Le immagini di alchimia, su cui è concentrato il seguente studio, appartengono ai volumi della Libraria dell’ultimo duca di Urbino Francesco Maria II Della Rovere, colto intellettuale dedito a letture eterogenee e raffinate tra le quali... more
Le immagini di alchimia, su cui è concentrato il seguente studio, appartengono ai volumi della Libraria dell’ultimo duca di Urbino Francesco Maria II Della Rovere, colto intellettuale dedito a letture eterogenee e raffinate tra le quali si annoverano i libri alchemici illustrati. Le xilografie, studiate attraverso un percorso di analisi iconografica e iconologica, sono un importante tassello per ricostruire la personalità e il gusto letterario del principe filosofo ma sono anche un vivo e tangibile segnale della presenza di interessi alchemici all’interno della corte di Urbino e della sua produzione artistica e letteraria. Il presente contributo si inserisce all'interno del progetto di ricerca di Ateneo 2018 ''Immaginare i saperi'' coordinato da Massimo Moretti, in collaborazione con la Biblioteca Universitaria Alessandrina e la Biblioteca Comunale di Urbania. Lo studio si pone l’obiettivo di rintracciare il legame tra l’immaginario alchemico illustrato nei libri e l’antica disciplina praticata segretamente all’interno delle botteghe artigiane, non solo presso il ducato di Urbino ma anche a Firenze dove il ciclo figurativo del celebre Studiolo di Francesco I - contemporaneo stimato da Francesco Maria II - mostra un’iconografia alchemica tradizionale che per essere compresa va interpretata a partire dalle fonti letterarie e dunque dalla trattatistica illustrata che l’ha generata.