La Riscossa, bollettino periodico del Partito Comunista. N° 1 – 23 luglio 2023
La Riscossa.info, diretto da Alessandro Pascale
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La Riscossa, bollettino periodico del Partito Comunista. N° 1 – 23 luglio 2023
EDITORIALE
Il IV Congresso (marzo 2023) ha ribadito la necessità di rafforzare il Partito Comunista,
puntando molto sul tema della Formazione, affidata al sottoscritto assieme alla direzione
del giornale La Riscossa. Vorrei ringraziare sentitamente tutti i compagni e le compagne per
l'affetto e la fiducia, che sento forti e carichi di aspettativa. È stato per me un grande onore
ricevere questi incarichi: lo considero il più importante riconoscimento al lavoro svolto in
questo decennio. Dobbiamo tutti ringraziare il precedente direttore Alberto Lombardo,
facendogli gli auguri per l'elezione a Segretario generale del Partito. È grazie a lui e al suo
lavoro di raccolta di migliaia di documenti sul sito, che è potuta crescere rapidamente la
coscienza politica complessiva della nostra comunità. Siamo lieti di continuare ad avere il
suo aiuto nel lavorare a stretto contatto con la costituenda Redazione.
Con il IV Congresso, di cui sono stati pubblicati sul sito Partitocomunista.it le Tesi, il Partito
è maturato notevolmente, rafforzando il proprio statuto di avanguardia politica e culturale
della classe lavoratrice d'Italia. Le Tesi segnano una svolta del movimento comunista
italiano, adottando l'analisi più avanzata in circolazione sulle questioni internazionali, oltre
a chiarire alcuni aspetti ulteriori di natura politica ed organizzativa di grande rilievo. Per
capirne l'importanza: tali Tesi segnano un netto discrimine con chi parla di «opposti
imperialismi» facendo riferimento alla Cina. La sinistra di classe, anche quella comunista, in
Italia e non, è rimasta spesso arretrata su tali questioni; troppi i compagni che non hanno
ancora afferrato alcuni temi che si pongono in questo «mondo grande e terribile» (Gramsci).
Mentre il mondo naviga sul bordo della terza guerra mondiale, registriamo il dato negativo
del mancato raggiungimento dell'obiettivo delle 500 mila firme per i referendum sulla
guerra. Inutile però piangere: viviamo in un'epoca di censura morbida mascherata per
“difesa della scienza” e “lotta alle fake news”. Siamo letteralmente sommersi di
informazioni e facciamo fatica a capire dove si trovi la verità e dove si precipiti nella
menzogna. Il problema non riguarda solo l'informazione, ma la formazione culturale e
politica di una società che sembra sbriciolarsi in monadi inconcludenti e nichiliste. La
fiducia popolare nelle istituzioni e nei partiti politici è al minimo storico e anche per noi è
difficile lavorare in un simile contesto, caratterizzato dalla diffidenza. È importante
comunque il dato finale di 370 mila firme raccolte, che mostra una capacità di
mobilitazione di cui il PC è stato il perno, grazie anche all'avvio della costruzione del fronte
politico di Democrazia Sovrana Popolare. Il dato ci dice che la costruzione di una vasta
alternativa politica ad un regime schiavo degli interessi imperialisti occidentali necessita di
un rafforzamento ulteriore del Partito Comunista.
Il senso di questo prodotto è questo: creare uno strumento ulteriore per la propaganda
quotidiana: un bollettino periodico che raccoglie e valorizza la produzione teorica
dell'organizzazione nel suo complesso. Gettiamo così le basi di un giornale di orientamento
che cercheremo di pubblicare a cadenza periodica. Useremo l'estate per il rodaggio della
grafica e se i lavori procederanno bene si potrà pensare per l'avvenire alla pubblicazione di
una rivista cartacea sostenuta da abbonamenti. Questo è solo uno di tanti progetti in
campo. Lavoriamo per la pubblicazione di importanti opere teoriche in vista del prossimo
anniversario della rivoluzione d'Ottobre e nel frattempo invitamo a guardare il primo ciclo
di 11 incontri della scuola di formazione politica Antonio Gramsci. Molto lavoro abbiamo
ancora da fare, ma in una lunga marcia, l'importante è iniziare a camminare.
Alessandro Pascale
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ITALIA
DISASTRO STIPENDI
L'Italia tra tutte le cosiddette economie avanzate è quella che più di tutte ha avuto un calo
vertiginoso degli stipendi. Alla fine del 2022, secondo i dati Ocse, i SALARI REALI erano
calati del 7% rispetto al periodo precedente la pandemia. La discesa è continuata nel primo
trimestre del 2023, con una diminuzione su base annua del 7,5%. Un particolare
avvertimento viene lanciato all'Italia rispetto ai "significativi ritardi nel rinnovo dei contratti
collettivi (oltre il 50% dei lavoratori italiani è coperto da un contratto scaduto da oltre due
anni)" che - sottolinea l'Ocse - rischiano di "prolungare la perdita di potere d'acquisto per
molti lavoratori", questo sopratutto per colpa dei sindacati concertativi che sono ormai
piegati ai voleri del governo e di Confindustria e dei vari governi nazionali e ai poteri
internazionali. Se si considerano tutte le tecnologie di automazione, compresa l'IA, le
professioni a più alto rischio di automazione restano, in ogni caso quelle meno qualificate:
il 30,1% dei lavoratori in Italia è occupato in professioni a più alto rischio di automazione,
rispetto a una media Ocse del 27%.
Bisognerebbe impostare il lavoro in modo diverso lavorando meno ore per andare verso la
piena occupazione, aumentare gli stipendi diretti ma anche migliorare i servizi e facendoli
tornare gratuiti e mandando le persone in pensione a 60 anni con una pensione retributiva.
Il Lavoro nel nostro Paese viene retribuito sempre meno, il potere d'acquisto crolla se non
invertiamo la rotta, la maggior parte delle piccole attività, piccoli commercianti e piccoli
artigiani saranno costretti a chiudere innescando un circolo vizioso impoverendo sempre di
più la maggior parte della popolazione, lavoratori dipendenti pubblici e privati, piccole
partite iva, professionisti etc. La colpa di tutto ciò è imputabile direttamente all'UE che da
quando ha imposto l'Euro ci ha imposto limitazioni e diktat volti a depredare il nostro Paese
e anche da NATO e USA che ci hanno imposto un sempre crescente impegno finanziario nel
sovvenzionare l'organizzazione terroristica Nord Atlantica (NATO) e la guerra in Ucraina.
SOLO LA LOTTA PAGA!
Il 12 luglio eravamo presenti alla manifestazione
indetta da A.L. Cobas e SGC davanti alla Imes di
Sumirago (Varese). I lavoratori hanno scioperato
e formato un presidio sotto gli uffici della azienda
decidendo inoltre di continuare lo sciopero anche
per le giornate di giovedì 13 e sabato 14.
Il Partito Comunista esprime tutta la propria
solidarietà e vicinanza ai lavoratori in lotta che
chiedono più sicurezza all'interno del posto di
lavoro, tutela ambientale e il recupero del salario
ormai eroso pesantemente dall'inflazione.
I Lavoratori sono pronti a continuare la lotta
intrapresa contro l'azienda che ha negato sin da
subito le loro rivendicazioni.
Il Partito Comunista sarà al loro fianco.
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TAJANI: NON SERVE IL SALARIO MINIMO
Per il vice Premier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani il nostro Paese non ha bisogno di
introdurre il salario minimo ma anzi servirebbe semplicemente una rivoluzione liberale.
Una rivoluzione liberale che consenta alla parte più ricca dell'Italia di diventare ancora più
ricca potendo sfruttare ancora di più i lavoratori che, avendo sempre minori tutele e diritti,
saranno costretti ad accettare qualsiasi proposta di lavoro al limite dello schiavismo venga
loro proposta. A questo governo interessa solamente il benessere dei miliardari e non
pensano minimamente al benessere di tutta la popolazione, con la riforma liberale che
vogliono portare avanti oltre ai lavoratori ne pagheranno le conseguenze anche tutti coloro
che vivono del proprio lavoro come piccoli commercianti e artigiani, piccole partite IVA
vere e finte che saranno costretti a chiudere per mancanza di lavoro.
Il salario minimo è una riforma importante e va trattata da tale, ma all'interno del
Parlamento nessuna forza politica per il momento ha fatto una proposta adeguata che
migliori realmente la la vita dei lavoratori, il Partito Comunista propone il salario minimo a
12€ l'ora netti l'ora intercategoriale, con rivalutazione di tutti gli stipendi.
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MELONI FAVOREVOLE ALL'USO DELLE BOMBE A GRAPPOLO
Dopo il vergognoso tweet del ministro della Difesa Guido Crosetto sulla sua non contrarietà
all'uso delle bombe a grappolo donate dagli USA al regime di Zelesnkij, anche la Primo
Ministro Giorgia Meloni non si è dichiarata contraria alle scelte militari dei loro diretti
padroni. Mezza mondo intanto ha condannato fortemente tale pratica tra cui anche
aderenti alla NATO come Spagna, Francia e persino la Gran Bretagna che già aveva inviato
al regime le munizioni all'uranio impoverito.
Il nostro governo è pronto a seguire gli USA e la NATO in ogni loro azione anche andando
contro la Convenzione di Oslo del 2008 che vieta la produzione, l’uso e la vendita di armi
così letali e ad alto rischio di vittime civili
COL RISCHIO CONCRETO DI UCCIDERE MIGLIAIA DI CIVILI ANCHE DOPO LA FINE DEL
CONFLITTO O PORTARCI DIRETTAMENTE VERSO LA TERZA GUERRA MONDIALE
NUCLEARE
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COMUNICATO DEL COMITATO RIPUDIA LA GUERRA
Il Comitato Referendario Ripudia la Guerra è composto da persone serie. Il grande
lavoro fatto da splendidi militanti, in meno di 90 giorni e nonostante la totale censura, ha
prodotto 370 mila firme. Non è stato raggiunto il limite delle 500mila sottoscrizioni e
quindi non ci recheremo in Corte di Cassazione. Continueremo chiaramente la lotta contro
la guerra.
Infatti faremo 3 grandi assemblee online dei comitati referendari: Sabato 29 Luglio alle
ore 16 Nord Italia.
Domenica 30 Luglio alle ore 10 Centro Italia e alle ore 15 Sud Italia e Isole.
Il presidente Enzo Pennetta
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ESTERI, GUERRA, IMPERIALISMO
CIAO CIAO ZELENSKIJ
Comincia a scricchiolare il fronte pro Ucraina.
Zelenskij si aspettava il tappeto rosso e qualcosa di concreto riguardo l'ingresso dell'
Ucraina nella NATO, ma soprattutto l'ingresso delle truppe NATO in Ucraina per ribaltare le
sorti di un conflitto già segnato.
Semplice pragmatismo, per
40
anni
sono
stati
fomentati i nazionalismi
per dividere e fare crollare
l'URSS e per 20 anni
l'Ucraina è stata formata e
attrezzata per fare la guerra
alla Russia, li hanno armati
fino ai denti e aizzati e
nell'ultimo anno senza
l'ingente sostegno militare
ed economico dei Paesi
della
NATO
l'Ucraina
sarebbe capitolata dopo
poche settimane e oggi non
ci sarebbe stato il rischio di
una terza guerra mondiale
nucleare.
Tutti i Paesi si siano
dissanguati a scapito delle
proprie popolazioni per
armare l'Ucraina in chiave
antirussa, i risultati non ci
sono, la Russia controlla il
20% del territorio ex ucraino e la controffensiva si sta schiantando contro il muro difensivo
russo. Facendo perdere migliaia di persone e mezzi tutti i giorni all'Ucraina.
La propaganda occidentale dice che il vertice di Vilnius è stato un successo, in realtà alle
parole rassicuranti, non ci sono passi concreti e la realtà è che ci sono solo 2 strade, o
l'occidente abbandona Zelenskij e l'Ucraina nazifascista o entra direttamente in campo
provocando la terza guerra mondiale nucleare.
Ci sembra che obtorto collo si stia procedendo verso la prima opzione, nonostante i falchi
siano sempre in agguato, tra questi c'è il nostro governo, visto che la Meloni si è detta
allineata alle terribili posizioni polacche.
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ARRIVANO LE BASI NATO IN UCRAINA
Il Ministro della Difesa ucraino ha chiesto l'abolizione della norma costituzionale che vieta
il dispiegamento di basi militari straniere nel Paese. In parole povere, la NATO in un paese
che non ne fa parte senza essere troppo espliciti.
"È chiaro che, se necessario, si può trovare una formula legale per non chiamare la base una
base, ma una sorta di "centro per l'interazione e lo scambio di esperienze" o roba del genere.
Ma a che serve? È necessario rimuovere questa restrizione, che ha perso la sua rilevanza, per
eliminare il campo dalle speculazioni", ha detto Alexey Reznikov, come riportato da
Ukrainski Pravda.
"Difendere l'Ucraina" non può reggere di fronte a una scomessa così pericolosa, mentre
l'Europa non dimostra nessun livello di autonomia in politica estera.
Ci hanno già mentito sul Maidan, sul Donbass e sulla debolezza della Russia, fin dove
vogliamo arrivare?
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GLI USA CONTINUANO L'OCCUPAZIONE IN SIRIA
Lo spazio aereo siriano è diventato un altro fronte aperto in questa guerra, gli USA stanno
tentando di impossessarsene per minacciare ulteriormente Mosca. La presenza della Russia
in Siria, sia terrestre che aerea, è lecita per il diritto internazionale per il consenso, dato nel
2015, da un’esplicita richiesta del governo siriano per fronte alla minaccia dell’ISIS, gli Stati
Uniti invece occupano ILLEGALMENTE alcune aree nel nord est del Paese arabo
saccheggiando il petrolio, il gas e il grano siriano con la collaborazione delle milizie
denominate ‘Forze democratiche siriane’, SDF, adesso tentano anche di espandere il loro
dominio aereo.
Le ultime accuse statunitensi contro la Russia sono coincise con le esercitazioni congiunte
tra le forze aeree russe e siriane che mirano a "esercitare il controllo" sullo spazio aereo
siriano ed a valutare "l'efficacia dei mezzi di difesa aerea russi nel Paese". Il mese scorso,
Grynkewich ha accusato la Russia di non "aderire ai protocolli del conflitto concordati" in
Siria, sostenendo che "l'esercito russo si è recentemente discostato dagli standard previsti
da un'aeronautica professionale, scegliendo invece di violare deliberatamente questi
accordi". Dopo che l'esercito americano ha rafforzato la sua occupazione in Siria negli
ultimi mesi, Russia e Iran hanno intrapreso una collaborazione con l'obiettivo di costringere
le truppe americane che stanno occupando illegalmente la Siria ad andarsene.
VIA GLI USA DALLA SIRIA!
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LA BANCA D'AMERICA SPERA CHE I DISOCCUPATI AUMENTINO
In una recente revisione di metà
anno ottenuta dal giornale
americano The Intercept, un
dirigente della Bank of America
ha dichiarato "Entro la fine del
prossimo anno, speriamo che la
quantità di posti di lavoro
disponibili ai disoccupati sia
scesa ai livelli più normali
dell'ultimo ciclo economico".
Facendo previsioni per i clienti
sull'economia statunitense nei
prossimi anni, il promemoria ha
anche
osservato
che
i
cambiamenti nella percentuale
di americani in cerca di lavoro
"dovrebbero contribuire a far
salire il tasso di disoccupazione".
Lo scrittore è Ethan Harris,
responsabile della ricerca economica globale per il ramo di investment banking della
società, Bank of America Securities. Il memo sarebbe stato sollecitato dalla Federal Reserve
per "raffreddare" l'economia, sulla base della stessa logica, ovvero che gli alti salari stanno
guidando l'inflazione. Intanto il Dipartimento del Commercio ha riferito giovedì che il
prodotto interno lordo è sceso per il secondo trimestre consecutivo, indicando che una
recessione potrebbe essere già iniziata.
Quello che il memo chiama "il rapporto tra posti di lavoro disponibili e disoccupati" è
generalmente calcolato al contrario, ovvero il rapporto tra disoccupati e posti di lavoro
disponibili. Il rapporto più diffuso offre una misura dell'equilibrio di potere tra lavoratori e
datori di lavoro. P
iù basso è questo numero, più opzioni hanno i disoccupati nella ricerca di un lavoro e più
opportunità hanno gli occupati di passare a lavori con retribuzioni e condizioni migliori.
Secondo il Bureau of Labor Statistics, a maggio questo rapporto era pari a 0,5, il che
significa che c'erano due posti di lavoro disponibili per ogni disoccupato.
Oramai sono senza vergogna.
Bisogna fermarli riportando tutto il potere politico nelle mani di chi vivendo del proprio
lavoro, produce veramente tutta la ricchezza, riconquistando la democrazia e la sovranità
popolare!
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CRONACHE DAL TOTALITARISMO “LIBERALE”
L'EUROPA VERSO LA CENSURA TOTALE
La propaganda NATO che tutti i media propagandano da febbraio 2022 contro la Russia
inizia, agli occhi di gran parte del popolo europeo, a non essere più credibile e a tal
proposito hanno già pensato a come poter arginare la ricerca della verità da parte dei
cittadini, attraverso la censura.
Proprio come durante la dittatura nazi-fascista Il commissario europeo Thierry Breton
annuncia che a partire dal 25 agosto i social network saranno obbligati a cancellare
immediatamente i "contenuti di odio" o "che incitano alla rivolta" pena l'interruzione sul
territorio.
I governi, quando il popolo inizia a ribellarsi e ad accorgersi delle menzogne che gli
vengono propinate, censurano la verità, in questo caso stanno cercando di far entrare nel
concetto di "contenuto di odio" tutto ciò che non è allineato alla narrativa di regime.
MA LA VERITÀ È SEMPRE RIVOLUZIONARIA!
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JORIT SOSPESO DA FACEBOOK PER LA DIFESA DEL POPOLO DEL DONBASS
Jorit, è andato nel Donbass all'inizio di luglio per dare voce a quegli ucraini che il mondo
sembra ignorare: coloro che si oppongono ai vari governi nazionalisti di Kiev che sono
seguiti al golpe del 2014.
Prima del suo arrivo in Russia, i post di Jorit accumulavano persino più di 20.000 like.
Tuttavia, il suo ultimo murale, realizzato su un edificio bombardato a Mariupol, ha attirato
solamente 50 like, evidenziando una censura quasi totale.
Dopo il suo arrivo in Russia, Jorit ha rivelato nei suoi racconti su Facebook le difficoltà
della guerra e la situazione in Russia. In risposta, Facebook ha minacciato di chiudere la
sua pagina. "Mi sembra strano, appena sono arrivato in Russia e ho iniziato a parlare delle
storie della guerra e della Russia, Facebook minaccia di chiudermi la pagina. Questo vi
sembra normale?" chiede Jorit.
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IL DISASTRO DELLE AUTO ELETTRICHE
I ministri dell'Energia dell'Ue hanno approvato un piano per immatricolare auto e furgoni
nuovi dal 2035 se funzionanti con motori a scoppio usando carburanti neutri in termini di
emissioni, una decisione che riguarda in tutto il Mondo, quasi solo l'Europa e una parte del
Nord America.
Questa legge di eliminare le auto a combustione dal 2035 oltre a non essere affatto “green”
ma solo un pretesto per far aumentare i profitti ai produttori di auto, sta riscontrando
anche l'opposizione sempre più incisiva dei cittadini europei. In Olanda una ricerca
condotta da VZR (e citata da Auto Week) mostra come un quarto degli attuali conducenti di
vetture alla spina punterà sull’ibrido al momento della sostituzione del veicolo personale.
Un altro quarto (24%) tornerà ai mezzi a benzina, mentre l’8% si orienterà addirittura sul
diesel. Ciò significa che “solo” il 43% degli automobilisti attualmente “green” sceglierà di
nuovo un veicolo elettrico.
I cittadini iniziano ad opporsi a questa ennesima follia già destinata al disastro, l'UE vuole
imporre la sostituzione obbligatoria di tutte le auto presenti con modelli molti costosi che si
potrà permettere di comprare solo la parte più ricca della popolazione mentre tutti gli altri
cittadini saranno costretti ad abbandonare la propria autovettura e non potersi più
spostare, tutto in nome di un “green” di green ha nulla ma che va a creare dei cittadini di
serie A e la maggioranza dei cittadini di serie B.
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L'UNIONE EUROPEA ATTACCA CUBA
È veramente vergognosa la risoluzione approvata dall'UE contro Cuba Socialista in pieno
stile “Guerra Fredda”.
Mentre il Presidente Díaz-Canel è in visita in
Portogallo, il parlamento europeo perde il
suo
tempo
ad
approvare
mozioni
reazionarie contro il comunismo e i
movimenti socialisti del mondo approvando
una mozione vergognosa contro la
Repubblica
di
Cuba,
dimostrando
nuovamente il suo imperialismo e
neocolonialismo
oltretutto
totalmente
asservito all’imperialismo statunitense.
La risoluzione allinea la posizione dell’UE a
quella degli Stati Uniti, che considerano
Cuba come uno Stato sostenitore del
terrorismo, nonostante l’evidenza mostri i
grandi sforzi che L’Avana compie per la
pace nel continente americano e nel mondo.
Tutto ciò risulta essere ancora più vergognoso se si considera che negli ultimi anni Cuba ha
intrattenuto rapporti positivi con molti Paesi europei e ha offerto il suo sostegno a Paesi più
ricchi e industrializzati nel corso della fase più acuta della pandemia, compresa l’Italia.
Il parlamento cubano ha duramente risposto alla mozione dell’emiciclo di Bruxelles,
condannando questa ennesima ingerenza negli affari interni dell’isola, volta solo a
dimostrare il proprio fedele servilismo ai padroni di Washington.
“La Commissione per le Relazioni Internazionali dell’Assemblea Nazionale del Potere
Popolare sottolinea che il Parlamento Europeo non ha l’autorità morale, politica e legale
per giudicare Cuba”, si legge nel documento ufficiale rilasciato dalla commissione
dell’organo legislativo cubano. “Come è avvenuto per le precedenti risoluzioni su Cuba,
approvate dall’attuale legislatura, il testo mostra un alto contenuto interventista,
diffamando non solo la realtà cubana, il suo ordinamento giuridico e lo Stato di diritto, ma
anche i legami che Cuba intrattiene con altri Stati in modo sovrano, in stretta osservanza
del diritto internazionale. Allo stesso tempo, riflette l’applicazione di doppi standard
nell’emissione di giudizi di valore su questioni alle quali quel Parlamento non presta
attenzione nel territorio dei propri Stati membri e in altre parti del mondo. Il silenzio del
Parlamento europeo sulla rinascita del fascismo potrebbe essere inteso come complice”.
L'UE si dimostra sempre più schiava consenziente degli USA, anche per questo motivo, il
Partito Comunista sostiene sin dalla sua nascita L’USCITA dall' UE, dalla NATO e dall'Euro
ed esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza a CUBA SOCIALISTA.
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SE QUESTA È UNA DONNA
Dopo una battaglia legale durata 20 anni un uomo da qualche settimana è riuscito a fare il
cambio di sesso all'anagrafe, cambiando il proprio nome da Emanuele a Emanuela, senza
però sottoporsi a nessuna cura ormonale né alcun intervento per il cambio di sesso quindi
restando fisicamente a tutti gli effetti un uomo.
La situazione sta totalmente degenerando, a farne le spese sono ovviamente tutti coloro che
si battono giustamente per i veri diritti LGBT e anche tutte le donne. A questo punto,
provocatoriamente, chiediamo a tutti gli uomini di fare come il sig. Emanuele, così da poter
andare in pensione qualche anno prima, addirittura potendo chiedere “l’opzione donna” e
andandoci ancora prima (con grande gioia dell'Inps): poter partecipare a tutte le
competizioni sportive femminili soprattutto quelle dove la forza o la prestanza fisica degli
uomini fa la differenza, per non parlare poi che se molti uomini diventassero donne senza
operazione, potrebbero tranquillamente andare negli spogliatoi e nelle docce delle donne in
palestra, piscina, terme etc e sicuramente la maggior parte delle donne non ne sarebbero
entusiaste.
Queste stupidaggini ledono gravemente la lotta per i pari diritti e pari opportunità delle
donne che ancora oggi sono pagate meno rispetto agli uomini e che non vedono servizi
come asili o assistenza agli anziani eliminargli il carico familiare e allontanando sempre di
più l'uguaglianza sociale per cui da sempre lottiamo insieme.
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MOVIMENTO COMUNISTA INTERNAZIONALE
LIBERTÀ PER I FRATELLI KONONOVICH
Il regime di Kiev mette a tacere la verità con la forza proprio come le dittature fasciste
novecentesche. I fratelli Kononovich dopo essere stati arrestati, torturati e umiliati, ad oggi,
ricevono minacce di morte dagli esponenti delle milizie naziste incorporate regolarmente
nelle forze militari ucraine.
Il loro crimine: essere antifascisti, comunisti e democratici. Tutto ciò sta avvenendo in un
paese che é vicino all’entrata nell’Unione Europea e nella NATO.
NON RESTEREMO A GUARDARE: LIBERTÀ AI FRATELLI KONONOVICH!
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UCCISO OLEG KHORZAN, LEADER DEL PARTITO COMUNISTA DELLA TRANSNISTRIA
In una dichiarazione sorprendente e preoccupante, Gennady Zyuganov, che guida il Partito
Comunista della Federazione Russa, ha rivelato che Oleg Khorzhan, il leader del Partito
Comunista di Transnistria, è stato tragicamente ucciso nel suo appartamento situato in
Transnistria.
È importante notare che Khorzhan aveva una storia di conflitti con le autorità locali. Il suo
dissenso aveva raggiunto un punto tale che era stato condannato a scontare quattro anni di
carcere per un'accusa di "uso della forza contro i rappresentanti delle autorità". Questa
sentenza è stata scontata fino al dicembre dell'anno passato, momento in cui Khorzhan è
stato finalmente liberato.
Di fronte a questa notizia sconvolgente, Zyuganov ha risposto in modo deciso. Ha chiesto
con enfasi che venga intrapresa un'azione immediata in risposta alla morte di Khorzhan. In
particolare, ha affermato: "Chiediamo che venga avviata immediatamente un'indagine".
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INCONTRO A ROMA TRA PARTITI COMUNISTI EUROPEI PER RIBADIRE
L’OPPOSIZIONE ALL’IMPERIALISMO USA
Sabato e domenica si è tenuto un incontro tra i seguenti partiti comunisti.
* Partito Comunista (Italia)
* Deutsche Kommunistische Partei - DKP
* Magyar Munkáspárt - Partito Operaio Ungherese
* Partido Comunista de los Pueblos de España - PCPE
* Partito Comunista (Svizzera)
* Pôle de Renaissance Communiste en France - PRCF
Nella giornata di Sabato le delegazioni dei partiti hanno dibattuto temi di politica
internazionale, con particolare riferimento alla situazione del movimento comunista, della
crisi economica, dei pericoli di guerra generalizzata specificatamente generati
dell'imperialismo a guida USA-NATO
Domenica si è tenuto un incontro tra i rappresentanti dei partiti comunisti presenti con la
partecipazione di alcuni militanti del nostro partito che ha consentito un fruttuoso scambio
di esperienze e valutazioni grazie al quale i rappresentanti dei partiti comunisti hanno
dimostrato il proprio apprezzamento per le azioni e le iniziative intraprese dal nostro
Partito nell'ultimo periodo
On Saturday and Sunday, a meeting was held between the following communist parties.
* Communist Party (Italy)
* Deutsche Kommunistische Partei - DKP
* Magyar Munkáspárt - Hungarian Workers Party
* Partido Comunista de los Pueblos de España - PCPE
* Communist Party (Switzerland)
* Pôle de Renaissance Communiste en France - PRCF
On Saturday, the party delegations
debated international political issues, with
particular reference to the situation of the
communist movement, the economic
crisis, and the dangers of generalised war
specifically generated by US-NATO-led
imperialism. On Sunday, a meeting was
held between the representatives of the
communist parties present with the
participation of some militants of our
party, which allowed for a fruitful
exchange of experiences and evaluations
through which the representatives of the
communist parties demonstrated their
appreciation for the actions and initiatives
undertaken by our Party in the last period.
Articolo completo su La Riscossa.
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STORIA E MEMORIA
MANDELA: UNA VITA PER L'UGUAGLIANZA E LA LIBERTÀ
Oggi Nelson Mandela avrebbe compiuto 105 anni.
Mandela era un membro del Partito Comunista Sudafricano, un fatto che ha svolto un ruolo
significativo nel plasmare le sue ideologie politiche e la sua visione di una società equa e
giusta. Nonostante le sue convinzioni comuniste fossero viste con sospetto e ostilità da
molti, Mandela rimase fermo nel suo impegno per la giustizia sociale e l'uguaglianza.
La sua militanza politica, tuttavia, non fu senza conseguenze. Mandela fu arrestato e
condannato a una pena di prigione a vita nel 1964. La sua cella, situata sull'isola di Robben,
era incredibilmente piccola, misurando solo 2,4 metri per 2,1 metri. In questo spazio
ristretto, Mandela trascorse 18 dei suoi 27 anni di prigionia. Questo periodo di isolamento
forzato non fece altro che rafforzare la sua determinazione a lottare per la libertà e
l'uguaglianza. Nonostante le condizioni difficili e la lunga durata della sua prigionia,
Mandela non si lasciò abbattere. Al contrario, usò il suo tempo in prigione per studiare e
prepararsi per il futuro. Quando fu finalmente rilasciato nel 1990, Mandela continuò la sua
lotta contro l'apartheid, diventando il primo presidente nero del Sud Africa nel 1994. La
vita di Nelson Mandela è un esempio di resistenza, coraggio e dedizione alla causa della
giustizia sociale. La sua storia ci ricorda che, nonostante le avversità, possiamo sempre
lottare per un mondo migliore.
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IN RICORDO DI CARLO GIULIANI
Oggi 20 Luglio di 22 anni fa ricorre l’uccisione di Carlo Giuliani al G8 di Genova.
Quel movimento aveva tanti limiti, ma ancora oggi restano attuali le idee di chi lotta per un
mondo di pace e giustizia, contro la globalizzazione capitalistica e contro la barbarie di
questo sistema, che condanna milioni di persone a vivere nella miseria per il profitto di un
pugno di parassiti. In questi vent’anni tanti hanno tradito, da antiglobalisti a copertura a
sinistra dell’Unione Europea e della NATO.
Noi continuiamo a lavorare contro la globalizzazione, contro il capitalismo contro la UE,
l’Euro e la NATO. Costruendo un grande Partito Comunista all’interno di un fronte ampio
che sposi le nostre parole d’ordine.
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La Riscossa, bollettino periodico del Partito Comunista. N° 1 – 23 luglio 2023
PER CONOSCERE LA VERA STORIA DEL COMUNISMO
È importante che ogni militante e simpatizzante coltivi la propria formazione politica
acquisendo gli elementi fondamentali della teoria e della storia del movimento operaio e
comunista, di modo avere degli utili punti di riferimenti per sviluppare un proprio pensiero
solido, critico e dialettico, acquisendo capacità analitiche sviluppate che gli consentano di
rispondere alla quotidiana lotta di classe svolta anche in campo culturale dalla borghesia,
emancipandosi dalle ideologie reazionarie.
A tal riguardo il consiglio è di far ricorso alla Storia del Comunismo scaricabile
gratuitamente (in formato PDF) sul sito intellettualecollettivo.it e consultabile in formato
html sul sito Storiauniversale.it.
In particolar modo si rimanda all'Introduzione teorico-politica al marxismo-leninismo, un
centinaio di pagine utili a capire chi siamo e cosa vogliamo al di là delle rivendicazioni
tattiche contingenti.
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La Riscossa, bollettino periodico del Partito Comunista. N° 1 – 23 luglio 2023
FORMAZIONE E INFORMAZIONE CONTINUA
Il regime borghese tende strutturalmente a chiudere ogni spazio di visibilità alle
organizzazioni proletarie, riservandosi il controllo pressoché totalitario dei media, al fine di
controllare il pensiero attraverso la propaganda diretta e indiretta.
Per queste ragioni è fondamentale per il Partito lo sviluppo di propri canali di informazione
autonomi, costruendo un canale diretto di comunicazione con le masse popolari, cercando
di sfruttare fino in fondo anche i social network.
Se non le seguite già, vi segnalo le nostre “casematte” virtuali e i contatti, utili per tenersi
aggiornati sulle attività nazionali e locali del Partito:
-Partito Comunista
sito ufficiale: https://ilpartitocomunista.it/
pagina facebook: https://www.facebook.com/ilpartitocomunista
canale youtube: https://www.youtube.com/c/PartitoComunista-PC
canale telegram: https://t.me/IlPartitoComunista
canale twitter: https://twitter.com/PartitComunista
pagina instagram: https://www.instagram.com/partitocomunista.pc/
canale tiktok: https://www.tiktok.com/@partito.comunista
-La Riscossa, organo ufficiale del Partito
sito ufficiale: https://www.lariscossa.info/
pagina facebook: https://www.facebook.com/LaRiscossa.info
canale telegram: https://t.me/lariscossa
pagina instagram: https://www.instagram.com/lariscossa.info/
-Federazione della Gioventù Comunista
pagina facebook: https://www.facebook.com/FederazioneGioventuComunista
pagina instagram: https://www.instagram.com/federazione_gioventu_comunista/
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La Riscossa, bollettino periodico del Partito Comunista. N° 1 – 23 luglio 2023
VIDEO
INTERVENTO DEL SEGRETARIO ALBERTO LOMBARDO
Conclusioni nell'assemblea regionale pugliese del Partito Comunista a Carovigno (BR),
svoltasi il 17 luglio 2023: https://www.youtube.com/watch?v=_G_-r_h9x24
DEMOCRAZIA SOVRANA POPOLARE AL SENATO (RIZZO)
La presentazione di Marco Rizzo, Presidente Onorario del Partito Comunista alla
Conferenza Stampa al Senato della Repubblica: https://fb.watch/lWhrici-Dv/
SULLA RACCOLTA FIRME REFERENDARIA (RIZZO)
Su
Byoblu
e
sulla
raccolta
firme
referendaria
https://fb.watch/lWg2rKYAB1/
Ripudia
la
Guerra:
CLIMA, MULTINAZIONALI E PENSIERO UNICO (RIZZO)
Su clima, multinazionali e pensiero unico: https://fb.watch/lWg98okNvC/
USCIRE SUBITO DALLA NATO (RIZZO)
La sovranità nel nostro Paese non esiste. Gli USA e la NATO hanno decine e decine di basi
all'interno dei nostri confini che non possono essere controllate né dal nostro governo né
dal capo delle forze armate. Queste basi inviano e ricevono bombe atomiche senza che noi
si possa dire o fare nulla. Bisogna uscire subito dalla NATO: https://fb.watch/lWgxqvac8O/
I SINDACATI? (RIZZO)
Le dirigenze dei sindacati concertativi pensano solamente ai loro interessi e non svolgono
più il loro lavoro di difensori dei lavoratori: https://fb.watch/lWgRKCw9HG/
IL CAPITALISMO E LA GUERRA (PASCALE)
Presentazione su Visione TV di Alessandro Pascale dell'articolo Il capitalismo e la guerra,
pubblicato sul 3° numero della rivista Visione: https://www.youtube.com/watch?
v=VBnoCYJEyVY
BIDEN E LE BOMBE A GRAPPOLO (CNN)
La scelta di inviare munizioni a grappolo in Ucraina è stata fatta a causa della carenza di
proiettili convenzionali sia per Kiev che per gli Stati Uniti, come ha dichiarato Biden in
un'intervista alla CNN. Questa azione può essere vista come un atto di guerra. I leader
ucraini stanno mettendo a rischio il futuro dei loro cittadini per molti anni a venire. Le
bombe a grappolo, che hanno una percentuale di innesco fallito del 4%, possono causare
morti tra i civili per decenni. Nonostante siano proibite, gli Stati Uniti sembrano agire come
se fossero al di sopra delle regole internazionali: https://fb.watch/lWi21dPqI8/
IL BIDEN DEL 1997
L'attuale Presidente degli USA Joe Biden già nel 1997 diceva che un'eventuale entrata nella
NATO dei paesi Baltici avrebbe creato forti frizioni con la Russia oltre ad andare contro gli
accordi del 6 marzo del 1991 siglati a Bonn da parte di USA e URSS sulla non espansione
della NATO ad est: https://fb.watch/lWhcrc5quM/
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La Riscossa, bollettino periodico del Partito Comunista. N° 1 – 23 luglio 2023
LA SCUOLA POPOLARE DI FORMAZIONE POLITICA ANTONIO GRAMSCI
Questa scuola è stata pensata per dare una formazione di base su tutta una serie di
tematiche essenziali per i militanti e i quadri. Chi ha seguito i primi incontri attraverso le
dirette o le registrazioni avrà visto che dobbiamo pensare la formazione come uno
strumento che parte dall'insegnamento storico per riflettere in maniera dubitativa e creativa
sul presente e sulle sfide future, ma soprattutto per avere una cassetta degli attrezzi da
utilizzare criticamente, e non dogmaticamente. Insisto molto su questo punto, che è l'anima
del marxismo, perché solo imparando a maneggiare la dialettica potremo evitare nuove
scissioni e fuoriuscite, dovute spesso all'incomprensione delle basi minime della teoria e
della prassi comunista.
La caratterizzazione di “scuola popolare” è un programma d’intenti: oltre ad essere un
omaggio alla scuola costruita a Parigi negli anni '30 dal compagno filosofo Georges Politzer,
il presupposto politico è che la formazione per i militanti del Partito non debba e non possa
essere caratterizzata, almeno nei suoi fondamentali teorici, dalla segretezza. Occorre
piuttosto approfittare di questi momenti per divulgare pubblicamente le nostre idee e le
nostre riflessioni. Non solo non abbiamo nulla da nascondere, ma questi momenti di
approfondimento teorico devono mostrare alle masse popolari che la nostra forza sta
proprio nella nostra approfondita visione del mondo e della società. Per uscire dal ghetto in
cui ci ha rinchiuso il totalitarismo “liberale” bisogna tornare ad esplicitare le basi teoriche
fondamentali che caratterizzano i comunisti, cercando di superare l’anarchia eterodossa che
ha contraddistinto gli ultimi decenni e ritrovare, riscoprire, i temi elementari e i necessari
aggiornamenti. Su questo punto è doveroso insistere, perché data la frammentazione e la
crisi ormai pluridecennale del movimento comunista italiano, abbiamo solo un modo per
distinguerci dalle altre organizzazioni “antisistema” e in particolar modo da quelle che si
rifanno ancora al paradigma marxista: mostrare di aver non soltanto compreso, ma di saper
aggiornare le lezioni dei “classici” alla realtà in movimento che caratterizza la realtà.
Una prima indicazione viene data alle sezioni di Partito: organizzate momenti di ascolto
collettivo a cui far seguire un proprio dibattito interno, segnalando eventuali domande,
critiche, questioni o migliorie direttamente al sottoscritto (info@intellettualecollettivo.it).
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La Riscossa, bollettino periodico del Partito Comunista. N° 1 – 23 luglio 2023
Teoria e prassi devono correre di pari passo, per cui la formazione non può essere solo stare
su una sedia ad ascoltare un oratore che parla. Occorre insomma una partecipazione attiva,
perché la migliore formazione è l’autoformazione, quantomeno nel modello ideale.
La consapevolezza teorica e politica è un momento fondamentale e indispensabile per un
comunista, ma va accompagnata poi sempre ad un’azione pratica sul territorio, nel
confronto con la “gente semplice”, con i lavoratori, cercando di migliorare se stessi e
riflettendo opportunamente sui possibili problemi che sorgano dall’essenziale attività della
quotidiana propaganda. [Alessandro Pascale]
Sono disponibili i video e molte trascrizioni del 1° ciclo della scuola:
1) LA GUERRA IN UCRAINA E IL MONDO MULTIPOLARE
20 gennaio 2023, presentazione del libro “Ucraina tra Russia e Nato” da parte dell'autore
Marco Pondrelli, in dialogo con Alessandro Pascale. Video.
2) ATTUALITÀ E PROBLEMI DEL MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA
Sabato 28 gennaio, a cura di Alessandro Pascale. Video. Testo.
3) MATERIALISMO STORICO E MATERIALISMO DIALETTICO
Venerdì 3 marzo, h. 20.30-23, a cura di Alessandro Pascale. Video. Testo.
4) INTRODUZIONE AL MARXISMO-LENINISMO
Venerdì 10 marzo, a cura di Alessandro Pascale. Video. Testo.
5) L'EGEMONIA CULTURALE E IL TOTALITARISMO “LIBERALE”
Sabato 18 marzo, a cura di Alessandro Pascale. Video.
6) LE MENZOGNE SULLA PANDEMIA COVID
Domenica 26 marzo, seminario con Alessandro Pascale, Marco Cosentino, Giuseppe
Damiani e Andrea Zhok. Video. Testo.
7) CONOSCERE IL NEMICO: LA NUOVA DESTRA
Sabato 22 aprile, introduzione di Alessandro Pascale e relazione di Matteo Luca Andriola
sul tema La nouvelle droite e il pensiero di Alain De Benoist: fra populismo identitario e lotta
culturale per l’egemonia “gramsciana”. Video. Testo.
8) IL MITO SOVIETICO: DA LENIN A STALIN
Domenica 7 maggio, a cura di Alessandro Pascale. Video.
9) IL GRANDE NEMICO: LA STORIA CRIMINALE DEGLI USA
Sabato 20 maggio, a cura di Alessandro Pascale. Video. Testo.
10) STORIA E PROBLEMI DEL PCI
Domenica 4 giugno, a cura di Alessandro Pascale. Video.
11) LA CINA SOCIALISTA E IL PENSIERO DI XI JINPING
Domenica 25 giugno, a cura di Alessandro Pascale. Video.
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La Riscossa, bollettino periodico del Partito Comunista. N° 1 – 23 luglio 2023
GLI APPROFONDIMENTI DEL GIORNALE SUL SITO
Le ultime pubblicazioni dal 1° luglio:
IL DIRITTO DI CONTARE CHIARIMENTI SULLA LINEA DEL PARTITO COMUNISTA
di Gennaro Thiago Nenna
SPLENDORI E MISERIE DELLA SCUOLA PUBBLICA
di Ivan Slonchik
LE RESPONSABILITÀ POLITICHE DELLA GUERRA IN JUGOSLAVIA
di Gennaro Thiago Nenna
BRASILE. LA RESA DEI CONTI
di Piero Bergonzini (Fed. Esteri – Partito Comunista)
SOLIDARIETÀ AL COMPAGNO DOTT. JOSEF SKÁLA
dell'Ufficio Politico del Partito Comunista
VOCI DALLA FRANCIA IN RIVOLTA. CONTRIBUTI ALLA DISCUSSIONE
di Fabien Roussel (PCF) Georges Gastaud (PRCF)
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La Riscossa, bollettino periodico del Partito Comunista. N° 1 – 23 luglio 2023
SOMMARIO
EDITORIALE
p. 2
ITALIA
DISASTRO STIPENDI
SOLO LA LOTTA PAGA!
TAJANI: NON SERVE IL SALARIO MINIMO
MELONI FAVOREVOLE ALL'USO DELLE BOMBE A GRAPPOLO
COMUNICATO DEL COMITATO RIPUDIA LA GUERRA
p. 3
ESTERI, GUERRA, IMPERIALISMO
CIAO CIAO ZELENSKIJ
ARRIVANO LE BASI NATO IN UCRAINA
GLI USA CONTINUANO L'OCCUPAZIONE IN SIRIA
LA BANCA D'AMERICA SPERA CHE I DISOCCUPATI AUMENTINO
p. 7
CRONACHE DAL TOTALITARISMO “LIBERALE”
p. 11
L'EUROPA VERSO LA CENSURA TOTALE
JORIT SOSPESO DA FACEBOOK PER LA DIFESA DEL POPOLO DEL DONBASS
IL DISASTRO DELLE AUTO ELETTRICHE
L'UNIONE EUROPEA ATTACCA CUBA
SE QUESTA È UNA DONNA
MOVIMENTO COMUNISTA INTERNAZIONALE
p. 16
LIBERTÀ PER I FRATELLI KONONOVICH
UCCISO OLEG KHORZAN, LEADER DEL PARTITO COMUNISTA DELLA
TRANSNISTRIA
INCONTRO A ROMA TRA PARTITI COMUNISTI EUROPEI PER RIBADIRE
L’OPPOSIZIONE ALL’IMPERIALISMO USA
STORIA E MEMORIA
MANDELA: UNA VITA PER L'UGUAGLIANZA E LA LIBERTÀ
IN RICORDO DI CARLO GIULIANI
PER CONOSCERE LA VERA STORIA DEL COMUNISMO
p. 19
FORMAZIONE E INFORMAZIONE CONTINUA
p. 22
VIDEO
LA SCUOLA POPOLARE DI FORMAZIONE POLITICA ANTONIO GRAMSCI
GLI APPROFONDIMENTI DEL GIORNALE SUL SITO
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