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2019, Mimesis Edizioni
LE PIEGHE DEL CORPO Domandarsi "cosa può un corpo?" ci pone di fronte a una doppia sfida: da una parte ci costrin-ge a riconoscere i limiti di quelle risposte che catturano ogni riflessione in definizioni astratte, dall'altra invita ad aprirci verso l'incertezza, la possibilità di interpellare ciò che del corpo è soggettivo e oggettivo, ciò che è politico, ma anche etico ed estetico. Con l'intento di intrecciare saperi e pratiche, questo libro mette a confronto alcuni regimi moderni di pensiero con i sensi e i significati associati alla corporeità, sviscerandone le interpretazioni sul piano sociale e po-litico. L'universalizzazione dei significati attribuiti al corpo viene messa in discussione tramite l'esplorazione degli spazi e dei luoghi della corporeità, con le loro peculiarità e prassi, indagan-do il sociale nel corpo e il corpo nel sociale. Guardare alle contingenze del corpo, alle pieghe, attraverso i processi che lo plasmano, ci mostra la possibilità di un nuovo potere istituente, emancipatore e resistente. Antonio Donato, PhD Student in Scienze pedagogiche, dell'educazione e della formazione presso il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA) dell'Università degli Studi di Padova, svolge uno studio relativo ai processi di soggettivazione correlati alle pratiche del corpo. È socio fondatore dell'Associazione Leib. A CURA DI ANTONIO DONATO, LEONARDO TONELLI, EDUARDO GALAK Mimesis Edizioni Filosofie www.mimesisedizioni.it
Svegliare il corpo, ossia riportare la consapevolezza corporea, è il punto di partenza per sviluppare una conoscenza radicata nell'esperienza. Questo paper disegna un percorso di 28 giorni di pratica per farlo
1999 •
Between winter 1997 and spring 1998 Alfredo Pirri, Jannis Kounellis and Bernhard Rüdiger gave shape, in successive phases, to an artistic experience difficult to classify: working in complete autonomy and without any limitation in the space that at the time were nothing more than the naked rooms of an old glassworks, the three artists did not shirk the task of concretely putting into practice, each in his own way, the surprise of having discovered in that apparent virtuality the conditions to give figure to a set of radical questions about time, space and the very meaning of painting. This essay, written for the occasion and published by the "Cronopio" edition of Naples, tries to account for this artistic experience from a philosophical point of view.
Il sapere del corpo è un progetto di ricerca che intende rispondere creativamente, e non secondo verità precostituite, alla crisi strutturale di relazione che affligge il nostro tempo in generale e il tempo della relazione medica in particolare. Da studi di settore emerge chiaramente come ci sia una carenza concettuale non solo rispetto ciò che è relazione, ma anche sul come possa darsi un’etica della relazione. Ciò significa che la crisi non dipende solo da carenze emotive o cognitive delle soggettività coinvolte, ma che ad essere critica è proprio la struttura stessa della relazione. Secondo i dati scientifici acquisiti, ciò sembrerebbe dipendere dal fatto che per troppo tempo si è pensato alla relazione come un’ aggiunta posticcia al modello culturale del self made man e della one best way. Se il singolo è tutto e può tutto la relazione non è niente, oppure è trama economica che consente di avere di più, lasciando inalterato l’essere. Ora, se questi studi di settore devono essere accolti, quello che propongo non può che essere un progetto di ricerca continua e di formazione in cui si lavori contestualmente alla precisazione epistemologica dei temi trattati e all’affinamento delle sensibilità coinvolte. Il metodo adottato è la consapevolezza della via sulla quale, tutti, siamo e che tutti siamo chiamati a percorrere se, davvero, vogliamo diventare virtuosi. Grande confusione regna, infatti, tra etica e morale. Su questo punto ci soffermiamo con analisi e approfondimento di alcuni classici del pensiero. Aristotele in primis. I teorici dell’etica del riconoscimento (Ricoeur, Honnett, Taylor, Vigna) a seguire. L’ipotesi è che se non ci accordiamo sulle premesse teoriche non è possibile ottenere risultati innovativi dal punto di vista dell’applicazione. Bisogna ristabilire una positiva circolarità tra la teoria complessa e la pratica buona.
Il saggio propone un percorso teórico in torno all'idea di pratica semiotica. Reference: Contreras, M.J. 2009. “Il Corpo del fare: verso una definizione semiótica di pratica”. Rivista Studi Culturali. Bologna. Anno Vi, N. 3, Diciembre 2009.
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PENDAMPINGAN DI BIDANG INFORMATIKA UNTUK OLIMPIADE SAINS KABUPATEN (OSK)2019 •
2007 •
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A novel hydrogen-bonded cyclic dibromide in an organic diammonium salt2006 •
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Jurnal Fuaduna : Jurnal Kajian Keagamaan dan Kemasyarakatan
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