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NUMISMATICA AL….FEMMINILE di Bernardino Mirra Nell’immaginario collettivo dei collezionisti numismatici lo stereotipo della figura femminile è rappresentato dalla moglie che rimprovera il marito per questa insana passione che consisterebbe nel “dilapidare banconote in corso in cambio di monete fuori corso”. Quindi la fondazione di questo nuovo circolo numismatico, fortemente voluto dalla presidente, Patrizia Di Monte, vero motore – non immobile come quello di Aristotele ma molto mobile – dell’iniziativa, affiancata dall’altrettanto preziosa Manuela Sciarra, sembrerebbe un caso fortuito, un’eccezione in una realtà precipuamente maschile. Le cose non stanno così. Tutt’altro! Forse in pochi sanno che la numismatica, sia a livello accademico che istituzionale, è uno dei campi scientifici in cui “le quote rosa” non solo sono ben rappresentate ma addirittura ne costituiscono l’eccellenza. La numismatica italiana contemporanea, ai suoi albori, quando veniva considerata la “sorella povera” dell’archeologia, vide proprio in alcune donne le prime “paladine” dell’indipendenza della scienza delle monete. Basterà citare Ada Bellucci Ragnotti (1879-1971), acuta studiosa di storia numismatica perugina, Laura Breglia (1912-2003), docente di numismatica greca e romana sia alla Federico II di Napoli che alla Sapienza di Roma e direttrice del Congresso internazionale di numismatica tenutosi a Roma nel 1961. Soprattutto, come dimenticare la figura di Secondina Cesano (1879-1973), tra le prima donne, nel 1907, ad ottenere una cattedra numismatica in Italia, nella fattispecie alla Sapienza di Roma! Nel 1912 è tra i fondatori dell’Istituto Italiano di Numismatica, di cui diventerà in seguito segretaria. Durante la sua collaborazione a Palazzo Massimo assicurerà le acquisizioni della collezione Martinori e della raccolta Kircheriana (da sottolineare che la Cesano avrà tra i suoi allievi Franco Panvini Rosati). Quella femminile continuerà ad essere, negli studi e nelle istituzioni di numismatica, una presenza attiva e importante anche negli anni successivi: basti pensare al ruolo avuto da Silvana Balbi De Caro a Palazzo Massimo e come fondatrice del Bollettino di Numismatica, coadiuvata dall’altrettanto valida Gabriella Angeli Bufalini, attuale conservatrice del medagliere di Palazzo Massimo. Non dimenticando Sara Sorda, che ha preso le redini dell’Istituto Italiano di Numismatica dopo la morte del prof. Attilio Stazio. L’elenco delle donne che svolgono un ruolo di primo piano in enti e istituzioni numismatiche pubbliche, sia in Italia che all’estero, è molto lungo: da Laura Cretara a Paola Giovetti, da Rosa Maria Villani ad Eleonora Giampiccolo, e ancora: Maria Alföldi, Ursula Kampmann, Carmen Biucchi, Arianna D’Ottone Rambach, Cécille Morrisson, Fleur Kemmers, e si potrebbe continuare a lungo. La presenza femminile tuttavia è ancora più nutrita nel campo dell’insegnamento universitario e della ricerca: da Lucia Travaini della Statale di Milano, autrice di preziosi saggi a Maria Caccamo Caltabiano dell’Università di Messina, organizzatrice del Congresso Internazionale di Numismatica del 2015; da Adriana Travaglini dell’Università del Salento a Patrizia Calabria della Sapienza di Roma; da Patrizia Serafin Petrillo di Roma Tor Vergata a Emanuela Ercolani Cocchi dell’Università di Bologna; da Claudia Perassi della Cattolica del Sacro Cuore di Milano ad Anna Lina Morelli dell’Università di Bologna; da Renata Cantilena dell’Università di Salerno a Marcella Giulia Pavoni dell’Università di Padova e continuando: Maila Chiaravalle, Federica Missere Fontana, Alessia Rovelli, Monica Baldassarri, Lavinia Sole, Angelica Degasperi, Franca Maria Vanni, Anna Lisa Polosa, Marina Magliano Taliercio, Anna Rita Parente, con la quasi certezza di aver involontariamente omesso altri nomi altrettanto importanti. Auguri quindi al nuovo cicolo numismatico e speriamo…che sia femmina!