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La 'tarditas' Galileiana 18 anni dopo avere individuato nel vocabolo latino 'tarditas', l'elemento con cui, secondo le mie intuizioni, Galileo Galiei, per l'uso e la frequenza che ne fa nelle prime 20 pagine del Dialogo-che alla fine di... more
La 'tarditas' Galileiana 18 anni dopo avere individuato nel vocabolo latino 'tarditas', l'elemento con cui, secondo le mie intuizioni, Galileo Galiei, per l'uso e la frequenza che ne fa nelle prime 20 pagine del Dialogo-che alla fine di questo breve saggio, allego-descrive una realta' unica, mi sono confrontato con Chat GPT 4.0, ed il risultato,e ˋstato il medesimo anche con l'AI. Alla domanda se ritenesse se fosse un mero caso o una mera semplice utilizzazione di un termine come un altro, anche Chat GPT 4.0 risponde che, se l'autore e l'uso del vocabolo, dipendono da Galileo Galilei, allora, non puo' essere un semplice caso. La cosa, mi pone nella condizione di evidenziare quanto da me elaborato nel corso degli ultimi 18 anni, tra alti e bassi di vita, unitamente alla Triade Reale, saggio anch'esso in fase di terminazione ma nato nella fase piu importante del miei 48 anni, nel pieno delle forze e degli sforzi immaginativi. Dunque, anche Chat GPT 4.0 ritiene che non sia possibile che l'utilizzo, anche meramente numerico, da parte di Galileo Galilei, del termine latino 'Tarditas', per descrivere lo stato in cui si trovano i gravi durante lo stato di quiete, che definisce 'infinita', non puo' essere casuale, come gia´pensavo io all'inizio di questa vicenda. Col fatto che siamo gia' in due, a pensarlo, non si raggiunge pero' ancora la certezza sul percheˋne faccia un simile utilizzo e percheˋsolo nel Dialogo Sopra i due massimi sistemi del Mondo, Tolemaico e Copernicano. Se quindi, rimandiamo ad un ulteriore studio il percheˋ, Galileo si esprime in questi termini solo nel 'Dialogo', ci resta il fatto che se eˋquindi certo che non debba essere un caso, dall'altra parte corrisponde l'iniziale incertezza su che cosa indichi, descriva ed alimenti, il vocabolo latino 'Tarditas', usato da Galileo Galilei, nelle prime 20 pag. del Dialogo, ben 29 volte. La versione del 'Dialogo' che utilizzeremo e' quella che sara' allegata a questo saggio, in cui sara' possibile verificare personalmente al lettore, le ipotesi che qui formulo. A prescindere dal dato analitico, che poi esporro' piu' avanti, l'utilizzo principale che Galileo compie del vocabolo latino 'Tarditas', eˋche sia uno stato in cui giace il grave, quando esso sia in quiete. Lo dice molte volte. In un caso particolare, poi, l'ultimo della serie, per chi volesse verificare immediatamente, ˋla 'Tarditate' ossia l'identita' che vi sia tra massimo centro di gravita', ed infinita tardita' nello stesso momento. Bisogna dire che la questione e ˋcomplessa, annosa, ha richiesto quasi 20 anni di riflessioni, nascoste alla maggioranza degli individui in quanto non avrebbero potuto suggerire altre interpretazioni di quelle che avevo gia´a disposizione. Tarditas, eˋla parola, nella Treccani, che risulta essere anche la resistenza al movimento, resistenza anche alla comprensione, e altro di simile, non direttamente 'osservabile' da occhio umano, ma solo dall'intelletto, che attribuisce questa imprecisa qualita' a qualcosa. In ogni caso, pur se anche vi fosse un uso generalizzato del termine in passato, nella 'lentezza', riferito a cio' che e' gia' fermo, e' alquanto curioso. A tal punto, che gia' 20 anni fa, io stesso attribuii spontaneamente a tale descrivibilità 2 , un aspetto non-spaziale della cosa descritta in tale modo. In virtù di cio', ossia che non fosse spaziale, diventava un attributo, naturalmente, temporale. In allegato, troverete anche delle foto di alcune pagine scritte da Ilya Prigogine, nei due volumi 'Tra l'essere ed il divenire' e 'La nuova Alleanza', oggetto della mia tesi di Laurea nel 1992. Sono la prova, che le problematiche dell'attuale scienza fisica, problematiche di ordine fisico ma soprattutto 'cognitivo', sono ancora aperte, e si trovano quindi nella impossibilità´di verificare i due stati in cui i fenomeni di 'scattering' subatomico, evideniziando la possibilita'di
Relations between time, mass, temperature, space
Tempi, modi e mutamenti della contemporaneità.
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Logic demontration of the mathematics disconinous
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Elementi di matematica gravitazionale Indagini critiche su continuo Nell'ambito delle ricerche sul continuo matematico è possibile apportare una nuova interpretazione su di esso, o quantomeno, una lettura che consenta di intravvedere la... more
Elementi di matematica gravitazionale Indagini critiche su continuo Nell'ambito delle ricerche sul continuo matematico è possibile apportare una nuova interpretazione su di esso, o quantomeno, una lettura che consenta di intravvedere la possibile messa in crisi della maggiore realtà di fondamento alla matematica. Applicando infatti il modello Kepleriano-Newtoniano alla serie dei numeri, ne otteniamo, come risultato, che l'insieme dei numeri 'Z' risulta, per ciascun suo elemento, esterno alla coppia di altri numeri che ne sono o il precedente ed il successivo Che viene letto secondo gli operatori logici come:
Saggio sulla cognizione naturale
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Brevi implicazioni matematico-epistemico-logiche Come espresso nella precedente pubblicazione posta a fondamento della 'nuova fisica' derivante dall'utilizzo dell'osservazione che vede Galileo Galilei essere l'assoluto padre della scienza... more
Brevi implicazioni matematico-epistemico-logiche Come espresso nella precedente pubblicazione posta a fondamento della 'nuova fisica' derivante dall'utilizzo dell'osservazione che vede Galileo Galilei essere l'assoluto padre della scienza 'normale' mediante la straordinaria osservazione che egli compie in totale solitudine verso la prima metà del XVII secolo, nascosta dietro al vocabolo latino della 'tardiats', è bene giungere prima di tutto alla visione prospettica generale su cui si staglia tale disposizione delle cose. L'inspiegabile osservazione fattuale a cui giunge Galileo, infatti, non ha una dimensione sola, per potere essere rappresentata, il che che ci costringe all'altro fatto che comunque, una generica rappresentazione ce la dobbiamo comunque avere. L'unica certezza che possiamo dire di poter avere è quindi quella di una nuova orientazione dell'immaginazione medesima con cui guardiamo o meglio-concepiamo-la realtà. E' stato detto che il modello matematico che ci serve per poter organizzare una simile realtà è un modello meta-matematico, il che ci porta alla precedente dimostrazione assiomatica: che non esista una forma prototipica di rappresentazione di tale disposizione matematica: ma siamo già, cosi' facendo, nella 'meta-matematica'. Ecco dunque che avere posto la condizione dell'irrappresentabilità lineare-causale-di una simile scienza fisica ci posiziona in un 'luogo' che non risponde apparentemente più alle geometrie del significato, dove l'analisi verte su uno spazio che ha come sua interna opposizione di essere 'piccolo' o 'grande', ma appunto, del 'senso'. Il 'senso' letterariamente, corrisponde alla 'direzione' che si prende appunto in un qualunque tipo di spazio, sia che esso sia limitato ma soprattutto quando esso potesse configurarsi come illimitato. Di qui, ci posizioniamo dentro al tempo, quindi, trovando come la 'linearità' della 'rappresentazione' corrisponda a spazi conseguenziali senza essere contingui, addivenendo quindi al nuovo fatto che la consequenzialità intrinseca allo spazio lineare non è continguità di tempi, dato che siamo nel tempo-nel 'senso'-quando ci togliamo dalla spazialità del piccolo e del grande, della dialettica tra contrapposti come il 'finito' e l' 'infinito'. Tenute vere queste considerazioni, che già ci obbligano sufficientemente, non resta che giungere alla conclusione del fatto che una retta, quindi, è l'insieme dei punti contigui visibili di un piano, che lo stesso piano è attraversato da infinite rette e che lo stesso piano è la somma di tutte le equazioni che descrivono ogni retta. Per dirla in poche parole, il 'limite' non è affatto , quindi, l'equatore a cui volgere lo sguardo del reale e del vero, ma il punto di partenza di ciascuna equazione di cui ogni piano è costituito. Short mathematical-epistemic-logical implications As expressed in the previous publication based on the 'new physics' deriving from the use of the observation that sees Galileo Galilei being the absolute father of 'normal' science through the extraordinary observation that he makes in total solitude towards the first half of the XVII century, hidden behind the Latin word of 'tarditas', it is good to arrive first of all at the general perspective view on which this arrangement of things stands out. The inexplicable factual observation to which Galileo reaches, in fact, does not have a single dimension, in order to be represented, which forces us to the other fact that in any case, we must still have a generic representation. The only certainty we can say we can have is therefore that of a new orientation of the imagination itself with which we look at or rather-we conceive-reality. It has been said that the mathematical model that we need to be able to organize such a reality is a meta-mathematical model, which leads us to the previous axiomatic demonstration: that there is no prototypical representation of this mathematical arrangement: but we are already, doing so, in the 'meta-mathematics'. Here, then, that having the condition of linear-causal-unrepresentability of such a physical science places us in a 'place' that apparently no longer responds to the geometries of meaning, where the analysis focuses on a space that has as its internal opposition to be 'small' or 'big', but precisely, of 'sense'. The 'sense' literally corresponds to the 'direction' that is taken precisely in any type of space, whether it is limited but above all when it could be configured as unlimited. Hence, we position ourselves inside time, therefore, finding how the 'linearity' of 'representation' corresponds to consequential spaces without being contingent, thus achieving the new fact that the intrinsic consequentiality of linear space is not a contiguity of time, given that we are in time-in the 'sense'-when we remove ourselves from the spatiality of the small and the large, of the dialectic between opposites such as the 'finite' and the 'infinite'. Having kept these considerations in mind, which already sufficiently oblige us, it only remains to come to the conclusion that a straight line, then, is the set of visible contiguous points of a plane, that the same plane is crossed by infinite lines and that the same plan is the sum of all the equations that describe each line. To put it in a nutshell, the "limit" is not, therefore, the equator to which to turn the gaze of the real and the true, but the starting point of each equation of which each plane is constituted.
Piacenza, 7 novembre 2017 Illustrissimo Prof. Papi, a poco meno di 30 anni dall'assegnazione dell'argomento della tesi di Laurea (16 marzo 1989), è ancora con il cuore gonfo di emozionale paura che mi accingo a riportarLe i risultati di... more
Piacenza, 7 novembre 2017 Illustrissimo Prof. Papi, a poco meno di 30 anni dall'assegnazione dell'argomento della tesi di Laurea (16 marzo 1989), è ancora con il cuore gonfo di emozionale paura che mi accingo a riportarLe i risultati di una ricerca che è durata, in solitaria, fno ad ora, attraverso le traversie più drammatiche ma senza mai venire meno a quello che fu inteso da me come una chiara chiamata di ciò che tutti chiamano 'destino'. Intendere che cosa esso è stato per me è accingersi a mettere mano a questo rapporto che si sospese per il sopraggiungere di eventi che travalicavano le mie forze in rapporto alle intenzioni, ma, altrimenti, non si sarebbe potuto realizzare. Indipendentemente dal fatto che i risultati che ho da sottoporLe possano un giorno essere dimostrati veri unanimemente, recando giustizia al fervore che nel pieno degli anni '80 avevano acceso, senza capire ancora bene il perché, le Sue lezioni su Hegel, questo scritto è nient'altro che la testimonianza della volontà determinata di essere stato un ascoltatore del Suo pensiero, quindi un rammemoratore dei compiti che Egli stesso si era prefssato di trasmettere, dal nucleo di libertà ed autonomia che ha caratterizzato la Sua rifessione flosofca e il Suo insegnamento, che io ho inteso come una 'chiusa' fuviale al corso della mia vita. Entro questi argini, quindi, mi sono mosso nel reale, a volte in punta di piedi, altre di soppiatto, altre ancora follemente, ma sempre memore che la mia vita non era accaduta invano. L'eredità di cui mi sono fatto carico, quindi, è andata al di là dello stretto necessario e, da buon hegeliano, ho cercato la soluzione alla teogonia del vero cosi' come Lei stesso aveva presentato l'Idea hegeliana esser posta nel suo fondamento. Già allora, ancora ragazzo, appuntavo sulle mie agende la necessità di una 'nuova logica', direttamente conseguente dal fatto che le 'vecchie' logiche, benchè tenessero ancora salda la struttura di ciò che è l'Occidente, ne fossero la concausa di 'tramonto'. In buona sostanza, così come il confitto sociale-che non morirà mai-recava anche allora in sé ancora la traccia di quella che era la 'dinamica' della struttura dialettica hegeliana, così la scienza 'normale' era insuffciente, nonostante la positività dei risultati, a far si che il passato fosse passato, così come ora la globalizzazione vuole superficialmente far credere, illudendoci di 'tacere su ciò che non si può dire'. Alla presentazione della tesi di laurea, le strade che avevo percorso secondo i compiti da Lei assegnatimi sembravano essere terminate davanti ad un muro
Before coming to extended version of negative time - this introductive article.
Piacenza, 12.02.2019. Sulla 'quiete Galileiana' e sulla 'massa Galileiana'. (On the 'Galileian quiet' ad on the 'Galileian mass'.) Bisogna quindi giungere a considerare due nuove grandezze fisiche non ancora classificate, come la 'quiete... more
Piacenza, 12.02.2019. Sulla 'quiete Galileiana' e sulla 'massa Galileiana'. (On the 'Galileian quiet' ad on the 'Galileian mass'.) Bisogna quindi giungere a considerare due nuove grandezze fisiche non ancora classificate, come la 'quiete Galileiana' e la 'massa Galileiana', che appaiono pienamente descritte nel 'Dialogo sopra ai due massimi sistemi del mondo' di Galileo Galilei. Entrambe caratterizzate dal vocabolo latino 'tarditas' vedono la loro identità e differenza in una sorta di assoluta complementarietà, per la quale il grave galileiano in quiete, consiste in una 'infinita tarditas', mentre addirittura tale 'tarditas' aumenta col movimento, del grave. Si può quindi giungere alla conclusione che, se la massa newtoniana ha una realtà fisica durante l'osservazione galileiana-se, cioè, la materia è identica per Galileo e per Newton è vero anche che la massa del grave che Newton formalizzerà nella formula della forza, la massa in Galileo è una situazione transitoria, del grave, in quanto consta di parti negative e di parti positive. Le negative, tuttavia, si riferiscono solo ed esclusivamente alla dimensione temporale in cui il grave è durante la quiete, ossia la 'tarditas' lato negativo del tempo. E' da ciò che deriva l'equazione m(-t)=e. Translate It is therefore necessary to consider two new physical quantities not yet classified, such as the 'Galileo quiet' and the 'Galileo mass', which are fully described in the 'Dialogue on top of the two world's greatest systems' of Galileo Galilei. Both characterized by the Latin word 'tarditas' they see their identity and difference in a sort of absolute complementarity, for which the serious Galileo in peace, consists in an 'infinite tarditas', while even such 'tarditas' increases with the movement, of the serious. It can therefore be concluded that if the Newtonian mass has a physical reality during Galilean observation-that is, the matter is identical for Galileo and for Newton it is also true that the mass of the grave that Newton will formalize in the formula of force , the mass in Galileo is a transitory situation, of the serious, as it consists of negative parts and positive parts. The negative, however, refer only and exclusively to the temporal dimension in which the serious is during the stillness, that is the 'tarditas' negative side of time. From this derives the equation m (-t) = e.
In this papier the hypothesis of 2009 maked by Antonio Zetti and Michele Nardelli on the "negative time".
The contraction of the mass parallelogram According to the negative time theory reported in the two researches 'The creative memory of energy' and 'Ultimate relation between mass and time' formalized in the Prenewtonian equation (m (-t) =... more
The contraction of the mass parallelogram According to the negative time theory reported in the two researches 'The creative memory of energy' and 'Ultimate relation between mass and time' formalized in the Prenewtonian equation (m (-t) = e) we obtain the perfect explanation of the effects of aerodynamics in the motors sports, which know the need to exert a progressive pressure on the body that accelerates constantly, or whose speed reaches various extremes. The reality of the facts is that any material body with mass, accelerated, loses weight while acquiring mass. This is due to the metateorical fact that the parallelogram that holds together the weight, volume, density and time of the material bodies in the Galilean quiet, contracts in the direction of density, in keeping with the Einsteinian physics, and maintaining in its sense the negativity of time (-t), approaches the density area, structurally changing the weight (-P) but increasing the mass quadratically.
The aim of this article is the hypothesis of the generation of energy. If all the matter is reducible at space, is the time, probably, the cause of energy. In this formulas we show this aim, with a linear conception of time. We show the... more
The aim of this article is the hypothesis of the generation of energy. If all the matter is reducible at space, is the time, probably, the cause of energy. In this formulas we show this aim, with a linear conception of time. We show the mathematical connections with the negative time and the universe of the non-numerable numbers. Furthermore, we describe the mathematical connections between negative time, black holes and AdS (Anti de Sitter space).
Ultimate relation between mass and time (Generation of all mechanical energy, gravity and in the quantum mechanics)-Abstract: to 8 years from the publication whit Michele Nardelli on the hypotesis the 'negative time' (The creative memory... more
Ultimate relation between mass and time (Generation of all mechanical energy, gravity and in the quantum mechanics)-Abstract: to 8 years from the publication whit Michele Nardelli on the hypotesis the 'negative time' (The creative memory of energy) this papier for to suppose a basic relation between time and mass, valid in every branch of a physics, from newtonian gravitation to the einsteinian Relativity and to the quantum mechanics. We can to resume in this formalism the nocs of question on the generation of all the energy, before the matter,
Il tentativo dei manoscritti sembra finire qui: scritti principalmente in alcune biblioteche italiane - Milano, Roma, Piacenza, Trieste, Napoli, Torino, Genova - e sui treni a lunga percorrenza, in una sala d'aspetto o su di un... more
Il tentativo dei manoscritti sembra finire qui: scritti principalmente in alcune biblioteche italiane - Milano, Roma, Piacenza, Trieste, Napoli, Torino, Genova - e sui treni a lunga percorrenza, in una sala d'aspetto o su di un marciapiede di un binario morto, danno slancio a quella che, a tutta prima, sembrava solo un'inversione di addendi nella gravitazione newtoniana e nella relatività einsteniana. Ciò che chiamiamo oggi 'progresso' è la preistoria di ciò che probabilmente, deve ancora accadere.
Alla lunga, ciò che ad una prima lettura, sembrava incongruo e distante, si configura come uno sfondo di 'continuità'. E' la nuova scienza, che sa rileggere la Storia: la dinamica della complessità.
Continua, in questo secondo di quattro volumi, la ricerca della 'verità', passando per la forma, l'organizzazione bilogica, la forma industriale, il design, la meccanica complessa. Il futuro è una specie di corsa ad ostacoli, ma c'è.
Si apre la via alla 'meccanica complessa'. nuova scienza che si instaura a partire dalle necessità del discontinuo, nuovo soggetto dell'indagine matematico-scientifico-ingegneristica. Con una nuova fisica, è possibile una nuova e forse... more
Si apre la via alla 'meccanica complessa'. nuova scienza che si instaura a partire dalle necessità del discontinuo, nuovo soggetto dell'indagine matematico-scientifico-ingegneristica. Con una nuova fisica, è possibile una nuova e forse definitiva morale.
Genealogia di una strategia.
To read in Italian, is a extemporary ipothesis that god is crazy, starting the Estegical Science, configured by a god's deliry.
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