Il presente lavoro analizza il materiale edito, aggiornato al 2016, relativo agli scramasax di età longobarda rinvenuti in contesti tombali chiusi della penisola italiana. Sono stati in particolare indagati il rapporto tra la cronologia... more
Il presente lavoro analizza il materiale edito, aggiornato al 2016, relativo agli scramasax di età longobarda rinvenuti in contesti tombali chiusi della penisola italiana. Sono stati in particolare indagati il rapporto tra la cronologia dei reperti e la lunghezza della lama, la distribuzione geografica, le modalità di deposizione e i materiali rinvenuti in associazione.
Lista delle sepolture tardoantiche, altomedievali e longobarde della Lombardia, in continuità e ricordo di Otto von Hessen. Con carte di distribuzione per provincia. Gli aggiornamenti non sono capillari a partire dal 2012. L'introduzione... more
Lista delle sepolture tardoantiche, altomedievali e longobarde della Lombardia, in continuità e ricordo di Otto von Hessen. Con carte di distribuzione per provincia. Gli aggiornamenti non sono capillari a partire dal 2012. L'introduzione ripercorre la storia delle schede di archeologia funeraria e una breve sintesi del dibattito che ha coinvolto l'interpretazione delle sepolture con corredo a partire dagli anni '80 del secolo scorso.
he article presents tree grave goods found at Sesto Calende in via Sempione in 2005. The graves are of the pit type, with indirect cremation, and have been dated to the first phase GIC of the Golasecca culture (7th century B.C.). Some... more
he article presents tree grave goods found at Sesto Calende in via Sempione in 2005. The graves are of the pit type, with indirect cremation, and have been dated to the first phase GIC of the Golasecca culture (7th century B.C.). Some aspects of the funeral ritual are discussed.
The article presents four grave goods found at Sesto Calende (VA) in via Bellaria a few years ago. The graves are of the pit type, with indirect cremation, and have been dated back to the first phases of the Golasecca culture (end of... more
The article presents four grave goods found at Sesto Calende (VA) in via Bellaria a few years ago. The graves are of the pit type, with indirect cremation, and have been dated back to the first phases of the Golasecca culture (end of 9th-8th century B.C.)
Les études des fouille de via Vitrani en Barletta a reconstruit les phases de frequentation de la zone archéologique, jamais analysée jusqu'à présent depuis 1981; ils ont en outre permis la succession chronologique de ces phases par la... more
Les études des fouille de via Vitrani en Barletta a reconstruit les phases de frequentation de la zone archéologique, jamais analysée jusqu'à présent depuis 1981; ils ont en outre permis la succession chronologique de ces phases par la scansion typologique des fragments céramiques et des pièces archéologiques entre VI siècle et XVI siècle D.C.,
I lavori di rifacimento della pavimentazione di piazza Alcide De Gasperi hanno motivato una breve campagna di scavi archeologici condotta in un settore rilevante del borgo antico di Palagianello, frutto di una pianificazione urbanistica... more
I lavori di rifacimento della pavimentazione di piazza Alcide De Gasperi hanno motivato una breve campagna di scavi archeologici condotta in un settore rilevante del borgo antico di Palagianello, frutto di una pianificazione urbanistica operata nella prima metà del Cinquecento dai Domini Roberti nell’ambito di un più ampio programma politico che prevedeva il ripopolamento del disabitato feudo. Con tali propositi venne ripensato l’impianto urbanistico, sino ad allora a vocazione rupestre, occupando la spianata posta a S del Santuario di Santa Maria delle Grazie, quando si costruì un recinto attorno all’attuale piazza Alcide De Gasperi, in corrispondenza del quale si edificarono le abitazioni civili e dove furono dislocate le tombe intorno alla piccola parrocchiale di San Pietro Apostolo.
Il Lotto 7 è una piccola porzione della necropoli di Tuvixeddu. Situato alle pendici della omonima collina che ospita la parte più vasta della necropoli, ha restituito una fitta sovrapposizione di sepolture di varia tipologia e datazione... more
Il Lotto 7 è una piccola porzione della necropoli di Tuvixeddu. Situato alle pendici della omonima collina che ospita la parte più vasta della necropoli, ha restituito una fitta sovrapposizione di sepolture di varia tipologia e datazione in un arco cronologico prevalentemente compreso fra il IV sec. a.C. ed il I sec. a.C.
The article presents an Etruscan tomb-group from Bisenzio (Lake Bolsena, Italy), now preserved in the National Archaeological Museum of Viterbo. Discovered in 1965, during archaeological excavations carried out in the «Bucacce»... more
The article presents an Etruscan tomb-group from Bisenzio (Lake Bolsena, Italy), now preserved in the National Archaeological Museum of Viterbo. Discovered in 1965, during archaeological excavations carried out in the «Bucacce» necropolis, it has returned a fine set of objects and grave goods that are listed here with a critical discussion. Among the pottery, stands out one vessel with incised animalistic decoration coming from Sabina Tiberina (Early 6th century BC) for stylistic and tectonic characteristics.
When faced with a Hamlet doubt can the solution be found? Having two similar cities I analyzed the peculiarities of each one, finding two different addresses of craftsmanship, one strictly linked to ceramics in all its forms and... more
When faced with a Hamlet doubt can the solution be found?
Having two similar cities I analyzed the peculiarities of each one, finding two different addresses of craftsmanship, one strictly linked to ceramics in all its forms and uniqueness, the other instead typically related to the artistic processing of metals and sacred objects thus betraying a particularity that distinguishes them profoundly.
Unguentari e vaghi di collana in vetro policromo sono stati rinvenuti presso alcune sepolture monumentali della Necropoli di Eretum (Colle del Forno), noto centro politico situato nella Sabina Tiberina. L’evidenza di materiali pregiati di... more
Unguentari e vaghi di collana in vetro policromo sono stati rinvenuti presso alcune sepolture monumentali della Necropoli di Eretum (Colle del Forno), noto centro politico situato nella Sabina Tiberina. L’evidenza di materiali pregiati di tradizione orientale apporta nuovi spunti di riflessione sui contatti commerciali tra il Mediterraneo e l’area sabina, sulle dinamiche di circolazione di beni di lusso e sulle ripercussioni culturali generate da scambi commerciali di lunga durata. La Sabina Tiberina, favorita dalla presenza dall’importante asse di comunicazione costituito dal Tevere, era coinvolta entro i circuiti commerciali da e verso le coste tirreniche, l’Etruria meridionale e il territorio falisco-capenate. Tra la fine del VII e la prima metà del VI sec. a.C. si colloca la prima fase d’uso della Necropoli di Eretum. Le sepolture appartenevano a personaggi politicamente rilevanti e i corredi erano differenziati secondo lo specifico ruolo sociale ricoperto. I materiali in vetro policromo sono diffusi nei corredi di sepolture sia femminili che maschili relative alla prima fase d’uso della necropoli, a partire cioè dalla fine del VII sec. a.C., con una particolare concentrazione durante la prima metà del VI sec. a.C., e sino agli inizi del V sec. a.C. I materiali in vetro policromo, amphoriskoi, aryballoi e vaghi di collana, sono oggetti di corredo funerario estranei alla tradizione sabina, afferenti invece ad una tradizione di origine orientale. L’impiego di unguentari e di gioielli in vetro policromo pone alcune domande circa le dinamiche di produzione e di smercio di questi materiali durante una fase di fervore culturale e commerciale che interessò l’intera area costiera tirrenica.