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L'intervento al Convegno internazionale, svoltosi tra Roma (15-17 novembre) e Bologna (18-19 novembre) del 2004, verte sul rapporto teorico tra FRBR, nuova frontiera della biblioteconomia, e gli elementi paratestuali del libro, sede da sempre di fonti per la catalogazione descrittiva e l'indicizzazione semantica. Citato da Giovanni Solimine, in http://digitalia.sbn.it/article/viewFile/314/205, p. 61
ANTONIO GAGLIARDI, VITA NOVA. IL ROMANZO INTELLETTUALE DI DANTE, MARTIN (SLOVACCHIA), 2019
Se si prende alla lettera la biografia letteraria di Dante appare immediatamente che nella sua vita vi furono molte donne. Alcune con nome altre senza nome. Un vero dongiovanni per un uomo vissuto nel medioevo, con moglie e figli e una vita travagliata. Per tutte le donne di Dante, però, bisogna sempre partire dalla domanda se si tratta di una donna reale oppure di una personificazione. Questa domanda vale anche per <<la pargoletta>>. La sicurezza che si tratta di una personificazione si ha soltanto quando si toglie il velo della parola per raggiungere il piano del concetto o del principio filosofico che si nasconde dietro l'immagine di questa neonata. Questa scrittura, per quanto dissimulata, ha al suo interno il seme di un pensiero che rimanda a un testo certo. Il pensiero non è mai totalmente sostituito ma rimangono tracce significative e impronte leggibili anche nelle forme più estreme di personificazione. Soprattutto in queste situazioni dottrinali è possibile comprendere come il poeta è filosofo ed ha imparato ad elaborare il linguaggio in modo adeguato. Gli esempi di Dante e Boccaccio mostrano una stretta analogia nel fare parlare poeticamente la filosofia. Pensare per immagini è un'arte che questi poeti hanno appreso in un esercizio continuo e comune, per tracciare un perimetro di identità dentro il quale trovarsi senza interferenze esterne. Sarebbe necessario confrontare queste opere poetiche con la produzione allegorica contemporanea e precedente per comprendere il debito che questi poeti anno nei confronti con la tradizione allegorica e l'abitudine a un linguaggio mitico di formazione filosofica risalente a Platone e ai suoi epigoni. Non vi sono soltanto forme fisse di personificazione ma ogni ente astratto può diventare concreto attraverso questo procedimento. La filosofia si trasforma in formule immaginarie e mette a loro disposizione il proprio contenuto concettuale. Si costituisce una relazione tra persone e personaggi su un unico terreno praticabile virtualmente da tutti e si ottiene una narrazione, l'allegoria. Si può conoscere personalmente la species intelligibilis da bambina oppure da adulta sempre secondo le leggi della realtà e del concetto trasfigurato. La sostanza linguistica ne rivela il contenuto ed è possibile ricostituire il piano originario del testo filosofico. Il linguaggio di questa poesia è da esaminare soprattutto nei modi dell'azione del verbo. L'agire rende conto di un soggetto mascherato o personificato che procede su un piano precostituito secondo leggi fisse di natura metafisica. Cosa succede quando un soggetto personificato agisce? C'è uno spazio nel quale eventi si verificano e costituiscono un diagramma leggibile nel suo interno e danno il fondamento dottrinale. Si può trattare di tracce di un sistema metafisico che appare nelle sue coordinate essenziali. Generalmente tra il cielo e la terra ma tra il cielo e la terra avvengono molte cose. Vi sono diverse situazioni simili anche se con fini e soggetti diversi. L'uomo abita nell'universo e ne diventa il fine e misura di razionalità. Ogni volta conta la specificità de fine del quale è necessario individuare il contenuto
Picus XLIII, 2023
S. ANTOLINI, in F. PESANDO et alii, Ritorno a Cupra. Scavi stratigrafici nel tempio del foro e nuovi dati sulla messa in opera dell'opus reticulatum nel I sec. d.C.
2019
M. DAVID, “Maraotes e gli altri. Siriani a Mediolanum tra IV e VI secolo d.C.”, in Le voci degli altri. Linguaggi, parole e alfabeti inconsueti nella Lombardia antica, Milano 2019, pp. 65-76 ill.
2019
Il seguente elaborato, frutto di un lavoro di gruppo il cui obiettivo finale consisteva nell’elaborazione di una prova seminariale in ambito universitario, tratterà le strategie comunicative adoperate da Traiano Boccalini (1556 – 1613) nella sua opera I Ragguagli di Parnaso , opera composta da tre centurie di resoconti (i “ragguagli” del titolo) di eventi avvenuti nel regno immaginario del Parnaso. Il mio scritto è il quarto ed ultimo segmento della presentazione, quella che prevedeva da parte del sottoscritto un addentrarsi direttamente nella lettura. Nei moduli precedenti le colleghe si erano occupate infatti di: un’introduzione al testo e al regno del Parnaso, la ricezione dell’opus magnum nel XVII°, il passaggio al XVIII° secolo e la nuova ricezione dei Ragguagli . Ivi, in particolare, ci si concentrerà sull’utilizzo del serio ludere e della figura retorica del paradosso. Questa analisi sarà però preceduta da una concisa sezione in cui verrà illustrato il metodo di ricerca applicato. In fine, le conclusioni cercheranno di riassumere i concetti espressi dalla ricerca, offrendo anche un punto di vista personale su tali argomentazioni.
Da Parmenide a Heidegger e ritorno, 2023
"Le nuove sintesi, se ancora ve ne sono di possibili, si trovano oltre l'orizzonte" (G. de Santillana - H. von Dechend, Il mulino di Amleto)
American Journal of Energy Engineering, 2021
TransNav, the International Journal on Marine Navigation and Safety of Sea Transportation
Nature&Progrès / La pensée écologique, 2022
Frontiers in Neuroanatomy, 2022
Biochemistry, 2016
Journal of Information Technology & Software Engineering, 2015
Clinical Infectious Diseases
Skyline business journal, 2021
REVISTA CHILENA DE DERECHO DEL TRABAJO E DE LA SEGURIDAD SOCIAL, 2023