Periteneia
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L’architettura di età ellenistica è improntata a nuove concezioni compositive – come la maggiore articolazione dei corpi di fabbrica, ora veri e propri organismi compositi, con una maggiore attenzione per i rapporti reciproci tra i volumi... more
L’architettura di età ellenistica è improntata a nuove concezioni compositive – come la maggiore articolazione dei corpi di fabbrica, ora veri e propri organismi compositi, con una maggiore attenzione per i rapporti reciproci tra i volumi – che determinano un significativo spostamento di interesse dal singolo edificio al complesso urbano. Il tratto peculiare delle trasformazioni architettoniche dell’età ellenistica è quindi costituito dalla monumentalizzazione degli spazi urbani, la cui composizione sembra seguire concetti scenografici in buona parte estranei alla cultura architettonica dell’età precedente.
La consistenza stessa degli impianti, con la realizzazione di complessi con centinaia di colonne, ad esempio, determina inevitabilmente un salto di scala corrispondente al passaggio dalla dimensione architettonica a quella urbana; tale incremento quantitativo, che deve aver comportato profonde trasformazioni nell’organizzazione del lavoro, sia sotto l’aspetto architettonico-morfologico, sia sotto quelli tecnologico ed economico, appare essersi tradotto nell’introduzione di processi di standardizzazione che, attraverso la progressiva semplificazione delle forme e dei profili, hanno permesso la riproducibilità delle stesse componenti nelle quantità e nei tempi richiesti.
La città di Kos vede, nel periodo tra la fine del III secolo a.C. e gli inizi del secolo successivo, un momento di grande espansione, con l’apertura simultanea di grandi cantieri a scala urbana: il rifacimento dell’agora e dell’Aphrodision, la costruzione del ginnasio occidentale e la monumentalizzazione dell’Asklepieion; il loro studio permette di verificare l’apparizione di processi di standardizzazione - articolati lungo l’intero processo di produzione, dalla cava e sino agli interventi di finitura - finalizzati alla definizione di elementi seriali utilizzabili indifferentemente nei diversi contesti monumentali. Si viene così ad introdurre un vero e proprio processo di industrializzazione della produzione che sembra aver demandato alle officine più qualificate la sola lavorazione dei monumenti d’eccellenza.
The Hellenistic architecture is characterized by new compositive conceptions – like the greater articulation of buildings, now real composed organisms, with a greater attention in mutual relationships between volumes – which determine a meaningful shift of interest from the single structure into the urban complex. The peculiar feature of the architectonic transformations in the Hellenistic period is characterized by the monumentalization of the urban spaces, whose composition seems to follow scenographics concepts alien to the previous architectonic culture.
The very consistency of the buildings, with hundreds of columns, inevitably determines a difference in scale coinciding with an evolution from architectonic to urban dimension; such quantitative increment, which must have implied deep transformations in the yard organization, in regard of the technological, economic and the architectonic-morphologic aspects, appears to have introduced standardization processes that, through progressive simplification of shapes and profiles, made possible the realization of the architectonical members in the required quantities and time.
The city of Kos, in the period between the end of the III century BC and the beginning of the following century, enjoyed a period of great expansion, with simultaneous opening of great yards: the rebuilding of agora and Aphrodision, the construction of the western gymnasium and the monumentalization of the Asklepieion. The study of these monuments allows to verify the introduction of standardization processes - developed during the entire production process, from the quarry to the ultimate finishing - aimed to the production of elements indifferently employable in the various monuments. However this standardized architectonical production in hardly found in the realization of the monuments of prestige, where the quality of execution was still essential
La consistenza stessa degli impianti, con la realizzazione di complessi con centinaia di colonne, ad esempio, determina inevitabilmente un salto di scala corrispondente al passaggio dalla dimensione architettonica a quella urbana; tale incremento quantitativo, che deve aver comportato profonde trasformazioni nell’organizzazione del lavoro, sia sotto l’aspetto architettonico-morfologico, sia sotto quelli tecnologico ed economico, appare essersi tradotto nell’introduzione di processi di standardizzazione che, attraverso la progressiva semplificazione delle forme e dei profili, hanno permesso la riproducibilità delle stesse componenti nelle quantità e nei tempi richiesti.
La città di Kos vede, nel periodo tra la fine del III secolo a.C. e gli inizi del secolo successivo, un momento di grande espansione, con l’apertura simultanea di grandi cantieri a scala urbana: il rifacimento dell’agora e dell’Aphrodision, la costruzione del ginnasio occidentale e la monumentalizzazione dell’Asklepieion; il loro studio permette di verificare l’apparizione di processi di standardizzazione - articolati lungo l’intero processo di produzione, dalla cava e sino agli interventi di finitura - finalizzati alla definizione di elementi seriali utilizzabili indifferentemente nei diversi contesti monumentali. Si viene così ad introdurre un vero e proprio processo di industrializzazione della produzione che sembra aver demandato alle officine più qualificate la sola lavorazione dei monumenti d’eccellenza.
The Hellenistic architecture is characterized by new compositive conceptions – like the greater articulation of buildings, now real composed organisms, with a greater attention in mutual relationships between volumes – which determine a meaningful shift of interest from the single structure into the urban complex. The peculiar feature of the architectonic transformations in the Hellenistic period is characterized by the monumentalization of the urban spaces, whose composition seems to follow scenographics concepts alien to the previous architectonic culture.
The very consistency of the buildings, with hundreds of columns, inevitably determines a difference in scale coinciding with an evolution from architectonic to urban dimension; such quantitative increment, which must have implied deep transformations in the yard organization, in regard of the technological, economic and the architectonic-morphologic aspects, appears to have introduced standardization processes that, through progressive simplification of shapes and profiles, made possible the realization of the architectonical members in the required quantities and time.
The city of Kos, in the period between the end of the III century BC and the beginning of the following century, enjoyed a period of great expansion, with simultaneous opening of great yards: the rebuilding of agora and Aphrodision, the construction of the western gymnasium and the monumentalization of the Asklepieion. The study of these monuments allows to verify the introduction of standardization processes - developed during the entire production process, from the quarry to the ultimate finishing - aimed to the production of elements indifferently employable in the various monuments. However this standardized architectonical production in hardly found in the realization of the monuments of prestige, where the quality of execution was still essential