Didattica Delle Discipline Scientifiche

Nella storia evolutiva dell’uomo, l’educazione e la trasmissione dei saperi hanno da sempre rappresentato la migliore garanzia di sopravvivenza della specie, tanto che non si è in errore quando si afferma che la formazione dei più giovani risponde a una necessità profonda, spontanea e connaturata nell’essere umano. A questa necessità, si è da sempre affiancata la “narrazione” come metodologia didattica efficace ed espressiva con doppia finalità ludica ed educativa.

Perché questo libro mi ha entusiasmato? In primo luogo perché è scritto da una persona che conosce profondamente le cose di cui parla. In secondo luogo perché è animato da un amore profondo e sofferto per la scuola. In terzo luogo perché è insieme un libro di critica e di speranza. In quarto luogo perché è un libro pragmatico e non ideologico. E queste caratteristiche: conoscenza, amore, consapevolezza critica, speranza, pragmatismo sono le caratteristiche fondamentali necessarie per affrontare, con successo, qualsiasi riforma importante e non solo quella della scuola. [...]
Come dice Maculotti: «Ciò che è sempre mancato alla scuola italiana è un approccio pragmatico e non ideologico. Misurare gli effetti di ogni intervento e poi provare a raggiungere gli obiettivi con altri metodi, se quelli utilizzati in precedenza non sono andati a buon fine, dovrebbe essere lo stile di ogni riforma. E invece no. Si propongono ogni volta panacee di tutti i mali che si rivelano rapidamente pannicelli caldi, e si continua per decenni sulla stessa onda, mentre la delusione cresce sempre di più. Una svolta è necessaria e improcrastinabile». (Marco Vitale, Il sole 24 ore, 25-04-2008)

Dopo una introduzione elementare alla generazione e decadimento dell'isotopo C-14, commentiamo alcune ragioni per cui la radio-datazione tramite conteggio di C-14  di un tessuto di cui non si conosce la storia né le condizioni in cui è stato conservato e manipolato comporta un elevato rischio di ottenere una età sbagliata.
Cerchiamo inoltre di valutare l'affidabilità delle misure di radio-datazione della Sindone di Torino del 1988 alla luce di alcuni recenti risultati di analisi statistica robusta, i quali hanno evidenziato sia un gradiente spaziale monotono di età  (forse dovuto  alla presenza di un contaminante) sia la mancata datazione di uno dei lembi dati al laboratorio di Tucson, che è stata tenuta segreta per 22 anni, rivelando una importante inesattezza nell'articolo di Nature del 1989. Queste osservazioni gettano un'ombra sull'affidabilità della misura, e sull'etica scientifica di almeno uno dei tre laboratori che hanno effettuato la misura di radio-datazione della Sindone.

2019 publié  Travaux de didactique du Français langue étrangère 74 ; http://revue-tdfle.fr/revue_publi.id_publi-205.html
Dans le cadre d'une éducation plurilingue, les didactiques des langues comme matière (le FLE, en l'occurrence) ont pour responsabilité de créer des transversalités en « fournissant » des instruments pour l'acquisition des connaissances disciplinaires dans ce qu'elles ont toutes de langagier (ce qu'on désigne souvent par littéracie spécifique/subject literacy). On montrera que ce rôle n'est généralement pas joué, dans la mesure où l'une des formes répandues de l'enseignement d'une matière par l'intégration d'une langue étrangère (EMILE ; correspondant anglais : Content and Language Integrated Learning : CLIL) est d'organiser les enseignements sur la base de la didactique des langues/du FLE, en les réduisant ainsi au rôle de complément (réputé motivant et efficient) de la formation en langue étrangère/FLE. Par ailleurs, l'approche par tâches n'est pas une méthodologie, car elle ne permet pas de définir des objectifs, des progressions, des formes de séquence d'enseignement… Elle invite surtout à mettre en place une pédagogie collaborative impliquant les apprenants ou des activités réalistes. On peut aussi constater que, dans les cours d'EMILE comme dans les cours de FLE, la « méthodologie globaliste ordinaire » (Beacco 2007) demeure bien présente. Mais les enseignements en français/langue étrangère sont aussi conçus, dans une « version haute », comme un laboratoire cognitif où des connaissances disciplinaires s'élaborent dans le cadre d'une pluriperspectivité cognitive/linguistique. Ils ont alors à être organisés en fonction de la didactique propre a à chaque discipline. Cela implique de porter la plus grande attention aux genres de discours présents en classe (où se déploie, selon des modalités diverses, la rhétorique de la connaissance, l'academic discourse de J. Cummins), aux compétences qu'impliquent leur usage effectif (textes faits pour être lus, compris, produits à l'oral…), et surtout à la distribution de l'emploi (alterné ou parallèle) des deux langues utilisées (« maternelle » et « étrangère ») en fonction des moments du cours… La maîtrise de ces formes textuelles spécifiques fait partie intégrante de savoirs disciplinaires et l'accent est à mettre sur leurs structures et sur leurs formes, en particulier, celles données aux fonctions cognitives-linguistiques, comme définir ou comparer. Une certaine refondation des enseignements des matières de type EMILE devrait permettre de (ré)introduire en didactique du FLE non des éléments de méthodologie mais l'analyse du discours, fondatrice d'une approche communicative authentique (fût-elle organisée par un ensemble de tâches). Ce choc en retour (titre que nous empruntons à F. Debyser 1977) pourrait être de même nature que celui du niveau 2 sur le niveau 1.

In questo seminario proponiamo un inconsueto viaggio nel tempo tra alcune curiosità nascoste nel mondo dei numeri, dai sassi di Pitagora alle intuizioni di Gauss, dalla genialità di Archimede alle sottigliezze Hilbertiane, ai racconti di Buzzati, passando per Aristotele e Sant’Agostino. Parleremo di numeri piramidali, numeri perfetti e numeri anomali, di probabilità e casualità, verificheremo in termini quantitativi l’iniquità dei giochi d’azzardo e finiremo in bellezza addentrandoci negli sconcertanti paradossi del concetto di infinito.
Il fil rouge del seminario seguirà l’indice del libro ‘9 e 99’ il cui titolo è legato ad una poco conosciuta legge matematica sulla persistenza inaspettata di alcuni numeri, che sarà illustrata con alcuni esempi basati sulle cifre tratte dalle pagine del sito ‘Amministrazione trasparente’ dell’ENEA.
Il seminario è rivolto sia agli appassionati di matematica ricreativa, sia a coloro che non riescono ad apprezzare la ‘grande bellezza’ della Matematica. Di sicuro, nessuno avrà modo di annoiarsi!

Annalisa, la balenottera della città di Bari, decide di raccontare la sua storia. Prende la parola e, con un linguaggio chiaro ed essenziale, racconta di quando il suo fossile è stato ritrovato da quattro grandi amici e portato in salvo con la complicità di tutta la cittadinanza.
Avvicinando il lettore a questo gigante dei mari per esplorare la sua vita e sfatare miti letterari, il racconto di Annalisa esalta il potere dell’amicizia e del senso civico e l’amore per i luoghi in cui si vive.
Il racconto, corredato da approfondimenti scientifici e giochi enigmistici, permette di approfondire le conoscenze sull’affascinante mondo delle balenottere e della paleontologia. Dopo I giorni della balena il lettore non potrà più guardare un fossile con gli stessi occhi di prima.
Annalisa, la balenottera, fa bella mostra di sé presso il Museo di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Bari.