional reform bill concerning the policy evaluation, the essay focuses on the general aspects related to this activity, and it will provide some indication of how it could be implemented in the Parliamentary context, highlighting the possible benefits, limitations and difficulties related to the current institutional structure, taking also into consideration the Regional experiences.
Essay, 2016
Parliamentary inquiry committees have been and are still today a fundamental institution of the 1... more Parliamentary inquiry committees have been and are still today a fundamental institution of the 1948 Italian Republican Constitution. But then, what about parliamentary minorities role and their capacity to influence the inquiry committees activities, in particular regarding «conflict» with the government and the parliamentary majority? Parliamentary minorities have rarely played a significant role in parliamentary inquisition since they have not had a real capacity in this context, for the reason that the article 82 of the 1948 Italian Constitution decrees that parliamentary inquiry committees composition must reflect the same political groups numerical ratio represented in the two Chambers and the same kind of situation occurs considering both single-chamber committees and two-chamber ones. The paper focuses on the relationship between parliamentary minorities and inquiry committees along the Parliamentary history of the Italian Republic. It will highlight the limits and effectiveness of minorities in inquiry committees introducing a statistical analysis of majorities and minorities presence in the parliamentary inquiry committees and their matters of inquisition. In the final paragraph it examines the different possible scenarios where the Constitutional reform proposal would have been approved through the 2016 Constitutional referendum.
Il paper presenta un’analisi introduttiva ai vari aspetti che caratterizzano il fenomeno della "c... more Il paper presenta un’analisi introduttiva ai vari aspetti che caratterizzano il fenomeno della "competizione politica" adottando una prospettiva come alla scienza politica ed all'economia delle istituzioni.
In primo luogo si analizzerà il rapporto tra il concetto di procedimento elettorale diretto e il concetto di procedimento elettorale rappresentativo, mentre in un secondo momento si svilupperà l’analisi delle dinamiche proprie del contesto politico rappresentativo ed, in particolare, si osserveranno i modelli di competizione (elettorale) uni-dimensionale e bi-dimensionale tra i soggetti politici.
In seguito, si procederà all'applicazione di tali riflessioni sull’analisi dei sistemi di partito; verranno dunque analizzati i fenomeni attinenti alle coalizioni di partitiche nell’ambito dei contesti elettorali, parlamentari e governativi, con un particolar riferimento alla teoria dell’allocazione dei ministeri elaborata da Laver e Shepsle.
Nella parte finale dell'elaborato verranno analizzati alcuni principi di funzionamento delle formule elettorali vigenti (sia a livello statale che locale) ed alcuni paradossi che sottendono al loro funzionamento in determinate circostanze.
Book Reviews by Massimiliano Malvicini
The volume isn’t just an historical “summa” about the Italian experiences, by constrast it hopefu... more The volume isn’t just an historical “summa” about the Italian experiences, by constrast it hopefully represents starting point for theoretical, methodological and fact-finding developements.
This result is achieved by a historical and concettual dissertation of the discipline which, since its foundation, had to face three main challenges: the antiempirical culture, the so-thought “secondary” reputation of Politics and the accademic resistance. However, despite these difficulties, as the authors underline, the Italian Political Science was successful in its instituzionalization and integration with the other Social Sciences.
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Papers by Massimiliano Malvicini
[En]: The COVID-19 outbreak had a great impact on the legal systems of European states. At national level, the institutional reaction to the virus has unleashed confusion and turmoil with overlapping roles, threats for the separation of powers, risks for the rule of law and even the fear of new forms of dictatorship in some countries. Consequently, the COVID-19 crisis represents an interesting scenario to analyze the role of the constitutional governments in the XXI century. In this perspective, the essay aims to analyze the regulatory role of the Italian cabinet during the COVID-19 outbreak; the study will first analyze the Italian constitutional framework, later it will focus on the political and institutional dynamics that marked the enactment of regulations chains composed of the decree-laws and decrees of the President of the Council of Ministers.
Sono queste alcune delle domande cui proveremo a dare risposta, venerdì 14 dicembre al Campus Luigi Einaudi, in dialogo con alcuni dei più autorevoli studiosi di diritto costituzionale e con rappresentati apicali delle istituzioni italiane.
L’iniziativa, dal titolo “Ripensare il Parlamento”, rappresenta la III edizione della giornata di studi sull’ordinamento costituzionale promossa dal CEST, dopo quelle del 2016 e del 2017 sulle riforme della Costituzione e delle istituzioni.
Dopo la lectio di apertura, due focus tematici, uno al mattino, sulle trasformazioni dell'attività legislativa e il bicameralismo, e uno nel primo pomeriggio, sulle potenzialità e sui limiti della funzione di controllo politico. L'appuntamento si concluderà con una tavola rotonda.
L’iniziativa ha ricevuto i patrocini di: Senato della Repubblica, Camera dei deputati, Associazione Italiana Costituzionalisti, Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Giurisprudenza UniTo e dell'Università del Piemonte orientale.
È necessario prenotare il proprio posto compilando il form: bit.ly/CESTParlamento18
Del resto, ancora oggi, al termine di una legislaturacaratterizzata dal dibattito sulle riforme istituzionali, il tema della razionalizzazione del parlamentarismo non sembra essersi esaurito.
Da questo quadro analitico prende spunto il presente contributo che vuole essere, al tempo stesso, ricostruttivo e orientativo.
Nell’operare in questo senso, la riforma del regolamento dell’assemblea di Palazzo Madama non saràspecifico oggetto di approfondimento.
Al contrario, si cercherà di dar conto di alcuni dei profili di maggiore innovazione istituzionale implementati recentemente dai due rami del Parlamento in ottica “consultiva/partecipativa”
Con l’entrata in vigore della nuova legge elettorale (legge 3 novembre 2017 n. 165) e con l’approvazione della proposta di riforma del Regolamento del Senato (delibera del 20 novembre 2017, ai sensi dell’art.167, c. 7 R. S.) si sono poste le premesse per superare alcune delle problematiche relative al funzionamento del nostro sistema parlamentare.
Al tempo stesso, nuove questioni si affacciano all’orizzonte.
La riforma elettorale e la revisione dei regolamenti parlamentari sono stati alcuni dei temi su cui si concentrate le riflessioni della “Giornata di Studi sulle riforme istituzionali”, tenutasi lo scorso 17 novembre a Torino e organizzata dal Centro per l’Eccellenza e gli Studi Transdisciplinari (CEST) con il patrocinio della Camera dei deputati, dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti e del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, e che vengono presentate in questo fascicolo di federalismi.it sotto forma di saggi.
Patrick Jeurissen, Sarah Thomson, Marie-Amelie Vinet, and Steffie Woolhandler "A Comparison Of Hospital Administrative Costs In Eight Nations: US Costs Exceed All Others By Far"
Recentemente, tra le molte suggestioni connesse con questo dibattito, è emersa la prospettiva di attribuire al Parlamento la funzione di valutazione delle politiche pubbliche. Prevista dal testo di revisione costituzionale come funzione del Senato, la valutazione delle politiche pubbliche è stata oggetto di considerazioni alquanto differenziate da parte degli studiosi, venendo generalmente ricondotta alla funzione di controllo politico sul Governo.
Ma che cosa significa valutare le politiche pubbliche e quali potrebbero essere le implicazioni per l’attività delle due Camere? Prendendo spunto dalle disposizioni del progetto di revisione costituzionale del 2016 dedicate alla valutazione delle politiche pubbliche, il saggio analizza i tratti qualificanti dell'attività di valutazione delle politiche pubbliche e fornisce alcune indicazioni di come essa potrebbe essere riproposta in ambito parlamentare, evidenziandone i possibili benefici, limiti e criticità correlati all'attuale assetto istituzionale, avendo riguardo anche alle esperienze regionali.
The need to reform certain aspects of the Italian parliamentary system has not ceased despite the last Constitutional referendum in December. As of today, the reform of the bicameral system, according to some scholars, deserves to be pursued independently from the electoral decisions made and mainly through the revision of parliamentary rules.
Recently, among the many suggestions related with this debate, the prospect emerged to give the Parliament the function of policy evaluation. Provided by the bill of constitutional reform as a function of the Senate, the policy evaluation has been subjected to different kinds of considerations by scholars, and was generally attributed to the function of political control over the Executive.
But what does it mean to evaluate public policies and what would the implications be for the activity of the two Chambers? Taking inspiration by the provisions of the 2016 Constitutional reform bill concerning the policy evaluation, the essay focuses on the general aspects related to this activity, and it will provide some indication of how it could be implemented in the Parliamentary context, highlighting the possible benefits, limitations and difficulties related to the current institutional structure, taking also into consideration the Regional experiences.
In primo luogo si analizzerà il rapporto tra il concetto di procedimento elettorale diretto e il concetto di procedimento elettorale rappresentativo, mentre in un secondo momento si svilupperà l’analisi delle dinamiche proprie del contesto politico rappresentativo ed, in particolare, si osserveranno i modelli di competizione (elettorale) uni-dimensionale e bi-dimensionale tra i soggetti politici.
In seguito, si procederà all'applicazione di tali riflessioni sull’analisi dei sistemi di partito; verranno dunque analizzati i fenomeni attinenti alle coalizioni di partitiche nell’ambito dei contesti elettorali, parlamentari e governativi, con un particolar riferimento alla teoria dell’allocazione dei ministeri elaborata da Laver e Shepsle.
Nella parte finale dell'elaborato verranno analizzati alcuni principi di funzionamento delle formule elettorali vigenti (sia a livello statale che locale) ed alcuni paradossi che sottendono al loro funzionamento in determinate circostanze.
Book Reviews by Massimiliano Malvicini
This result is achieved by a historical and concettual dissertation of the discipline which, since its foundation, had to face three main challenges: the antiempirical culture, the so-thought “secondary” reputation of Politics and the accademic resistance. However, despite these difficulties, as the authors underline, the Italian Political Science was successful in its instituzionalization and integration with the other Social Sciences.
[En]: The COVID-19 outbreak had a great impact on the legal systems of European states. At national level, the institutional reaction to the virus has unleashed confusion and turmoil with overlapping roles, threats for the separation of powers, risks for the rule of law and even the fear of new forms of dictatorship in some countries. Consequently, the COVID-19 crisis represents an interesting scenario to analyze the role of the constitutional governments in the XXI century. In this perspective, the essay aims to analyze the regulatory role of the Italian cabinet during the COVID-19 outbreak; the study will first analyze the Italian constitutional framework, later it will focus on the political and institutional dynamics that marked the enactment of regulations chains composed of the decree-laws and decrees of the President of the Council of Ministers.
Sono queste alcune delle domande cui proveremo a dare risposta, venerdì 14 dicembre al Campus Luigi Einaudi, in dialogo con alcuni dei più autorevoli studiosi di diritto costituzionale e con rappresentati apicali delle istituzioni italiane.
L’iniziativa, dal titolo “Ripensare il Parlamento”, rappresenta la III edizione della giornata di studi sull’ordinamento costituzionale promossa dal CEST, dopo quelle del 2016 e del 2017 sulle riforme della Costituzione e delle istituzioni.
Dopo la lectio di apertura, due focus tematici, uno al mattino, sulle trasformazioni dell'attività legislativa e il bicameralismo, e uno nel primo pomeriggio, sulle potenzialità e sui limiti della funzione di controllo politico. L'appuntamento si concluderà con una tavola rotonda.
L’iniziativa ha ricevuto i patrocini di: Senato della Repubblica, Camera dei deputati, Associazione Italiana Costituzionalisti, Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Giurisprudenza UniTo e dell'Università del Piemonte orientale.
È necessario prenotare il proprio posto compilando il form: bit.ly/CESTParlamento18
Del resto, ancora oggi, al termine di una legislaturacaratterizzata dal dibattito sulle riforme istituzionali, il tema della razionalizzazione del parlamentarismo non sembra essersi esaurito.
Da questo quadro analitico prende spunto il presente contributo che vuole essere, al tempo stesso, ricostruttivo e orientativo.
Nell’operare in questo senso, la riforma del regolamento dell’assemblea di Palazzo Madama non saràspecifico oggetto di approfondimento.
Al contrario, si cercherà di dar conto di alcuni dei profili di maggiore innovazione istituzionale implementati recentemente dai due rami del Parlamento in ottica “consultiva/partecipativa”
Con l’entrata in vigore della nuova legge elettorale (legge 3 novembre 2017 n. 165) e con l’approvazione della proposta di riforma del Regolamento del Senato (delibera del 20 novembre 2017, ai sensi dell’art.167, c. 7 R. S.) si sono poste le premesse per superare alcune delle problematiche relative al funzionamento del nostro sistema parlamentare.
Al tempo stesso, nuove questioni si affacciano all’orizzonte.
La riforma elettorale e la revisione dei regolamenti parlamentari sono stati alcuni dei temi su cui si concentrate le riflessioni della “Giornata di Studi sulle riforme istituzionali”, tenutasi lo scorso 17 novembre a Torino e organizzata dal Centro per l’Eccellenza e gli Studi Transdisciplinari (CEST) con il patrocinio della Camera dei deputati, dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti e del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino, e che vengono presentate in questo fascicolo di federalismi.it sotto forma di saggi.
Patrick Jeurissen, Sarah Thomson, Marie-Amelie Vinet, and Steffie Woolhandler "A Comparison Of Hospital Administrative Costs In Eight Nations: US Costs Exceed All Others By Far"
Recentemente, tra le molte suggestioni connesse con questo dibattito, è emersa la prospettiva di attribuire al Parlamento la funzione di valutazione delle politiche pubbliche. Prevista dal testo di revisione costituzionale come funzione del Senato, la valutazione delle politiche pubbliche è stata oggetto di considerazioni alquanto differenziate da parte degli studiosi, venendo generalmente ricondotta alla funzione di controllo politico sul Governo.
Ma che cosa significa valutare le politiche pubbliche e quali potrebbero essere le implicazioni per l’attività delle due Camere? Prendendo spunto dalle disposizioni del progetto di revisione costituzionale del 2016 dedicate alla valutazione delle politiche pubbliche, il saggio analizza i tratti qualificanti dell'attività di valutazione delle politiche pubbliche e fornisce alcune indicazioni di come essa potrebbe essere riproposta in ambito parlamentare, evidenziandone i possibili benefici, limiti e criticità correlati all'attuale assetto istituzionale, avendo riguardo anche alle esperienze regionali.
The need to reform certain aspects of the Italian parliamentary system has not ceased despite the last Constitutional referendum in December. As of today, the reform of the bicameral system, according to some scholars, deserves to be pursued independently from the electoral decisions made and mainly through the revision of parliamentary rules.
Recently, among the many suggestions related with this debate, the prospect emerged to give the Parliament the function of policy evaluation. Provided by the bill of constitutional reform as a function of the Senate, the policy evaluation has been subjected to different kinds of considerations by scholars, and was generally attributed to the function of political control over the Executive.
But what does it mean to evaluate public policies and what would the implications be for the activity of the two Chambers? Taking inspiration by the provisions of the 2016 Constitutional reform bill concerning the policy evaluation, the essay focuses on the general aspects related to this activity, and it will provide some indication of how it could be implemented in the Parliamentary context, highlighting the possible benefits, limitations and difficulties related to the current institutional structure, taking also into consideration the Regional experiences.
In primo luogo si analizzerà il rapporto tra il concetto di procedimento elettorale diretto e il concetto di procedimento elettorale rappresentativo, mentre in un secondo momento si svilupperà l’analisi delle dinamiche proprie del contesto politico rappresentativo ed, in particolare, si osserveranno i modelli di competizione (elettorale) uni-dimensionale e bi-dimensionale tra i soggetti politici.
In seguito, si procederà all'applicazione di tali riflessioni sull’analisi dei sistemi di partito; verranno dunque analizzati i fenomeni attinenti alle coalizioni di partitiche nell’ambito dei contesti elettorali, parlamentari e governativi, con un particolar riferimento alla teoria dell’allocazione dei ministeri elaborata da Laver e Shepsle.
Nella parte finale dell'elaborato verranno analizzati alcuni principi di funzionamento delle formule elettorali vigenti (sia a livello statale che locale) ed alcuni paradossi che sottendono al loro funzionamento in determinate circostanze.
This result is achieved by a historical and concettual dissertation of the discipline which, since its foundation, had to face three main challenges: the antiempirical culture, the so-thought “secondary” reputation of Politics and the accademic resistance. However, despite these difficulties, as the authors underline, the Italian Political Science was successful in its instituzionalization and integration with the other Social Sciences.
Sono queste alcune delle domande cui proveremo a dare risposta, venerdì 14 dicembre al Campus Luigi Einaudi, in dialogo con alcuni dei più autorevoli studiosi di diritto costituzionale e con rappresentati apicali delle istituzioni italiane.
L’iniziativa, dal titolo “Ripensare il Parlamento”, rappresenta la III edizione della giornata di studi sull’ordinamento costituzionale promossa dal CEST, dopo quelle del 2016 e del 2017 sulle riforme della Costituzione e delle istituzioni.
Dopo la lectio di apertura, due focus tematici, uno al mattino, sulle trasformazioni dell'attività legislativa e il bicameralismo, e uno nel primo pomeriggio, sulle potenzialità e sui limiti della funzione di controllo politico. L'appuntamento si concluderà con una tavola rotonda.
È necessario prenotare il proprio posto compilando il form: bit.ly/CESTParlamento18
L’iniziativa ha ricevuto i patrocini di: Senato della Repubblica, Camera dei deputati, Associazione Italiana Costituzionalisti, Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Giurisprudenza UniTo e dell'Università del Piemonte orientale
17 novembre 2017 - Aula Magna della Cavallerizza Reale, Università degli Studi di Torino