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Il manifesto di Leopoldo II alle potenze d’Europa: un documento contraddittorio? Introduzione Il manifesto , deliberato dal consiglio aulico dell’imperatore Leopoldo II, fu siglato a Vienna il 20 aprile 1791 e viene qui di seguito riportato nella traduzione italiana ( fatta dalla sottoscritta) della versione stampata a Parigi nel maggio 1791. Leggendolo si ricava la netta impressione che esso contraddica in molti passaggi le idee politiche fino ad allora espresse da Leopoldo non solo teoricamente, in modo particolare nella corrispondenza con la sorella Maria Cristina governatrice dei Paesi Bassi austriaci, in cui veniva criticato il centralismo burocratico giuseppino e sostenuta l’idea di una monarchia costituzionale, ma anche e soprattutto nella pratica di governo sia in Toscana che nei primi mesi da imperatore. Mi è sembrato pertanto utile, dopo una presentazione integrale del Manifesto, confrontare i passaggi fondamentali del documento innanzi tutto con la lettera del 25 gennaio 1790 alla sorella Maria Cristina in cui Leopoldo esprime il suo credo politico e poi con alcuni stralci dei progetti costituzionali per il granducato di Toscana per l’Austria, la Boemia e l’Ungheria che l’imperatore stava elaborando nello stesso tempo in cui veniva redatto il Manifesto. Si tratta veramente di un cambiamento di rotta, di una contraddizione reale o di altro? Domande a cui non è facile trovare una risposta, quanto meno dal punto di vista razionale, a meno di non ammettere che il documento sia stato redatto sotto la pressione del consiglio, incalzato dalle richieste incalzanti dei fuoriusciti francesi, specialmente il conte di Artois, cosa alquanto improbabile visto il carattere dirigistico dell’imperatore.
Giuseppe Cosenza, Emanuele Fadda, Alfredo Givigliano (a cura di), Un’Idea di Bourdieu. Campi e pratiche tra filosofia e scienze, collana «Filosofia e Scienza», Aracne, Roma, pp. 125-144. ISBN 978-88-548-6448-1
Il discorso, fra le altre pratiche2013 •
La riflessione di Bourdieu sul discorso si sviluppa soprattutto nei saggi Esquisse d’une théorie de la pratique (1972) e Ce que parler veut dire (1982) e ruota intorno a tre questioni principali: il ruolo del discorso come pratica (modus operandi); il contributo del discorso inteso come produzione linguistica (opus operatum) alla «tesaurizzazione del sapere» sulle pratiche; la relazione fra il discorso e l’ordine sociale. Nel discorso si realizza, infatti, in modo esemplare, la congiuntura fra il contesto storico-sociale abitato dal soggetto parlante e l’habitus linguistico, proponendosi come luogo di osservazione della pratica linguistica rispetto alle altre pratiche in un contesto storico-sociale ben definito.
a) Le novità introdotte dal nuovo art. 140 bis c. cons. Numerosissime sono le novità, in tema di azione di classe, introdotte dal nuovo art. 140 bis c. cons. Il legislatore, facendo tesoro delle osservazioni critiche dei primi commentatori, ha riformato l’istituto e, tra l’altro: 1) riconosciuto la legittimazione del singolo componente della classe a proporre l’azione, aggregando gli interessi degli altri soggetti lesi; 2) precisato con più attenzione i diritti oggetto di tutela; 3) definito i caratteri e la natura dell’atto di adesione; 4) eliminato la possibilità di proporre altre azioni di classe aventi il medesimo oggetto e la facoltà di intervenire nel giudizio collettivo; 5) prescritto che la sentenza resa al termine del giudizio non sia più di solo accertamento ma, anche, di condanna alle restituzioni o al risarcimento dei danni; 6) conseguentemente rimosso ogni traccia dei giudizi individuali di completamento ovvero delle procedure conciliative volte alla liquidazione dei danni. b) Le prospettive aperte dal nuovo strumento di tutela È prematuro pronosticare quale sarà il grado di effettività offerto da questo nuovo strumento di tutela giurisdizionale; certo è che la disciplina attuale necessita di ulteriori regole integrative che colmino i notevoli spazi di incertezza ancora presenti nello scarno testo riformato.
Joy Nwosu, Cinema e Africa. L’immagine dei neri nel cinema bianco e il primo cinema africano visti nel 1968
Premessa alla seconda edizione2014 •
Testo introduttivo alla seconda edizione di "Cinema e Africa", saggio edito originariamente nel 1968 da Tindalo col titolo "Cinema e Africa nera".
2017 •
Abbiamo visto che il primo principio della termodinamica registra l'invarianza della quantità di energia totale esistente nell'universo. Il secondo principio registra invece la perdita locale di energia nei sistemi chiusi, il passaggio da stati ordinati meno probabili a stati caotici, più probabili. Il sistema capitalistico, dopo aver conquistato l'intero pianeta, sta diventando un sistema chiuso che perde energia. Ma, una volta sviluppatosi fino al massimo oggi raggiunto, tale sistema incomincia a produrre la propria antitesi su scala mai vista: tre miliardi di salariati lo testimoniano. All'interno di questa forma sociale si configura tutta l'informazione necessaria al salto nella nuova società. E l'informazione è proprio l'elemento in grado di iniettare nuovo ordine nel sistema, nuova energia che la vecchia società non è ormai in grado di utilizzare. Entro la società così com'è, dice Marx, deve essere allora possibile la lettura di elementi della nuova società, altrimenti ogni rivoluzione sarebbe creazione, una prerogativa degli dei. L'informazione si fa dunque programma, teoria. La sua arma "informata" si fa partito.
Osservatorio Associazione Italiana dei Costituzionalisti
Il dialogo continua: note minime sul secondo Parere ex Protocollo n. 16 alla2021 •
The second advisory opinion ex Protocol No. 16 to the European Convention on Human Rights, the first in criminal matters provided by the European Court of Human Rights on 29 May 2020 at the Armenian Constitutional Court's request, presents profiles of interest on a procedural and substantive level. Under the first profile, it pronounces on the admissibility requirements and further clarifies the functioning of the advisory mechanism, introducing novelties oncerning the conformation of the opinion itself. From a substantive point of view, it first establishes the conditions of conventional compatibility for the use of the "legislation by reference" technique and, secondly, adds elements to compare two different versions of law according to the principle of non-retroactivity of the criminal law established by art. 7 ECHR.
File contenente i testi proposti e commentati in occasione dell'incontro sulla Vita Nova di Dante Alighieri svoltosi all'Università di Friburgo il 15 Dicembre 2021, in collaborazione con la Società Dante Alighieri di Friburgo.
Through the constituent parts of the essay, the intentionality of conservation of urban organisms is deepened and the role that the instrument of territorial and urban planning in the pursuit of the objective assumes. In the first part the theme is set in the contemporary, identified through the innovation occurred in the space policy of the European Union, in national and regional legislation, and in the incentive tools for the modernization of companies or the birth of new companies. This is followed by the examination of the territorial coordination plans, carried out by correlating the iconographic representation with the implementing legislation, considered essential formulation in the territorial governance discipline. In Part Two the adopted proposal of the territorial coordination plan of the Metropolitan City of Naples is examined, in Part Three the current territorial plan of the Province of Caserta is deepened. The fist, second, third parts constitute the Chapter First. In the Fourth Part the territorial plan of the Province of Salerno is deepened. The part constitute the Chapter Second. The exam carried out allows to base considerations and comments. Based on spatial planning, the instrumentation of town planning opens up in the Fifth Part, exploring the method of "recognition" adopted in applied experiences, also using the information made available by Google Heart, and its correlation with the technical norms. In Part Six, economic and financial opportunities in urban recovery and regeneration are narrated. The essay concludes by recalling the necessary updating of commitments, in the spirit of creative evolution, philosophical referent of innovative conservation. The Fifth, Sixth part constitute the Chapter Third.
6. „Ja jestem zmartwychwstaniem i życiem” (J 11,1-45). Łazarz jest w każdym z nas, w: Krąg Biblijny 24 (2014), red. P. Łabuda, Tarnów: Biblos 2014, s. 52-59
„Ja jestem zmartwychwstaniem i życiem”Eikasía - Revista Filosofía
De las virtudes político-epistémicas de los feminismos que germinan en las ruralidades2024 •
"Sigma" n.s. 12, 2/3, pp. 67-83
Il principe e il retore. Classicismo come consenso in età imperiale1979 •
Journal of Research and Applications in Agricultural Engineering
Zawartość przeciwutleniaczy w ziołach przyprawowych pochodzących z produkcji ekologicznej i konwencjonalnej2010 •
2023 •
Revista Pistis Praxis
Apoio Espiritual a Famílias Que Vivenciam a Experiência Do Divórcio Titulo2010 •
Health Residencies Journal - HRJ
Efetividade de um colchão modelável para posicionamento de pacientes acamados na prevenção de lesão por pressão2022 •
BioMed Research International
CD8<sup>+</sup>T-Cells Count in Acute Myocardial Infarction in HIV Disease in a Predominantly Male Cohort2015 •
Transactions of the ASABE
A Machine Vision System for Quantification of Citrus Fruit Dropped on the Ground under the Canopy2015 •
Сучасні дослідження з німецької історії
ВТЕЧА ВІД ВІДПЛАТИ: СТРАТЕГІЯ ВИЖИВАННЯ КОЛАБОРАНТА (за матеріалами архівно-слідчої справи Густава Якобовського