Valeria Roncuzzi

... Opere di Alberto Magno, Tommaso d'Aquino e dei mo-derni Spinoza, Moses Mendelssohn ed Herman Cohen a loro volta dimostrano come l'insegnamento di Maimonide fece scuola per secoli. (Paola Arrigoni) Da Mosè a Mosè. ... (Cristina Bersani e Valeria Roncuzzi) Bologna ...

Grazie a un’ampia ricerca archivistica e storico-artistica sul lascito fatto dal nobiluomo siciliano al Comune di Bologna nel 1910, si è ricostruito l’intricato percorso delle dispersioni del suo grande patrimonio, smembrato in diversi musei della città, o definitivamente alienato

Il progetto “Una citta per gli archivi” a Bologna rappresenta un nuovo passo verso la collaborazione tra biblioteche e archivi. Il suo obiettivo e condividere e valorizzare archivi pubblici e personali promuovendone il contenuto, come per esempio fotografie con un rilievo storico e culturale.

Valeria Roncuzzi, "La stampa di riproduzione nel libro d'archeologia del Settecento", e "Le scoperte archeologiche in Italia nei libri del secolo XVIII, in" L'immagine dell'antico fra Settecento e Ottocento. Libri di archeologia nella Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio", catalogo mostra, Bologna, Grafis, 1983, pp. 3 - 75.

ARTICOLO TRATTO DA: Espana y Bolonia: siete siglos de relaciones artisticas y culturales, a cura di Amadeo Serra e José Luis Colomer, Edición en italiano y español; coeditado por el CEEH y la Fundación Carolina; 2006, pp. 163-195. IL LIBRO reúne a más de una veintena de autores especialistas españoles e italianos que estudian en sus respectivas lenguas distintas facetas, episodios y protagonistas de un intenso vaivén de conocimientos, doctrinas, lenguajes y formas que España y Bolonia se han intercambiado a través de los siglos, enriqueciéndose mutuamente: de la arquitectura medieval y los manuscritos iluminados al humanismo renacentista y la definición de la imagen imperial; de la presencia de músicos españoles en Bolonia a la fortuna de los pintores de la escuela boloñesa en España; del cardenal Albornoz al papa Benedicto XIV Lambertini; de Pellegrino Tibaldi a Guido Reni; de Nebrija a Cervantes; de Tomás Luis de Victoria a Farinelli.

Tra le maggiori in Italia, l’Istituzione Biblioteche a Bologna e un organismo complesso composto da 17 biblioteche, ognuna con collezioni e utenti specifici. Il loro scopo e incrementare l’affidabilita collaborando e promuovendo eventi. Il bacino d’utenza e di 2 milioni di utenti, che sfruttano il sistema per circa 43.000 ore all’anno.

One of the biggest Iibrarian institutions in Italy, L'Istituzione Biblioteche in Bologna is a complex system composed by 17 libraries, each one with his personal collection and users. Their aim is to improve the reliability by collaborating and promoting events. The user base is 2 million persons, which use this system during 43.000 hours each year.

LE REGOLE DEL CORPO. NORMA E ARBITRIO
Dalla tradizione di studio nell’Accademia di Belle Arti di Bologna ai contemporanei linguaggi della video arte e della performance
a cura di Piero Deggiovanni, Valeria Roncuzzi, Camilla Roversi Monaco.
Il corpo umano tra arte e scienza: dai disegni del Settecento ai linguaggi contemporanei della video-arte e della performance. È questo il tema della grande mostra “Le regole del corpo. Norma e arbitrio”, nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Un viaggio suggestivo tra passato e presente, tra una disegni e bozzetti, stampe antiche, tavole anatomiche, libri d’arte e statue ispirate alla classicità, fino alla video arte.
Da Ercole Lelli agli artisti e anatomisti del Secolo dei Lumi, formatisi all’Accademia Clementina sotto l’impulso innovatore di Luigi Ferdinando Marsili, fino alle modernissime indagini e rappresentazioni del corpo nei nuovi media.

Un viaggio che culminerà nella performance “Anato-mia” della nota artista Sissi e dei suoi allievi dell’Accademia, che daranno vita a una “sfilata anatomica”, ri-creando i tessuti e gli organi del corpo umano e indossandoli in forma di tessuti e capi di sartoria.

Rassegna deI principali esempi di editoria d’arte riguardante Bologna.  I volumi, appartenenti ai secoli XVI-XIX, per lo più di grande formato e illustrati da incisioni, illustrano vari aspetti della città:
- LA PITTURA: Cicli decorativi nei palazzi, Cicli decorativi negli edifici religiosi, Repertori di dipinti;
- LA SCULTURA: Sculture e monumenti, Monumenti funebri della Certosa;
- L'ARCHITETTURA: Facciate e interni di palazzi, Vedute della città, Pubblicazioni celebrative.

LA CITTÀ MUTEVOLE - Progetto didattico per le scuole medie superiori Dal percorso formativo per orientarsi nella "fabbrica delle immagini", al concorso fotografico per mettere alla prova, nel cuore della città, la forza dello sguardo. È questa la formula di un progetto scolastico presentato nel corso di "Artelibro" 2005. Tema proposto per l'anno scolastico 2004-2005: "La città mutevole. Le trasformazioni della città dal piano regolatore del 1889 ai nostri giorni.
VALERIA RONCUZZI [Biblioteca comunale dell'Archiginnasio, Bologna] "La città mutevole nel patrimonio fotografico dell'Archiginnasio di Bologna "
L'incontro nella Sala dello Stabat Mater della Biblioteca dell'Archiginnasio con le scuole medie superiori che hanno partecipato al concorso "La città mutevole" è stata una stimolante occasione per proporre attraverso un primo approccio con la storia della fotografia a Bologna anche un percorso didattico sulle trasformazioni urbanistiche e architettoniche verificatesi in città tra Ottocento e Novecento. Una presentazione in formato elettronico di alcune centinaia di immagini, selezionate fra quelle più significative e appartenenti al fondo fotografico storico conservato nel Gabinetto dei disegni e delle stampe dell'Archiginnasio, ha calato direttamente i ragazzi nell'atmosfera della Bologna fin de siècle, partendo da una piazza Maggiore prima dei restauri, gremita di folla fra i banchi del mercato, per passare sotto le Due Torri attorniate ancora dalle consorelle Artemisi e Riccadonna, e procedere poi per strade spesso irriconoscibili fino alle porte esterne e alle mura, ritratte mentre squadre di operai erano intente all'abbattimento. Del resto il ritratto di una Bologna in trasformazione, così come i ragazzi partecipanti al concorso fotografico dovevano produrre, non poteva non passare attraverso la visione di quello che era la città più di un secolo fa. Molte di queste fotografie hanno grande potenzialità evocativa e si prestano a diverse chiavi di lettura: contribuiscono a una restituzione conoscitiva e storica sia delle preesistenze architettoniche sia degli "aspetti di vita" di questo particolare snodo temporale; sono anche un importante punto di riferimento per la consapevolezza dell'importanza della salvaguardia e della conservazione del centro storico, che i ragazzi conoscono spesso solo in modo assai marginale e unicamente nel suo aspetto attuale.