Geologia dell’Ambiente
Periodico trimestrale della SIGEA
Società Italiana di Geologia Ambientale
Supplemento al n. 4/2018
ISSN 1591-5352
Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 - DCB Roma
etti del convegno nazionale
Cavità di origine antropica,
modalità d’indagine,
aspetti di catalogazione,
analisi della pericolosità,
monitoraggio e valorizzazione
Roma, 1 dicembre 2017
A cura di
FRANCESCA BOZZANO
)UGENIO DI LORETO
TE9ANIA cISIO
MARIO PARISE
Società Italiana di Geologia Ambientale
Associazione di protezione ambientale a carattere
nazionale riconosciuta dal Ministero dell’ambiente,
della tutela del territorio e del mare con
D.M. 24/5/2007 e con successivo D.M. 11/10/2017
Sommario
PRESIDENTE
Antonello Fiore
CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE
Danilo Belli, Lorenzo Cadrobbi, Franco D’Anastasio
(Segretario), Daria Duranti (Vicepresidente),
Antonello Fiore (Presidente), Sara Frumento,
Fabio Garbin, Enrico Gennari, Giuseppe Gisotti
(Presidente onorario), Gioacchino Lena
(Vicepresidente), Luciano Masciocco, Michele
Orifici, Vincent Ottaviani (Tesoriere), Angelo Sanzò,
Livia Soliani
Geologia dell’Ambiente
Periodico trimestrale della SIGEA
Supplemento al n 4/2018
Anno XXVI - settembre-dicembre 2018
Iscritto al Registro Nazionale della Stampa n. 06352
Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 229
del 31 maggio 1994
DIRETTORE RESPONSABILE
Giuseppe Gisotti
COMITATO SCIENTIFICO
Mario Bentivenga, Aldino Bondesan,
Giancarlo Bortolami, Giovanni Bruno,
Giuseppe Gisotti, Giancarlo Guado,
Gioacchino Lena, Giacomo Prosser,
Giuseppe Spilotro
COMITATO DI REDAZIONE
Fatima Alagna, Federico Boccalaro,
Giorgio Cardinali, Francesco Cancellieri,
Valeria De Gennaro, Fabio Garbin,
Gioacchino Lena, Maurizio Scardella
REDAZIONE
SIGEA: tel. 06 5943344
Casella Postale 2449 U.P. Roma 158
info@sigeaweb.it
PROCEDURA PER L’ACCETTAZIONE DEGLI ARTICOLI
I lavori sottomessi alla rivista dell’Associazione,
dopo che sia stata verificata la loro pertinenza con
i temi di interesse della Rivista, saranno sottoposti
ad un giudizio di uno o più Referees
UFFICIO GRAFICO
Pino Zarbo (Fralerighe Book Farm)
www.fralerighe.it
PUBBLICITÀ
SIGEA
STAMPA
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La quota di iscrizione alla SIGEA per il 2018
è di € 30 e da diritto a ricevere la rivista
“Geologia dell’Ambiente”. Per ulteriori informazioni
consulta il sito web all’indirizzo www.sigeaweb.it
Introduzione
ANTONELLO FIORE
E
ARCANGELO FRANCESCO VIOLO
9
SESSIONE A
CENSIMENTO E CATALOGAZIONE CAVITÀ
Catasto speleologico nazionale delle cavità artificiali
(CA). Classificazione, interventi di tutela e monitoraggio
conseguiti grazie ai dati speleologici e prospettive future
MICHELE BETTI, ROBERTO BIXIO, CARLA GALEAZZI, SANDRO
GALEAZZI, CARLO GERMANI, MARIO MAZZOLI, MARCO MENEGHINI,
GIOVANNI BELVEDERI, MARIO PARISE, STEFANO SAJ
13
L’inventario delle cavità di origine antropica e la Banca
Dati Territoriale online del territorio della Città
Metropolitana di Napoli
PAOLO MARIA GUARINO, ROBERTA CARTA, DANIELA MARIA
ANTONIA, MAURO ROMA, ROCCO MARI, MARCO SORAVIA,
PAOLA NAPOLITANO, GIUSEPPE PALMA, FORTUNATO SGARIGLIA,
ANTONIO SANTO
19
Primo contributo alla realizzazione della Carta
delle Cavità Sotterranee di Roma
FABRIZIO BISCONTI, GIANCARLO CIOTOLI, GIANLUCA FERRI,
ROBERTO FIORE, MAURIZIO LANZINI, STEFANIA NISIO,
MAURO ROMA, RICCARDO PAOLUCCI, IVANO STRANIERI,
CLAUDIO SUCCHIARELLI, MAURIZIO ALLEVI
25
Cavità sotterranee nell’area portuense a Roma
CIANFRIGLIA LAURA, MATTEUCCI RENATO, ROSA CARLO,
SEBASTIANI RENATO
33
Le cavità sotterranee scomparse di Roma: la catacomba
di San Felice scomparsa sulla Via Portuense
GIANCARLO CIOTOLI, STEFANIA NISIO
48
Le cave di pozzolana a Roma e nel territorio
nelle fonti archivistiche settecentesche
ORIETTA VERDI, GIANLUIGI GIANNELLA, CARLO ROSA
57
Cave sotterranee nel Colle Aventino. Cartografia
storica, documenti di archivio e nuove indagini
geoarcheologiche
LETIZIA RUSTICO, ROBERTO NARDUCCI
63
Note preliminari sulle indagini speleologiche
e geologiche dell’acquedotto “Fontana”
di Velletri (Roma)
PIO BERSANI, CARLO GERMANI, CARLA GALEAZZI,
RUGGERO BOTTIGLIA, SANDRO GALEAZZI
72
Il censimento delle cavità naturali e artificiali
della Riserva Naturale Regionale Lago di Vico
(Viterbo)
ANDREA SASSO
76
Censimento e catalogazione delle cavità di origine
antropica mediante prospezioni geofisiche integrate
nell’area de “Il Piano” (Isola d’Elba, Italia)
MARIA DI NEZZA, MICHELE DI FILIPPO, FLAVIO CECCHINI,
SIRO MARGOTTINI, CARIS DE MARTINO, VERONICA PAZZI,
TOMMASO CARLÀ, FEDERICA BARDI, FEDERICO MARINI,
KATIA FONTANELLI, EMANUELE INTRIERI, RICCARDO FANTI
81
Censimento e interesse storico e speleologico delle
fortificazioni militari della Nurra (Sardegna)
PIERPAOLO DORE, ELEONORA DALLOCCHIO
91
Censimento e mappatura della rete di cavità
che sottende il paese di Castelnuovo,
San Pio delle Camere (AQ)
FEDERICA DURANTE, GIORGIO PIPPONZI,
EMANUELE DEL MONTE, ALESSANDRO GHINELLI,
VIDAN ILIC, MARCO NOCENTINI, MARCO TALLINI
95
Altamura memoria del paesaggio:
le cave per l’estrazione del materiale lapideo.
Dal censimento alla valorizzazione dei percorsi
dell’industria estrattiva
EMMA CAPURSO, TERESA NINIVAGGI, GIOVANNI RAGONE
103
Cavità sotterranee di origine antropica in Francia
MARIA LUISA FELICI
108
SESSIONE B
ANALISI DELLA PERICOLOSITÀ TERRITORIALE
Ricostruzione del modello tridimensionale
di una cavità sotterranea nel Complesso Monumentale
dei SS. Marcellino e Festo (Napoli) mediante l’utilizzo
di laser scanner manuale
VINCENZO ALLOCCA, ANNA CLAUDIA ANGRISANI, SILVIO CODA,
MARIA DANZI, PANTALEONE DE VITA, UMBERTO DEL VECCHIO,
DIEGO DI MARTIRE, DOMENICO MASSA, GIANLUCA MININ,
GIOSAFATTE NOCERINO, DOMENICO CALCATERRA
113
Le acque nelle cavità sotterranee di Roma
PIO BERSANI, STEFANIA NISIO, LUCA PIZZINO
117
Il fattore nshape dei pilastri di cave sotterranee
e il loro fattore di sicurezza a compressione desunto
da analisi di regressione multivariata
GIOVANNI BRUNO
126
Analisi sistemica per una valutazione
della suscettibilità al dissesto di territori dell’Agro
Nolano (provincia di Napoli) con presenza di cavità
antropiche in tufo
GIANFRANCO CACCAVALE, DOMENICO CALCATERRA,
MASSIMO RAMONDINI
135
Analisi contestuale di cavità di origine antropica nel
Parco Archeologico delle Terme di Baia (Campania, Italia)
MARCO CORVI, NORMA DAMIANO, PAOLO MARIA GUARINO,
IVANA GUIDONE
155
Nuove metodologie di rilievo di ambienti ipogei
tramite laser scanner: l’esempio di una cavità
artificiale in provincia di Napoli
MARIA DANZI, UMBERTO DEL VECCHIO, GIANLUCA MININ,
VALENTINA BARONE
164
Relazioni tra caratteristiche petrografiche e parametri
geotecnici nelle rocce tenere carbonatiche in Puglia
VINCENZO FESTA, ANTONIO FIORE, MARIA NILLA MICCOLI,
LUIGI SPALLUTO
168
Considerazioni sulla stabilità morfologica della cavità
rocciosa che ospita l’eremo (IX sec) dedicato a San
Michele Arcangelo – Monti Aurunci (Lazio Meridionale)
PAOLO MIELE
185
Criteri di verifica dei pilastri di cave di pozzolana
abbandonate
MARCO MIZZONI, GIANLUIGI GIANNELLA, FILIPPO VIRGILI,
EUTIZIO VITTORI
195
Analisi geostrutturale su nuvola di punti acquisita
con laser scanner 3d: applicazione alla Grotta
di Cocceio, Bacoli (Campania, Italia)
MARCO PAGANO, BIAGIO PALMA, MARIO PARISE,
ANNA RUOCCO
201
Studio numerico parametrico per la definizione di
abachi per la valutazione preliminare della stabilità
di cavità sotterranee in calcarenite tenera
MICHELE PERROTTI, PIERNICOLA LOLLINO,
NUNZIO LUCIANO FAZIO, LUCA PISANO, GIOVANNA VESSIA,
MARIO PARISE, ANTONELLO FIORE, MICHELE LUISI,
MARIA NILLA MICCOLI, LUIGI SPALLUTO
209
Analisi speditiva del quadro fessurativo
caraterizzante gli ambienti sotteranei
della “Ricerca Buca del Serpente”
(Campiglia Marittima, Toscana)
EMILIO POGGETTI, LUCA TINAGLI
214
Preesistenze di natura antropica in una delle regioni
più antiche delle Catacombe dei SS. Marcellino
e Pietro a Roma
MONICA RICCIARDI, RAFFAELLA GIULIANI,
DOMINIQUE CASTEX
219
L’utilizzo di fotografie aeree dell’Aerofototeca
Nazionale degli anni precedenti l’urbanizzazione
del suburbio romano per l’individuazione
e catalogazione di cavità di crollo connesse
alla evoluzione perniciosa di cavità sotterranee
legate ad attività estrattive
CARLO ROSA, GIANLUIGI GIANNELLA
225
SESSIONE C
TECNICHE E PROCEDURE DI MONITORAGGIO E CONSOLIDAMENTO
Le tecniche per operare in sicurezza in spazi confinati
applicate nel progetto di studio e recupero “Forma Aquae
Maxentii”
ELETTRA SANTUCCI, LUCA GIRARDO, STEFANO ADORNATO,
SUSANNA BASSO
245
Sviluppi nelle tecniche e tecnologie di indagine e
monitoraggio delle cavità in venti anni di applicazione
nel laboratorio naturale dell’Orvieto ipogea
ENDRO MARTINI, CLAUDIO SOCCODATO, FILIPPO M. SOCCODATO,
ANGELO CELANO, MICHELE CURUNI, VALENTINA ALBANO
252
Piano per la messa in sicurezza delle cavità
sotterranee instabili nel Cratere Sismico Aquilano
GIORGIO PIPPONZI, EMANUELA FERRINI, FRANCESCO MATTUCCI 258
Cavità di origine antropica e sicurezza degli edifici
scolastici nella città di Roma: i casi di studio
di via Asmara (Municipio II) e via Diana (Municipio V)
ALESSIO ARGENTIERI, MARIA DI NEZZA,
MICHELE DI FILIPPO, MARIA PIRO, GIOVANNI ROTELLA,
FLAVIO CECCHINI, SIRO MARGOTTINI
263
Nuovi studi sulle necropoli etrusche di Tarquinia (VT)
con GPR e Geoelettrica
GRETA BRANCALEONI, SILVIA CASTELLARO, LUIGI PERRICONE 271
Il metodo B&B ottimizzato per la definizione dell’area
tributaria dei pilastri in cave sotterranee
GIOVANNI BRUNO, LUIGI BOBBO, MARIA DOLORES FIDELIBUS 277
Monitoraggio e caratterizzazione idrogeologica di alcuni
qanat nelle vicinanze della Città di Yazd (Iran centrale)
EZIO BURRI, ANDREA DEL BON, ANGELO FERRARI, HOSSEIN
GHAFORI, ALI ASGHAR SEMSAR YAZDI, LABBAF MAJID
KHANEIKI, ARNALDO PIERLEONI, PIETRO RAGNI
283
Gaeta: analisi qualitativa dei fenomeni di instabilità
ed interventi per la riqualificazione ambientale
della spiaggia di Fontania
ILARIA FALCONI
287
GIS e Drone per la gestione emergenziale delle cavità
sotterranee
FILIPPO MASSIMILIANO GAGLIANO
294
Esperienze nell’impiego di aeromobili a pilotaggio
remoto nell’esplorazione, documentazione
e monitoraggio di cavità artificiali sotterranee
MARIO MAZZOLI, ISIDORO BONFÀ, FRANCESCO MARSALA
300
Esplorazione e documentazione di cavità artificiali
sommerse: rischi, cautele esplorative, procedure
consolidate in ambito speleo subacqueo
MARIO MAZZOLI, CARLA GALEAZZI, MARCO VITELLI
304
Consolidamento di cavità e monitoraggio rupe
di Orvieto
PIERFRANCO VENTURA
310
Analisi di stabilità e progetto esecutivo
per la messa in sicurezza di aggrottati
nell’area urbana di Ragusa Ibla
MICHELE ZOCCO, CRISTINA LICITRA
315
SESSIONE D
VALORIZZAZIONE E FRUIZIONE
Pollino UNESCO Geoparco Mondiale. Valorizzazione
e tutela di una cavità antropica, identificata
quale geosito
LUIGI BLOISE, EGIDIO CALABRESE
327
Tutelare e valorizzare il sottosuolo. La ricostruzione 3D
della miniera di grotta della “Buca della Faina
di Poggio all’Aione” (Regione Toscana)
DEBORA BROCCHINI, LUCA DERAVIGNONE, EMILIO POGGETTI 331
La città di Shahrood (Iran nord-orientale) e il suo
approvvigionamento idrico tramite i qanat
EZIO BURRI, ANDREA DEL BON,
DOULATI ARDEJANI FARAMARZ, ANGELO FERRARI,
KARAMI GHOLAM HOSSEIN, PIETRO RAGNI
338
Gli ipogei in Puglia tra conservazione e innovazione
ANTONELLA CALDERAZZI, ROSA PAGLIARULO
343
Gli ipogei di San Dana (LE). Un sistema rupestre
marginale nel Salento meridionale
STEFANO CALÒ, DANIELA LONGO
348
Privata traiani domus. Elaborazioni 3D,
ricerca e fruizione
ELISABETTA CARNABUCI, FEDERICA MICHELA ROSSI,
STEFANO CALÒ, ELETTRA SANTUCCI
356
Il sentiero dell’acqua di Sinalunga
GIANFRANCO CENSINI, PIERPAOLO DORE,
ELEONORA DALLOCCHIO
363
Il complesso ipogeo in località
San Fortunato - Marsciano (PG)
VALERIO CHIARALUCE
369
Potenzialità delle cavità ex-estrattive
tra recupero ambientale e nuovi usi:
applicazioni nel Parco dell’Appia Antica
PAOLA VERONICA DELL’AIRA, CARLO ESPOSITO,
PAOLA GUARINI
374
Gli ipogei di Bagnoregio e Civita (Viterbo):
una ricchezza (quasi) sconosciuta
GIOVANNI MARIA DI BUDUO, VALERIO CHIARALUCE,
LUCA COSTANTINI, TOMMASO PONZIANI
381
Cavità sotterranee di Roma: procedure regionali
per la valutazione della pericolosità geologica e attività
di monitoraggio e conservazione della biodiversità
EUGENIO DI LORETO, LORENZO LIPERI, STEFANIA NISIO,
IVANA PIZZOL, FEDERICA ROSCIOLI, ELENA SANTINI,
ALESSANDRA TOMASSINI
387
Siracusa ipogea: carta di censimento e classificazione
dei principali sistemi ipogei di Acradina Neapolis
ed Ortigia
ANNA MARIA DI MAIO, GAETANO BORDONE,
MARIA GIOMPAPA, CLAUDIO MIRAGLIA, LUCIANO ARENA
392
Conservazione alimentare in ambiente ipogeo:
l’esempio delle cave in sotterraneo della Val di Non
ANTONIO GALGARO, GIORGIA DALLA SANTA,
MATTEO CULTRERA, MICHELE DE CARLI, STEFANO DAZ,
MARCO FAURI, ALESSANDRA DE LULLO, SIMONETTA COLA,
PAOLO SCOTTON, FABRIZIO CONFORTI, ANDREA FUGANTI
403
Il sistema ipogeo di “Kolymbethra - Porta V” nel Parco
Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento: un
esempio di fruizione turistica di una cavità artificiale
GIUSEPPE LOMBARDO, GIOVANNI NOTO, MARCO INTERLANDI,
ELISABETTA AGNELLO, EUGENIO VECCHIO
412
Progetto Norchia ’16-’18. Scavi nella necropoli
di Norchia, (VT), in località Guado di Sferracavallo
SIMONA STERPA
420
Le gallerie delle sorgenti termali di Porretta:
rilievi, monitoraggi, azioni di valorizzazione
STEFANO VANNINI, ALESSANDRO STEFANI
427
Aspetti geomorfologici e cavità d’origine antropica del
territorio dell’Ecomuseo della Tuscia Rupestre (Viterbo)
ANDREA SASSO
435
COMITATO SCIENTIFICO
Gianfranco Andriani (Università degli Studi di Bari)
Mario Bentivenga (Università degli Studi della Basilicata)
Michele Betti (Commissione Nazionale Cavità Artificiali, Società Speleologica Italiana - SSI)
Francesca Bozzano (Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Scienze della Terra e Centro di Ricerca - CERI)
Giovanni Bruno (Politecnico di Bari, Società Italiana di geologia Ambientale - Sigea)
Giancarlo Ciotoli (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria - CNR-IGAG, Roma)
Eugenio Di Loreto (Società Italiana di Geologia Ambientale - Sigea)
Carlo Esposito (Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Scienze della Terra e Centro di Ricerca - CERI)
Gianluca Ferri (Ufficio Dissesti Idrogeologici e Sottosuolo Comune di Roma)
Antonello Fiore (Autorità di Bacino Distrettuale AM, Società Italiana di Geologia Ambientale - Sigea)
Carla Galeazzi (Egeria CRS-Hypogea)
Daniele Giordan (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica, Torino)
Giuseppe Gisotti (Società Italiana di Geologia Ambientale - Sigea)
Maurizio Lanzini (Società Italiana di Geologia Ambientale - Sigea)
Gioacchino Lena (Società Italiana di Geologia Ambientale - Sigea)
Lorenzo Liperi (Regione Lazio)
Piernicola Lollino (Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR-IRPI, Bari)
Luciano Masciocco (Università di Torino, Società Italiana di Geologia Ambientale - Sigea)
Roberto Mazza (Università degli Studi di Roma 3, Dipartimento di Scienze)
Mario Mazzoli (ASSO-Hypogea)
Antonio Monte (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali - CNR-IBAM, Lecce)
Gabriele Scarascia Mugnozza (Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Scienze della Terra e Centro di Ricerca - CERI)
Stefania Nisio (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA)
Mario Parise (Università degli Studi di Bari)
Giuseppe Spilotro (Università degli Studi della Basilicata, Scuola di Ingegneria)
Paolo Tommasi (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria - CNR-IGAG, Roma)
Catasto speleologico nazionale
delle cavità artificiali (CA).
Classificazione, interventi di
tutela e monitoraggio conseguiti
grazie ai dati speleologici e
prospettive future
Italian speleological register of Artificial Cavities.
Classification, protection and monitoring actions
achieved through speleological data and future
perspectives
MICHELE BETTI(1), ROBERTO BIXIO(2),
CARLA GALEAZZI(3), SANDRO GALEAZZI(4),
CARLO GERMANI(5), MARIO MAZZOLI(6),
MARCO MENEGHINI (7), GIOVANNI BELVEDERI(7),
MARIO PARISE(8), STEFANO SAJ(9)
1
Coordinatore Commissione Nazionale Cavità
Artificiali della Società Speleologica Italiana
2 Centro Studi Sotterranei
3 Egeria Centro Ricerche Sotterranee - Sigea
4 Geometra libero professionista – Egeria Centro
Ricerche Sotterranee
5 Curatore Catasto Cavità Artificiali del Lazio SSI/
Federazione Hypogea - Sigea
6 General Manager A.S.S.O. – Hypogea Ricerca e
Valorizzazione Cavità Artificiali
7 Curatori Catasto Nazionale Cavità Artificiali della
Società Speleologica Italiana
8 Geologo, Università Aldo Moro di Bari – Presidente
Artificial Cavities Commission International Union
of Speleology
9 Presidente Centro Studi Sotterranei - Direttore
rivista Opera Ipogea Journal of Speleology in
Artificial Cavities
Parole chiave (key words): Catasto delle cavità artificiali italiane (Register of Italian artificial cavities),
Albero delle tipologie (typological tree of the artificial cavities), Speleologia (Speleology), censimento delle
opere antropiche (inventory of anthropic works), censimenti speleologici tematici (thematic speleological
inventories), Società Speleologica Italiana (Italian Speleological Society)
E-mail autore riferimento: carla.galeazzi3@alice.it
RIASSUNTO
Gli speleologi italiani, a partire dagli anni
‘60 del secolo scorso hanno censito e documentato migliaia di sotterranei artificiali di
interesse storico e antropologico realizzati
dall’uomo o da esso riadattati alle proprie necessità. Alla fine degli anni ’80 fu varato dalla
Commissione Nazionale Cavità Artificiali della
Società Speleologica Italiana un censimento
dedicato, sviluppato su base regionale, denominato “Catasto delle cavità artificiali italiane”. Parallelamente fu predisposta una classificazione tipologica delle cavità artificiali
in base alla funzione (destinazione d’uso) a
cui la struttura sotterranea era adibita, che
ne identifica in modo sintetico la natura. Dal
2012 tale classificazione è stata ufficialmente acquisita anche in ambito internazionale
dalla UIS - International Union of Speleology,
organizzazione mondiale di riferimento per la
speleologia. Il contributo ha per obiettivo la
condivisione in ambito geologico della classificazione tipologica delle cavità artificiali.
Presenta inoltre alcuni esempi di interventi
di monitoraggio, tutela e valorizzazione conseguiti grazie ai dati speleologici e le future
prospettive di condivisione del database nel
rispetto della proprietà intellettuale del lavoro
sin qui svolto.
sotterraneo, è un Ente di protezione ambientale riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente
e della Tutela del Territorio e del Mare, componente dell’International Union of Speleology
- organizzazione speleologica mondiale di riferimento - e della Federazione Speleologica
Europea. Nel 2008 la Società Speleologica Italiana è entrata a far parte della Commissione
Italiana per il coordinamento dell’IYPE - Anno
Internazionale del Pianeta Terra.
A partire dal 1955 l’esperienza tecnica e
scientifica maturata nella esplorazione delle
grotte naturali ha sviluppato sinergie anche
con altre discipline (storia, architettura, antropologia, archeologia, urbanistica) dando
origine alla Speleologia in cavità artificiali
(Chimenti&Consolini, 1958; Dolci, 1958). Nel
1981 viene istituita la Commissione Nazionale Cavità Artificiali, organismo permanente
della Società Speleologica Italiana, composto
da speleologi che svolgono attività tecniche e
scientifiche nel settore. Ad essa è attribuita
la funzione di conservazione dei dati censiti
nel Catasto Nazionale delle Cavità Artificiali
Italiane; essa inoltre promuove censimenti tematici, edita la rivista Opera Ipogea - Journal
of Speleology in Artificial Cavities, promuove e
coordina attività esplorative e di studio scientifico in Italia e all’estero in collaborazione
con i relativi Ministeri ed Università e svolge
attività di consulenza presso gli Enti Locali
interessati alla conoscenza sulla dislocazione
e tipologia delle Cavità Artificiali.
ABSTRACT
Since 1960’s Italian speleologists have
inventoried and documented thousands of
underground sites of historical and anthropological interest, realized or re-worked by
man, in function of his needs. At the end of
1980s the National Commission on Artificial
Cavities of the Italian Speleological Society
started a specific inventory, developed on a
regional basis, denominated “Register of the
Italian Artificial Cavities”. At the same time,
a typological classification of the artificial cavities was defined, based upon their function,
that officially marks its origin of the cavity
itself. Since 2012 this classification has been adopted also at an international level by
UIS - International Union of Speleology. This
contribution has as main goal to share with
geologists the typological classification of the
artificial cavities. Further, it presents some
examples of actions of monitoring, safeguard,
and valorization, obtained thanks to availability of the speleological data, and the future
perspectives of sharing the national database, taking into the due account the respect of
the intellectual property of the data.
INTRODUZIONE
La Speleologia è la scienza che studia le
grotte, la loro origine ed evoluzione, i fenomeni
fisici, biologici e antropici che vi si svolgono e
le attività connesse con la loro esplorazione.
È intrinsecamente correlata con molte discipline: geologia, archeologia, mineralogia, geografia, meteorologia, zoologia, paleontologia,
botanica, microbiologia, paletnologia, folclore
ecc.; la sua definizione nel tempo si è pertanto
ampliata fino a comprendere “ogni azione tesa
alla ricerca, esplorazione, osservazione diretta, studio e documentazione di un ambiente
sotterraneo naturale o artificiale”.
La Società Speleologica Italiana è l’as- DEFINIZIONE DI CAVITÀ ARTIFICIALI
Convenzionalmente, in ambito speleolosociazione nazionale di riferimento per l’esplorazione e la documentazione del mondo gico internazionale, per strutture sotterranee
Geologia dell’Ambiente • Supplemento al n. 4/2018
13
14
Figura 1 – Indicazione delle diverse tecniche costruttive/realizzative ai fini del censimento nel Catasto Nazionale Cavità Artificiali SSI
di origine antropica, altrimenti dette “cavità
artificiali”, si intendono le opere di interesse
storico, archeologico, geologico e antropologico realizzate dall’uomo o riadattate alle
proprie necessità, diffuse in ogni parte del
mondo, diversificate per tecnica costruttiva
(Fig. 1), epoca (Fig. 2) e destinazione d’uso
(Tab. 1).
Si tratta dunque di ambienti scavati nel
sottosuolo, spesso anche in profondità, per
abitarci, per conservare le derrate alimentari,
per estrarre minerali, per rifornire di acqua
gli insediamenti, per bonificare campi e rive lacustri, per rendere sicure le fortezze e le
città cinte di mura, per pregare e seppellire i
defunti e, in tempi più recenti, per proteggere
le popolazioni civili dagli effetti devastanti
Figura 2 – Schema delle epoche di realizzazione
dei bombardamenti aerei ed altri usi ancora zabili e sono soggette a cambiamenti anche
(Galeazzi, 2011; Parise&Sammarco, 2015). sostanziali nel corso degli anni.
Nel 1927 Eugenio Boegan, uno dei paIL CATASTO NAZIONALE DELLE CAVITÀ AR- dri dell’esplorazione speleologica nel nostro
TIFICIALI
paese, fornì una risposta concreta a questa
In Italia il termine “catasto” indica uno esigenza istituendo il Catasto delle Grotte
strumento tecnico-fiscale inizialmente utiliz- Naturali. Sfortunatamente durante la guerra
zato per inventariare gli immobili. Gli scopi del 1940-45 l’intero archivio fu trasferito in
del registro sono al giorno d’oggi numerosi: Germania e vi rimase fino al dopoguerra. Gli
fiscale, sociale, amministrativo, legale e to- speleologi italiani seppero reagire rapidamenpografico. All’inizio del XX secolo, parallela- te ricostituendo il database e dando nuovo immente all’incremento dell’attività esplorativa pulso alla Società Speleologica Italiana (SSI)
gli speleologi italiani hanno intuito l’utilità di (Cappa, 2000). In seguito la registrazione nel
registrare le posizioni e le caratteristiche di “catasto” è stata estesa anche alle Cavità Arogni cavità sotterranea, naturale e artificia- tificiali, alle aree carsiche e gradualmente ai
le. Senza questa attenzione sarebbe stato cosiddetti “censimenti tematici”: antichi acimpossibile conservarne la memoria poiché quedotti sotterranei, emissari artificiali, grotte
molte di esse non sono facilmente localiz- a rischio di inquinamento ambientale, doline
antropogeniche, insediamenti trogloditici, ecc.
Il Catasto Nazionale della Cavità Artificiali è stato istituito nel 1989 come diretta
emanazione della Commissione Nazionale
Cavità Artificiali della SSI; è un database
speleologico nazionale, articolato su base
regionale (Guglia, 2004), in cui confluiscono
i dati inediti degli ipogei artificiali studiati e
catalogati da speleologi e da studiosi indipendenti di varie discipline.
Il Catasto Nazionale CA ha lo scopo di assicurare la conservazione delle informazioni
Geologia dell’Ambiente • Supplemento al n. 4/2018
raccolte nelle esplorazioni e studi eseguiti
nelle Cavità Artificiali, mettendole a disposizione della comunità speleologica e scientifica. Uno dei principi fondanti è che i dati catastali sono di proprietà di chi li ha prodotti ed
elaborati nel rispetto delle vigenti normative
e secondo i criteri dettati dal regolamento del
Catasto Cavità Artificiali (Meneghini, 2006;
Galeazzi&Meneghini, 2007).
Si tratta quindi di un importante strumento di conoscenza del territorio per la
prevenzione di dissesti in aree urbane ed
extraurbane (Parise, 2013), la pianificazione
territoriale, la progettazione di opere strutturali, la gestione di reti sotterranee e, non
ultima, la conoscenza di un patrimonio culturale affascinante e sconosciuto. Da qualche tempo la Società Speleologica Italiana è
impegnata nello sviluppo del Web Information
System del Catasto (Galeazzi, 2010), con lo
scopo di rendere disponibili in rete i dati delle
cavità censite da parte di utenti registrati, a
diversi livelli di fruizione.
MAPPARE E CENSIRE: CONCETTI APPARENTEMENTE SIMILI, IN REALTÀ MOLTO
DIVERSI
Il censimento delle cavità naturali ed artificiali da parte del mondo speleologico ed
il relativo inserimento nei due Catasti (Cavità Naturali e Cavità Artificiali) viene spesso
erroneamente inteso come mappatura del
mondo sotterraneo. Per mappatura deve intendersi l’acquisizione di tutti i dati di una o
più strutture sotterranee note, pertinenti ad
una determinata area circoscritta di interesse, a seguito di eventi particolari (voragini)
e/o richieste di enti (comune, soprintendenza, ecc.). Il censimento è invece l’iscrizione
a catasto di tutti i dati inediti derivanti da
campagne di studio condotte da speleologi.
Pertanto il Catasto Nazionale delle Cavità
Artificiali è un censimento e i dati vengono
inseriti a catasto solo dopo il completamento
dello studio.
CLASSIFICAZIONE DELLE CAVITÀ ARTIFICIALI SECONDO LO STANDARD DELLA
COMMISSIONE NAZIONALE CAVITÀ ARTIFICIALI DELLA SOCIETÀ SPELEOLOGICA
ITALIANA
Le architetture antropiche ipogee sono particolarmente ampie e diversificate
(Bixio&Galeazzi, 2007; Meneghini, 2011;
Galeazzi, 2013; Meneghini, 2013). Sovente
si sovrappongono utilizzi diversi nel corso del
tempo.
La struttura scelta per identificarne in
modo sintetico la natura è organizzata ad
albero, basata su sette tipologie principali a
loro volta suddivise in sottoclassi (Parise et
al., 2013). L’utilizzo, ai fini dell’inserimento a
catasto, è facilitato da codici alfanumerici.
La codifica tipologica della Società Speleologica Italiana, in vigore da molti anni, ha
permesso di censire con successo le cavità
artificiali secondo schemi consolidati che
hanno reso coerenti anche le innumerevoli
pubblicazioni fin qui prodotte.
Nel corso degli anni è stato possibile integrare alcune tipologie, senza tuttavia intervenire
sulla struttura di base. Le proposte di eventuali
integrazioni possono essere inviate alla Commissione Nazionale Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana che le valuterà congiuntamente alla Artificial Cavities Commission
della International Union of Speleology.
Tabella 1 – L’albero tipologico delle Cavità
Artificiali
A. OPERE IDRAULICHE
A.1 regimazione/bonifica
A.2 captazione
A.3 trasporto
A.4 cisterne
A.5 pozzi
A.6 opere di distribuzione
A.7 fognature
A.8 canali navigabili
A.9 ghiacciaie/neviere
A.10 condotti di funzione sconosciuta
B. OPERE INSEDIATIVE CIVILI
B.1 insediamenti stabili abitativi
B.2 ricoveri temporanei/rifugi
B.3 opifici
B.4 magazzini
B.5 silos sotterranei
B.6 stalle
B.7 colombari
B.8 altri insediamenti
C. OPERE DI CULTO
C.1 luoghi di culto
C.2 opere sepolcrali
D. BELLICHE
D.1 opere difensive varie
D.2 gallerie e camminamenti
D.3 gallerie di mina/contromina
D.4 postazioni di sparo
D.5 depositi
D.6 rifugi
D.7 rifugi per civili
E. OPERE ESTRATTIVE
E.1 cave di inerti
E.2 miniere metallifere
E.3 miniere di altre sostanze
E.4 sondaggi minerari
E.5 coltivazioni sotterranee
F. GALLERIE DI TRANSITO
F.1 gallerie stradali
F.2 cunicoli di transito
F.3 gallerie ferroviarie, tramviarie, di funicolari
F.4 pozzi non idraulici e discenderie
G. ALTRE OPERE
LA SCHEDA CATASTALE
La scheda (Fig. 3) prevede un numero
considerevole di campi di raccolta dati, i
principali sono relativi a:
• denominazione e localizzazione della
cavità con specifica delle coordinate di
riferimento;
• cartografia di riferimento CTR, IGM, NCEU
(per le cavità censite in ambito urbano);
• dati sulla accessibilità e vincoli;
• geologia/litologia/idrologia;
• tipologia primaria ed eventualmente secondaria per riuso della cavità nel corso
dei secoli individuata seguendo l’albero
delle tipologie (Tab. 1);
• epoca di realizzazione secondo la codifica
adottata (Fig. 2);
• sviluppo spaziale/speleometria;
• condizioni interne della struttura e note
sugli eventuali pericoli: stato di conservazione, pericoli di accesso, staticità,
pericolo di allagamento, presenza di gas
tossici o rarefazione di ossigeno, presenza
di fattori inquinanti e relativa specifica;
• dati di chi detiene la documentazione;
• rilievo topografico della struttura e riferimenti bibliografici, se esistenti.
Al dicembre 2017 risultano a catasto
5498 schede. Trattandosi di un censimento
sperimentale sorsero inizialmente alcune
differenze sulle modalità di raccolta dei dati:
in diverse regioni venivano censiti i singoli
ipogei ancorché facenti parte di strutture correlate, mentre in altre veniva assegnato un
solo numero di catasto a strutture complesse
collegate fra loro, quali ad esempio gli insediamenti rupestri.
Ne consegue che alle oltre cinquemila
unità censite nel catasto nazionale delle cavità artificiali corrispondono in realtà decine
di migliaia di strutture ipogee note al mondo
speleologico, dislocate sia in ambito urbano
che in ambiti extra urbani.
Oltre al Catasto esistono censimenti tematici di diffuso interesse quali la Carta degli Antichi Acquedotti italiani (Fig. 4) (Parise,
2007; Parise et al. 2009; Galeazzi, 2016), il
Censimento degli emissari artificiali dei bacini endoreici (Galeazzi et al., 2012) e la Carta del Trogloditismo nell’Area Mediterranea
(Bixio et al. 2012; Parise, 2012).
COME CONSULTARE IL CATASTO DELLE CAVITÀ ARTIFICIALI
Il dati del Catasto Nazionale e dei Catasti Regionali delle CA sono pubblici. L’utilizzo
dei dati catastali deve basarsi su principi di
trasparenza e di correttezza deontologica, ed
avvenire nei limiti e nel rispetto della salvaguardia del lavoro intellettuale di chi li ha
prodotti. La consultazione dei dati può avvenire presso la sede degli stessi, o presso i
rispettivi curatori.
Geologia dell’Ambiente • Supplemento al n. 4/2018
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Figura 3 – Scheda catastale per il censimento delle Cavità Artificiali. Oltre alla citazione della Società Speleologica Italiana, titolare del database nazionale sintetico, su ciascuna scheda
è riportato il nome della Federazione Speleologica Regionale che detiene i dati completi. Nell’esempio la scheda in uso nella regione Lazio
Geologia dell’Ambiente • Supplemento al n. 4/2018
La richiesta di accesso ai dati deve essere
formulata per iscritto, indicando i dati del richiedente e i motivi della richiesta. I curatori
nazionali, o i curatori regionali per quanto di
loro competenza, possono riservarsi di negare
l’accesso ai dati o di subordinare la concessione al parere di chi li ha prodotti al fine di
salvaguardarne la proprietà intellettuale del
lavoro svolto. La gestione dei dati è soggetta
alle leggi vigenti, in particolare in materia
di diritti d’autore e di trattamento dei dati
personali. Un primo elenco di dati sintetici
suddiviso per regione è stato pubblicato nel
2004 (Di Labio, 2004).
INTERVENTI DI MONITORAGGIO CONSEGUITI GRAZIE AI DATI SPELEOLOGICI PRESENTI NEL CATASTO NAZIONALE CAVITÀ
ARTIFICIALI - SSI
Si riportano nel seguito alcuni esempi di
attività di studio e ricerca svolte in collaborazione con Enti esterni ed effettuati a partire
dai dati presenti nel Catasto Cavità Artificiali
della Società Speleologica Italiana.
1) IL PROGETTO IPODATA - INGV - SSI
Individuazione di cavità ipogee idonee ad
ospitare sismometri a “larga banda”. L’accordo con l’Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia, siglato nel 2005, prevedeva la
ricerca di possibili siti attingendo ai dati del
Catasto Nazionale delle Cavità Artificiali SSI.
Concluso nel 2006 (Germani, 2005; Casale
et al., 2014), ha portato alla segnalazione di
molti siti sotterranei, alcuni dei quali sono
poi risultati idonei. L’installazione in ipogeo
di alcune stazioni sismiche a larga banda è
da considerare un risultato di eccellenza in
quanto consente migliori registrazioni dei terremoti, con interessanti ricadute sia nel campo della ricerca sia in quello del monitoraggio
sismico volto alla prevenzione dal rischio.
2) STUDI PALEOCLIMATICI NELLA VALLE DELL’ANIENE
Il Progetto, finanziato da National Geographic, ha per obiettivo la comparazione
delle deposizioni concrezionali (speleotemi)
nelle zone di sorgente (grotte naturali) e di
distribuzione (cavità artificiali, acquedotti)
ed attinge ai dati contenuti nei Catasti delle
Cavità Naturali ed Artificiali.
3) STUDI DELLE VARIAZIONI CLIMATICHE ATTRAVERSO
LE ANALISI GEOCHIMICHE
In seguito allo “studio-campione” dell’emissario Albano (Madonia et al, 2017) il progetto si è ampliato estendendosi al campionamento delle acque sotterranee delle zone a
rischio sismico dell’Italia Centrale. Anche in
questo caso è stato determinante poter attingere ai dati presenti nei catasti regionali delle
cavità artificiali del centro Italia.
Figura 4 – Prime due sezioni (di 4) della scheda di censimento degli antichi acquedotti
Geologia dell’Ambiente • Supplemento al n. 4/2018
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INTERVENTI DI TUTELA CONSEGUITI GRAZIE
AI DATI SPELEOLOGI PRESENTI NEL CATASTO
NAZIONALE CAVITÀ ARTIFICIALI - SSI
A) GENOVA E I MORTI DELLA GRANDE PESTE
In occasione del cinquecentenario della
scoperta dell’America (1992) a Genova era in
progetto la realizzazione di una grande serra.
A seguito del ritrovamento, da parte degli speleologi del Centro Studi Sotterranei, dell’imponente giacimento osteologico all’interno
delle gallerie del bastione cinquecentesco
dell’Acquasola (risalente alla peste del ‘600 e
obliterato nel 1825 dalla realizzazione dell’omonima spianata e del giardino) il Comune di
Genova ritirò il progetto e la Soprintendenza
appose un “vincolo puntuale” salvaguardando le preesistenze.
Al momento sono pertanto disponibili i soli
dati “sintetici” (www.catastoartificiali.speleo.it).
Le prospettive future, in attesa dei riconoscimenti che ci auguriamo non tardino ad
arrivare, indicano l’utilità di costituire in seno
alla Commissione Cavità Artificiali specifici
gruppi di lavoro tematici.
Il lavoro prodotto per ciascuna categoria
tipologica di cavità artificiali costituirà la
base per la realizzazione di “Piani di sviluppo
e tutela del sottosuolo” finalizzati alla conoscenza e alla mitigazione del rischio nei centri abitati, ma anche alla definizione di nuovi
ambiti di riqualificazione, valorizzazione in
chiave culturale e geoturistica.
BIBLIOGRAFIA
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to del letargo della chirotterofauna. Il divieto
Società Speleologica Italiana e International
Union of Speleology.
di accesso si rivela utile anche ai fini della
C
APPA
G. (2000), Il Catasto delle cavità artificiali,
periodica verifica di eventuali azioni dannose
Opera
Ipogea n. 1/2000.
perpetrate dall’uomo.
C) PROGETTARE UN GEOPARCO A 360 GRADI
L’impatto antropico sulle strutture ipogee,
naturali o artificiali, deve essere necessariamente monitorato. Partendo da tale premessa
il Parco Regionale dei Castelli Romani, attingendo ai dati speleologici, sta provvedendo
all’inserimento delle strutture ipogee più significative nel perimetro del costituendo Geoparco del Vulcano Laziale, per garantirne la
tutela creando nel contempo progetti che ne
accrescano il valore: realizzazione di percorsi
tematici, didattica speleo-geologica, seminari.
CONCLUSIONI
Ad oggi (2018) mentre i dati prodotti
dagli speleologi italiani concorrono in modo
crescente allo sviluppo di progetti scientifici
e di salvaguardia, il Catasto Nazionale non
ha ancora ottenuto un riconoscimento da
parte degli Enti preposti alla protezione del
territorio. I catasti regionali delle cavità artificiali hanno avuto destini diversi secondo le
diverse sensibilità delle locali amministrazioni. La situazione attuale si presenta dunque
estremamente variegata, con Regioni che
hanno attivato specifici accordi con le realtà
speleologiche territoriali ed altre nelle quali si
ignora completamente il lavoro svolto.
Rendere oggi open source sul web, senza
alcuna forma di tutela, l’intero censimento
catastale nazionale significherebbe, per la
Speleologia Italiana, cedere senza alcuna tutela il lavoro di decine di anni e di centinaia
di studiosi.
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