Premesse di Cristina Cappellini, Assessore alle Culture, Identità, Autonomie di Regione Lombardia Filippo Maria Gambari, Soprintendente all'Archeologia della Lombardia Valeria Baietti, Assessore alla Cultura del Comune di Angera (VA)...
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Cristina Cappellini, Assessore alle Culture, Identità, Autonomie di Regione Lombardia
Filippo Maria Gambari, Soprintendente all'Archeologia della Lombardia
Valeria Baietti, Assessore alla Cultura del Comune di Angera (VA)
Scoperte archeologiche più o meno recenti nell'area insubre compresa tra il Verbano e Milano ci rivelano l'eccezionale importanza di questo territorio in età romana. Angera si trovava in un punto nodale tra vie di trasporto terrestre e acquatiche che mettevano in relazione il territorio transalpino con Milano, con il Po e quindi con l'Adriatico e il Mediterraneo. Percorsi millenari attraversavano i passi alpini; numerosa navi solcavano agilmente le acque del Verbano, da Muralo ad Angera; imbarcazioni più snelle trasportavano le merci lungo il Ticino, l'Olona e nei numerosi torrenti del territorio attorno a Milano, alcuni già canalizzati più di venti secoli fa. Una strada carrabile univa Milano al Lago attraversando un territorio già allora densamente popolato e che ha restituito innumerevoli e significative testimonianze archeologiche e artistiche. Vie di comunicazione millenarie hanno quindi favorito lo scambio di merci e di culture, hanno portato allo sviluppo di città caratterizzate da un continuo scambio tra popoli transalpini, latini e mediterranei e contribuito a creare comunità vivacemente multietniche. In occasione di EXPO2015 è stata riletta la storia di un territorio capace di accogliere genti da tutto il mondo, persone che vorremmo poter condurre Di Città in Città via terra ma anche via acqua, come accadeva in antico.