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2018, PIANO PROGETTO PAESAGGIO Urbanistica e recupero del bene comune
Il degrado e la banalizzazione del paesaggio sono diventati caratteri distintivi della condizione contemporanea del Paese. Il fenomeno sta cambiando progressivamente la percezione collettiva del nostro ambiente di vita, mostrandone un volto nuovo, sfigurato da incuria e abusi, sempre più distante da quello che ancora conserviamo nel nostro immaginario. Il libro, lungi dall'essere un cahier de doléances, assegna all'urbanistica un ruolo chiave nel processo di recupero dei paesaggi degradati, da esercitare mediante piani e progetti urbanistici capaci di rielaborare l'idea di territorio, facendola evolvere dalla dimensione funzionale-quantitativa a quella morfologico-qualitativa. Il tema è affrontato in due passaggi. Il primo tende a precisare le forme del disvalore più ricorrenti attraverso l'osservazione diretta delle mutazioni che alcuni contesti nella nostra penisola e all'estero hanno subito negli ultimi decenni. Mutazioni che hanno spesso causato l'impoverimento e il degrado del paesaggio, ponendo con urgenza il tema del suo recupero. Ne emerge un quadro complesso, irriducibile ad un'unica forma di intervento, in cui le trasformazioni attivate sono l'esito, talvolta imprevisto, di modifiche normative, di innovazioni tecnologiche, o di comportamenti sociali. Il secondo passaggio, pur riconoscendo la difficoltà di individuare un approccio univoco, prova a definire, con indirizzi, criteri ed esempi che ne sostanziano i contenuti, un protocollo per il progetto urbanistico di recupero del paesaggio, dove la parola progetto è da intendersi con un'ampia latitudine di significati, cha variano al variare delle dimensioni dell'area di intervento e della complessità dei problemi e degli attori in gioco.
2016 •
The book edited by Zagari and Di Carlo is the publication of a preliminary document for the opening session "The landscape as a challenge" held on March 3th and 4th, 2016 at the University La Sapienza in Rome. The book contains published and unpublished essays about landscape design, urban and environmental regeneration. The text underlines the relationship between landscape and politics and it shows viewpoints of public care in landscape project, stressing the need of a public program for cities and landscapes regeneration. It refers also about the need of building a new Italian culture of the landscape and landscape design.
2016 •
Il contributo intende comunicare i primi risultati di un percorso di ricerca che si dipana dall'idea di "distretto di paesaggio". Dopo aver brevemente introdotto le principali implicazioni che derivano dalla definizione di paesaggio della CEP, viene introdotta una particolare accezione di paesaggio come strumento per lo studio del territorio: il paesaggio-paradigma (RICCI M., 2012; BALBO P.P., 2014). Distretto di paesaggio Sulla base di questa cornice di riferimento teorico viene proposta l'idea di "distretto di paesaggio" (C. VALORANI, 2013), definito come un intorno territoriale che presenta caratteri "non congiunturali" coerenti utili ad individuare Comunità e territori che condividono problemi e potenzialità. Campo di applicazione Questo strumento, che si propone come trasversale alle circoscrizioni amministrative, potrebbe svolgere un importante ruolo nella rinascita del riconoscimento delle popolazioni che risiedono nei territori marginali...
La Regione Marche, come altre regioni italiane, è impegnata nella revisione del proprio Piano Paesaggistico. In questo articolo vorrei argomentare l’ipotesi che l’esito di maggior rilievo atteso dal processo di revisione è quello della costruzione di politiche attive per il paesaggio intese come azioni capaci di produrre, direttamente o indirettamente, qualità paesaggistica.
2020 •
The following paper is the result of a research project developed within the Phd program in Landscape and Environment of Sapienza, Università di Roma. The starting point for the research is the idea of Landscape design as a complex medium, able to metabolize the emerging problems connected to the upheaval of the twentieth century city, such as the ecological crisis, the growing social inequalities and the resurgence of the direct agency of citizens in contemporary city public spaces. The main hypothesis of this work is that these different issues are finding common ground, in terms of new possible designs, thanks to feedbacks between a new ecological awareness and new forms of participation. This supports the development of new ways of design that seem to unhinge contrapositions and antinomies inherited from the past and deeply engrained in the collective design imagination such as: scientific vs. creative, temporary vs. permanent, strategic vs. tac- tic. The research structure is a...
G. R. Cellini (a cura di), LA DOMANDA DI ARCHITETTURA LE RISPOSTE DEL PROGETTO
Il (progetto di) paesaggio salverà le città2017 •
Negli ultimi anni il nostro gruppo di ricerca all'interno del Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza è stato impegnato in attività di progettazione in cui il paesaggio assume un ruolo strategico nella riattivazione ecologica e sociale dell'area metropolitana di Roma. Sono progetti che, a partire dagli spazi aperti (aree verdi pubbliche, aree di vincolo archeologico, riserve naturali, spazi agricoli ,etc) affrontano problemi e questioni rilevanti per il futuro delle grandi conurbazioni urbane: mobilità e accessibilità ai servizi; inclusione sociale; adattamento ai cambiamenti climatici, economie sostenibili, salute e benessere, salvaguardia delle risorse primarie e risparmio energetico (UN Habitat for a better future, 2017). In linea con i programmi europei (Action Programme 2020) questi progetti di infrastrutturazione paesaggistica e ambientale utilizzano nature based solution per rendere le città dei luoghi più connessi ed attrattivi; più verdi e sani, capaci di generare economie resilienti e sostenibili (Cities of tomorrow: Challenges, visions, ways forward European Union Regional Policies 2011) . I progetti rientrano nelle attività di terza missione, cioè attività di ricerca volontaria e di democrazia partecipativa (come il progetto Pontili. dispositivi per l'accessibilità metropolitana); attività di ricerca conto terzi (Paesaggi dell'archeologia invisibile per la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma); attività di progettazione europea connessa ai programmi di finanziamento INTERREG, HORIZON 2020, EaSI PROGRESS AXIS (come il progetto INSPIRE, Innovative services for fragile people in Rome) .
Across the Stones
M.Russo, Il palinsesto del paesaggio come progetto del territorio2019 •
The concept of "landscape", within its semantic complexity between nature and artifice, leads to an in depth and non-conventional reflection for the urban and territorial contemporary project. All at once, the landscape is heritage, eco-system complexity, site-specificity of the urban realm. The breadth of this definition is related to the interdisciplinarity of the landscape project and its capability to works at different scales. It leads to a socio-cultural reading of the most contradictory phenomena of the urban transformation. Moreover, it defines the tools of a potential structure, and outlines morphologies aiming to produce a new habitable space in urban areas. By the same token, the concept of "periphery" itself may appears sterile, outdated and devoid of any transformative future vision, if not related to the framework of the "new urban question" promoting cultural and collective values. Instead, the" peri-urban" territory draws the way for an ecological vision as a palimpsest of historical and cultural traces. This dialectic with the territory-concived as landscape project- triggers a prospective reactivation of structural and spatial relationships which are able to think at the current fragmented condition in terms of network flows, fluid and vibrant spaces, and connective tissue of resources for a new "urban quality". This polyvalent meaning is similar to the creative process of the landscape photography which conceptually nullifies the figure-background dyad. In this respect, it revaluates priorities and autonomies of possible interpretations basing on a overall view.
2012 - Terzo libro sull'urbanistica Calabrese. Dopo dieci anni di riforma urbanistica molto travagliata, anche da scontri istituzionali molto duri tra Provincie e Regione, il saggio analizza i PSC già presentati e ne riporta molti esempi sui temi più pregnanti come: la premialità sugli incentivi, la perequazione, i bandi di interesse diffuso, ecc. Vengono anche analizzate le modifiche alla normativa dell’agosto 2012 che cambiano le fasi di approvazione ma, soprattutto, inseriscono alcune modalità di gestione dei piani approvati, come gli uffici del piano e gli sportelli unici ambedue associati. Nonostante che il giudizio sulla LUR sia sempre positivo vengono esposte alcune “questioni aperte” che rappresentano dei punti critici da tenere presente: la questione del dimenticato POT e quindi della impossibile flessibilità del PSC; la questione dei controlli amministrativi divenuti labili e lasciati all’informazione dell’opinione pubblica e delle opposizioni politiche, gli aspetti conformativi del PSC, il problema del dimensionamento, ecc.
SOMMARIO Lo studio dà seguito ai lavori sviluppati per la realizzazione del Piano di Gestione del SIC/ZPS della rete Natura 2000 siciliana che contiene l'importante area umida "Biviere di Gela" 1. INTRODUZIONE Nel dicembre del 2007 l'Assessorato Regionale del Territorio e dell'Ambiente della regione Sicilia, nell'ambito delle attività mirate alla costruzione della rete ecologica, avviava le procedure per la redazione del Piano di Gestione (PdG) di tre siti che insieme sono stati denominati "Torre Manfria, Biviere di Gela, Piana di Gela e area marina antistante" affidando alla LIPU, Ente gestore della riserva naturale "Biviera di Gela" (area umida Ramsar), il coordinamento del Piano. Dopo circa sei mesi il Piano era concluso ed articolato così come previsto dalle specifiche linee guida ministeriali e regionali. La fase conclusiva riguardava la proposizione e la descrizione delle azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi del Pian...
2016 •
The ecological network can be considered in different ways: as a strictly interrelated system of habitats, as parks and protected areas network, as a multi-purpose ecosystemic scenario, as a sequence of natural, rural and open landscapes. Nevertheless, all the interpre- tations of natural landscapes not always have been considered in the lexicon of urban and regional planning, relegating natural and rural areas to an "inessential" role (and generically defining them as "in state of pre-urbanisation". The research proposal, starting from the just finalised research "Guidelines for the Green System of PTC2: Ecological Network, Mitigations and Compensations" (Re- search conducted with Metropolitan City of Turin and Polytechnic of Turin, 2014-2015), aims to reflect about the ecological meaning of landscape, and therefore about its primary ecosystemic role, introducing a review proposal of the current programs and planning paradigms, highlighting its importa...
2024 •
2019 •
Yoga Sudha Volume 39, No.3, March
Yoga Bhashya Sampat | Known Yogic Verse Less Known Traditional Insight - 32023 •
Iconicity in Language and Literature
Visual, auditory, and cognitive iconicity in written literature: The example of Emily Dickinson’s “Because I could not stop for Death”2015 •
2011 •
medRxiv (Cold Spring Harbor Laboratory)
CHAPAS-4 trial: second-line anchor drugs for children with HIV in Africa2024 •
Management and Organization Review
MOR volume 7 issue 1 Cover and Front matter2011 •
Journal of Biological Chemistry
Ubiquitination of the PEST-like Endocytosis Signal of the Yeast a-Factor Receptor2000 •
Oral Surgery, Oral Medicine, Oral Pathology and Oral Radiology
Adenoid Cystic Carcinoma: Case Report2014 •