Mura Urbane
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La città romana di Foligno sarebbe da ricercare nell'attuale sede cittadina, obliterata dalla continuità insediativa, dalle piene del fiume Topino e dai frequenti terremoti: è quanto risulta dalla ricerche sul territorio, dalle fonti... more
La città romana di Foligno sarebbe da ricercare nell'attuale sede cittadina, obliterata dalla continuità insediativa, dalle piene del fiume Topino e dai frequenti terremoti: è quanto risulta dalla ricerche sul territorio, dalle fonti antiche e dalle misurazioni GIS, che ognuno dei tre autori cerca di raccontare secondo le proprie competenze. L'impianto, a maglia regolare, sarebbe stata fondata come castrum militare con Quinto Fabio Massimo Rulliano nel 308 a.C., ben prima dei due rami della via Flaminia che circondano la città.
Foligno è perfettamente inserita nella maglia reticolare, che caratterizza ancora il territorio della Valle Umbra, ed è lei a marcare la romanizzazione e la municipalizzazione degli altri centri urbani come Bevagna e Spello, coeva probabilmente alla colonia latina di Narnia del 299 a.C. Nata sul guado del fiume Topino lungo un antico tratturo che portava gli armenti in transumanza dalla costa tirrenica agli Appenini.
Studi che meriterebbero un adeguato approfondimento con indagini geologiche e archeologiche.
Foligno è perfettamente inserita nella maglia reticolare, che caratterizza ancora il territorio della Valle Umbra, ed è lei a marcare la romanizzazione e la municipalizzazione degli altri centri urbani come Bevagna e Spello, coeva probabilmente alla colonia latina di Narnia del 299 a.C. Nata sul guado del fiume Topino lungo un antico tratturo che portava gli armenti in transumanza dalla costa tirrenica agli Appenini.
Studi che meriterebbero un adeguato approfondimento con indagini geologiche e archeologiche.
Nell’ambito del fenomeno di cristianizzazione anche la sicurezza delle città viene sempre più affidata alla protezione divina e all’azione dei santi. A partire dal VI secolo le porte delle le mura urbiche dedicate a santi e martiri sono... more
Nell’ambito del fenomeno di cristianizzazione anche la sicurezza delle città viene sempre più affidata alla protezione divina e all’azione dei santi. A partire dal VI secolo le porte delle le mura urbiche dedicate a santi e martiri sono caricate di un forte valore salvifico e di difesa, ancor più rafforzato dalla realizzazione di chiese o cappelle presso le strutture difensive. Numerose sono le testimonianze ad esempio a Roma, Salonicco e Spalato. Ravenna fornisce in questo senso alcuni spunti interessanti. Significative sono le dedicazioni di due chiese a coppie di santi militari come quelle dei Ss. Sergio e Bacco e dei Ss. Giovanni e Paolo. La prima, oggi scomparsa, sorse probabilmente nel VI secolo a ridosso della pusterla Tremedula, lungo il lato orientale delle mura tardoantiche, mentre la seconda sopravvive tuttora, più volte ricostruita. Eretta nel VI secolo doveva originariamente essere addossata al fianco ovest delle mura, nei pressi di una pusterla. In questa sede, oltre a un attento esame dei dati noti, si presentano i risultati preliminari di una campagna di prospezioni geofisiche condotta nel giardino retrostante della chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo.
L’accoglienza dei profughi è una delle sfide principali delle città contemporanee europee, in essa si gioca il destino stesso della civiltà europea: «ho un sogno», ha detto Francesco, «che l’Europa torni madre». L’Europa nasce, infatti,... more
L’accoglienza dei profughi è una delle sfide principali delle città contemporanee europee, in essa si gioca il destino stesso della civiltà europea: «ho un sogno», ha detto Francesco, «che l’Europa torni madre».
L’Europa nasce, infatti, come spazio geoculturale della civitas e la ricchezza dell’Italia, come degli altri paesi, si fonda sul pluralismo dei municipi, veri e propri aggregati di ibridazione multiculturale, culle del cosmopolitismo.
Contro il fondamentalismo e il verticismo di un unico Occidente, la storia della nascita delle prime città dimostra come siano esistiti più “Occidenti” prodotti da incessanti transiti, traduzioni e narrazioni.
L’ethos delle città si fondava proprio sugli incroci tra locali e stranieri che, nel corso dei loro transiti, innescavano mutamenti nelle mentalità dei “locali” e nelle forme fisiche della città.
La ricerca, oggi, di esperienze concrete di solidarietà non è, dunque, dolce utopia o buonismo da anime belle, ma il “ritorno” a quella gloriosa tradizione che ha caratterizzato il contesto italiano ed europeo.
L’Europa nasce, infatti, come spazio geoculturale della civitas e la ricchezza dell’Italia, come degli altri paesi, si fonda sul pluralismo dei municipi, veri e propri aggregati di ibridazione multiculturale, culle del cosmopolitismo.
Contro il fondamentalismo e il verticismo di un unico Occidente, la storia della nascita delle prime città dimostra come siano esistiti più “Occidenti” prodotti da incessanti transiti, traduzioni e narrazioni.
L’ethos delle città si fondava proprio sugli incroci tra locali e stranieri che, nel corso dei loro transiti, innescavano mutamenti nelle mentalità dei “locali” e nelle forme fisiche della città.
La ricerca, oggi, di esperienze concrete di solidarietà non è, dunque, dolce utopia o buonismo da anime belle, ma il “ritorno” a quella gloriosa tradizione che ha caratterizzato il contesto italiano ed europeo.
I limiti del contesto spazio-temporale della presente ricerca sono dati dal problema delle fortificazioni come indicatore macroscopico nella comprensione della dinamica urbanistica di Bologna. Il punto di partenza sono le c.d. 'Mura di... more
I limiti del contesto spazio-temporale della presente ricerca sono dati dal problema delle fortificazioni come indicatore macroscopico nella comprensione della dinamica urbanistica di Bologna. Il punto di partenza sono le c.d. 'Mura di Selenite', con un tentativo di ridefinizione del più antico circuito murario nella sua interezza, attraverso la ricostruzione dell'andamento e dell'aspetto, non finalizzato alla sola analisi del circuito, ma con il fine ultimo di determinare l’effettiva qualità della trama insediativa della città, affrontata anche sulla base dei principali tematismi che definiscono il contesto urbano.