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Frances amelia Yates iSBn 978-88-7257-080-7 € 0 ,0 16 9 788872 570807 MEDIOEVO 18 F. a. Yates FRANCES AMELIA YATES (Southsea, Hampshire 1899 - Surbiton, Surrey 1981) Dame Frances Amelia Yates, che E. Garin definì «una studiosa così singolare del Rinascimento, che ha imposto agli storici fatti e problemi che non è più possibile ignorare», era nata a Southsea, Hampshire, nel 1899. Utilizzando un corso per corrispondenza e frequentando alcune lezioni all’University College, si laureò come esterna all’Università di Londra. Ottenne, come interna, un Master of Arts, nel 1926. Lontana da qualsiasi tipo di formazione tradizionale, poté seguire liberamente le sue ricerche che la portarono ad una lunga e proficua collaborazione con il Warburg Institut. L’attenzione della Yates, a partire dagli scritti pubblicati sul Journal of the Warburg and Courtauld Institutes negli anni Trenta, si è soffermata soprattutto su Giordano Bruno, da lei considerato il centro reale di tutti i suoi studi. Nella ricostruzione del pensiero di Bruno e della tradizione ermetico-cabalistica, la Yates si è dedicata ad altri pensatori quali Raimondo Lullo, Marsilio Ficino, Giovanni Pico della Mirandola, Tommaso Campanella, Giulio Camillo Delminio. Gli studi di Frances A. Yates, dedicati agli aspetti della cultura e del pensiero cinquecenteschi e seicenteschi che mostrano le radici filosofiche e religiose della “rivoluzione” scientifica, hanno per oggetto tradizioni intellettuali che concernono la cultura europea nella sua unità. Nel discorso tenuto a Pisa in occasione dell’assegnazione del Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Italiani, nel 1978, la Yates disse «Così, vedete, sebbene io abbia vissuto tutti questi anni in Inghilterra, sempre nella stessa casa, grazie all’Istituto Warburg io sono cittadina del mondo e in Italia mi sento perfettamente a casa mia. Cercando di fare del mio meglio nei limiti delle mie capacità ho cercato di operare per una intesa europea e questo vuol sempre dire operare per l’Italia. Ho qualche seria lacuna nella mia preparazione per questo compito: parlo poco italiano, come scoprirete presto. Questo perché la mia cultura italianizzante è stata soprattutto il risultato di letture e di amicizie con italiani anglicizzanti. Io ho passato in Italia tutto il tempo che ho potuto, ma vorrei averne passato di più». Notevoli furono le onorificenze di cui venne insignita; le sue opere sono state tradotte in molte lingue. Le sue numerose pubblicazioni sono elencate all’interno di questo volume. ROMA 2009 Saggi di lettura a cura di SaRa muzzi Roma 2009 AntoniAnum Nel 1949, Frances A. Yates stava apprestandosi a scrivere quello che sperava sarebbe stato un libro su Giordano Bruno, redigendo i compendi delle sue opere latine. Fu la molteplicità dei riferimenti a Raimondo Lullo a spingerla a studiare questo autore, prima di proseguire con gli studi bruniani. Cominciò con il Tractatus novus de astronomia: Lullo credeva di aver trovato un modo di calcolare a partire dagli schemi fondamentali della natura, un’Arte che poteva essere applicata, per analogia, a tutte le arti e le scienze. Aveva costruito i suoi sistemi sugli schemi elementari della natura, combinati con gli schemi divini formati dalle Dignità, o attributi divini, posizionati su ruote combinatorie. Gli studi della Yates su Bruno durarono più di 40 anni; per comprenderne a fondo il pensiero, aveva investigato il ruolo del Lullismo nel Rinascimento e le origini dell’Arte di Raimondo Lullo, mettendo in luce, con una nuova luce, tre figure che tradizionalmente erano viste come isolate nella storia del pensiero: Eriugena, Lullo e Bruno, profondamente legati “in una coerente linea di sviluppo”. I due saggi tradotti in questo volume, The Art of Ramon Lull: An Approach to it through Lull’s Theory of the Elements e Ramon Lull and John Scotus Erigena, erano stati pubblicati rispettivamente nel 1954 e nel 1960 nel Journal of the Warburg and Courtauld Institutes. La Yates ne stava preparando una ristampa, che comprendeva anche altri studi, ma non riuscì a vederla terminata. Dopo la morte della celebre studiosa, gli amici, J. N. Hillgarth e J. B. Trapp, pubblicarono i tre volumi di FRANCES A. YATES, Lull and Bruno. Collected Essays, London 1982-1984, di cui questi saggi fanno parte. Nel primo testo, la Yates era riuscita ad indicare l’importanza delle Dignità e degli Elementi nel pensiero lulliano, ma fu solo nel secondo saggio che poté mostrare come le Dignità fossero cause creatrici archetipe e gli Elementi il primo effetto della loro potenza creatrice, che spiega la grande importanza delle Figure degli Elementi nell’Arte di Lullo, proponendo una nuova direzione per la ricerca sulle fonti di Lullo. La principale fonte lulliana non era né araba né ebraica, ma cristiana: il De divisione naturae di Giovanni Scoto Eriugena. L’attività di studiosa della Yates viene ripercorsa nell’Introduzione di Maurizio Cambi, che offre un ritratto di un personaggio così affascinante, estraneo al modo accademico, e suggerisce una chiave di lettura per questi testi su Lullo che oggi appaiono pioneristici e appassionati, ma “non troppo ricchi di profondità ermeneutica”. L’aggiornamento delle indicazioni bibliografiche date dalla Yates è stato curato da Michela Pereira. In copertina.....