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L’ossessione di Luke
L’ossessione di Luke
L’ossessione di Luke
E-book144 pagine2 ore

L’ossessione di Luke

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Info su questo ebook

Luke è un possente e muscoloso orso Alfa e riconosce il destino quando lo vede. Quando si sparge la notizia che tutti gli orsi single devono trovare una compagna prima della fine dell’anno, Luke pensa subito ad Aubrey Umbridge, la donna che gli era sfuggita. Quella che lui stesso si era lasciato sfuggire, scegliendo la sua carriera militare invece di seguire l’unica donna che lo ha fatto bruciare di passione per più di una sola notte.


La dolce e divertente Aubrey aveva un lavoro incredibile, un fantastico gruppo di amici, e non c’era posto nella sua vita per i rimpianti. Anche se le era stato anche ordinato di trovare un compagno, era molto felice senza un uomo che spadroneggiasse nella sua vita cercando di cambiare il suo modo di fare.
Quando Luke si presenta alla sua porta, Aubrey non riesce a crederci. La loro attrazione è cresciuta ancora di più dall’ultima volta che si sono visti, ma non è possibile che sbocci qualcosa di più profondo… o si sbaglia?


Questa storia d’amore che ha per protagonista un orso mutaforma è incentrata sulla passione sfrenata, la connessione emotiva e la redenzione per mezzo dell’amore.

LinguaItaliano
Data di uscita27 mar 2020
L’ossessione di Luke

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    Anteprima del libro

    L’ossessione di Luke - Kayla Gabriel

    L’autore

    1

    Siete cordialmente invitati…


    La famiglia Beran è orgogliosa di ospitare una festa per single alle ore 10.00 del 4 giugno 2014, presso il Red Lodge, Montana. L’evento prevede musica dal vivo e un rinfresco, vi insegneremo anche a ballare la quadriglia! Tutti i Berseker single appartenenti a famiglie di sangue Alfa sono caldamente invitati a partecipare. Portate i vostri stivali da cowboy e venite a danzare tutta la notte!

    Aubrey Umbridge fissava la delicata cartolina bianca che teneva tra le dita, era confusa.

    Un invito… disse, aggrottando la fronte mentre sollevava lo sguardo sui genitori. Il soggiorno della casa di famiglia sembrava in qualche modo più piccolo, come se la sedia che occupava si trovasse molto più vicina al divano dei genitori rispetto a qualche minuto prima. L’idea di una festa per single con altri Berseker in cerca di compagni le aveva fatto seccare la gola e accelerare il battito… e non in modo positivo.

    , grugnì suo padre, non era mai stato un grande conversatore. Era un metro e novanta di puro e corpulento orso alfa, il tutto contornato da una testa di capelli argentei e un cipiglio perpetuo.

    È per questo che mi avete fatta tornare dalla città? Vi ho detto che questa settimana al rifugio sarebbe stata molto impegnativa, disse Aubrey, chinando la testa di lato.

    La madre di Aubrey si chinò in avanti, e per un momento le ricordò da dove avesse ereditato il suo aspetto. La donna era alta un metro e mezzo, ed era tutta curve. Il suo viso rotondo e dolce, e gli scintillanti occhi verdi erano specchio perfetto del viso di Aubrey; si differenziavano solo per l’età della madre e i suoi capelli corti e castani chiaro. I capelli di Aubrey erano tinti di un profondo rosso ciliegia intenso e le arrivavano fino alla vita, incorniciando perfettamente il suo corpo abbondante e facendo risaltare i suoi vestiti scuri e la pelle pallida.

    Aubrey, disse la madre. Per noi… è molto importante che tu partecipi.

    Aubrey lanciò un’altra occhiata all’invito, perplessa.

    È questo fine settimana! Non posso andarci, ho già un appuntamento per andare al cinema con Valerie e Samantha, protestò lei.

    Ecco, cara…, iniziò la madre.

    È obbligatorio, disse il padre tagliando corto.

    Aubrey restò a bocca aperta.

    Come, scusa?, riuscì a dire dopo qualche secondo.

    Necessario. Non puoi scegliere, disse il padre.

    Io… so cosa vuol dire obbligatorio, papà!, urlò lei. Sono più preoccupata del perché tu pensi di potermi obbligare ad andare a una… schifosa cerimonia sociale di Berseker. Perché mai vuoi una cosa del genere, e perché dovrei accettare?

    Per trovare un compagno, disse il padre, accomodandosi sul divano e incrociando le braccia. E devi moderare il linguaggio in questa casa.

    Aubrey restò senza parole per la seconda volta in pochi minuti.

    Per trovare un compagno??? Mi prendi in giro! Cosa ti fa pensare di potermi obbligare?

    Su, Aubrey, tesoro, disse la madre, cercando di mediare. Non si tratta solo di te. Ci saranno tutti i figli delle famiglie alfa.

    Papà non è più un alfa, fece notare Aubrey. "Si è ritirato due anni fa. Non ho neanche le qualifiche per… questo invito".

    Ho preso parte al comitato degli alfa che ha preso questa decisione. La discussione è iniziata anni fa, disse suo padre.

    Aubrey lo guardò per un lungo istante, cercando di capire cosa stesse succedendo.

    Il consiglio degli alfa non ha niente di meglio da fare che organizzare uno speed dating tra i giovani della comunità? Faccio fatica a crederlo.

    Ecco, dovrai sforzarti di crederci, Aubrey. Il consiglio non se ne starà seduto a guardare mentre la nostra specie si estingue perché la tua generazione non vuole mettere la testa a posto. Questo evento non è una scelta. Trovare un compagno entro il prossimo anno è obbligatorio per tutti i Berseker single dai ventuno ai quarantacinque anni. Non si fanno eccezioni, disse suo padre.

    Ti senti quando parli? Sembra il discorso che mi hai fatto prima di spingermi tra le braccia di Lawrence.

    Aubrey non perse il brivido che percorse suo padre nel sentire il nome dell’uomo.

    Non è la stessa cosa, si difese.

    Aubrey, intercedesse la madre. Questa non è una cosa nuova. I Berseker lo hanno sempre fatto in momenti di difficoltà. È così che ci siamo conosciuti tuo padre ed io, se ricordi.

    Mi avete fatto una promessa! O lo avete dimenticato?, li sfidò Aubrey.

    Il padre si alzò in piedi, il suo viso era rosso dalla rabbia.

    È stato due anni fa, Aubrey! Ti avrei dato tutto all’epoca, qualsiasi cosa per farti sentire di nuovo al sicuro. Ma non avrei mai pensato che saresti rimasta sola per un decennio. Da allora non hai più avuto un solo fidanzato serio, e questa cosa non va bene.

    Ho avuto dei fidanzati, disse Aubrey, colpita nell’orgoglio.

    Orsi?, chiese suo padre, sollevando un sopracciglio mentre si avvicinava a lei, diventando più aggressivo. Il suo orso stava per emergere, inalberandosi tanto quanto il suo temperamento. L’orso di Aubrey era pronto a scattare, la spingeva ad essere libera. L’orso la proteggeva selvaggiamente da ogni evento, e non avrebbe lasciato che un imponente maschio alfa si intromettesse nel suo compito.

    Cercando di tenere a bada il suo orso, sentì un pensiero insinuarsi nella sua testa. In genere Aubrey avrebbe fatto di tutto per evitare di vedere suo padre in preda alla rabbia, ma in questo momento le avrebbe concesso una scappatoia. Se lui si fosse trasformato e avesse iniziato a distruggere gli arredi, sua madre si sarebbe trasformata a sua volta per tenerlo a bada. Aubrey sarebbe stata dimenticata nella lotta, e prima che potessero accorgersene lei sarebbe già stata sulla strada di ritorno a San Francisco. Doveva solo spingerlo un po’ di più, e suo padre avrebbe perso del tutto la pazienza.

    Che importa con chi esco?, sibilò Aubrey, alzandosi e fissando il padre negli occhi.

    La madre si intromise, afferrando il polso del padre e facendolo indietreggiare di un passo. Poi si voltò verso di lei, capendo subito cosa stesse cercando di fare la figlia.

    Perché sei una Berseker puro sangue, e hai il dovere di passare quei geni alla prossima generazione, Aubrey Rose Umbridge. Ora smettila di provocare tuo padre.

    Non ho intenzione di scegliere un compagno, disse Aubrey, incrociando le braccia specchiando la posa di suo padre.

    Allora sarai cacciata dal clan, e so che non vuoi che questo accada, disse sua madre.

    Tu… tu non dici sul serio!, esclamò Aubrey.

    Senti, so che non è ciò che vuoi. Hai la tua vita in città, i tuoi amici. Tuo padre e io siamo felici che tu abbia trovato la tua strada, davvero, continuò la madre.

    Ma?, chiese Aubrey.

    Ma devi provare a trovare un compagno. Non è una cosa che abbiamo voluto, ma sta succedendo. Tutto ciò che ti stiamo chiedendo ora è di partecipare a questa festa, non è una grande richiesta, no?, domandò sua madre.

    Una festa in Montana, dove dovrò scegliere un estraneo da prendere come compagno per la vita. Te lo ripeto: stai scherzando?

    Ci andrai, disse il padre, scuotendo la testa e ritirandosi vicino al divano.

    Non ne discuteremo oltre. Hai bisogno di qualcuno che ti scorti, o ci andrai da sola?

    Jack! Smettila di fare il bullo, non stai aiutando!, sospirò la madre. Aubrey, per favore. Ti chiedo solo di andare alla festa. Resta lì un’ora, incontra qualcuno. Se non ti piace proveremo qualcosa di diverso.

    Guardando la faccia preoccupata della madre, Aubrey si addolcì un po’.

    Va bene, sospirò. Ci andrò, ma non funzionerà. Mi piace la mia vita così com’è. Non ho intenzione di scegliere un compagno.

    Testa dura, borbottò il padre, girandosi e uscendo a passi pesanti verso il suo capanno in giardino.

    Grazie, tesoro. Penso che se darai un’occasione a questa festa potrai persino divertirti, disse sua madre.

    Certo. Bene, se questa è l’ultima delle vostre folli richieste per oggi, credo che andrò a casa, rispose Aubrey.

    Vide il dolore nell’espressione della madre mentre andava via, ma non aveva intenzione di alleviarla. Questa era solo l’ultima di una lunga serie di richieste da parte del padre, promesse infrante fatte con l’intento di salvare i Berseker. Questa era l’America, non un arretrato paese del terzo mondo, eppure la sua stirpe era ancora soggetta alle stesse pressione sociali e agli accordi matrimoniali delle spose indiane.

    In preda alla rabbia, Aubrey salì sulla sua Golf e si diresse verso la superstrada. Percorse la strada mentre rimuginava sul suo problema, la scena fuori dal parabrezza era un paesaggio di linee tratteggiate bianche nell’oscurità crescente.

    Per circa la centesima volta, Aubrey desiderò di essere nata umana. Se così fosse stato, niente di tutto questo sarebbe successo. Anche la cosa con Lawrence non sarebbe successa.

    Rabbrividì e forzò i pensieri ad allontanarsi da quel brutto periodo della sua vita. La sua mente ritornò alla festa, al pensiero di un uomo da scegliere. Doveva ammettere che non le sarebbe dispiaciuto incontrare un estraneo tutto muscoli e avere un piccolo incontro a due in privato, ma non voleva niente di più. Era passato del tempo da quando aveva fatto del sesso selvaggio, appassionante e da lasciarla senza fiato.

    Inspirò profondamente, incapace di fermare la sua mente che stava già pensando a Luke. Lui era l’incarnazione di tutte le sue fantasie. Luke, l’amante senza cognome. Il Beseker che aveva condiviso con lei l’unico momento della sua vita adulta in cui Aubrey aveva mandato tutto gloriosamente all’aria da sola. Era il suo più grande rimpianto, perfino più grande dell’aver accettato di incontrare Lawrence.

    Luke… lo aveva incontrato durante

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