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VI.21 L'Educazione di Achille Cropper, cat. 120 1648-'50 acquaforte, mm 276x410 ING, F.C. 122459 Unico stato: con la sottoscrizione Petrus Testa inventor/Gio Caesar Testa incid, e l’indirizzo di Giovanni Giacomo de’ Rossi: Gio: Iacomo de Rossi formis Romae alla Pace. Matrice ING. V.I.C. :1002 Bibl.: GORI GANDELLINI 1771, p. 296; HUBER 1799, p. 16; NAGLER 1848, p. 270, n. 10; PETRUCCI 1934, n. 1002, p. 100; PETRUCCI 1953, n. 1002, p. 204; SUTHERLAND HARRIS 1967, p. 37, tav. 44a; HARTMANN 1970, p. 241; BELLINI 1976b, n. 7, p. 24; D’AMICO 1978, scheda n. 59; CROPPER 1984, pp. 62-64; CROPPER 1988, pp. 260-262; BRIGSTOCKE 1989, p. 178; GRELLE IUSCO 1996, n. 11, p. 270; GRELLE IUSCO, GIFFI 2009, n. 1002, pp. 276-277. La stampa tratta il tema dell'educazione di Achille presso Chirone e segue, di conseguenza, la stampa della Nascita ed Infanzia di Achille (cat. VI.20)1. Il tema di questa stampa è stato trattato da diversi autori nell'antichità2, ma la descrizione più 1 Le due stampe sono legate tra loro, poiché, sulla sinistra dell'Infanzia, si vede Teti che affida Achille nella mani di Chirone, che dovrà poi occuparsi dell'educazione del fanciullo. 2 Tra i riferimenti principali (al rapporto maestro-discepolo tra Chirone e Achille) oltre l'Achilleide di Stazio, si veda : Apollodoro, Biblioteca, III, 13, 8; Omero, Iliade, XI, 832; Pindaro, Nemea III, III ; Ovidio, Ars Amatoria, vv. 7-11; Dante, Inferno, XII, vv. 70-72, Purgatorio, IX, vv. 34-39, GUERRINI 1961, pp. 47-50 e BRUMBLE 1998, p. 72. Nell'Iliade Omero fa riferimento all'educazione di Achille presso Chirone, ma il ruolo di quest'ultimo non viene messo molto in risalto, cosa che ha fatto pensare ad alcuni studiosi che il tema dell'educazione di Achille presso il centauro fosse un'invenzione post-omerica, cfr. ROBBINS 1993, p. 9. approfondita spetta all'Achilleide di Stazio3. L'autore romano descrive con dovizie di particolari il periodo in cui Achille, dopo essere stato condotto dalla madre Teti o, secondo altre versioni, dal padre Peleo4 al centauro Chirone, riceve da quest'ultimo l'educazione necessaria per diventare un eroe5. Il metodo d'insegnamento del centauro segue i principi della paideia greca, che divideva l'educazione dei fanciulli in due aspetti paralleli e complementari6: quello fisico (incentrato sulla caccia, la corsa, l'uso dell'arco, ma anche sulla medicina7) e quello psichico (sul sapersi relazionare con gli altri, sulla musica e l'armonia). Questo parallellismo viene messo in evidenza anche in questa stampa, realizzata da Giovanni Cesare Testa e basata su un disegno di Pietro, ora conservato al Louvre8. Nell'incisione, il tema dell'educazione è raccontata in tre diversi episodi, come viene messo in evidenza dalla Cropper9. A sinistra, Achille si trova sul dorso di Chirone ed impugna a braccio teso una lancia corta nella mano sinistra10; il centauro sostiene a sua volta la lancia sfiorando con la sua mano quella di Achille per insegnargli a colpire la preda. La posa di Chirone appare artificiosa: il busto è girato verso Achille, mentre la testa e la parte inferiore del corpo sono rivolti in avanti secondo la direzione della corsa. L'andamento del galoppo è da destra verso sinistra, diversamente dall'iconografia classica che rappresenta la scena di caccia con moto da sinistra a destra11. Come è anche diversa la posizione della testa di Chirone: nell'iconografia tradizionale gira la testa indietro per controllare il giovane eroe12, mentre in questo caso guarda con espressione quasi ferina verso il leone e la leonessa in basso. Alla movimentata e impetuosa scena di caccia si contrappone quella pacata di destra, che rappresenta Chirone mentre insegna a suonare la lira ad Achille. Lo strumento musicale simboleggia qui la componente teorica ed intellettuale dell'educazione che integra l'esercizio fisico. Il centauro ha il braccio destro alzato con la mano sulla nuca di Achille, in una posa affettuosa, oltre che poco naturale, al confine con l'omoerotismo. Il centauro ha le zampe posteriori ripiegate, secondo una delle iconografie più diffuse per questa scena13, per abbassarsi all'altezza di Achille; mentre tiene la zampa anteriore destra tesa e la sinistra piegata. Il giovane eroe, appoggiato al centauro, imita con le gambe la posa di Chirone, e tale parallellismo nella posa vuole forse rinviare ad uno dei capisaldi dell'educazione nella Grecia classica, l'imitazione del maestro, inteso come modello di perfezione, da parte del giovane discepolo14. Un altro episodio si intravvede sullo sfondo: secondo la Cropper, Chirone con la testa china tiene la zampa anteriore destra leggermente alzata per consentire ad Achille di salire sulla sua schiena15. Tuttavia, la posizione del centauro, tutto proteso verso il giovanetto che si ritrae e sembra respingerne le attenzioni nuovamente, potrebbe alludere a sue avances amorose nei confronti di 3 Publio Papinio Stazio (Napoli 40-96) scrisse l'Achilleide, dedicata a Domiziano, per narrare alcuni epsodi della vita di Achille, dalla sua educazione presso Chirone fino alla partenza dell'eroe per Troia. L'opera rimase incompiuta al II libro per la sopraggiunta morte dell'autore. 4 Apollodoro, Bibliotheca, III, 170-171; Pindaro, Nemea III, III. 5 Chirone era conosciuto fin dall'antichità quale educatore di futuri eroi, come Giasone ed Ercole, ed ebbe come discepolo Asclepio, al quale insegnò l'arte della medicina.P er una storia dettagliata sui metodi d'insegnamento di Chirone verso i suoi celebri discepoli cfr. BRILLANTE 1991, pp. 7-28. 6 BRILLANTE 1991, p. 17 e PANCERA 2006, p. 48-49. 7 L'insegnamento di Chirone della medicina viene messo in evidenza, a volte, con dei mazzi di piante poste per terra in primo piano, assenti in questa stampa. 8 Cfr. CROPPER 1988, cat. no. 119, pp. 260-261. 9 CROPPER 1988, p. 262. 10 L'arma che Achille tiene in mano durante la scena della caccia varia, come nel puteal ai Musei Capitolini dove Achille impugna una freccia, o nella tensa, sempre ai Capitolini, dove il giovane eroe impugna un'asta. Cfr. GUERRINI 1961, p. 49. 11 GUERRINI 1961, p. 49. 12 Ibidem. 13 GUERRINI 1961, p. 48. 14 Platone, La Repubblica, 393c ss. 15 CROPPER 1988, p. 262. Achille. Testimoni della scena, sullo sfondo del Monte Pelio16, sono, in penombra, un dio fluviale (riconoscibile dalla corona di foglie e dall'anfora), e una ninfa17, abbracciati. All'estrema destra è visibile in lontananza un orso ucciso; l'animale potrebbe indicare le prede già conquistate da Achille durante la caccia18, ma anche rimandare alla dieta a base di interiora e viscere di orsi e di leoni, che Chirone faceva seguire scrupolosamente ad Achille per renderlo forte e potente19. E' utile ricordare che nel disegno preparatorio l'orso era assente e nello spazio che ora occupa era stata prevista la scena della consegna dell'eroe a Chirone da parte di Teti, come si deduce dalla scritta di mano, probabilmente, di Pietro Testa sul foglio preparatorio: “qui ci sia/ la consegna/ d'Achille a ch/ irone”. Successivamente, questo importante momento del mito verrà rappresentato nella prima stampa della serie, quella dell'Infanzia. In epoca medievale, la figura di Chirone, diversamente dagli altri centauri che erano ritenuti simboli del demonio, aveva suscitato le simpatie dei monaci che vedevano in lui la doppia natura di Cristo, umana e divina: la prima è incarnata dalle zampe del centauro che camminano sulla terra, la seconda è insita nella sua parte umana, in linea con il passo della Genesi (I, 26): “Dio creò l'uomo a propria immagine e somiglianza”20. Il tema svolto nella stampa è assai insolito nell'arte del Seicento. Il suo contenuto didascalitco avrà più fortuna nel secolo successico, in epoca illuminista e neoclassica, anche in seguito al ritrovamento ad Ercolano di un affresco raffigurante Achille e il centauro Chirone e diventato subito celebre, prima ancora della pubblicazione nelle Antichità di Ercolano (1757). Un altro lucchese, Pompeo Batoni, sarà a sua volta autore di un dipinto raffigurante Chirone che insegna a suonare la lira ad Achille21. I due protagonisti si trovano al centro della composizione ed è messo in evidenza non solo lo studio intellettuale, tramite la musica, ma anche l'apprendimento della caccia, sottolineato dalla faretra con frecce appesa all'erma sulla destra. Assenti nell'opera di Pietro, sono qui presenti sul terreno le erbe medicinali, che si riferiscono ad uno degli altri fondamentali insegnamenti di Chirone, la medicina. Nell'opera di Batoni, sulla sinistra, si vede un tritone che porta Teti, mentre ques'ultima sta andando e prendere suo figlio (secondo quanto ci dice Batoni in una lettera del 4 febbraio 1747), prima di portarlo alla corte di re Sciro. Ginevra Odone 16 Il Monte Pelio è il luogo in cui abitava il centauro Chirone dove venne educato Achille, cfr. CROPPER 1988, p. 262. 17 CROPPER 1988, p. 262. 18 CROPPER 1988, cat. no. 120, p. 262. 19 BRILLANTE 1991, p. 18. 20 Enciclopedia Illustrata dei Simboli, s.v. Centauro, p. 98. 21 MAZZARELLI in BARROERO, MAZZOCCA 2008, pp. 214-215.