Un invito a passeggiare con me per perdersi insieme nelle rarefatte atmosfere di un cocktail urbanistico unico che illude di borgo e fa sognare una partecipata socialità. Per la preparazione di questo inusitato cocktail urbanistico... more
Un invito a passeggiare con me per perdersi insieme nelle rarefatte atmosfere di un cocktail urbanistico unico che illude di borgo e fa sognare una partecipata socialità.
Per la preparazione di questo inusitato cocktail urbanistico sono necessari i seguenti ingredienti storici, utopici ed estetici:
- una Capitale innanzitutto;
- condita con generosa quantità di Urbanesimo e lievi sentori di Industrializzazione;
- una manciata di Piani Regolatori e strati alternati di “Febbre” e “Crisi” Edilizia;
- una commistione di Porto Cittadino/Polo Industriale, prima auspicata e poi tradita;
- utopia di “Citta-Giardino” quanto basta, insaporita dall’elogio della Casa Unifamiliare e dalla rivendicazione di Libertà Estetica del Villino economico;
- il tutto adornato con scaglie di Varietà, Confusione, Stravolgimento.
Poi bisogna shakerare violentemente, per questo possono essere sufficienti in rapida sequenza:
- una breccia, quella di porta Pia, nel 1870;
- una guerra, la prima mondiale, nel 1814;
- un avvento, quello del fascismo nel 1925.
Ne esce una delizia progettuale, unica per l’abitare, come per il semplice passeggiare: la città giardino della Garbatella.
Mentre sta completando il piano regolatore per Roma l’ingegner Edmondo Sanjust di Teulada riceve dal Sindaco di Udine nel 1909 l’incarico per la progettazione del piano per Udine. Per il capoluogo friulano Sanjust concepisce una visione... more
Mentre sta completando il piano regolatore per Roma l’ingegner Edmondo Sanjust di Teulada riceve dal Sindaco di Udine nel 1909 l’incarico per la progettazione del piano per Udine. Per il capoluogo friulano Sanjust concepisce una visione organica che ha l’obiettivo di proporre soluzioni allo sviluppo senza regole della zona esterna, proponendo forme di governo tali da bilanciare interressi privati e pubblici. Le incomprensioni e le notevoli divergenze tra l’amministrazione comunale di Udine e l’ingegner Sanjust decretarono la conclusione del progetto che grazie alla documentazione d’archivio permette agli studiosi di indagare un caso esemplare di progettazione urbanistica di respiro nazionale. While he is completing the master plan for Rome in 1909 the engineer Edmondo Sanjust di Teulada was commissioned by the Mayor of Udine in 1909 to design the plan for Udine. For the Friuli’s capital city Sanjust conceives an organic vision which aims to get solutions to the unregulated development of the external area, proposing government forms to administrate public and private interests. The misunderstandings and the wide divergence between the municipality of Udine and the engineer Sanjust decreed the end of the project whose rich archival documentations allows scholars to investigate a sample of Italian urban planning.