Alessia A. Glielmi, Il patrimonio archivistico del Museo nazionale dell’Alto Medioevo: inventariazione e valorizzazione in termini digitali, in «Archeologia e Calcolatori», Supplemento 9, 2017, p. 159 - 175 ISSN: 1120-6861 Raw data e...
moreAlessia A. Glielmi, Il patrimonio archivistico del Museo nazionale dell’Alto Medioevo: inventariazione e valorizzazione in termini digitali, in «Archeologia e Calcolatori», Supplemento 9, 2017, p. 159 - 175
ISSN: 1120-6861
Raw data e digital library I dati sono punti certi, oggettivi. Creare relazioni e connetterli tra loro significa ottenere linked data, applicarli, poi, all'indagine archeologica rappresenta oggi una pietra angolare, una sfida, dall'indiscusso carattere multidisciplinare. I raw data (dati grezzi) rappresentano la documentazione che, opportunamente elaborata, è alla base delle interpretazioni storico-ar-cheologiche. Ogni iniziativa archeologica, al di là degli strumenti tecnologici utilizzati, produce una serie di dati contenuti in schede repertoriali, diari di scavo, cataloghi, planimetrie, fotografie, relazioni, etc., che, se digitalizzati e raccolti in un repository, possono rappresentare un terreno di indagini comune tra diverse professionalità coinvolte nei percorsi di tutela. Il progetto archivistico, finalizzato alla valorizzazione in termini digitali dell'archivio del Museo Nazionale dell'Alto Medioevo (d'ora in poi MAME), trova, in tale quadro, una declinazione quanto mai coerente inserendosi nel solco tracciato dall'iniziativa "Science & Technology Digital Library", frutto di un accordo siglato tra il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca scientifica e il Consiglio Nazionale delle Ricerche che mira ad utilizzare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per favorire proprio lo scambio, la connessione e la comunicazione di dati il cui accesso è limitato perché non conosciuti, perché estratti da documenti poco accessibili, o più frequentemente perché scarsamente integrati. Con le stesse prerogative la Soprintendenza di Roma ha costituito le basi per realizzare una Digital Library dei documenti archeologici contenuti nel MAME.