Books by Gianpaolo Angelini
I rapporti tra la ricerca storica e la tutela del patrimonio artistico sono un tema oggi più che ... more I rapporti tra la ricerca storica e la tutela del patrimonio artistico sono un tema oggi più che mai attuale, perché stanno alla base di una corretta ed efficace politica di gestione, conservazione e valorizzazione dei beni culturali. Le province di Como e Sondrio, da questo punto di vista, rappresentano nel panorama lombardo un osservatorio privilegiato, per le vicende complesse che hanno caratterizzato la riscoperta del territorio a partire dai flussi turistici di fine Ottocento e dalla grande esposizione voltiana del 1899, passando poi per la nascita di istituzioni e sodalizi finalizzati alla salvaguardia delle memorie storiche. Erano gli anni in cui le riviere dei laghi e le valli alpine venivano attraversate da “tourists” di eccezione, come Henry James, Antonio Fogazzaro, Edith Wharton; gli altri schieramenti di questa partita comprendono figure chiave della tutela come Francesco Malaguzzi Valeri e Luca Beltrami, Corradi Ricci e Nello Tarchiani da un lato, collezionisti e conoscitori come Emilio Visconti Venosta, i fratelli Bagatti Valsecchi, Giovanni Morelli e Bernard Berenson dall’altro lato. Le loro testimonianze, insieme a restauri, mostre, dispersioni, hanno plasmato – a volte trasformato e manipolato – un’idea di identità storica del territorio, che si è tramandata sino al presente ed è oggi affidata alla capacità di fruizione e valorizzazione di tutti i cittadini.
Atti della giornata di studi in occasione del centenario (Sondrio, Palazzo Muzio, Sala consiliare... more Atti della giornata di studi in occasione del centenario (Sondrio, Palazzo Muzio, Sala consiliare, 16 settembre 2021)
A cura di Gianpaolo Angelini
Collana "Atti e documenti", n. 16
MDCCC 1800, 2022
The journal MDCCC 1800, founded by Martina Frank, Elena Catra, Isabella Collavizza, Myriam Pilutt... more The journal MDCCC 1800, founded by Martina Frank, Elena Catra, Isabella Collavizza, Myriam Pilutti Namer and Letizia Tasso, originates from the desire to create a place for international debate capable of responding to the renewed interest for the artistic culture of the nineteenth century. Starting from the most recent contributions on Venice, which in recent years have gradually increased gaining a significant interpretative opening, the journal aims to expand the field of studies in an interdisciplinary perspective considering the plots and the relationships between shapes art in the macroscopic framework of the European nineteenth century. The journal is conceived with annual pubblication scheduled for July.
Giovanni Morelli (Verona, 1816-Milano, 1891) fu personalità influente sulla scena italiana ed eur... more Giovanni Morelli (Verona, 1816-Milano, 1891) fu personalità influente sulla scena italiana ed europea tra Otto e Novecento. Il suo metodo attributivo, basato sull'osservazione dei cosiddetti segni particolari, costituì un contributo tanto imprescindibile quanto dibattuto alla storia delle arti. La sua eredità si articola intorno a due poli, la storia del collezionismo e la storia della critica d'arte, sui quali si concentrano gli interventi presentati nelle due sezioni in cui si articola questa miscellanea di saggi. In particolare l'attenzione si focalizza sui rapporti del critico con collezionisti e istituzioni museali per poi ampliare il panorama di indagine alla ricezione del metodo morelliano tra Otto e Novecento, ai suoi risvolti epistemologici, con uno sguardo anche alle sue implicazioni archeologiche.
Giovanni Morelli fu una figura dibattuta, se non addirittura controversa, sia presso i contempora... more Giovanni Morelli fu una figura dibattuta, se non addirittura controversa, sia presso i contemporanei sia nel dibattito critico successivo, che giunse nel corso del Novecento ad una quasi completa rimozione e in seguito ad un recupero orientato prevalentemente ad indagare gli aspetti epistemologici del metodo attributivo che Morelli aveva elaborato. Le proposizioni teorico-didattiche di Morelli, le modalità di trasmissione del suo metodo alla cerchia degli amici ed estimatori, i risultati non sempre coerenti dell’applicazione del metodo attributivo da parte dei morelliani, i dibattiti, le polemiche, le cattive recensioni scaturite dal confronto con altri approcci e scuole suggeriscono oggi una diversa prospettiva in cui affrontare una nuova indagine sul metodo morelliano, ovvero le modalità di trasmissione ai membri del Morelli Circle. In questo contesto è possibile individuare i nodi critici del pensiero di Morelli, leggerne l’impatto sulla coeva cultura italiana e sull’educazione di un circolo di collezionisti-conoscitori appartenenti alla classe dirigente della nuova nazione, scorgere un riflesso sulla retorica del discorso nazionale, che tra il 1883 ed il 1887 fondava sui centenari di Raffello e Donatello i pilastri di una rilettura del Rinascimento in chiave politica.
Il Collegio Ghislieri di Pavia venne fondato nel 1567 da papa Pio V, al secolo Antonio Michele Gh... more Il Collegio Ghislieri di Pavia venne fondato nel 1567 da papa Pio V, al secolo Antonio Michele Ghislieri, nel quadro di una più ampia politica di riorganizzazione del sapere e dei luoghi di produzione della conoscenza della Chiesa dopo il concilio di Trento.
Il progetto del palazzo destinato a ospitare la comunità degli alunni venne affidato a Pellegrino Tibaldi, protagonista dell’architettura in Lombardia nel secondo Cinquecento, e la sua costruzione si protrasse sino ai primi del Seicento, coinvolgendo altri professionisti come Martino Bassi. Il palazzo del collegio si inserì subito nel dibattito sulle residenze collettive per studenti universitari e sui luoghi della formazione, costituendo uno dei prototipi illustri nei successivi sviluppi del tema. Nel corso del Sei-Settecento e dell’Ottocento, i mutati contesti politico-culturali – il riformismo asburgico, la restaurazione, il passaggio alla nuova Italia unita – determinarono molteplici riassetti e ampliamenti riguardanti anche lo spazio pubblico antistante, la piazza, che rappresenta un’ineguagliata scenografia urbana. Infine tra gli anni trenta e gli anni sessanta del Novecento gli ampliamenti del complesso e la costruzione della nuova sezione femminile condussero all’attuale conformazione architettonica, dove tuttora si svolge la vita quotidiana di un’istituzione che oggi opera sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è riconosciuta dal Ministero dell’Università come “Ente di Alta Qualificazione Culturale”.
La mostra (Salone San Pio, ottobre 2015) si propone di presentare al pubblico, per la prima volta... more La mostra (Salone San Pio, ottobre 2015) si propone di presentare al pubblico, per la prima volta, alcuni dei volumi di maggior pregio appartenenti al Fondo Antico della Biblioteca del Collegio. Il tema che si è scelto e che accomuna tutti gli esemplari selezionati è quello del libro illustrato, ovvero il trattato d’arte e architettura, nell’arco cronologico compreso tra il XVI e il XVIII secolo. In questo specifico settore la Biblioteca del Collegio conserva una raccolta di speciale rilievo, sinora non adeguatamente studiata. I pezzi più antichi comprendono un incunabolo e alcune cinquecentine (l’Hypnerotomachia Poliphili, il Vitruvio di Cesare Cesariano, la Prospettiva di Daniele Barbaro), mentre gli altri esemplari si distribuiscono nei secoli successivi (un’edizione seicentesca di Vignola, l’Architectura civil recta, y obliqua di Juan Caramuel y Lobkowitz, Le pitture di Pellegrino Tibaldi e di Niccolò Abbati di Giampietro Zanotti, sino alla storia dell’arte antica di Johann Joachim Winckelmann). Essi segnano il passaggio dalla cultura cinquecentesca a quella barocca, sino all’affermazione dell’illuminismo lombardo e della successiva età napoleonica.
Emilio Visconti Venosta (Milano, 1829 - Roma, 1914) fu uno dei protagonisti del Risorgimento ital... more Emilio Visconti Venosta (Milano, 1829 - Roma, 1914) fu uno dei protagonisti del Risorgimento italiano. Patriota, diplomatico e senatore del Regno, fu personalità di alto profilo nella politica della nuova nazione dopo l’unità. Amico e sodale del critico d’arte Giovanni Morelli, riunì una cospicua e scelta raccolta di dipinti del Rinascimento italiano, oggi divisa tra il Museo Poldi Pezzoli di Milano e la villa Visconti Venosta di Grosio in Valtellina. Sulla base di una ricca documentazione d’archivio il libro prende in esame gli aspetti sinora meno approfonditi della complessa personalità di Visconti Venosta: la formazione della collezione, gli interventi critici a stampa dedicati all’esposizione e alla difesa del metodo “morelliano”, i sopralluoghi in musei, gallerie e chiese tra Roma, Verona e Pavia, l’attività di presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
Emilio Visconti Venosta emerge quale esponente di quella generazione che aveva contribuito a fare l’unità d’Italia e che alla patria e alle sue glorie artistiche aveva dedicato energia e passione, come egli stesso scrisse nel 1884: «Intorno agli uomini che, pei loro studi, avranno acquistato una autorità incontrastata non tarderà poi a formarsi quell’opinione colta e illuminata che stimola e, al tempo stesso, sorveglia. Così soltanto potremo evitare la taccia d’essere immemori custodi di quel tesoro che l’arte, nei giorni della sua gloria, ha lasciato in retaggio all’Italia».
"Summus et perpetuus inquisitor", cardinale con il titolo di Santa Maria sopra Minerva, pontefice... more "Summus et perpetuus inquisitor", cardinale con il titolo di Santa Maria sopra Minerva, pontefice dal 1566 al 1572 con il nome di Pio V, il domenicano Antonio Michele Ghislieri è ricordato agli annali della storia come intransigente e rigoroso difensore dell'ortodossia cattolica. Subito dopo la sua elezione al soglio pontificio, a Roma e in Europa si guadagnò la fama di sovrano insensibile alle arti e alle antichità e poco incline a manifestazioni di grandiosità nell'architettura.
I saggi riuniti in questo volume, che ha origine da una giornata di studio tenutasi presso il Collegio Ghislieri di Pavia nel 2005, riprendono in esame la questione storiografica e le testimonianze del mecenatismo di Pio V per delineare un profilo diverso del pontefice alessandrino. Le immagini dipinte e le fabbriche architettoniche da lui commissionate o eseguite durante il suo pontificato – a Roma e in Lombardia – esprimono la forza e la risolutezza dell'impegno profuso da papa Ghislieri nella salvaguardia della fede cattolica, in un quadro in cui forme auliche e recupero dell'antico si fondevano in un'unica calibrata visione celebrativa della Chiesa. A queste vicende si aggiungono, in proseguo di tempo, le iniziative volte a conservare e divulgare l'immagine del papa, beatificato nel 1672 e canonizzato nel 1712, nonchè gli episodi rilevanti del suo regno quali la battaglia di Lepanto e i culti da lui promossi come quello della Vergine del Rosario.
La Cappella del Collegio Ghislieri di Pavia attendeva da molti anni una compiuta ed esauriente tr... more La Cappella del Collegio Ghislieri di Pavia attendeva da molti anni una compiuta ed esauriente trattazione delle sue vicende storiche, architettoniche e decorative. Il presente volume intende colmare questa lacuna degli studi, raccogliendo il cospicuo materiale documentario disponibile e analizzando le strutture edilizie e le opere d’arte tuttora visibili. Il cantiere della Cappella è ripercorso nelle sue fasi a partire dai primi anni della costruzione del Collegio, sotto la direzione di Pellegrino Tibaldi (1571-84), sino agli ultimi interventi ottocenteschi. Sul fronte della decorazione e degli arredi, spiccano la pala d’altare del Moncalvo (1618-19) e il ciclo di cinque dipinti commissionato a pittori lombardi e del centro Italia per la beatificazione del fondatore Pio V (1672-73). Tutti gli interventi contribuiscono ad accrescere il ruolo altamente rappresentativo della Cappella e dell’antistante Salone S. Pio. La comunità collegiale recupera così al pieno godimento e all’attenzione degli studiosi un luogo tra i più significativi della storia pavese tra Cinque e Seicento.
Nel 1962, Giuliano Briganti introduceva un’inedita categoria sociale, quella dei ‘virtuosi’, a se... more Nel 1962, Giuliano Briganti introduceva un’inedita categoria sociale, quella dei ‘virtuosi’, a seguire, nel 1963, Francis Haskell definì un concetto altrettanto performante, quello di ‘provincia’. Muovendo da tali intuizioni ed estendendole insieme al delta cronologico di riferimento (1400-1900), il volume "The Taste of Virtuosi" propone al lettore un ideale crossover per il tramite di personalità – esponenti del ceto dirigente e magnatizio, feudatari, mogli-figlie-madri di feudatari, prelati, ma anche pittori-falsari e intenditrici d’arte – certo distanti dal punto di vista delle epoche di riferimento, della provenienza e della tipologia sociale di appartenenza, ma, comunque, a tal punto significanti da costituire sicuri exempla di nuovi ‘virtuosi’ in ragione di una pratica del collezionismo e del mecenatismo intesa quale «specchio di cultura e termometro del gusto» (C. De Benedictis).
Events by Gianpaolo Angelini
Un ciclo di incontri per rendere noto ad un più vasto pubblico il lavoro di ricerca, indagine e d... more Un ciclo di incontri per rendere noto ad un più vasto pubblico il lavoro di ricerca, indagine e divulgazione della Società storica valtellinese. In collaborazione con Comune di Sondrio, MVSA, Biblioteca Pio Rajna, Provincia di Sondrio, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, gli eventi si inseriscono nel progetto "Sondrio capoluogo alpino 500 anni".
Martedì 5 marzo 2023, alle ore 15:00, presso l’Aula Goldoniana del Collegio Ghislieri di Pavia, s... more Martedì 5 marzo 2023, alle ore 15:00, presso l’Aula Goldoniana del Collegio Ghislieri di Pavia, si terrà il secondo appuntamento del ciclo "IN MOSTRA. Storie di allestimenti, esposizioni, musei", a cura di Gianpaolo Angelini ed Elisabetta Modena (Dipartimento di Studi Umanistici). Il nuovo appuntamento è dedicato alla mostra che nello scorso anno la Villa Necchi Campiglio di Milano ha ospitato alla riscoperta della collezione d’arte contemporanea di Adriano Pallini, celebre sarto milanese con atelier in via dell’Orso sino al 1955. Interverranno i curatori della mostra, Paolo Campiglio (Università di Pavia) e Roberto Dulio (Politecnico di Milano).
Giovedì 30 novembre, Aula Goldoniana del Collegio Ghislieri di Pavia (Piazza Ghislieri 5) e vener... more Giovedì 30 novembre, Aula Goldoniana del Collegio Ghislieri di Pavia (Piazza Ghislieri 5) e venerdì 1° dicembre 2023, Aula Bottigella di Palazzo San Tommaso (Piazza del Lino 2)
Anteprima della mostra a, Cuneo, Complesso monumentale di San Francesco, 24 dicembre 2023 (Intesa... more Anteprima della mostra a, Cuneo, Complesso monumentale di San Francesco, 24 dicembre 2023 (Intesa Sanpaolo, Fondazione CRC)
Mercoledì 8 novembre 2023, ore 15
AULA GOLDONIANA DEL COLLEGIO GHISLIERI
Piazza Collegio Ghisli... more Mercoledì 8 novembre 2023, ore 15
AULA GOLDONIANA DEL COLLEGIO GHISLIERI
Piazza Collegio Ghislieri 5
| Giovedì 9 novembre 2023, ore 15
SALA BIANCA DEL COLLEGIO BORROMEO
Piazza Collegio Borromeo 9
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Books by Gianpaolo Angelini
A cura di Gianpaolo Angelini
Collana "Atti e documenti", n. 16
Il progetto del palazzo destinato a ospitare la comunità degli alunni venne affidato a Pellegrino Tibaldi, protagonista dell’architettura in Lombardia nel secondo Cinquecento, e la sua costruzione si protrasse sino ai primi del Seicento, coinvolgendo altri professionisti come Martino Bassi. Il palazzo del collegio si inserì subito nel dibattito sulle residenze collettive per studenti universitari e sui luoghi della formazione, costituendo uno dei prototipi illustri nei successivi sviluppi del tema. Nel corso del Sei-Settecento e dell’Ottocento, i mutati contesti politico-culturali – il riformismo asburgico, la restaurazione, il passaggio alla nuova Italia unita – determinarono molteplici riassetti e ampliamenti riguardanti anche lo spazio pubblico antistante, la piazza, che rappresenta un’ineguagliata scenografia urbana. Infine tra gli anni trenta e gli anni sessanta del Novecento gli ampliamenti del complesso e la costruzione della nuova sezione femminile condussero all’attuale conformazione architettonica, dove tuttora si svolge la vita quotidiana di un’istituzione che oggi opera sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è riconosciuta dal Ministero dell’Università come “Ente di Alta Qualificazione Culturale”.
Emilio Visconti Venosta emerge quale esponente di quella generazione che aveva contribuito a fare l’unità d’Italia e che alla patria e alle sue glorie artistiche aveva dedicato energia e passione, come egli stesso scrisse nel 1884: «Intorno agli uomini che, pei loro studi, avranno acquistato una autorità incontrastata non tarderà poi a formarsi quell’opinione colta e illuminata che stimola e, al tempo stesso, sorveglia. Così soltanto potremo evitare la taccia d’essere immemori custodi di quel tesoro che l’arte, nei giorni della sua gloria, ha lasciato in retaggio all’Italia».
I saggi riuniti in questo volume, che ha origine da una giornata di studio tenutasi presso il Collegio Ghislieri di Pavia nel 2005, riprendono in esame la questione storiografica e le testimonianze del mecenatismo di Pio V per delineare un profilo diverso del pontefice alessandrino. Le immagini dipinte e le fabbriche architettoniche da lui commissionate o eseguite durante il suo pontificato – a Roma e in Lombardia – esprimono la forza e la risolutezza dell'impegno profuso da papa Ghislieri nella salvaguardia della fede cattolica, in un quadro in cui forme auliche e recupero dell'antico si fondevano in un'unica calibrata visione celebrativa della Chiesa. A queste vicende si aggiungono, in proseguo di tempo, le iniziative volte a conservare e divulgare l'immagine del papa, beatificato nel 1672 e canonizzato nel 1712, nonchè gli episodi rilevanti del suo regno quali la battaglia di Lepanto e i culti da lui promossi come quello della Vergine del Rosario.
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AULA GOLDONIANA DEL COLLEGIO GHISLIERI
Piazza Collegio Ghislieri 5
| Giovedì 9 novembre 2023, ore 15
SALA BIANCA DEL COLLEGIO BORROMEO
Piazza Collegio Borromeo 9
A cura di Gianpaolo Angelini
Collana "Atti e documenti", n. 16
Il progetto del palazzo destinato a ospitare la comunità degli alunni venne affidato a Pellegrino Tibaldi, protagonista dell’architettura in Lombardia nel secondo Cinquecento, e la sua costruzione si protrasse sino ai primi del Seicento, coinvolgendo altri professionisti come Martino Bassi. Il palazzo del collegio si inserì subito nel dibattito sulle residenze collettive per studenti universitari e sui luoghi della formazione, costituendo uno dei prototipi illustri nei successivi sviluppi del tema. Nel corso del Sei-Settecento e dell’Ottocento, i mutati contesti politico-culturali – il riformismo asburgico, la restaurazione, il passaggio alla nuova Italia unita – determinarono molteplici riassetti e ampliamenti riguardanti anche lo spazio pubblico antistante, la piazza, che rappresenta un’ineguagliata scenografia urbana. Infine tra gli anni trenta e gli anni sessanta del Novecento gli ampliamenti del complesso e la costruzione della nuova sezione femminile condussero all’attuale conformazione architettonica, dove tuttora si svolge la vita quotidiana di un’istituzione che oggi opera sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è riconosciuta dal Ministero dell’Università come “Ente di Alta Qualificazione Culturale”.
Emilio Visconti Venosta emerge quale esponente di quella generazione che aveva contribuito a fare l’unità d’Italia e che alla patria e alle sue glorie artistiche aveva dedicato energia e passione, come egli stesso scrisse nel 1884: «Intorno agli uomini che, pei loro studi, avranno acquistato una autorità incontrastata non tarderà poi a formarsi quell’opinione colta e illuminata che stimola e, al tempo stesso, sorveglia. Così soltanto potremo evitare la taccia d’essere immemori custodi di quel tesoro che l’arte, nei giorni della sua gloria, ha lasciato in retaggio all’Italia».
I saggi riuniti in questo volume, che ha origine da una giornata di studio tenutasi presso il Collegio Ghislieri di Pavia nel 2005, riprendono in esame la questione storiografica e le testimonianze del mecenatismo di Pio V per delineare un profilo diverso del pontefice alessandrino. Le immagini dipinte e le fabbriche architettoniche da lui commissionate o eseguite durante il suo pontificato – a Roma e in Lombardia – esprimono la forza e la risolutezza dell'impegno profuso da papa Ghislieri nella salvaguardia della fede cattolica, in un quadro in cui forme auliche e recupero dell'antico si fondevano in un'unica calibrata visione celebrativa della Chiesa. A queste vicende si aggiungono, in proseguo di tempo, le iniziative volte a conservare e divulgare l'immagine del papa, beatificato nel 1672 e canonizzato nel 1712, nonchè gli episodi rilevanti del suo regno quali la battaglia di Lepanto e i culti da lui promossi come quello della Vergine del Rosario.
AULA GOLDONIANA DEL COLLEGIO GHISLIERI
Piazza Collegio Ghislieri 5
| Giovedì 9 novembre 2023, ore 15
SALA BIANCA DEL COLLEGIO BORROMEO
Piazza Collegio Borromeo 9
Interverranno: John Alexander (University of Texas, San Antonio), Gianpaolo Angelini (Università di Pavia), Maria Giulia Aurigemma (Università “G. D’Annunzio”, Chieti-Pescara), Massimiliano Caldera (Soprintendenza ABAP, Torino), Alessandra Casati (Università dell’Insubria), Fulvio Cervini (Università di Firenze), Giulia Daniele (Scuola Normale Superiore), Luisa Giordano (Università di Pavia), Pier Luigi Mulas (Università di Pavia), Antonella Perin (Associazione Casalese Arte e Storia), Magda Tassinari (studiosa indipendente), Clara Seghesio (Università di Torino), Antonio Vannugli (Università del Piemonte Orientale).
GIOVEDÌ 16 MARZO, ore 18
Corpi che esorbitano, esserifuori misura: il paradosso dell’orrore
MARCO TEDESCHINI, Università di Roma "Tor Vergata"
GIOVEDÌ 30 MARZO, ore 18
Bona et mala mors. Dal Torchio mistico al misticismo dell'orrore
ALESSANDRO ROSSI, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano
GIOVEDÌ 13 APRILE, ore 18
Orrendi concepimenti e parti mostruosi agli inizi dell’età
moderna
OTTAVIA NICCOLI, Università di Trento
GIOVEDÌ 27 APRILE, ore 18
Il piacere dell'orrore: corpi, mostri e nefandezze nella fruizione
estetica
SERENA FELOJ, Università di Pavia dialoga con MADDALENA MAZZOCUT-MIS, Università Statale di Milano
Il ciclo è riconosciuto dalla Scuola IUSS di Pavia, quale attività formativa extra-ambito dei Corsi ordinari.
LA CAPPELLA DELL’UMILTÀ DI SAN FRANCESCO AL SACRO MONTE DI ORTA SAN GIULIO. STUDI E RESTAURO, a cura di Massimiliano Caldera e Cecilia Castiglioni (Scalpendi, Milano 2022).
Insieme ai curatori ed agli autori del volume, interverranno LUISA GIORDANO (Università di Pavia) e PAOLA STRADA (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Milano). Introduce GIANPAOLO ANGELINI (Università di Pavia).
23 giugno 2022, ore 18,00
Como, Via Francesco Petrarca 9
Interviene: Gabriella Arrigoni, Victoria & Albert Museum, London
Introducono: Gianpaolo Angelini e Maria Elena Gorrini, Università di Pavia
L’evento si terrà in streaming su prenotazione attraverso la piattaforma Eventbrite (il link sarà reso disponibile su Ghislieri.it). Sarò possibile seguirlo in streaming sul canale YouTube del Collegio Ghislieri.
All’ingresso sarà necessario presentare un green pass valido.
Interventi di Gianpaolo Angelini, Augusta Corbellini, Francesca Bormetti, Massimo Della Misericordia, Michele Prandi.
Con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Comune di Sondrio, Biblioteca Civica Pio Rajna e con il sostegno di BIM, Fondazione AEM, Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, Banca Popolare di Sondrio.
Conversazione intorno alla mostra “Alessandria scolpita. Sentimenti e passioni fra gotico e rinascimento” (Alessandria, Palazzo Monferrato, 14 dicembre 2018 – 5 maggio 2019).
Intervengono: MASSIMILIANO CALDERA, FULVIO CERVINI, ROBERTO LIVRAGHI
Introduce: GIANPAOLO ANGELINI
Gli autori ne discuteranno con MASSIMILIANO CALDERA e EUGENIA BIANCHI - Introduce GIANPAOLO ANGELINI
Pavia, Collegio Ghislieri, Aula Goldoniana - giovedì 7 marzo 2019, ore 17,30
Università di Pavia, Dipartimento di Scienze politiche e sociali
Aula Grande, 6-7 novembre 2024
Comunità Montana Valle Intelvi, San Fedele Intelvi
24-25 giugno 2023
VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia, Sala del Refettorio, Via del Plebiscito 118, 00186 Roma (May 24th, 25th, 27th) and Bibliotheca Hertziana, Villino Stroganoff, Via Gregoriana 22, 00187 Roma (May 26th)
"ARCHEOLOGIA URBANA E PATRIMONIO CULTURALE RELIGIOSO A PAVIA"
A cura di OLIMPIA NIGLIO
Pavia, 21-22 giugno 2022
Aula del Quattrocento, Università di Pavia, Piazza Leonardo da Vinci, Pavia
Ciclo di incontri a cura di Matteo Di Tullio
Lunedì 16 maggio, ore 14.30
aula ADL2, Corso Strada Nuova 106/c, ex vicolo Vigoni
V. Percorsi insoliti nella Milano cristiana di Settecento e Ottocento
Istituto Superiore di Scienze Religiose, Milano
Fondazione Scuola Beato Angelico
Corso di Alta Formazione di Turismo religioso per guide turistiche, insegnanti di religione, studenti e cultori di storia dell’arte, catechisti
L'Europa delle Università: contesti comuni e peculiarità locali attraverso l'esame delle fonti (origini - XX secolo) // Universities in Europe: common contexts and local peculiarities through source analysis (origins - XX century)
Settecento oggi: studi e ricerche in corso
Marina di Massa, 24-26 maggio 2017
(Villaggio Torre Marina – via Fortino di San Francesco, 1)
episodio problematico nel panorama dell’architettura religiosa a Roma tra l’ultimo decennio del
XVI secolo e i primi anni d
el successivo. La letteratura critica in argomento ha più volte ribadito la
peculiarità e l’eccentricità di alcune soluzioni formali, come il binato di colonne libere nella navata
e l’articolazione del prospetto laterali tramite possenti contrafforti. Il p
resente lavoro si è
indirizzato alla ricostruzione delle vicende storiche del cantiere con l’ausilio di nuova
documentazione archivistica, riportandolo nell’alveo del dibattito sorto intorno all’organizzazione
delle aule ecclesiali e in modo specifico alla
chiesa del Gesù, di cui San Salvatore in Lauro
costituisce una riedizione in forme monumentali e classiciste. La lettura restitutiva del progetto
originario del capocroce ha individuato in San Salvatore in Lauro uno dei momenti della riflessione
sull’arti
colazione spaziale degli impianti cruciformi in parallelo con le prime idee progettuali legate
alla chiesa dei Santi Luca e Martina, in anticipo su un tema che ebbe in Pietro da Cortona e in Carlo
Rainaldi esempi di più compiuta realizzazione.
L'architetto lettore
Vicenza, Palladio Museum, 15-17 giugno 2017
portraits according to the model of the Paolo Giovio Museum, which preceded the religious replica by Federico Borromeo for the Biblioteca Ambrosiana. The role of the family grew with the marriage between Pompeo and Lucia Cusani, and with the appointment of Alfonso Litta as archbishop of Milan, who was in close relationship with the Roman artistic circles, fostering contacts between the Veneranda Fabbrica del Duomo in Milan and Gian Lorenzo Bernini. At the turn of the eighteenth century two marriages among members of the families Visconti-Borromeo-Arese joined the two families’ assets by starting another phase of the Litta family strategy. The proposal aims to define the taste and the commission of the Litta family during the seventeenth century, through the monumental, artistic and literary evidences, reconnecting them to the coeval experiences of other illustrious Milanese families, such as the Cusani, the Arese, the Visconti (of Brignano and of Breccia), and the Borromeo.
Istituto Pavese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea
Pavia, Università degli Studi, 21 settembre -10 novembre 2023
Il corso, a iscrizione obbligatoria, è rivolto principalmente ai docenti delle scuole secondarie, ma è aperto a tutti gli interessati. Si svolge in 8 incontri settimanali, di 2 ore ciascuno.
"La seconda reggia di Torino: ricerche, restauri e riallestimenti a palazzo Chiablese".
Martedì 29 novembre 2022, ore 11,00, presso il Collegio Ghislieri, Aula Bernardi, MASSIMILANO CALDERA e CECILIA CASTIGLIONI (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino), interverranno sul tema:
"La conservazione dalla montagna sacra. Restauri e storia ai Sacri Monti di Varallo e Orta".
PROF. ARCH. OLIMPIA NIGLIO
SEMINARIO DEL PROF. GIANPAOLO ANGELINI
FACOLTÀ DI INGEGNERIA | UNIVERSITÀ DI PAVIA
aula E2, 16 novembre 2022, ore 9,00
Pavia, Collegio Ghislieri, Aula Bernardi, 18 ottobre 2022, ore 18,00
Dipartimento di Studi Umanistici | Università di Pavia
Pavia, Musei Civici del Castello Visconteo, sala del modello ligneo del duomo, giovedì 16 dicembre, ore 15,00
Dipartimento di Studi Umanistici, Università di Pavia
L'approvvigionamento lapideo nei cantieri del Duomo e della Certosa di Pavia tra XIV e XV secolo
FILIPPO GEMELLI
2 dicembre 2022
Marmi in viaggio. Pietre da costruzione e altari policromi nel Duomo di Pavia nel Seicento
ALESSANDRA CASATI
16 dicembre 2022
CONSUNTIVI PROVVISORI DOPO UN ANNO DI PANDEMIA
MARIA ELENA COLOMBO
accademia di belle arti di brera | 11.05.2021, h 14,30
COSTRUIRE UN MUSEO PER L'ITALIA UNITA TRA TUTELA E DISPERSIONE
PAOLA NICITA | gallerie nazionali barberini corsini, roma | RESCHEDULED 25.05.2021, h 14,30
DA NAPOLEONE ALL’ESPOSIZIONE VOLTIANA: 100 ANNI DI COLLEZIONISMO E TUTELA A COMO E SUL LARIO 1799-1899
GIANPAOLO ANGELINI
università di pavia | RESCHDEULED 1.6.2021, h 14,30
Link ZOOM e info: gianpaolo.angelini@unipv.it
dell’insegnamento di
STORIA DELL’ARCHITETTURA 1
LABORATORIO
Prof. Gianpaolo Angelini
a.a. 2019/2020
martedì 14 gennaio 2020
Univeristà degli Studi di Pavia
Facoltà di Ingegneria – via Ferrata
Aula A4, ore 14,00
I grandi cantieri
architettonici a Pavia
tra Quattro e Cinquecento
(il duomo, l’università,
i collegi)
Contratti, materiali e strumenti
Incontri precedenti:
Mercoledì 11 dicembre 2019 - Trattati e manuali per la professione dell’architetto e dell’ingegnere dal Rinascimento al Neoclassicismo
Biblioteca del Collegio Ghislieri – Pavia
Incontri successivi:
Lunedì 20 gennaio 2010 - Il cantiere del duomo di Milano dal XV al XVIII secolo
Museo del Duomo, Milano
L’incontro di martedì 14 gennaio è aperto a tutti gli interessati. La visita del 20 gennaio è riservata ai soli studenti del corso di Storia dell’architettura 1.
Info: gianpaolo.angelini@unipv.it
ANDREA LEONARDI
(Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”)
COLLEGIO GHISLIERI, PAVIA
AULA GOLDONIANA, 14 APRILE 2016, ore 11.30
Interviene
LUCIA PINI
(Museo Bagatti Valsecchi, Milano)
PAMELA PERILLO, "Arte e criminalità organizzata: un collezionismo particolare".
JACOPO MILANESI, "La salvaguardia del patrimonio artistico durante la prima guerra mondiale: Pavia rifugio temporaneo per i Cavalli di San Marco".
Relatore: Orietta Lanzarini (Università degli Studi di Udine)
Pavia, Collegio Ghislieri, aula Goldoniana
24 novembre 2014, ore 14,30
Prof. Jean Guillaume
Pavia, Collegio Ghislieri, 6 novembre, ore 14,30
"Il Duomo di Milano nel Vitruvio di Cesare Cesariano"
Pavia, Collegio Ghislieri, Aula Goldoniana
7 ottobre 2014, ore 14,30
Scultura lignea e policroma in Lombardia tra Sei e Settecento. Maestri, botteghe, percorsi e tipologie
AISU - Associazione Italiana di Storia Urbana
Pavia, 10-11-12 settembre 2020
PRIMO GIORNO
10 settembre 2020
15,00-17,00
TAVOLA ROTONDA 2. I luoghi della cura tra Medioevo ed età moderna
Discussant: Donatella Calabi (Università Iuav di Venezia), Renata Crotti (Università di Pavia)
Partecipano:
2.1 Elena Svalduz (Università di Padova) 2.2 Isabel Ruiz Garnelo (Universitat de València), 2.3 Carlos Plaza (Universidad de Sevilla), 2.4 Emanuela Garofalo (Università di Palermo), 2.5 Daniele Pascale Guidotti Magnani (Università di Bologna), 2.6 Ivana Quaranta (Indipendent research), 2.7 Barbara Tetti (Sapienza Università di Roma), 2.8 Federico Bulfone Gransinigh (Università G. d’Annunzio, Chieti-Pescara), 2.9 Carlos Alberto Cacciavillani, Claudio Mazzanti (Università G. d’Annunzio, Chieti-Pescara), 2.10 Stefano Zaggia (Università di Padova), 2.11 Gianpaolo Angelini (Università di Pavia)
Laurea magistrale in Storia e valorizzazione dei beni culturali
Dipartimento di Studi Umanistici - Università degli Studi di Pavia
L’incontro seminariale si inserisce all’interno del percorso didattico del corso di Storia dell’architettura moderna ed è dedicato ad approfondire protagonisti, modi e tempi della circolazione di maestranze dalla regione dei laghi lombardi e svizzeri verso i grandi cantieri della Roma tardorinascimentale e barocca e quindi nei territori dell’Europa centrale e orientale (paesi germanici, Polonia, Lituania, Russia). Uno sguardo particolare sarà riservato agli strumenti grafici utilizzati da questi professionisti dell’architettura e della decorazione: disegni di progetto, rilievi, schizzi, taccuini ecc.
Laurea magistrale in Storia e valorizzazione dei beni culturali
Dipartimento di Studi Umanistici - Università degli Studi di Pavia
L’incontro seminariale si inserisce all’interno del percorso didattico del corso di Storia dell’architettura moderna ed è dedicato ad approfondire protagonisti, modi e tempi del cantiere edilizio, a partire dagli esempi forniti dal patrimonio monumentale e dai fondi archivistici di Pavia, con particolare attenzione alla formazione e professione dell’architetto-capomastro, agli strumenti impiegati per la costruzione, ai materiali ed ai diversi sistemi di approvvigionamento (pietra, laterizio ecc.), alle problematiche della conservazione e del restauro.
and designing. Nonetheless, the enormous legacy in the architectural culture of Austrian Lombardy is a critically acquired fact, thanks to the presence of the pupil and collaborator Giuseppe Piermarini, who was a master of Neoclassicism. The previous episode, such as the facade on the garden of Palazzo Monti Sormani Andreani Verri, designed by Benedetto Alfieri, indicates a horizon of approach to new paths of architecture and decoration, but the most significant junction at the end of the seventh decade of 18th century was the private patronage. In particular,
the staircase of Palazzo Bigli, in via Borgonuovo, which disappeared during the Allied bombings in the summer of 1943, represents the most significant and unknown episode.
construction of new buildings, which took on a monumental size until the end of the 18th century when the Austrian government attributed university architecture with a leading role in neoclassical urban reform.
the inventory of his library kept in the convent of Faenza and then dispersed. It consisted of over a hundred books in mathematics, astronomy, military and mechanical art, as well as architectural treatises. Among these we can find out an unusual interest in the French treatise writers, Du Cerceau and Jean Cousin. The analysis of Paganelli’s collection of books therefore raises broader questions on the circulation of ideas and architectural knowledge in Rome and in the Legazioni between the end of the Renaissance and the beginning of the Baroque period.
a vision in which «artistic biography is the basic approach to understanding a work of art», suggesting that individual contribution of artistic personalities and singular monuments is fundamental. The debate, above all in the 1960s, involved scholars such as W. Lotz, P. Murray, J. Wasserman, G. Panofsky-Soergel and touched on issues that are still very topical in the definition of the early Baroque architecture.
[il file caricato è già corretto].
Pietro Ligari, the latter compared with the portrait of Ligari’s daughter Vittoria, also a painter. Documentary and literary sources, most of all letters, allow to connect the examined cases to refections about the awareness of painter’s social and cultural role, his professional ambitions, as well as his inner anxieties.
Il progetto, promosso a cura della Maria Gigliola di Renzo Villata, presentato e approvato dalla Giunta degli Studi Storici, si svolge congiuntamente con la Deputazione di Storia Patria delle Province Parmensi e la Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi, che svilupperanno per le loro aree analoghe ricerche, con riferimento ai ducati ‘padani’ (Parma, Piacenza e Guastalla, Modena), colti, attraverso la forza rievocativa dell’immagine, nello stesso arco cronologico.
Sono coinvolti e vi collaborano attivamente i componenti di un comitato scientifico , fatto di esperti appassionati di storia lombarda: Alessia Alberti, Gianpaolo Angelini, Adele Buratti Mazzotta, Marina Bonomelli, Claudia Bussolino, Maria Canella, Carlo Capra, Marina Cavallera, Alessandro Corsi, Luisa Erba, Romain Iliou, Paolo Galimberti, Maria Carla Garbarino, Giulia Magliola, Paolo Mazzarello, Marino Viganò, Agnese Visconti.
Pavia, Aula Magna del Collegio Giasone del Maino
10-11 ottobre 2019
Comitato scientifico: Ettore Dezza (Presidente), Paolo Benazzo, Stefano Colloca, Renata Crotti, Emanuela Fugazza, Clelia Martignoni, Antonio Padoa Schioppa, Elisa Romano, Salvatore Veca
Patrocinio: Dipartimento di Giurisprudenza, Dipartimento di Studi Umanistici, Società Italiana di Storia del Diritto, Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia
Le carte, inedite, fanno parte di un complesso documentario aggregato all’archivio privato della famiglia Jatta di Ruvo di Puglia, conservato nell’omonimo palazzo gentilizio della cittadina rubastina sede del rinnovato Museo Nazionale Jatta. A Ruvo, l’archivio giunge nel 1933. A questa fase è riferibile l’ultimo ordinamento storicizzato di tale patrimonio che si spiega in ragione delle nozze tra Giovanni Jatta, erede di una lunga tradizione di collezionismo impostata sulle rotte dei grand tourists, con Anna De Beaumont- Bonelli. Anna, era figlia di Maddalena Bonelli che, a sua volta, un secolo prima, nel 1832, aveva sposato il principe tarantino di origini francesi Luigi de Beaumont, creando così le premesse per l’unificazione dei due cognomi in cui il complesso documentario tuttora si riconosce. Il delta cronologico di riferimento dei materiali conservatisi giunge sino al pieno Novecento e offre uno spaccato delle relazioni intrattenute, in special modo per via matrimoniale, con altri casati del ceto dirigente e nobiliare non solo apulo (Ruggieri, Quarti, Morisco, Elefante, Pignone-Del Carretto, Del Giudice-Caracciolo, Doria).
Con ogni evidenza il destino dei Bonelli ha avuto modo di dispiegarsi in un orizzonte ampio, articolato in diversi rami proiettati in una dimensione propria degli Stati Italiani e dunque europea. Si contano i Bonelli napoletani presenti in Campania sino al XVIII secolo e di più diretta filiazione pugliese; quelli siciliani esauritisi già nel XIV secolo; nonché quelli lombardi estinti nel 1756; gli umbro- toscani; i piemontesi e, infine, quelli romani. Gli ultimi due rami, va da sé, di maggiore visibilità, considerate le aperture in direzione della componente più colta della corte papale, dovute in special modo al nipote di Pio V Ghislieri, il cardinale domenicano Michele Bonelli (1541-1598), detto il ’cardinale Alessandrino’, nel quale i Bonelli di Barletta ambivano riconoscere un illustre antenato - lo fecero dagli anni immediatamente successivi alla sua scomparsa e sino al quarto decennio dell’Ottocento -, motore a Pavia della fondazione (1567) del Collegio dedicato allo zio pontefice. Collegio, quello pavese, che, a partire dal XVII secolo, fu uno degli scenari privilegiati del casato, insieme al complesso di Santa Croce a Bosco Marengo e al palazzo posseduto da Michele nell’Urbe, affacciato sulla piazza dei Santi Apostoli.
(*) PI: Andrea Leonardi, Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'. Componenti del gruppo di ricerca: Gianpaolo Angelini, Università degli Studi di Pavia; Luisa Derosa, Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'; Giuseppe De Sandi, Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'; Rosalina Grumo, Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'; Antonella Pompilio, Archivio di Stato di Bari.
Le recenti ricorrenze del bicentenario della nascita di Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc (Parigi, 27 gennaio 1814 – Losanna, 17 settembre 1879), del centenario della morte di Camillo Boito (Roma, 30 ottobre 1836 – Milano, 28 giugno 1914) e del cinquantenario dell’emanazione della Carta del Restauro di Venezia (Congresso Internazionale degli Architetti e Tecnici dei Monumenti, 31 maggio 1964) hanno offerto lo spunto per rinnovare il confronto scientifico sul tema della reintegrazione della lacuna – che oramai vanta una felice e ricca fortuna bibliografica – e per fare un punto sullo stato dell’arte e sulle prospettive future in questo ambito, sia dal punto di vista storico-critico, sia da quello dell’esperienza progettuale.
II sessione 24 maggio dalle ore 9.30
Pavia, Palazzo San Tommaso, Piazza del Lino, 1 - Aula Bottigella