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Il volume ripercorre la traiettoria dei movimenti cattolici che, tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo, hanno fatto della lotta contro “la teoria del gender”, le unioni civili, l’educazione di genere, le politiche... more
Il volume ripercorre la traiettoria dei movimenti cattolici che, tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo, hanno fatto della lotta contro “la teoria del gender”, le unioni civili, l’educazione di genere, le politiche antidiscriminatorie, la gestazione per altri, l’aborto, l’eutanasia ecc., l’occasione di una ricomposizione del campo di mobilitazione e di azione politica cattoliche in Italia. Partendo da un’analisi del punto di vista degli imprenditori della causa anti-gender, ovvero dal loro posizionamento negli spazi della Chiesa, del cattolicesimo contestatario e dell’arena pubblica, l’autore propone uno studio delle interazioni e delle traiettorie militanti, degli scambi tra partiti e movimento, dei conflitti e degli eventi – dalla Marcia per la Vita ai Family Day, fino ad arrivare al Congresso mondiale delle famiglie del 2019. L’ipotesi neocattolica è, al contempo, un’ipotesi di ricerca e l’ipotesi che muove questi nuovi movimenti cattolici.
Che cos’è “la teoria del gender”? Chi vi si oppone e perché? Il libro propone un’analisi della crociata reazionaria lanciata dal Vaticano contro il concetto di genere e dei movimenti di protesta che l’hanno incarnata. Queste mobilitazioni... more
Che cos’è “la teoria del gender”? Chi vi si oppone e perché? Il libro propone un’analisi della crociata reazionaria lanciata dal Vaticano contro il concetto di genere e dei movimenti di protesta che l’hanno incarnata. Queste mobilitazioni sono state organizzate, a partire dall’inizio degli anni 2010, in numerosi Paesi europei, dalla Francia all’Italia, dalla Germania alla Polonia, dalla Croazia alla Slovacchia, da un nuovo fronte di attori che riunisce gruppi anti-abortisti, tradizionalisti, membri dei movimenti ecclesiali e gruppi neo-fascisti. Concentrandosi in particolar modo sulla situazione italiana e francese, il libro studia la genesi del discorso “anti-gender” e ricostituisce le tappe delle manifestazioni (conferenze, veglie, Family Day) che ne hanno fatto una causa militante. L’intento di questo libro è quello di essere uno strumento di analisi a disposizione di lettrici e lettori che vogliono sapere come sono nate e a cosa servono le espressioni “ideologia gender”, “la teoria del gender” o “il gender” e capire le ragioni del loro successo epistemologico e politico.
L’église catholique et ses alliés en croisade contre les politiques du genre et de la sexualité. Qu’est-ce que « la théorie du genre » ? Qui s’y oppose et pourquoi ? Ce livre analyse les tenants et aboutissants d’une croisade lancée dès... more
L’église catholique et ses alliés en croisade contre les politiques du genre et de la sexualité.

Qu’est-ce que « la théorie du genre » ? Qui s’y oppose et pourquoi ? Ce livre analyse les tenants et aboutissants d’une croisade lancée dès les années 1990, par le Vatican. Depuis, d’amples mobilisations hostiles à « la théorie du genre » ont été organisées dans des nombreux pays par des groupes catholiques déjà engagés dans la lutte contre l’avortement et l’euthanasie, pour réaffirmer l’« ordre naturel » du sexe et de la sexualité. Cet ouvrage révèle comment cette campagne transnationale a accompagné l’émergence d’un mouvement « anti-genre », en s’appuyant sur les cas d’étude français et italien.
Pourquoi et comment le concept féministe de genre est-il devenu l’ennemi principal du Vatican? En étudiant la genèse et la logique de l’argumentaire « anti-genre », en reconstituant les étapes de la mobilisation qui en a fait une cause militante, cet ouvrage apporte un éclairage incontournable pour comprendre les enjeux et le succès de cette nouvelle croisade. Réactionnaire et anti-démocratique, elle est porteuse d’une contre-révolution épistémologique et politique.
Movimento non si nasce, lo si diventa. La fabbrica dell’orgoglio propone una lettura della svolta riformista del movimento di liberazione omosessuale, per comprendere una sequenza cruciale della storia dei movimenti LGBT. Attraverso... more
Movimento non si nasce, lo si diventa. La fabbrica dell’orgoglio propone una lettura della svolta riformista del movimento di liberazione omosessuale, per comprendere una sequenza cruciale della storia dei movimenti LGBT.
Attraverso un’analisi delle politiche di movimento (liberazionista, istituzionalista, frocialista, civica e civile, ecc.), si mettono in luce le dinamiche di affiliazione e i regimi di appartenenza che, tra il 1974 e il 1985, hanno contribuito a “movimentare” lo spazio dell’attivismo omosessuale. Lo studio dei rapporti di forza e delle interazioni conflittuali tra i gruppi, i collettivi e le associazioni, del confronto e dello scontro tra diversi progetti e visioni della mobilitazione invita a un’interpretazione multidimensionale delle modalità di produzione e di circolazione delle politiche dell’omosessualità. L’ipotesi centrale è che, lungi dal costituire la debolezza del movimento, la sua costitutiva dimensione conflittuale rappresenta il motore della fabbrica della mobilitazione.
L’autore propone una genealogia di questo momento politico di trasformazione e di rifondazione dell’azione collettiva lesbica, gay, bisessuale e transgenere e pone dunque le basi di una riflessione sul divenire movimento della militanza LGBT.
Questo libro tratta della richiesta di protezione internazionale da parte di soggetti perseguitati nei loro paesi d’origine per la loro identità di genere o il loro orientamento sessuale, e propone un’analisi socio-politica delle logiche... more
Questo libro tratta della richiesta di protezione internazionale da parte di soggetti perseguitati nei loro paesi d’origine per la loro identità di genere o il loro orientamento sessuale, e propone un’analisi socio-politica delle logiche istituzionali e delle dinamiche comunitarie che le persone migranti LGBT si trovano ad affrontare in Italia. Il volume nasce dall’incontro di molteplici interessi e desideri di ricerca, riflessione e intervento all’interno e all’intersezione del contesto accademico e del campo dell’associazionismo, ed è il punto di arrivo di un percorso di ricerca che non fugge dalla sua dimensione sociale e politica, ma ne assume la responsabilità, facendosene carico e rivendicandola. I saggi qui raccolti hanno l’obiettivo di mostrare e raccontare realtà spesso (rese) invisibili e invitano a una riflessione che interroghi le pratiche, le politiche e i contesti di accoglienza in cui le persone migranti LGBT sono accompagnate, inserite, portate – e spesso deportate.


Contributi di: Dany Carnassale, Giulia De Rocco, Francesco Della Puppa, Enrico Gargiulo, Calogero Giametta, Olivia Guaraldo, Noemi Martorano, Massimo Prearo, Michela Semprebon.
MARIO MIELI (1952-1983), intellettuale, attivista, poeta, attore, scrittore e saggista, è stato una figura centrale nel panorama culturale italiano degli anni settanta e del movimento LGBTQI. Il suo testo più importante, Elementi di... more
MARIO MIELI (1952-1983), intellettuale, attivista, poeta, attore, scrittore e saggista, è stato una figura centrale nel panorama culturale italiano degli anni settanta e del movimento LGBTQI. Il suo testo più importante, Elementi di critica omosessuale, pubblicato per la prima volta nel 1977, è stato riproposto in una nuova edizione critica nel 2003 e, in formato tascabile, nel 2018.

Le intuizioni di un pensatore radicale e raffinato che ha anticipato il dibattito contemporaneo sugli studi di genere e queer. Scritti teorici e politici, articoli e interviste per la prima volta presentati in maniera organica, nell’intento di restituire l’estensione e la complessità delle idee e della scrittura di Mario Mieli.
L’orgoglio, come affermazione e autodeterminazione dell’esistenza, non è solo la sfida che il singolo lancia all’ambiente ostile in cui vive, ma è soprattutto una forma di sapere che circola all’interno dello spazio della militanza come... more
L’orgoglio, come affermazione e autodeterminazione dell’esistenza, non è solo la sfida che il singolo lancia all’ambiente ostile in cui vive, ma è soprattutto una forma di sapere che circola all’interno dello spazio della militanza come bene comune, come motore dei movimenti lesbici, gay, bisessuali, transessuali e transgender, queer, intersex e/o asessuali – LGBTQIA. Le soggettività messe in movimento dalle minoranze sessuali sono il risultato di relazioni che, nella quotidianità del lavoro militante, trasformano l’individuale in collettivo e fanno dell’orgoglio una questione politica.
Questi saggi propongono un’analisi delle tensioni sorte in merito all’emergenza e all’integrazione di componenti e tematiche in precedenza escluse o invisibili, fra cui i soggetti transgender o la questione intersex; relegate ai margini, come le lesbiche; negate perché scomode, come quelle dei soggetti che sfuggono al modello dell’omosessuale “moderno”; impensate, come l’esperienza della doppia discriminazione, sessuale e razziale; sfuggenti, come la politica queer; o nuove, come le contro-mobilitazioni che contestano le politiche di genere e della sessualità, suscitando strategie di lotta inedite.
Si tratta dunque di fornire strumenti per interpretare e capire alcuni dei nodi che, negli ultimi anni, hanno trasformato l’attivismo e l’identità stessa dei movimenti LGBTQIA.
Contributi di: Elisa A. G. Arfini, Daniela Crocetti, Aurélien Davennes, Magali Della Sudda, Konstantinos Eleftheriadis, Massimo Prearo, Gianfranco Rebucini, Susan Stryker, Verta Taylor, Nancy Whittier
The article proposes a political ethnography of lesbian, gay, bisexual, trans and intersex (LGBTI) asylum founded on a fieldwork (2017–19) in an associative and activist context that supports LGBTI asylum applicants. Through the analysis... more
The article proposes a political ethnography of lesbian, gay, bisexual, trans and intersex (LGBTI) asylum founded on a fieldwork (2017–19) in an associative and activist context that supports LGBTI asylum applicants. Through the analysis of the narratives mobilized and produced during the interviews between asylum applicants and institutional agents in charge of receiving and assessing the requests for international protection, the article explores the institutional uses of the SOGI framework. The hypothesis that the article puts forward is that, far from concerning exclusively a confrontation/dispute among models of sexual orientation and gender identity, these interactions actually bring forth a logic of exchange of moral goods (vulnerability, feelings of shame and fear, identity, narratives). Given the impossibility for LGBTI asylum applicants to produce probatory documentation, this study exposes the strategies for determining legitimate from illegitimate LGBTI migrant subjects, ‘good’ from ‘bad’ migrant stories, and, therefore, the political and moral dimension of the institutional work and the grant of the right of asylum.
Tra politica, religione e movimentismo cattolico, a cosa è servito e cosa ha prodotto questo evento nel contesto italiano? Come si colloca il WCF nella traiettoria dei movimenti anti-gender italiani? Alcuni elementi di risposta tratti... more
Tra politica, religione e movimentismo cattolico, a cosa è servito e cosa ha prodotto questo evento nel contesto italiano?

Come si colloca il WCF nella traiettoria dei movimenti anti-gender italiani?

Alcuni elementi di risposta tratti da uno studio più ampio di prossima pubblicazione.
The article traces the trajectory of the Italian anti-gender movements from the first public demonstrations in the Spring of 2013 to their entry in Parliament after the elections of March 4, 2018. In particular, it explores the main... more
The article traces the trajectory of the Italian anti-gender movements from the first public demonstrations in the Spring of 2013 to their entry in Parliament after the elections of March 4, 2018.

In particular, it explores the main stages of the movement’s development as an organized and collective reality with the aim of acting in the political field by means of a strategy of “contamination”, as defined by its leader Massimo Gandolfini.

The article provides a political analysis with the aim to grasp the overlapping of the movement’s religious background, the strategies of political participation, and the construction of the anti-gender cause.

The hypothesis is that the definition of the struggle against the “gender ideology” as a new Catholic cause has led to the consolidation of a Neo-Catholic project for re-establishing a Catholic political action.
Between 2013 and 2016, a broad range of Catholic groups following pro-life and pro-family agendas has conducted a large anti-gender campaign, whose main result was the definition of a Catholic anti-gender movement in Italy. The... more
Between 2013 and 2016, a broad range of Catholic groups following pro-life and pro-family agendas has conducted a large anti-gender campaign, whose main result was the definition of a Catholic anti-gender movement in Italy. The anti-gender movement, opposed to the approval of the bill on civil unions for same-sex couples and the introduction of gender education programs in schools, has grown in popularity, becoming a source of participation and protest for politically committed Catholic and social conservative actors. The emergence and consolidation of the movement has marked a new phase of political Catholicism characterized, on the one hand, by an intensification of protest and lobbying activities in the public and political arenas and, on the other, by a descent into the electoral arena of a part of the movement with the constitution of an autonomous political subject, the People of the Family party. This article proposes to analyze the dynamics of politicization of the anti-gender cause, with the aim of advancing the argument that long-lasting dilemmas are still affecting Catholic politics concerning the best strategies to combine religious coherence, political representation and consensus for the Italian Catholic militancy in an increasingly complex post-secular society.
Cet article propose une analyse de l’usage du discours religieux dans les processus de mobilisation « anti-genre » en Italie. À partir d’une observation micro-analytique de la manifestation du Family Day du 20 juin 2015 à Rome, je propose... more
Cet article propose une analyse de l’usage du discours religieux dans les processus de mobilisation « anti-genre » en Italie. À partir d’une observation micro-analytique de la manifestation du Family Day du 20 juin 2015 à Rome, je propose d’étudier, d’un côté, le cadre théorico-politique que l’on appelle la cause « anti-genre » et, de l’autre, l’usage stratégique du référentiel religieux pour attribuer une identité catholique au mouvement et ainsi renforcer l’adhésion à la cause. En d’autres termes, il s’agit d’observer les modalités de participation à la manifestation de rue qui et la présence médiatrice d’un leader charismatique afin de construire une identité catholique repolitisée. L’article entend, en outre, retracer le processus de construction du terrain d’observation en révélant comment les interrogations et les incompréhensions du chercheur in situ contribuent à rendre visible ce qu’un regard macroscopique et centré sur des grilles de lecture structurelles ou systémiques ne parviennent pas à saisir.
The analysis of the creation of the “LGBT” formula, an activist reference that allowed the emergence of the space of LGBT activism (united and plural), allows us to understand the critical role of discursive strategies in the LGBT... more
The analysis of the creation of the “LGBT” formula, an activist reference that allowed the emergence of the space of LGBT activism (united and plural), allows us to understand the critical role of discursive strategies in the LGBT collective action. The article proposes a French-Italian bottom-up comparative approach to show that, even though successful international discourses contributed to inform local activist strategies, the configuration of the space of LGBT activism is strongly related to national context and to the activist and political local field. Firstly, the article presents political and historical data to theorize a French model of recognition and an Italian model of political inopportunity. Secondly, the article analyzes the emergence of the LGBT formula during the organization of the first World Pride in 2000, and focuses on the uses and forms of appropriation of the LGBT mobilization discourse in France and in Italy.
... A propos de l'être et le néant de Jean-Paul Sartre », in Culture et société, Paris,Editions de Minuit, 1970, pp. ... PREARO Massimo, « L'émergence de l'hétérosexualité à... more
... A propos de l'être et le néant de Jean-Paul Sartre », in Culture et société, Paris,Editions de Minuit, 1970, pp. ... PREARO Massimo, « L'émergence de l'hétérosexualité à l'âge de l'autonomie », in DESCHAMPS Catherine, GAISSAD Laurent, TARAUD Christelle (dir.), Hétéros. ...
Un dossier récent de la revue Mouvements, coordonné par Clémentine Autain, Marc Bessin, Irène Jami, Ilana Löwy, Anne-Sophie Perrriaux, Patrick Simon et Sylvia Vivoli, interrogeait la pertinence de la notion de «révolution sexuelle» et... more
Un dossier récent de la revue Mouvements, coordonné par Clémentine Autain, Marc Bessin, Irène Jami, Ilana Löwy, Anne-Sophie Perrriaux, Patrick Simon et Sylvia Vivoli, interrogeait la pertinence de la notion de «révolution sexuelle» et donc de l'éventuelle libération de la ...
Introduzione alla nuova edizione del Rapporto contro la normalità (1971), inizialmente pubblicato in italiano nel 1972, qui rivisto, ritradotto e ristabilito nella sua versione integrale.
Four moments can be identified in the development of LGBT activism in France: the tensions between private actions and acting publicly (1954–1974), the movement as an activist project (1974–1989), the first attempts of... more
Four moments can be identified in the development of LGBT activism in France: the tensions between private actions and acting publicly (1954–1974), the movement as an activist project (1974–1989), the first attempts of institutionalization (1989–1994), and the emergence of a space of LGBT activism (1994–2013). These moments are identified based on the nature of the collective action, the internal structure of the movement, the representativeness of national collectives, and the political plurality of the community of the LGBT movement. They show the nonlinear trajectory of the LGBT movement in France and confirm that the project of an LGBT movement, a structured and representative national organization, has never been fully achieved in the country.

Two characteristics of the French political and social system contribute to explain this situation: a strong and inaccessible state that transcends civil society, and the impact of Republicanism. The closure of the French state, which restricts the opportunities available to activists, has had a significant impact on activism. It not only contributes to the individualization of protest, but also leads to a radicalization of activism, a limited duration of groups over time, and a lack of centralization, institutionalization, and NGOization of social movement organizations. This closure partly results from the Republicanist ideology, which requires the state to transcend civil society groups and the particular interests they would defend in favor of so-called general will. If the development of Republican ideas has historically facilitated the development of LGBT rights, Republicanism has more recently prevented LGBT activists from articulating a specific political identity.
The Italian LGBTQI+ movement emerged in the 1970s in the context of the 1968 and post-1968 protests. Its history is characterized by a discontinuous trajectory, marked by several key moments of internal divisions and conflicts, related to... more
The Italian LGBTQI+ movement emerged in the 1970s in the context of the 1968 and post-1968 protests. Its history is characterized by a discontinuous trajectory, marked by several key moments of internal divisions and conflicts, related to political events, such as the alliance with the Radical Party, in the mid-1970s, or the approval of the same-sex Civil Unions Bill, in 2016. In the history of the Italian LGBTQI+ movement, three moments in particular can be identified that have led from the first revolutionary homosexual front (FUORI), an anti-institutional one, to the foundation of a structured and organized, and then institutionalized, movement both at a local and national level: 1974–1985, a founding moment; 1996–2000, a re-founding moment; 2016–2018, a reconfiguration moment. An intra-comparative diachronic analysis, within the Italian national context, shows how confrontations between different meanings and projects of what an “LGBTQI+ movement” is and has to be have led Italian activists to shape specific social movement organizations and practices.
in Lidia Cirillo (a cura di), Se il mondo torna uomo. Le donne e la regressione in Europa
In questo contributo, propongo di spostare l’attenzione, per così dire, all’interno dello spazio del cattolicesimo per avanzare una riflessione sugli effetti che l’appropriazione della “teoria gender” come discorso di mobilitazione ha... more
In questo contributo, propongo di spostare l’attenzione, per così dire, all’interno dello spazio del cattolicesimo per avanzare una riflessione sugli effetti che l’appropriazione della “teoria gender” come discorso di mobilitazione ha prodotto dal punto di vista della configurazione del cattolicesimo contemporaneo. L'obiettivo di questo articolo è di aprire una discussione sulle ricomposizioni dell’identità cattolica operate nel contesto dell’attivismo anti-gender, basandomi su materiali raccolti durante le osservazioni del Family Day del 20 giugno 2015, di diverse conferenze anti- gender e a partire da interviste formali e informali con cattolici attivisti anti-gender, ma anche cattolici ostili al movimento no-gender.
Sara Garbagnoli, Massimo Prearo, La croisade « anti-genre ». Du Vatican aux manifs pour tous, Paris, Textuel, coll. « Petite encyclopédie critique », 2017
Research Interests:
Brazilian Portuguese translation of the introduction of La croisade « anti-genre ». Du Vatican aux manifs pour tous (Paris, Textuel, coll. « Petite encyclopédie critique », 2017)
Research Interests:
Notice de dictionnaire.
Fatta eccezione per un breve saggio storico e narrazioni o testimonianze di protagoniste, attori o attiviste, la densità e la varietà dell’attivismo lesbico, gay, bisessuale, transessuale e transgender (LGBT) italiano hanno ricevuto... more
Fatta eccezione per un breve saggio storico e narrazioni o testimonianze di protagoniste, attori o attiviste, la densità e la varietà dell’attivismo lesbico, gay, bisessuale, transessuale e transgender (LGBT) italiano hanno ricevuto scarsa attenzione nel campo della ricerca accademica. La storia politica dell’attivismo omosessuale, lungi dal ridursi all’evoluzione delle rivendicazioni portate dai movimenti LGBT, è caratterizzata, in realtà, da dinamiche complesse di interazione, tensione e persino conflitto tra collettivi, gruppi e associazioni nella quotidianità del lavoro militante.
Research Interests:
Il dibattito pubblico sui movimenti sociali legati alla politicizzazio- ne dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, siano essi lesbici, gay, bisessuali, transessuali e transgender, queer, intersex e/o asessuali (LGBTQIA), è... more
Il dibattito pubblico sui movimenti sociali legati alla politicizzazio- ne dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, siano essi lesbici, gay, bisessuali, transessuali e transgender, queer, intersex e/o asessuali (LGBTQIA), è spesso inquinato dalle mistificazioni propagandistiche di contro-movimenti reazionari che contrastano la diffusione in Italia della cosiddetta “teoria del gender”, riducendolo a una sterile polemica sull’azione di presunte lobby gay, fantasiosamente e faziosamente definite “omosessualiste” o “transumane” e coadiuvate da “laboratori di scienze umane legati all’intellighenzia post-moderna” in lotta per l’instaurazione di un nuovo ordine mondiale massonico e neomalthusiano1. D’altra par- te, la visibilità mediatica che hanno acquisito negli ultimi anni le leggi a favore dei diritti delle minoranze sessuali nei paesi dell’Unione Europea e non solo ha portato una sempre maggiore attenzione sulle principali rivendicazioni di questi movimenti: il riconoscimento delle unioni omo- sessuali, il matrimonio egualitario e l’omogenitorialità.
Audizione alla Commissione Giustizia del Senato sul disegno di legge 2005 (DDL Zan): Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale,... more
Audizione alla Commissione Giustizia del Senato sul disegno di legge 2005 (DDL Zan): Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità
Newsletter AIS GENERE_Mag_2019 Raccontare i generi In questo numero della newsletter prosegue la nostra proposta di una breve intervista a soci/e e a figure di rilievo per presentare i loro profili di ricerca e didattica e nuove idee... more
Newsletter AIS GENERE_Mag_2019

Raccontare i generi

In questo numero della newsletter prosegue la nostra proposta di una breve intervista a soci/e e a figure di rilievo per presentare i loro profili di ricerca e didattica e nuove idee per le attività della nostra Sezione.

Breve profilo biografico
Massimo Prearo, assegnista di ricerca, Dipartimento di Scienze umane – Università di Verona, www.massimoprearo.com
Entretien avec Sylvia Duverger publié sur le blog du Nouvel Obs Féministes en tous genres le 4 octobre 2017
Research Interests:
Research Interests:
Dans cet entretien, explorant les dynamiques d'entrelacement, de coproduction, d'évitement et de résistance qui ont fondé et fondent le champ freudien et le champ des études gaies et lesbiennes, Jean Allouch... more
Dans cet entretien, explorant les dynamiques d'entrelacement, de coproduction, d'évitement et de résistance qui ont fondé et fondent le champ freudien et le champ des études gaies et lesbiennes, Jean Allouch revient sur sa propre construction intellectuelle et sur sa propre ...
Book review
Research Interests:
Conçu et présenté comme un état des lieux des savoirs sur l’homosexualité et des savoirs homosexuels, le livre coécrit par Sébastien Chauvin et Arnaud Lerch, deux sociologues travaillants sur les pratiques et les politiques sexuelles,... more
Conçu et présenté comme un état des lieux des savoirs sur l’homosexualité et des savoirs homosexuels, le livre coécrit par Sébastien Chauvin et Arnaud Lerch, deux sociologues travaillants sur les pratiques et les politiques sexuelles, constitue, sans aucun doute, un outil incontournable pour les chercheur-e-s et les étudiant-e-s qui abordent le sujet dans leurs travaux. Publié dans la collection « Repères » de La Découverte, ce livre de 128 pages se donne pour ambition de toucher un public large, pas uniquement universitaire, en se proposant de « mettre en lumière non seulement la manière dont la culture façonne la sexualité, mais aussi la façon dont, à partir de ces sexualités, s’élaborent en retour des cultures originales » (p. 4). Et l’année de mobilisations et de controverses qui vient de se clore avec l’adoption de la « loi Taubira » donnant accès, en France, au mariage et à l’adoption aux couples de même sexe, a bien montré qu’au-delà des avancées juridiques, les préjugés et les stéréotypes sur les identités et les cultures lesbiennes, gaies, bi et trans (lgbt) demeurent fortement ancrés dans la société française. Cet ouvrage est donc à la fois une contribution aux études de genre et aux études lgbt et queer, et une contribution à une « pensée critique au service de l’émancipation » (p. 110).
Recension de Didier Eribon, La société comme verdict, Paris, Fayard, 2013. Poursuivant l’auto-analyse engagée dans Retour à Reims, Didier Eribon fait de celle-ci une clé pour saisir les rapports de classes. Mettant la honte au centre de... more
Recension de Didier Eribon, La société comme verdict, Paris, Fayard, 2013.
Poursuivant l’auto-analyse engagée dans Retour à Reims, Didier Eribon fait de celle-ci une clé pour saisir les rapports de classes. Mettant la honte au centre de ses analyses, il en fait un levier pour une critique sociale qui ne soit pas une apologie du populaire. Reste à savoir si ce geste n’occulte pas la complexité des mondes populaires.
Compte rendu Jacques Commaille, Laurence Dumoulin et Cécile Robert (dir.), La juridicisation du politique, sous la dir. de , préface de Dominique Schnapper, Paris, LGDJ, coll. « Droit et Société », 2010. Politique et Sociétés,... more
Compte rendu

Jacques Commaille, Laurence Dumoulin et Cécile Robert (dir.), La juridicisation du politique, sous la dir. de , préface de Dominique Schnapper, Paris, LGDJ, coll. « Droit et Société », 2010.

Politique et Sociétés, Volume 32, numéro 3, 2013, p. 189-191Paru initialement en 2000, alors que la scène politique française se trouve confrontée à une mise en tension par des événements marquants tels que le débat sur la parité, l’affaire du voile ou l’adoption du PaCS (Pacte civil de solidarité), ce livre collectif est réédité une décennie plus tard, au moment où le politique mondialisé vacille sous les coups d’une économie financière particulièrement offensive et puissante. Plaidoyer pour une politisation des questions que pose l’usage du droit dans la « régulation des rapports sociaux », cet ouvrage constitue une véritable boîte à outils de la recherche qui vise à élucider les effets sociaux et politiques du droit en tant que « fait normatif ».
Il n'est pas aisé de rendre compte d'un ouvrage qui est, en fait, un petit condensé d'une vaste étude comparative1 de la législation reconnaissant les liens entre deux personnes de sexe différent et... more
Il n'est pas aisé de rendre compte d'un ouvrage qui est, en fait, un petit condensé d'une vaste étude comparative1 de la législation reconnaissant les liens entre deux personnes de sexe différent et de même sexe de neuf pays européens (Pays-Bas, Belgique, France, ...
L'Ennemi de l'homme nouveau. L'homosexualité dans l'expérience totalitaire fasciste, tel est le titre de l'ouvrage que l'historien Lorenzo Benadusi publia il ya... more
L'Ennemi de l'homme nouveau. L'homosexualité dans l'expérience totalitaire fasciste, tel est le titre de l'ouvrage que l'historien Lorenzo Benadusi publia il ya quatre ans déjà en Italie et qui, hélas, n'a pas encore trouvé d'éditeur francophone1. Situation d'autant plus ...
À la suite du colloque international «Genre et militantisme», tenu à l'Université de Lausanne les 26 et 27 novembre 2004, Olivier Fillieule et Patricia Roux coordonnent un ouvrage particulièrement stimulant. Avec cette nouvelle... more
À la suite du colloque international «Genre et militantisme», tenu à l'Université de Lausanne les 26 et 27 novembre 2004, Olivier Fillieule et Patricia Roux coordonnent un ouvrage particulièrement stimulant. Avec cette nouvelle publication, les Presses de Sciences Po ...
Questo è il testo dell’intervento che Éric Fassin ha pronunciato in qualità di keynote speaker al Con- gresso Studiare il genere e la sessualità nell’università italiana. Genealogie, sfide, prospettive, organiz- zato dal Centro di ricerca... more
Questo è il testo dell’intervento che Éric Fassin ha pronunciato in qualità di keynote speaker al Con- gresso Studiare il genere e la sessualità nell’università italiana. Genealogie, sfide, prospettive, organiz- zato dal Centro di ricerca PoliTesSe – Politiche e Teorie della Sessualità all’Università di Verona (28-29 giugno 2018). Il Congresso fu la prima tappa di un percorso di riflessione e di condivisione che ha coin- volto circa cinquanta realtà accademiche italiane formali e informali (dipartimenti, corsi di laurea o di specializzazione, dottorati, master, associazioni, riviste, librerie, case editrici indipendenti, collettivi, la- boratori, gruppi di autoformazione, festival etc.). Dopo una tappa di lavoro a Roma nel gennaio 2019 all’Università di Roma Tre, 22-23 marzo 2019 all’Università degli Studi di Bari, nell’ambito del Festival delle Donne e dei Saperi di Genere, tali realtà hanno annunciato la creazione di Gifts – Rete italiana di studi di Genere, Intersex, Femministi, Transfemministi e sulla Sessualità.
« L’homme reste homme tant qu’il est sous le regard d’une femme de sa race. » Dans les colonies, cette phrase n’a rien d’un paisible constat. Comme le montre avec force l’historienne et anthropologue états-unienne Ann Laura Stoler,... more
« L’homme reste homme tant qu’il est sous le regard d’une femme de sa race. » Dans les colonies, cette phrase n’a rien d’un paisible constat. Comme le montre avec force l’historienne et anthropologue états-unienne Ann Laura Stoler, c’est une injonction qui trahit une inquiétude, inséparablement raciale et sexuelle, sur l’ordre du monde colonial.
Du ventre des maîtresses au sein des nourrices, l’Empire (qu’il soit français, britannique, néerlandais, ou autre, en Afrique, en Asie et ailleurs) est obsédé par la police de l’intimité : il régule les relations sexuelles, entre prostitution, concubinage et mariage, en même temps que la reconnaissance des enfants métis et l’éducation des enfants blancs. Car, au moins autant que des « autres » racialisés, c’est bien de « blanchité » qu’il s’agit.
Mais ce que le colon savait, les études coloniales l’avaient oublié. Telle est la leçon coloniale que nous offre Ann Laura Stoler, relisant la biopolitique selon Michel Foucault à la lumière crue de l’Empire : les savoirs sexuels du colonisateur sont aussi des pouvoirs raciaux, tant la mise en ordre est également un rappel à l’ordre.
Cet ouvrage déjà classique participe d’un renouveau des études coloniales, qui nous invite à penser ensemble le colonisateur et le colonisé, mais aussi la métropole et l’outre-mer. Ainsi, sa traduction aujourd’hui en français ne nous parle pas seulement d’ailleurs – mais pas uniquement non plus d’hier : si notre présent est travaillé par l’histoire, c’est que les « débris d’empire » continuent de joncher notre actualité.

Publication originale : Stoler, Ann L. Carnal Knowledge and Imperial Power: Race and the Intimate in Colonial Rule, Berkeley, University of California Press, 2002.
Traduction : Sébastien Roux, avec la collaboration de Massimo Prearo
Préface : Eric Fassin
Research Interests:
Lo studio empirico degli spazi della militanza implica un coinvolgimento della soggettività del ricercatore che non può essere raggirata con un semplice richiamo all’oggettività scientifica. Partecipare a un’assemblea di movimento in... more
Lo studio empirico degli spazi della militanza implica un coinvolgimento della soggettività del ricercatore che non può essere raggirata con un semplice richiamo all’oggettività scientifica. Partecipare a un’assemblea di movimento in quanto osservatore non si riduce a una tecnica di raccolta dati, ma è un azione che, in quanto tale, produce degli effetti in presenza, e anche un coinvolgimento nel processo di costruzione del lavoro militante. Se la letteratura sociologica ha, fin da sempre e in particolar modo negli ultimi decenni, in cui si assiste a un vero e proprio ethnographic turn, discusso tali problemi, pochi sono i lavori che hanno teorizzato le tecniche e i metodi di ricerca dell’oggetto “movimenti LGBT”.
Prendendo spunto dagli studi sui movimenti LGBT in Francia e in Italia, si cercherà di discutere delle strategie della ricerca partecipativa per mettere in evidenza i dilemmi della ricerca in contesto militante LGBT e le soluzioni adottate sul campo che accompagnano il processo di studio fino alla pubblicazione scientifica.