La pace della Comunità sassolese, datata al 1773, raffigurante il Crocefisso, è episodio riconducibile alla dimensione provinciale, eppure vivace e senz’altro prospera, della Sassuolo settecentesca, la “nobil terra di Sassuolo” sede...
moreLa pace della Comunità sassolese, datata al 1773, raffigurante il Crocefisso, è episodio riconducibile alla dimensione provinciale, eppure vivace e senz’altro prospera, della Sassuolo settecentesca, la “nobil terra di Sassuolo” sede estiva della corte estense nel suo celebre Palazzo Ducale, dove è comprovata l’attività di vari orefici anche forestieri innestatasi su una tradizione plurisecolare. Vi si invera una cauta versione della tipologia ornamentale rococò, come peraltro nella più diffusa declinazione locale di questo stile nei vari linguaggi artistici e artigianali. L’interesse saliente è da individuarsi nel carattere d’integrità del complesso pace-custodia, oltre che nel suo valore documentario, attestandone lo stemma di Sassuolo sul coperchio la pertinenza municipale. Come è noto, la pace era legata a una consuetudine devozionale - il bacio di pacificazione fraterna e di perdono che nella liturgia eucaristica precedeva la Comunione - diffusa in particolare tra Quattro e Settecento e quindi caduta in disuso; vari notevoli esemplari, alcuni della bottega padovana del Moderno, attestano ancora in ambito modenese l'antica diffusione di questa pratica devota.