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Passa a sorprendermi
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E-book160 pagine54 minuti

Passa a sorprendermi

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Info su questo ebook

Gio Evan cambia indirizzo ai luoghi comuni, sovverte il senso delle frasi fatte e dei modi di dire, obbligando il vocabolario alla sfida dell’improbabile. Propone impe­gna­tive mescolanze verbali per provare quanti agganci lessicali vivono e aspettano di essere messi nuovamente in vita. Gio Evan usa la scusa delle poesie per spalancare le porte di un’immaginazione non violata e invitarci nel mondo del surreale, dell’incredibile, della meraviglia, della sorpresa.
Il palco su cui si muove è asciutto e minimalista, lascia spazio sufficiente al vero protagonista: il pensiero non pensato. Gio Evan non è altro che la movenza creativa della lingua, dove filosofia e gioco e poesia si alleano per esprimere la potenzialità di vivere molteplici vite.
LinguaItaliano
Data di uscita18 ott 2016
ISBN9788899815073
Passa a sorprendermi

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    Anteprima del libro

    Passa a sorprendermi - Gio Evan

    Rimbaud

    Il capitano

    A bordo

    non riescono a decodificare

    il tuo viso dalle mille tratte

    di tesori seppelliti

    in tempi remoti vetusti vecchi

    da poppa si sente gridare:

    – cazzo ’sta donna ha troppe rotte segnate sul volto, capitano!

    – prendiamone una a cazzo e vaffanculo, son cose che capitano!

    perdona le parolacce

    ma comprendici

    siamo bucanieri pirati e bestiacce

    da noi le mamme

    non sono mai esistite

    il capitano dice che sei una bussola

    Fred Boccastorta si gratta le palle

    Flynt Silver beve rum come un uomo dentro un uomo

    il capitano dice che se ci perdiamo

    basterà farti sorridere per ritrovare la rotta

    l’importante è che non piangi, dice

    l’importante è che non ti imbarazzi, dice

    perché se piangi bagni la mappa

    e rischi di infradiciare la via

    se ti imbarazzi arrossisci

    e così si mischiano i puntini del volto

    si mischiano a caso

    e noi non possiamo permetterci gli smarrimenti

    perché il mare, quando non si ama

    è una bestia feroce

    se non ami

    il mare diventa un felino pieno di fame

    e i ricordi

    sono i suoi denti più taglienti

    comunque

    il capitano è convinto che sia stata

    una benedizione

    una ricchezza impareggiabile

    quella di trovarti

    a riva

    dice il capitano che la bellezza

    anche per noi pirati

    prima o poi

    arriva

    il capitano ha un occhio di riguardo

    solo per te

    l’hanno capito tutti ormai

    lo vedono

    pare che quest’occhio nuovo

    di riguardo

    del capitano

    sia innamorato assai

    sia innamorato da volerci

    fare le cose

    con te

    e in caso non l’avessi capito

    il capitano

    sono io.

    Occhio, eh

    E non chiedermi

    come prova d’amore

    di che colore sono i tuoi occhi

    perché ci metterei troppo

    a elencare

    tutti

    i disastri climatici

    le catastrofi ambientali

    e metti caso scordassi i terremoti

    o i petroli nei mari

    no, non potrei perdonarmi

    un colore mancato

    i tuoi occhi hanno il colore

    di quelle onde quelle alte

    quelle che sfracellano la terra

    che cambiano la dentatura delle coste

    e poi c’è un sacco di neve nei tuoi occhi

    e verso l’esterno invece

    spunta un sole di non so quante afriche riunite

    Venezia nei tuoi occhi

    è nella difficoltà delle arsure

    le gondole secche hanno perso anche

    lo strato di vernice più ombrato

    che non lo so davvero

    i tuoi occhi di che colore sono

    sono tosti mica semplici

    hanno un po’ di giardino

    dei bar di Parigi,

    quelli con i tavolini fuori

    ombrelloni lungo mare

    c’è uno struzzo nei tuoi occhi

    la piuma del pavone

    i quadri di Kandinskji

    a me vengono le difficoltà

    a sapere di che colore sono i tuoi occhi

    io ci vedo un poco di tutto

    i pellerossa

    il cavo hdmi

    le matriosche

    gli zaini delle elementari

    e poi fanno anche musica

    fanno queste musiche forti

    che tu

    tu negli occhi

    di non so quale colore

    hai un sacco di discoteche

    e a me prima di baciarti

    viene spontaneo ballare un po’

    e non chiedermi

    come prova d’amore

    di che colore sono i tuoi occhi

    ma che ne so io

    che ne so

    io ci vedo un po’ di tutto.

    Non se tutti ma se tu ti

    Mi hai detto

    non innamorarti di me

    che poi stai male

    anche molto male

    e avrai fame

    ma non sarà fame

    cercherai risposte nel frigo

    ma non saranno in frigo

    e ti lascerai non mangiare

    dimagrirai a vista d’occhio

    un insetto

    un insetto da ramoscelli amazzoni

    diventerai

    e biologi

    scienziati

    omini dei guinness

    vorranno fare ricerche su di te

    e le faranno e scopriranno che sei

    schifosamente

    il più magro del mondo

    e a te facile facile

    dico che amarmi

    non conviene

    lo vedi?

    non amarmi

    fidati

    faresti perdere tempo

    ai cervelloni

    se poi tu ti innamori di me

    dicevi tu

    è peggio, credimi, non conviene

    dicevi

    che poi smetterai di andare a nuoto

    smetterai di raderti la barba e i capelli

    e sembrerai oltre che magrissimo

    pelosissimo

    e non ti farai nemmanco

    la doccia

    e puzzerai come il mare di Genova

    o di Orte o l’Oceano indiano

    e poi anche io

    ci sono anche io

    dicevi

    io sono lunatica

    e a volte non mi pettino

    e la mattina

    dio mio

    la mattina

    affogo mille biscotti nel latte

    e faccio una zuppona

    e mi sporco tutta

    mi sbrodolo tutti i cibi

    a ogni pranzo

    e mangio con le mani

    e bevo birra come un uomo

    come un uomo che non guida

    come un uomo che non guida di sabato sera

    mangio salse piccanti

    come un tifoso americano di baseball

    e bevo tabasco

    e fumo tabacco secco senza filtri

    se

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