ABSTRACT In questa tesi vieni analizzata la produzione ceramica in Toscana, dal periodo tardo antico al XV secolo. Lo studio ha cercato di fornire, più che una mera e dettagliata catalogazione dei manufatti ceramici,un resoconto dei...
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In questa tesi vieni analizzata la produzione ceramica in Toscana, dal periodo tardo antico al XV secolo. Lo studio ha cercato di fornire, più che una mera e dettagliata catalogazione dei manufatti ceramici,un resoconto dei tanti processi storici, economici, commerciali e demografici che mostrano una relazione molto forte con gli andamenti della produzione ceramica. La tesi si potrebbe dividere in due parti avendo presente la disponibilità di fonti edite. La prima parte composta dai primi due capitoli della tesi, che volgono la loro attenzione sui secoli rispettivamente della transizione e sull’età delle invasioni. In questa prima parte aleggiano diverse ombre circa l’esiguità di dati e scavi nei secoli in questione. Solo negli ultimi anni i laboratori di archeologia delle varie università toscane stanno provvedendo a colmare questo gap. La seconda parte invece, è composta dagli ultimi tre capitoli che esaminando rispettivamente: la ceramica di produzione locale in età altomedievale, la ceramica di produzione locale in età bassomedievale, le importazioni ceramiche tra XII e XV secolo, vanno in contrapposizione con quanto riscontrato nella prima parte della tesi. Infatti, ho avuto a disposizione una grande ricchezza di fonti, fatta non di sole restituzioni archeologiche ma anche letterarie e iconografiche. Percorrendo il contenuto non è difficile riscontrare quanto gli andamenti delle produzioni ceramiche mostrano una forte relazione con alcuni processi storici, economici, bellici, demografici e commerciali. Tali avvenimenti possono influenzare esigenze alimentari e in un certo senso artistiche, che di secolo in secolo sfociano in una commistione di nuove forme e nuove classi ceramiche sempre più accessibili presso le varie classi sociali. Basti pensare a quanto sia stata determinante la riapertura dei traffici commerciali nel Mediterraneo e l’ascesa di Pisa tra le potenze marinare, per rendere sbalorditivo soltanto a pensare quanto abbia potuto influenzare una sola città produzioni e consumi, non unicamente per il proprio contado, ma per la Toscana in generale.