The Decameron

Il volume non vuole essere una monografia tesa a fornire un quadro generale del Decameron, ma piuttosto un tentativo di mettere in luce le componenti meno conosciute del capolavoro di Boccaccio, soffermandosi, oltre che su una nuova presentazione dell’opera, su punti più raramente affrontati: le ragioni della effettiva scarsa popolarità del testo; le strategie e le strutture che lo contraddistinguono; l’acuta attenzione sociale di Boccaccio; i modi in cui l’autore riversa, nella raccolta, la propria cultura letteraria, rielaborandola a fondo, e riappropriandosene con esiti imprevedibili; infine, i molti problemi filologici connessi al testo.
Se quelli indicati sono snodi fondamentali, essi obbediscono a fatti più ampî, registrabili sotto le categorie della ferializzazione  e del celamento: la prima consente a Boccaccio la riassunzione di testi e momenti topici della classicità latina, fatti reagire a confronto con l’urto dell’evento quotidiano; la seconda, alla prima solidale, stende un velo, spesso parodico, su quei precedenti, occultandone la presenza e rivedendone la lezione. La radicalità delle scelte mostra quanto ancora sorprendentemente ricco sia il Medioevo del Decameron.

The last tale in Boccaccio's Decameron describes the case of a bizarre marriage between Gualtieri, the Marquis of Saluzzo, and Griselda, a lowborn female sheperd. Gualtieri, a violent master whose madness Boccaccio defines as «matta bestialità», tests his wife’s virtues and faithfulness through a series of trickeries. Analysing the Aristotelian and Thomistic echoes of the tale, what clearly comes out is Griselda’s meekness: a subtlety of resistance to the enforcement of harassment. The article aims at portraying Griselda as a discourse on virtue which is  the final result of a dialectic union between falsehood and frankness.

All'uscita in sala del "Decameron" Vittore Branca, il massimo studioso di Boccaccio, accusa Pasolini di aver deformato l'immagine dello scrittore di Certaldo. Questo giudizio severo è oggi stato superato dalla ricerca letteraria, che considera il film di Pasolini uno "straordinario documento di lettura e interpetazione dell'opera di Boccaccio nella cultura del Novecento" (Carlo Vecce). Si propone in questo articolo un'analisi del rapporto tra libro e film, con particolare attenzione alla novella di Lisabetta da Messina.

A recurrent theme of Day Eight is the retaliation occasioned by tricks, and society’s need for effective judicial mechanisms to counter the inflationary spiral of revenge practices. In novella 8.8, a young man avenges his wife’s seduction by his best friend by having sex with the friend’s wife on a chest that the friend is locked inside. The penalty exacted by the cuckolded husband is almost identical to the offense against him, and the outcome is successful: the two couples live happily ever after in a polygamous relationship in which each wife has two husbands and each husband, two wives. But is the novella really meant to advocate community of women? Boccaccio parodies the principle of exact retribution (an eye for eye, tooth for a tooth), as well as exemplary literature in which people are shown to get what they deserve, and more generally, the very notion of narrative closure.