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Geologia dell’Ambiente Periodico trimestrale della SIGEA Società Italiana di Geologia Ambientale Supplemento al n. 4/2018 ISSN 1591-5352 Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 - DCB Roma etti del convegno nazionale Cavità di origine antropica, modalità d’indagine, aspetti di catalogazione, analisi della pericolosità, monitoraggio e valorizzazione Roma, 1 dicembre 2017 A cura di FRANCESCA BOZZANO )UGENIO DI LORETO „TE9ANIA cISIO MARIO PARISE Società Italiana di Geologia Ambientale Associazione di protezione ambientale a carattere nazionale riconosciuta dal Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare con D.M. 24/5/2007 e con successivo D.M. 11/10/2017 Sommario PRESIDENTE Antonello Fiore CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE Danilo Belli, Lorenzo Cadrobbi, Franco D’Anastasio (Segretario), Daria Duranti (Vicepresidente), Antonello Fiore (Presidente), Sara Frumento, Fabio Garbin, Enrico Gennari, Giuseppe Gisotti (Presidente onorario), Gioacchino Lena (Vicepresidente), Luciano Masciocco, Michele Orifici, Vincent Ottaviani (Tesoriere), Angelo Sanzò, Livia Soliani Geologia dell’Ambiente Periodico trimestrale della SIGEA Supplemento al n 4/2018 Anno XXVI - settembre-dicembre 2018 Iscritto al Registro Nazionale della Stampa n. 06352 Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 229 del 31 maggio 1994 DIRETTORE RESPONSABILE Giuseppe Gisotti COMITATO SCIENTIFICO Mario Bentivenga, Aldino Bondesan, Giancarlo Bortolami, Giovanni Bruno, Giuseppe Gisotti, Giancarlo Guado, Gioacchino Lena, Giacomo Prosser, Giuseppe Spilotro COMITATO DI REDAZIONE Fatima Alagna, Federico Boccalaro, Giorgio Cardinali, Francesco Cancellieri, Valeria De Gennaro, Fabio Garbin, Gioacchino Lena, Maurizio Scardella REDAZIONE SIGEA: tel. 06 5943344 Casella Postale 2449 U.P. Roma 158 info@sigeaweb.it PROCEDURA PER L’ACCETTAZIONE DEGLI ARTICOLI I lavori sottomessi alla rivista dell’Associazione, dopo che sia stata verificata la loro pertinenza con i temi di interesse della Rivista, saranno sottoposti ad un giudizio di uno o più Referees UFFICIO GRAFICO Pino Zarbo (Fralerighe Book Farm) www.fralerighe.it PUBBLICITÀ SIGEA STAMPA Industria grafica Sagraf Srl, Capurso (BA) La quota di iscrizione alla SIGEA per il 2018 è di € 30 e da diritto a ricevere la rivista “Geologia dell’Ambiente”. Per ulteriori informazioni consulta il sito web all’indirizzo www.sigeaweb.it Introduzione ANTONELLO FIORE E ARCANGELO FRANCESCO VIOLO 9 SESSIONE A CENSIMENTO E CATALOGAZIONE CAVITÀ Catasto speleologico nazionale delle cavità artificiali (CA). Classificazione, interventi di tutela e monitoraggio conseguiti grazie ai dati speleologici e prospettive future MICHELE BETTI, ROBERTO BIXIO, CARLA GALEAZZI, SANDRO GALEAZZI, CARLO GERMANI, MARIO MAZZOLI, MARCO MENEGHINI, GIOVANNI BELVEDERI, MARIO PARISE, STEFANO SAJ 13 L’inventario delle cavità di origine antropica e la Banca Dati Territoriale online del territorio della Città Metropolitana di Napoli PAOLO MARIA GUARINO, ROBERTA CARTA, DANIELA MARIA ANTONIA, MAURO ROMA, ROCCO MARI, MARCO SORAVIA, PAOLA NAPOLITANO, GIUSEPPE PALMA, FORTUNATO SGARIGLIA, ANTONIO SANTO 19 Primo contributo alla realizzazione della Carta delle Cavità Sotterranee di Roma FABRIZIO BISCONTI, GIANCARLO CIOTOLI, GIANLUCA FERRI, ROBERTO FIORE, MAURIZIO LANZINI, STEFANIA NISIO, MAURO ROMA, RICCARDO PAOLUCCI, IVANO STRANIERI, CLAUDIO SUCCHIARELLI, MAURIZIO ALLEVI 25 Cavità sotterranee nell’area portuense a Roma CIANFRIGLIA LAURA, MATTEUCCI RENATO, ROSA CARLO, SEBASTIANI RENATO 33 Le cavità sotterranee scomparse di Roma: la catacomba di San Felice scomparsa sulla Via Portuense GIANCARLO CIOTOLI, STEFANIA NISIO 48 Le cave di pozzolana a Roma e nel territorio nelle fonti archivistiche settecentesche ORIETTA VERDI, GIANLUIGI GIANNELLA, CARLO ROSA 57 Cave sotterranee nel Colle Aventino. Cartografia storica, documenti di archivio e nuove indagini geoarcheologiche LETIZIA RUSTICO, ROBERTO NARDUCCI 63 Note preliminari sulle indagini speleologiche e geologiche dell’acquedotto “Fontana” di Velletri (Roma) PIO BERSANI, CARLO GERMANI, CARLA GALEAZZI, RUGGERO BOTTIGLIA, SANDRO GALEAZZI 72 Il censimento delle cavità naturali e artificiali della Riserva Naturale Regionale Lago di Vico (Viterbo) ANDREA SASSO 76 Censimento e catalogazione delle cavità di origine antropica mediante prospezioni geofisiche integrate nell’area de “Il Piano” (Isola d’Elba, Italia) MARIA DI NEZZA, MICHELE DI FILIPPO, FLAVIO CECCHINI, SIRO MARGOTTINI, CARIS DE MARTINO, VERONICA PAZZI, TOMMASO CARLÀ, FEDERICA BARDI, FEDERICO MARINI, KATIA FONTANELLI, EMANUELE INTRIERI, RICCARDO FANTI 81 Censimento e interesse storico e speleologico delle fortificazioni militari della Nurra (Sardegna) PIERPAOLO DORE, ELEONORA DALLOCCHIO 91 Censimento e mappatura della rete di cavità che sottende il paese di Castelnuovo, San Pio delle Camere (AQ) FEDERICA DURANTE, GIORGIO PIPPONZI, EMANUELE DEL MONTE, ALESSANDRO GHINELLI, VIDAN ILIC, MARCO NOCENTINI, MARCO TALLINI 95 Altamura memoria del paesaggio: le cave per l’estrazione del materiale lapideo. Dal censimento alla valorizzazione dei percorsi dell’industria estrattiva EMMA CAPURSO, TERESA NINIVAGGI, GIOVANNI RAGONE 103 Cavità sotterranee di origine antropica in Francia MARIA LUISA FELICI 108 SESSIONE B ANALISI DELLA PERICOLOSITÀ TERRITORIALE Ricostruzione del modello tridimensionale di una cavità sotterranea nel Complesso Monumentale dei SS. Marcellino e Festo (Napoli) mediante l’utilizzo di laser scanner manuale VINCENZO ALLOCCA, ANNA CLAUDIA ANGRISANI, SILVIO CODA, MARIA DANZI, PANTALEONE DE VITA, UMBERTO DEL VECCHIO, DIEGO DI MARTIRE, DOMENICO MASSA, GIANLUCA MININ, GIOSAFATTE NOCERINO, DOMENICO CALCATERRA 113 Le acque nelle cavità sotterranee di Roma PIO BERSANI, STEFANIA NISIO, LUCA PIZZINO 117 Il fattore nshape dei pilastri di cave sotterranee e il loro fattore di sicurezza a compressione desunto da analisi di regressione multivariata GIOVANNI BRUNO 126 Analisi sistemica per una valutazione della suscettibilità al dissesto di territori dell’Agro Nolano (provincia di Napoli) con presenza di cavità antropiche in tufo GIANFRANCO CACCAVALE, DOMENICO CALCATERRA, MASSIMO RAMONDINI 135 Analisi contestuale di cavità di origine antropica nel Parco Archeologico delle Terme di Baia (Campania, Italia) MARCO CORVI, NORMA DAMIANO, PAOLO MARIA GUARINO, IVANA GUIDONE 155 Nuove metodologie di rilievo di ambienti ipogei tramite laser scanner: l’esempio di una cavità artificiale in provincia di Napoli MARIA DANZI, UMBERTO DEL VECCHIO, GIANLUCA MININ, VALENTINA BARONE 164 Relazioni tra caratteristiche petrografiche e parametri geotecnici nelle rocce tenere carbonatiche in Puglia VINCENZO FESTA, ANTONIO FIORE, MARIA NILLA MICCOLI, LUIGI SPALLUTO 168 Considerazioni sulla stabilità morfologica della cavità rocciosa che ospita l’eremo (IX sec) dedicato a San Michele Arcangelo – Monti Aurunci (Lazio Meridionale) PAOLO MIELE 185 Criteri di verifica dei pilastri di cave di pozzolana abbandonate MARCO MIZZONI, GIANLUIGI GIANNELLA, FILIPPO VIRGILI, EUTIZIO VITTORI 195 Analisi geostrutturale su nuvola di punti acquisita con laser scanner 3d: applicazione alla Grotta di Cocceio, Bacoli (Campania, Italia) MARCO PAGANO, BIAGIO PALMA, MARIO PARISE, ANNA RUOCCO 201 Studio numerico parametrico per la definizione di abachi per la valutazione preliminare della stabilità di cavità sotterranee in calcarenite tenera MICHELE PERROTTI, PIERNICOLA LOLLINO, NUNZIO LUCIANO FAZIO, LUCA PISANO, GIOVANNA VESSIA, MARIO PARISE, ANTONELLO FIORE, MICHELE LUISI, MARIA NILLA MICCOLI, LUIGI SPALLUTO 209 Analisi speditiva del quadro fessurativo caraterizzante gli ambienti sotteranei della “Ricerca Buca del Serpente” (Campiglia Marittima, Toscana) EMILIO POGGETTI, LUCA TINAGLI 214 Preesistenze di natura antropica in una delle regioni più antiche delle Catacombe dei SS. Marcellino e Pietro a Roma MONICA RICCIARDI, RAFFAELLA GIULIANI, DOMINIQUE CASTEX 219 L’utilizzo di fotografie aeree dell’Aerofototeca Nazionale degli anni precedenti l’urbanizzazione del suburbio romano per l’individuazione e catalogazione di cavità di crollo connesse alla evoluzione perniciosa di cavità sotterranee legate ad attività estrattive CARLO ROSA, GIANLUIGI GIANNELLA 225 SESSIONE C TECNICHE E PROCEDURE DI MONITORAGGIO E CONSOLIDAMENTO Le tecniche per operare in sicurezza in spazi confinati applicate nel progetto di studio e recupero “Forma Aquae Maxentii” ELETTRA SANTUCCI, LUCA GIRARDO, STEFANO ADORNATO, SUSANNA BASSO 245 Sviluppi nelle tecniche e tecnologie di indagine e monitoraggio delle cavità in venti anni di applicazione nel laboratorio naturale dell’Orvieto ipogea ENDRO MARTINI, CLAUDIO SOCCODATO, FILIPPO M. SOCCODATO, ANGELO CELANO, MICHELE CURUNI, VALENTINA ALBANO 252 Piano per la messa in sicurezza delle cavità sotterranee instabili nel Cratere Sismico Aquilano GIORGIO PIPPONZI, EMANUELA FERRINI, FRANCESCO MATTUCCI 258 Cavità di origine antropica e sicurezza degli edifici scolastici nella città di Roma: i casi di studio di via Asmara (Municipio II) e via Diana (Municipio V) ALESSIO ARGENTIERI, MARIA DI NEZZA, MICHELE DI FILIPPO, MARIA PIRO, GIOVANNI ROTELLA, FLAVIO CECCHINI, SIRO MARGOTTINI 263 Nuovi studi sulle necropoli etrusche di Tarquinia (VT) con GPR e Geoelettrica GRETA BRANCALEONI, SILVIA CASTELLARO, LUIGI PERRICONE 271 Il metodo B&B ottimizzato per la definizione dell’area tributaria dei pilastri in cave sotterranee GIOVANNI BRUNO, LUIGI BOBBO, MARIA DOLORES FIDELIBUS 277 Monitoraggio e caratterizzazione idrogeologica di alcuni qanat nelle vicinanze della Città di Yazd (Iran centrale) EZIO BURRI, ANDREA DEL BON, ANGELO FERRARI, HOSSEIN GHAFORI, ALI ASGHAR SEMSAR YAZDI, LABBAF MAJID KHANEIKI, ARNALDO PIERLEONI, PIETRO RAGNI 283 Gaeta: analisi qualitativa dei fenomeni di instabilità ed interventi per la riqualificazione ambientale della spiaggia di Fontania ILARIA FALCONI 287 GIS e Drone per la gestione emergenziale delle cavità sotterranee FILIPPO MASSIMILIANO GAGLIANO 294 Esperienze nell’impiego di aeromobili a pilotaggio remoto nell’esplorazione, documentazione e monitoraggio di cavità artificiali sotterranee MARIO MAZZOLI, ISIDORO BONFÀ, FRANCESCO MARSALA 300 Esplorazione e documentazione di cavità artificiali sommerse: rischi, cautele esplorative, procedure consolidate in ambito speleo subacqueo MARIO MAZZOLI, CARLA GALEAZZI, MARCO VITELLI 304 Consolidamento di cavità e monitoraggio rupe di Orvieto PIERFRANCO VENTURA 310 Analisi di stabilità e progetto esecutivo per la messa in sicurezza di aggrottati nell’area urbana di Ragusa Ibla MICHELE ZOCCO, CRISTINA LICITRA 315 SESSIONE D VALORIZZAZIONE E FRUIZIONE Pollino UNESCO Geoparco Mondiale. Valorizzazione e tutela di una cavità antropica, identificata quale geosito LUIGI BLOISE, EGIDIO CALABRESE 327 Tutelare e valorizzare il sottosuolo. La ricostruzione 3D della miniera di grotta della “Buca della Faina di Poggio all’Aione” (Regione Toscana) DEBORA BROCCHINI, LUCA DERAVIGNONE, EMILIO POGGETTI 331 La città di Shahrood (Iran nord-orientale) e il suo approvvigionamento idrico tramite i qanat EZIO BURRI, ANDREA DEL BON, DOULATI ARDEJANI FARAMARZ, ANGELO FERRARI, KARAMI GHOLAM HOSSEIN, PIETRO RAGNI 338 Gli ipogei in Puglia tra conservazione e innovazione ANTONELLA CALDERAZZI, ROSA PAGLIARULO 343 Gli ipogei di San Dana (LE). Un sistema rupestre marginale nel Salento meridionale STEFANO CALÒ, DANIELA LONGO 348 Privata traiani domus. Elaborazioni 3D, ricerca e fruizione ELISABETTA CARNABUCI, FEDERICA MICHELA ROSSI, STEFANO CALÒ, ELETTRA SANTUCCI 356 Il sentiero dell’acqua di Sinalunga GIANFRANCO CENSINI, PIERPAOLO DORE, ELEONORA DALLOCCHIO 363 Il complesso ipogeo in località San Fortunato - Marsciano (PG) VALERIO CHIARALUCE 369 Potenzialità delle cavità ex-estrattive tra recupero ambientale e nuovi usi: applicazioni nel Parco dell’Appia Antica PAOLA VERONICA DELL’AIRA, CARLO ESPOSITO, PAOLA GUARINI 374 Gli ipogei di Bagnoregio e Civita (Viterbo): una ricchezza (quasi) sconosciuta GIOVANNI MARIA DI BUDUO, VALERIO CHIARALUCE, LUCA COSTANTINI, TOMMASO PONZIANI 381 Cavità sotterranee di Roma: procedure regionali per la valutazione della pericolosità geologica e attività di monitoraggio e conservazione della biodiversità EUGENIO DI LORETO, LORENZO LIPERI, STEFANIA NISIO, IVANA PIZZOL, FEDERICA ROSCIOLI, ELENA SANTINI, ALESSANDRA TOMASSINI 387 Siracusa ipogea: carta di censimento e classificazione dei principali sistemi ipogei di Acradina Neapolis ed Ortigia ANNA MARIA DI MAIO, GAETANO BORDONE, MARIA GIOMPAPA, CLAUDIO MIRAGLIA, LUCIANO ARENA 392 Conservazione alimentare in ambiente ipogeo: l’esempio delle cave in sotterraneo della Val di Non ANTONIO GALGARO, GIORGIA DALLA SANTA, MATTEO CULTRERA, MICHELE DE CARLI, STEFANO DAZ, MARCO FAURI, ALESSANDRA DE LULLO, SIMONETTA COLA, PAOLO SCOTTON, FABRIZIO CONFORTI, ANDREA FUGANTI 403 Il sistema ipogeo di “Kolymbethra - Porta V” nel Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento: un esempio di fruizione turistica di una cavità artificiale GIUSEPPE LOMBARDO, GIOVANNI NOTO, MARCO INTERLANDI, ELISABETTA AGNELLO, EUGENIO VECCHIO 412 Progetto Norchia ’16-’18. Scavi nella necropoli di Norchia, (VT), in località Guado di Sferracavallo SIMONA STERPA 420 Le gallerie delle sorgenti termali di Porretta: rilievi, monitoraggi, azioni di valorizzazione STEFANO VANNINI, ALESSANDRO STEFANI 427 Aspetti geomorfologici e cavità d’origine antropica del territorio dell’Ecomuseo della Tuscia Rupestre (Viterbo) ANDREA SASSO 435 COMITATO SCIENTIFICO Gianfranco Andriani (Università degli Studi di Bari) Mario Bentivenga (Università degli Studi della Basilicata) Michele Betti (Commissione Nazionale Cavità Artificiali, Società Speleologica Italiana - SSI) Francesca Bozzano (Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Scienze della Terra e Centro di Ricerca - CERI) Giovanni Bruno (Politecnico di Bari, Società Italiana di geologia Ambientale - Sigea) Giancarlo Ciotoli (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria - CNR-IGAG, Roma) Eugenio Di Loreto (Società Italiana di Geologia Ambientale - Sigea) Carlo Esposito (Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Scienze della Terra e Centro di Ricerca - CERI) Gianluca Ferri (Ufficio Dissesti Idrogeologici e Sottosuolo Comune di Roma) Antonello Fiore (Autorità di Bacino Distrettuale AM, Società Italiana di Geologia Ambientale - Sigea) Carla Galeazzi (Egeria CRS-Hypogea) Daniele Giordan (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica, Torino) Giuseppe Gisotti (Società Italiana di Geologia Ambientale - Sigea) Maurizio Lanzini (Società Italiana di Geologia Ambientale - Sigea) Gioacchino Lena (Società Italiana di Geologia Ambientale - Sigea) Lorenzo Liperi (Regione Lazio) Piernicola Lollino (Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR-IRPI, Bari) Luciano Masciocco (Università di Torino, Società Italiana di Geologia Ambientale - Sigea) Roberto Mazza (Università degli Studi di Roma 3, Dipartimento di Scienze) Mario Mazzoli (ASSO-Hypogea) Antonio Monte (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali - CNR-IBAM, Lecce) Gabriele Scarascia Mugnozza (Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Scienze della Terra e Centro di Ricerca - CERI) Stefania Nisio (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA) Mario Parise (Università degli Studi di Bari) Giuseppe Spilotro (Università degli Studi della Basilicata, Scuola di Ingegneria) Paolo Tommasi (Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria - CNR-IGAG, Roma) Catasto speleologico nazionale delle cavità artificiali (CA). Classificazione, interventi di tutela e monitoraggio conseguiti grazie ai dati speleologici e prospettive future Italian speleological register of Artificial Cavities. Classification, protection and monitoring actions achieved through speleological data and future perspectives MICHELE BETTI(1), ROBERTO BIXIO(2), CARLA GALEAZZI(3), SANDRO GALEAZZI(4), CARLO GERMANI(5), MARIO MAZZOLI(6), MARCO MENEGHINI (7), GIOVANNI BELVEDERI(7), MARIO PARISE(8), STEFANO SAJ(9) 1 Coordinatore Commissione Nazionale Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana 2 Centro Studi Sotterranei 3 Egeria Centro Ricerche Sotterranee - Sigea 4 Geometra libero professionista – Egeria Centro Ricerche Sotterranee 5 Curatore Catasto Cavità Artificiali del Lazio SSI/ Federazione Hypogea - Sigea 6 General Manager A.S.S.O. – Hypogea Ricerca e Valorizzazione Cavità Artificiali 7 Curatori Catasto Nazionale Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana 8 Geologo, Università Aldo Moro di Bari – Presidente Artificial Cavities Commission International Union of Speleology 9 Presidente Centro Studi Sotterranei - Direttore rivista Opera Ipogea Journal of Speleology in Artificial Cavities Parole chiave (key words): Catasto delle cavità artificiali italiane (Register of Italian artificial cavities), Albero delle tipologie (typological tree of the artificial cavities), Speleologia (Speleology), censimento delle opere antropiche (inventory of anthropic works), censimenti speleologici tematici (thematic speleological inventories), Società Speleologica Italiana (Italian Speleological Society) E-mail autore riferimento: carla.galeazzi3@alice.it RIASSUNTO Gli speleologi italiani, a partire dagli anni ‘60 del secolo scorso hanno censito e documentato migliaia di sotterranei artificiali di interesse storico e antropologico realizzati dall’uomo o da esso riadattati alle proprie necessità. Alla fine degli anni ’80 fu varato dalla Commissione Nazionale Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana un censimento dedicato, sviluppato su base regionale, denominato “Catasto delle cavità artificiali italiane”. Parallelamente fu predisposta una classificazione tipologica delle cavità artificiali in base alla funzione (destinazione d’uso) a cui la struttura sotterranea era adibita, che ne identifica in modo sintetico la natura. Dal 2012 tale classificazione è stata ufficialmente acquisita anche in ambito internazionale dalla UIS - International Union of Speleology, organizzazione mondiale di riferimento per la speleologia. Il contributo ha per obiettivo la condivisione in ambito geologico della classificazione tipologica delle cavità artificiali. Presenta inoltre alcuni esempi di interventi di monitoraggio, tutela e valorizzazione conseguiti grazie ai dati speleologici e le future prospettive di condivisione del database nel rispetto della proprietà intellettuale del lavoro sin qui svolto. sotterraneo, è un Ente di protezione ambientale riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, componente dell’International Union of Speleology - organizzazione speleologica mondiale di riferimento - e della Federazione Speleologica Europea. Nel 2008 la Società Speleologica Italiana è entrata a far parte della Commissione Italiana per il coordinamento dell’IYPE - Anno Internazionale del Pianeta Terra. A partire dal 1955 l’esperienza tecnica e scientifica maturata nella esplorazione delle grotte naturali ha sviluppato sinergie anche con altre discipline (storia, architettura, antropologia, archeologia, urbanistica) dando origine alla Speleologia in cavità artificiali (Chimenti&Consolini, 1958; Dolci, 1958). Nel 1981 viene istituita la Commissione Nazionale Cavità Artificiali, organismo permanente della Società Speleologica Italiana, composto da speleologi che svolgono attività tecniche e scientifiche nel settore. Ad essa è attribuita la funzione di conservazione dei dati censiti nel Catasto Nazionale delle Cavità Artificiali Italiane; essa inoltre promuove censimenti tematici, edita la rivista Opera Ipogea - Journal of Speleology in Artificial Cavities, promuove e coordina attività esplorative e di studio scientifico in Italia e all’estero in collaborazione con i relativi Ministeri ed Università e svolge attività di consulenza presso gli Enti Locali interessati alla conoscenza sulla dislocazione e tipologia delle Cavità Artificiali. ABSTRACT Since 1960’s Italian speleologists have inventoried and documented thousands of underground sites of historical and anthropological interest, realized or re-worked by man, in function of his needs. At the end of 1980s the National Commission on Artificial Cavities of the Italian Speleological Society started a specific inventory, developed on a regional basis, denominated “Register of the Italian Artificial Cavities”. At the same time, a typological classification of the artificial cavities was defined, based upon their function, that officially marks its origin of the cavity itself. Since 2012 this classification has been adopted also at an international level by UIS - International Union of Speleology. This contribution has as main goal to share with geologists the typological classification of the artificial cavities. Further, it presents some examples of actions of monitoring, safeguard, and valorization, obtained thanks to availability of the speleological data, and the future perspectives of sharing the national database, taking into the due account the respect of the intellectual property of the data. INTRODUZIONE La Speleologia è la scienza che studia le grotte, la loro origine ed evoluzione, i fenomeni fisici, biologici e antropici che vi si svolgono e le attività connesse con la loro esplorazione. È intrinsecamente correlata con molte discipline: geologia, archeologia, mineralogia, geografia, meteorologia, zoologia, paleontologia, botanica, microbiologia, paletnologia, folclore ecc.; la sua definizione nel tempo si è pertanto ampliata fino a comprendere “ogni azione tesa alla ricerca, esplorazione, osservazione diretta, studio e documentazione di un ambiente sotterraneo naturale o artificiale”. La Società Speleologica Italiana è l’as- DEFINIZIONE DI CAVITÀ ARTIFICIALI Convenzionalmente, in ambito speleolosociazione nazionale di riferimento per l’esplorazione e la documentazione del mondo gico internazionale, per strutture sotterranee Geologia dell’Ambiente • Supplemento al n. 4/2018 13 14 Figura 1 – Indicazione delle diverse tecniche costruttive/realizzative ai fini del censimento nel Catasto Nazionale Cavità Artificiali SSI di origine antropica, altrimenti dette “cavità artificiali”, si intendono le opere di interesse storico, archeologico, geologico e antropologico realizzate dall’uomo o riadattate alle proprie necessità, diffuse in ogni parte del mondo, diversificate per tecnica costruttiva (Fig. 1), epoca (Fig. 2) e destinazione d’uso (Tab. 1). Si tratta dunque di ambienti scavati nel sottosuolo, spesso anche in profondità, per abitarci, per conservare le derrate alimentari, per estrarre minerali, per rifornire di acqua gli insediamenti, per bonificare campi e rive lacustri, per rendere sicure le fortezze e le città cinte di mura, per pregare e seppellire i defunti e, in tempi più recenti, per proteggere le popolazioni civili dagli effetti devastanti Figura 2 – Schema delle epoche di realizzazione dei bombardamenti aerei ed altri usi ancora zabili e sono soggette a cambiamenti anche (Galeazzi, 2011; Parise&Sammarco, 2015). sostanziali nel corso degli anni. Nel 1927 Eugenio Boegan, uno dei paIL CATASTO NAZIONALE DELLE CAVITÀ AR- dri dell’esplorazione speleologica nel nostro TIFICIALI paese, fornì una risposta concreta a questa In Italia il termine “catasto” indica uno esigenza istituendo il Catasto delle Grotte strumento tecnico-fiscale inizialmente utiliz- Naturali. Sfortunatamente durante la guerra zato per inventariare gli immobili. Gli scopi del 1940-45 l’intero archivio fu trasferito in del registro sono al giorno d’oggi numerosi: Germania e vi rimase fino al dopoguerra. Gli fiscale, sociale, amministrativo, legale e to- speleologi italiani seppero reagire rapidamenpografico. All’inizio del XX secolo, parallela- te ricostituendo il database e dando nuovo immente all’incremento dell’attività esplorativa pulso alla Società Speleologica Italiana (SSI) gli speleologi italiani hanno intuito l’utilità di (Cappa, 2000). In seguito la registrazione nel registrare le posizioni e le caratteristiche di “catasto” è stata estesa anche alle Cavità Arogni cavità sotterranea, naturale e artificia- tificiali, alle aree carsiche e gradualmente ai le. Senza questa attenzione sarebbe stato cosiddetti “censimenti tematici”: antichi acimpossibile conservarne la memoria poiché quedotti sotterranei, emissari artificiali, grotte molte di esse non sono facilmente localiz- a rischio di inquinamento ambientale, doline antropogeniche, insediamenti trogloditici, ecc. Il Catasto Nazionale della Cavità Artificiali è stato istituito nel 1989 come diretta emanazione della Commissione Nazionale Cavità Artificiali della SSI; è un database speleologico nazionale, articolato su base regionale (Guglia, 2004), in cui confluiscono i dati inediti degli ipogei artificiali studiati e catalogati da speleologi e da studiosi indipendenti di varie discipline. Il Catasto Nazionale CA ha lo scopo di assicurare la conservazione delle informazioni Geologia dell’Ambiente • Supplemento al n. 4/2018 raccolte nelle esplorazioni e studi eseguiti nelle Cavità Artificiali, mettendole a disposizione della comunità speleologica e scientifica. Uno dei principi fondanti è che i dati catastali sono di proprietà di chi li ha prodotti ed elaborati nel rispetto delle vigenti normative e secondo i criteri dettati dal regolamento del Catasto Cavità Artificiali (Meneghini, 2006; Galeazzi&Meneghini, 2007). Si tratta quindi di un importante strumento di conoscenza del territorio per la prevenzione di dissesti in aree urbane ed extraurbane (Parise, 2013), la pianificazione territoriale, la progettazione di opere strutturali, la gestione di reti sotterranee e, non ultima, la conoscenza di un patrimonio culturale affascinante e sconosciuto. Da qualche tempo la Società Speleologica Italiana è impegnata nello sviluppo del Web Information System del Catasto (Galeazzi, 2010), con lo scopo di rendere disponibili in rete i dati delle cavità censite da parte di utenti registrati, a diversi livelli di fruizione. MAPPARE E CENSIRE: CONCETTI APPARENTEMENTE SIMILI, IN REALTÀ MOLTO DIVERSI Il censimento delle cavità naturali ed artificiali da parte del mondo speleologico ed il relativo inserimento nei due Catasti (Cavità Naturali e Cavità Artificiali) viene spesso erroneamente inteso come mappatura del mondo sotterraneo. Per mappatura deve intendersi l’acquisizione di tutti i dati di una o più strutture sotterranee note, pertinenti ad una determinata area circoscritta di interesse, a seguito di eventi particolari (voragini) e/o richieste di enti (comune, soprintendenza, ecc.). Il censimento è invece l’iscrizione a catasto di tutti i dati inediti derivanti da campagne di studio condotte da speleologi. Pertanto il Catasto Nazionale delle Cavità Artificiali è un censimento e i dati vengono inseriti a catasto solo dopo il completamento dello studio. CLASSIFICAZIONE DELLE CAVITÀ ARTIFICIALI SECONDO LO STANDARD DELLA COMMISSIONE NAZIONALE CAVITÀ ARTIFICIALI DELLA SOCIETÀ SPELEOLOGICA ITALIANA Le architetture antropiche ipogee sono particolarmente ampie e diversificate (Bixio&Galeazzi, 2007; Meneghini, 2011; Galeazzi, 2013; Meneghini, 2013). Sovente si sovrappongono utilizzi diversi nel corso del tempo. La struttura scelta per identificarne in modo sintetico la natura è organizzata ad albero, basata su sette tipologie principali a loro volta suddivise in sottoclassi (Parise et al., 2013). L’utilizzo, ai fini dell’inserimento a catasto, è facilitato da codici alfanumerici. La codifica tipologica della Società Speleologica Italiana, in vigore da molti anni, ha permesso di censire con successo le cavità artificiali secondo schemi consolidati che hanno reso coerenti anche le innumerevoli pubblicazioni fin qui prodotte. Nel corso degli anni è stato possibile integrare alcune tipologie, senza tuttavia intervenire sulla struttura di base. Le proposte di eventuali integrazioni possono essere inviate alla Commissione Nazionale Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana che le valuterà congiuntamente alla Artificial Cavities Commission della International Union of Speleology. Tabella 1 – L’albero tipologico delle Cavità Artificiali A. OPERE IDRAULICHE A.1 regimazione/bonifica A.2 captazione A.3 trasporto A.4 cisterne A.5 pozzi A.6 opere di distribuzione A.7 fognature A.8 canali navigabili A.9 ghiacciaie/neviere A.10 condotti di funzione sconosciuta B. OPERE INSEDIATIVE CIVILI B.1 insediamenti stabili abitativi B.2 ricoveri temporanei/rifugi B.3 opifici B.4 magazzini B.5 silos sotterranei B.6 stalle B.7 colombari B.8 altri insediamenti C. OPERE DI CULTO C.1 luoghi di culto C.2 opere sepolcrali D. BELLICHE D.1 opere difensive varie D.2 gallerie e camminamenti D.3 gallerie di mina/contromina D.4 postazioni di sparo D.5 depositi D.6 rifugi D.7 rifugi per civili E. OPERE ESTRATTIVE E.1 cave di inerti E.2 miniere metallifere E.3 miniere di altre sostanze E.4 sondaggi minerari E.5 coltivazioni sotterranee F. GALLERIE DI TRANSITO F.1 gallerie stradali F.2 cunicoli di transito F.3 gallerie ferroviarie, tramviarie, di funicolari F.4 pozzi non idraulici e discenderie G. ALTRE OPERE LA SCHEDA CATASTALE La scheda (Fig. 3) prevede un numero considerevole di campi di raccolta dati, i principali sono relativi a: • denominazione e localizzazione della cavità con specifica delle coordinate di riferimento; • cartografia di riferimento CTR, IGM, NCEU (per le cavità censite in ambito urbano); • dati sulla accessibilità e vincoli; • geologia/litologia/idrologia; • tipologia primaria ed eventualmente secondaria per riuso della cavità nel corso dei secoli individuata seguendo l’albero delle tipologie (Tab. 1); • epoca di realizzazione secondo la codifica adottata (Fig. 2); • sviluppo spaziale/speleometria; • condizioni interne della struttura e note sugli eventuali pericoli: stato di conservazione, pericoli di accesso, staticità, pericolo di allagamento, presenza di gas tossici o rarefazione di ossigeno, presenza di fattori inquinanti e relativa specifica; • dati di chi detiene la documentazione; • rilievo topografico della struttura e riferimenti bibliografici, se esistenti. Al dicembre 2017 risultano a catasto 5498 schede. Trattandosi di un censimento sperimentale sorsero inizialmente alcune differenze sulle modalità di raccolta dei dati: in diverse regioni venivano censiti i singoli ipogei ancorché facenti parte di strutture correlate, mentre in altre veniva assegnato un solo numero di catasto a strutture complesse collegate fra loro, quali ad esempio gli insediamenti rupestri. Ne consegue che alle oltre cinquemila unità censite nel catasto nazionale delle cavità artificiali corrispondono in realtà decine di migliaia di strutture ipogee note al mondo speleologico, dislocate sia in ambito urbano che in ambiti extra urbani. Oltre al Catasto esistono censimenti tematici di diffuso interesse quali la Carta degli Antichi Acquedotti italiani (Fig. 4) (Parise, 2007; Parise et al. 2009; Galeazzi, 2016), il Censimento degli emissari artificiali dei bacini endoreici (Galeazzi et al., 2012) e la Carta del Trogloditismo nell’Area Mediterranea (Bixio et al. 2012; Parise, 2012). COME CONSULTARE IL CATASTO DELLE CAVITÀ ARTIFICIALI Il dati del Catasto Nazionale e dei Catasti Regionali delle CA sono pubblici. L’utilizzo dei dati catastali deve basarsi su principi di trasparenza e di correttezza deontologica, ed avvenire nei limiti e nel rispetto della salvaguardia del lavoro intellettuale di chi li ha prodotti. La consultazione dei dati può avvenire presso la sede degli stessi, o presso i rispettivi curatori. Geologia dell’Ambiente • Supplemento al n. 4/2018 15 16 Figura 3 – Scheda catastale per il censimento delle Cavità Artificiali. Oltre alla citazione della Società Speleologica Italiana, titolare del database nazionale sintetico, su ciascuna scheda è riportato il nome della Federazione Speleologica Regionale che detiene i dati completi. Nell’esempio la scheda in uso nella regione Lazio Geologia dell’Ambiente • Supplemento al n. 4/2018 La richiesta di accesso ai dati deve essere formulata per iscritto, indicando i dati del richiedente e i motivi della richiesta. I curatori nazionali, o i curatori regionali per quanto di loro competenza, possono riservarsi di negare l’accesso ai dati o di subordinare la concessione al parere di chi li ha prodotti al fine di salvaguardarne la proprietà intellettuale del lavoro svolto. La gestione dei dati è soggetta alle leggi vigenti, in particolare in materia di diritti d’autore e di trattamento dei dati personali. Un primo elenco di dati sintetici suddiviso per regione è stato pubblicato nel 2004 (Di Labio, 2004). INTERVENTI DI MONITORAGGIO CONSEGUITI GRAZIE AI DATI SPELEOLOGICI PRESENTI NEL CATASTO NAZIONALE CAVITÀ ARTIFICIALI - SSI Si riportano nel seguito alcuni esempi di attività di studio e ricerca svolte in collaborazione con Enti esterni ed effettuati a partire dai dati presenti nel Catasto Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana. 1) IL PROGETTO IPODATA - INGV - SSI Individuazione di cavità ipogee idonee ad ospitare sismometri a “larga banda”. L’accordo con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, siglato nel 2005, prevedeva la ricerca di possibili siti attingendo ai dati del Catasto Nazionale delle Cavità Artificiali SSI. Concluso nel 2006 (Germani, 2005; Casale et al., 2014), ha portato alla segnalazione di molti siti sotterranei, alcuni dei quali sono poi risultati idonei. L’installazione in ipogeo di alcune stazioni sismiche a larga banda è da considerare un risultato di eccellenza in quanto consente migliori registrazioni dei terremoti, con interessanti ricadute sia nel campo della ricerca sia in quello del monitoraggio sismico volto alla prevenzione dal rischio. 2) STUDI PALEOCLIMATICI NELLA VALLE DELL’ANIENE Il Progetto, finanziato da National Geographic, ha per obiettivo la comparazione delle deposizioni concrezionali (speleotemi) nelle zone di sorgente (grotte naturali) e di distribuzione (cavità artificiali, acquedotti) ed attinge ai dati contenuti nei Catasti delle Cavità Naturali ed Artificiali. 3) STUDI DELLE VARIAZIONI CLIMATICHE ATTRAVERSO LE ANALISI GEOCHIMICHE In seguito allo “studio-campione” dell’emissario Albano (Madonia et al, 2017) il progetto si è ampliato estendendosi al campionamento delle acque sotterranee delle zone a rischio sismico dell’Italia Centrale. Anche in questo caso è stato determinante poter attingere ai dati presenti nei catasti regionali delle cavità artificiali del centro Italia. Figura 4 – Prime due sezioni (di 4) della scheda di censimento degli antichi acquedotti Geologia dell’Ambiente • Supplemento al n. 4/2018 17 18 INTERVENTI DI TUTELA CONSEGUITI GRAZIE AI DATI SPELEOLOGI PRESENTI NEL CATASTO NAZIONALE CAVITÀ ARTIFICIALI - SSI A) GENOVA E I MORTI DELLA GRANDE PESTE In occasione del cinquecentenario della scoperta dell’America (1992) a Genova era in progetto la realizzazione di una grande serra. A seguito del ritrovamento, da parte degli speleologi del Centro Studi Sotterranei, dell’imponente giacimento osteologico all’interno delle gallerie del bastione cinquecentesco dell’Acquasola (risalente alla peste del ‘600 e obliterato nel 1825 dalla realizzazione dell’omonima spianata e del giardino) il Comune di Genova ritirò il progetto e la Soprintendenza appose un “vincolo puntuale” salvaguardando le preesistenze. Al momento sono pertanto disponibili i soli dati “sintetici” (www.catastoartificiali.speleo.it). Le prospettive future, in attesa dei riconoscimenti che ci auguriamo non tardino ad arrivare, indicano l’utilità di costituire in seno alla Commissione Cavità Artificiali specifici gruppi di lavoro tematici. Il lavoro prodotto per ciascuna categoria tipologica di cavità artificiali costituirà la base per la realizzazione di “Piani di sviluppo e tutela del sottosuolo” finalizzati alla conoscenza e alla mitigazione del rischio nei centri abitati, ma anche alla definizione di nuovi ambiti di riqualificazione, valorizzazione in chiave culturale e geoturistica. BIBLIOGRAFIA BIXIO R., DE PASCALE A., MAINETTI M. (2012), Census of Rocky sites in the Mediterranean Area, ProB) PROTEGGERE LA FAUNA TROGLOFILA ceedings CHRIMA-CINP Project «The Rupestrian Nell’ambito territoriale del Parco RegioSettlements in the Circum-Mediterranean Area, nale dei Castelli Romani, grazie alle segnaUniversità degli Studi di Firenze, pp. 89-94. lazioni speleologiche attinte anche dai dati BIXIO R., GALEAZZI C. (2007), (a cura di) Le cavità presenti a catasto, vige l’interdizione stagioartificiali 1: categorie e tipologie, in “Risorse nale di accesso ad alcuni ipogei per il rispetDidattiche per la Speleologia e il Carsismo”, to del letargo della chirotterofauna. Il divieto Società Speleologica Italiana e International Union of Speleology. di accesso si rivela utile anche ai fini della C APPA G. (2000), Il Catasto delle cavità artificiali, periodica verifica di eventuali azioni dannose Opera Ipogea n. 1/2000. perpetrate dall’uomo. C) PROGETTARE UN GEOPARCO A 360 GRADI L’impatto antropico sulle strutture ipogee, naturali o artificiali, deve essere necessariamente monitorato. Partendo da tale premessa il Parco Regionale dei Castelli Romani, attingendo ai dati speleologici, sta provvedendo all’inserimento delle strutture ipogee più significative nel perimetro del costituendo Geoparco del Vulcano Laziale, per garantirne la tutela creando nel contempo progetti che ne accrescano il valore: realizzazione di percorsi tematici, didattica speleo-geologica, seminari. CONCLUSIONI Ad oggi (2018) mentre i dati prodotti dagli speleologi italiani concorrono in modo crescente allo sviluppo di progetti scientifici e di salvaguardia, il Catasto Nazionale non ha ancora ottenuto un riconoscimento da parte degli Enti preposti alla protezione del territorio. I catasti regionali delle cavità artificiali hanno avuto destini diversi secondo le diverse sensibilità delle locali amministrazioni. La situazione attuale si presenta dunque estremamente variegata, con Regioni che hanno attivato specifici accordi con le realtà speleologiche territoriali ed altre nelle quali si ignora completamente il lavoro svolto. Rendere oggi open source sul web, senza alcuna forma di tutela, l’intero censimento catastale nazionale significherebbe, per la Speleologia Italiana, cedere senza alcuna tutela il lavoro di decine di anni e di centinaia di studiosi. CASALE P., DE MARTIN M., GERMANI C. (2014), Il Progetto Ipodata: stazioni sismiche in siti ipogei, Atti VIII Convegno Nazionale di Speleologia in cavità Artificiali, Ragusa 7/9 settembre 2012. In Speleologia Iblea Vol. XV, pp 205-2017, 2014. CHIMENTI M., CONSOLINI F. (1958), Relazione tecnica sull’esplorazione dell’emissario del lago di Albano, Not. Circ. Spel. Rom. Anno VIII, n. 1, p. 20. DI LABIO E. (2004), (a cura di) Il Catasto Nazionale delle cavità artificiali, Opera Ipogea 2-3/2004, Società Speleologica Italiana. DOLCI M. 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