Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
Cronicità e psicoanalisi, 2022
La cronicità è una condizione morbosa che si protrae indefinitamente nel tempo (dal latino chronĭcus, gr. χρονικός, derivati di χρόνος, «tempo»). Una condizione patologica non guaribile ma suscettibile della conquista di uno stato di equilibrio più o meno stabile compatibile con una relativa fruibilità di vita. In medicina organica esempi calzanti sono la malattia diabetica, le malattie metaboliche, molte cardiopatie, la malattia reumatica. Le malattie acute sono invece malattie che esitano in un sostanziale ristabilimento dello stato di salute pre-traumatico.
L'Indiscreto, 2018
A philosophical proposition for spacetime philosophy, between philosophical, mythological and scientific experiences of spacetime, to solve the impermanence problem in Object-Oriented-Ontology.
These notes try to provide a summary of Plato's argument about the link between language, ontology and knowledge. Questi appunti mirano a fornire un riassunto del ragionamento di Platone sul rapporto tra linguaggio, ontologia e conoscenza.
Milano, Ponte alle Grazie, 2019 (Poesia, 5), pp. 1-72.
Testo, traduzione, postfazione e cura di Piero Capelli.
Riassunto L’isola di Nisida è collegata alla costa di Coroglio, frazione del Comune di Napoli, con un terrapieno realizzato nel 1934 situato nella stessa posizione di una probabile struttura analoga di epoca romana. Circa a metà strada, il terrapieno incorpora uno scoglio che era chiamato Chiuppino ed ha assunto il nome di Scoglio del Lazzaretto a seguito dell’istituzione, nel 1624, di una struttura per la quarantena di merci e marinai. Lo scoglio è perforato da parte a parte da una galleria lunga 128 m, posta a livello del mare e probabilmente risalente all’epoca romana. A causa del fenomeno bradisismico, la galleria, ora semi-sommersa per una profondità media di 3 m, doveva essere emersa in epoca antica e costituire una via di comunicazione a servizio delle vicine installazioni portuali. Nella seconda metà del XVIII secolo, il naturalista napoletano Filippo Cavolini trovò proprio in questa cavità il terreno ideale per uno studio pionieristico sugli idroidi di grotte marine. Allo stato attuale la cavità risulta praticamente ignorata. Il lavoro presenta i risultati di un’indagine preliminare svolta nel quadro di un censimento delle cavità costiere flegree, allo scopo di mettere in evidenza i valori archeologici, naturalistici, ambientali e culturali della cavità e dell’area circostante. Parola chiav e: Grotte marine, cavità artificiali, biologia marina, Napoli, Lucullo, Filippo Cavolini. Abstract Lazzaretto Cave (Naples, Italy) Nisida island is connected to the mainland at Coroglio (Naples, Italy) through a jetty built in 1934, placed in the same position of a probable similar structure of roman time. About at midway, the jetty surrounds a rock called Chiuppino in the past. It got the Scoglio del Lazzaretto (Quarantine rock) name in 1624, when a quarantine structure was built over the rock to host foreign goods and sailors. The rock is bored on its longest dimension by a 128 m long tunnel, placed at sea level and probably dating back to roman times. The tunnel is presently partly filled by sea water, to a mean depth of 3 m, but, due to the bradyseism, it should be emerged in roman times, so as to serve as a communication way related to nearby harbours. In the XVIII century second half, the neapolitan naturalist Filippo Cavolini performed in the Lazzaretto cave a pionieristic research about sea cave hydroids. Presently, the cave is nearly neglected. The paper reports about a preliminary research performed in the framework of a census of phlegraean coastal caves, with the aim at stressing the archaeological, naturalistic, environmental and cultural relevance of the cave and of the surrounding area. Key words: Sea caves, artificial caves, marine biology, Naples, Lucullus, Filippo Cavolini.
Lombroso e il Sud, 2023
Nel 1876, quando pubblicò la prima edizione de L’uomo delinquente, Lombroso, pur con l’orgoglio di chi credeva di stare imprimendo una svolta decisiva al problema del delitto, doveva ammettere di possedere, a Torino, pochi crani di criminali. Appena 12 erano infatti gli esemplari che facevano parte del suo «Museo antropologico psichiatrico », insieme con il più ragguardevole numero di 59 crani di pazzi...
Academia Letters, 2021
Prehistoric Archaeology. Journal of interdisciplinary Studies, 2024
DESEMPEÑO DEL RIEGO POR SUPERFICIE, 2021
repository.upi.edu
Journal of Turkish Studies, 2021
Jurnal Pendidikan Kimia, 2015
Sociological Analysis, 1989
2017 24th International Conference on Mechatronics and Machine Vision in Practice (M2VIP), 2017
Molecules, 2019
Indian Journal of Transplantation, 2016