Questa tesina avrà come obiettivo centrale l’approccio sociologico sulla migrazione di nigeriani in Italia e la sua influenza nella criminalità organizzata soprattutto a Palermo, dove organizzazioni mafiose nigeriane sono riusciti a...
moreQuesta tesina avrà come obiettivo centrale l’approccio sociologico sulla migrazione di nigeriani in Italia e la sua influenza nella criminalità organizzata soprattutto a Palermo, dove organizzazioni mafiose nigeriane sono riusciti a mettersi d’accordo con la Cosa Nostra.
Per quanto riguarda tale tematica, si sa che non tutti i migranti escono dal loro paese per questioni finanziarie. Cioè, nonostante molti nigeriani vengano in Italia illegalmente come migranti economici, una quantità rilevante sono in realtà migranti politici o rifugiati, dato che non appartengono ai gruppi che monopolizzano il potere in regioni della Nigeria.
In questo senso, sarà anche discussa la questione di Boko Haram - un’organizzazione fondamentalista islamica che utilizza metodi terroristici e cerca l'imposizione della sharia nel nord della Nigeria – allo stesso modo che si confronterà la scelta di scappare dal loro paese, decisione presa da molti nigeriani che non vogliono altro che trovare un posto dove si possa abitare in pace e con dignità. In questa logica, si vedrà che l’Italia di solito è il loro posto d’elezione.
Questi argomenti sul fenomeno migratorio si incrociano con la devianza quando si percepisce la realtà sociale di quelli che riescono a venire in Italia. Sappiamo tutti che oltre alle scelte legislative, la selettività del Diritto Penale si dimostra anche nei processi di criminalizzazione. La grande maggioranza degli individui che si trovano all’interno del carcere in Italia sono migranti che, non avendo trovato adeguati opportunità di lavoro, si sono resi conto di che attraverso i crimini potrebbero Cambiare la loro situazione economica.
Dunque, sapendosi che la stampa e le agenzie di repressione contribuiscono fortemente ad escludere i migranti della nostra società, la teoria criminologica dell’etichettamento si dimostra abile a spiegare in quale maniera la stigmatizzazione dei migranti difficolta che seguano la loro vita allo stesso modo che si spera che faccia un cittadino europeo.
Molti di questi nigeriani delinquono sostanzialmente per provare ad adattarsi ai valori culturali della società europea, dimostrandoci la relazione tra la voglia di adattazione e il modello dell’innovazione secondo la Teoria dell’Anomia di Merton.
In una città come Palermo - dove si sa che lo Stato non riesce ad assicurare la coesione sociale - si percepisce che la caotica disorganizzazione sociale è la causa del comportamento deviante, proprio come accadeva a Chicago nel secolo scorso.
Molti migranti nigeriani si uniscono ai suoi connazionali in gruppi mafiosi cultisti che agiscono in Italia, come la Black Axe, un’organizzazione piramidale protetta dall’omertà e rafforzata dall’esoterismo, minacce di ritorsioni e violenza, e che si è specializzata nello spaccio, nel racket e nello sfruttamento della prostituzione a Palermo, tutto con il consenso di Cosa Nostra.
La influenza di questo ambiente criminogenico nei rapporti fra i membri della sopramenzionata organizzazione mafiosa sarà anche confrontata con la Teoria dell’Associazione Differenziale, di Sutherland e con le teorie delle Subculture Delittive, di Cohen.