Castello di Gonzaga
Castello di Gonzaga | |
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Ubicazione | |
Regione | Lombardia |
Città | Gonzaga |
Informazioni generali | |
Tipo | Castello medievale |
Costruzione | XIII secolo-XIII secolo |
Materiale | mattoni |
Primo proprietario | Conti Casalodi |
Demolizione | XIX secolo |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | Difesa dagli attacchi nemici |
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Il Castello di Gonzaga era una fortificazione di origine medievale situata a Gonzaga, in provincia di Mantova. La Torre Civica e la Torre delle Prigioni sono quanto rimane dell'antico maniero.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il castrum di Gonzaga è menzionato per la prima volta in un documento del 967, che ne attesta il passaggio di proprietà dal Monastero di San Benedetto di Leno ad Adalberto Atto di Canossa.[1]
Successivamente il complesso fortificato fu acquisito dai Conti Casaloldi, che lo ampliarono per proteggere la popolazione dalle scorrerie degli Ungari.[2]
A metà del Trecento i Corradi da Gonzaga, dal 1328 Signori di Mantova, restaurarono il Castello e lo dotarono di sette torri, contrafforti e mura percorse da una merlatura ghibellina.[3]
Ma è il Quattrocento l'età d'oro del Castello di Gonzaga: in particolare, Ludovico II Gonzaga fece costruire all'interno (o nei pressi) del borgo fortificato un nuovo palazzo signorile, realizzato da Luca Fancelli nel 1458 e ultimato nel 1471.[4] In seguito, furono chiamati vari artisti ad affrescarne le sale interne, fra cui Andrea Mantegna, che vi dipinse i Trionfi del Petrarca.[5]
Nella seconda metà del Cinquecento il palazzo perse con gli anni la funzione di villeggiatura e di rappresentanza, ma i Gonzaga vi mantennero comunque scuderie con cavalli, cani e rapaci per uscite di caccia.[4]
Il declino della Signoria coincise con la rovina del Castello: nel 1717, dieci anni dopo la fine dell'indipendenza dello stato gonzaghesco, il Castello fu smantellato e i materiali vennero utilizzati per la costruzione delle chiese di Polesine, Bondeno e di alcune case coloniche.[4] Furono risparmiate solo due torri, a tutt'oggi gli unici resti originari del maniero, che vennero adibite a carceri fino a tutto l'Ottocento.
Entrambi gli edifici, col tempo recuperati, hanno subito gravi danni a seguito degli eventi sismici del 2012. Il restauro della Torre maggiore è completo e l'edificio è occasionalmente aperto al pubblico per mostre e visite guidate.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'antico Castello di Gonzaga si estendeva su un'area più ampia dell'attuale Piazza Castello, situata su una collinetta sopraelevata rispetto al resto della città. Dell'antico complesso rimangono oggi la Torre Civica e la Torre delle Prigioni. Nulla rimane, invece, del Palazzo signorile.[4]
Completano la piazza un portico medievaleggiante costruito nel 1932 e alcune ville ottocentesche, che creano, nell'insieme, un ambiente pittoresco.[6]
Torre Civica
[modifica | modifica wikitesto]La Torre Civica, o mastio, è il monumento più rilevante fra quelli rimasti del Castello.
Sul lato di Via Torre è visibile un orologio con segni zodiacali, eseguito nel Novecento. Sotto di esso, campeggia lo stemma adottato dalla famiglia Gonzaga dal 1608, sotto la signoria di Vincenzo I Gonzaga. Lo stemma è racchiuso in uno scudo ovale, sormontato da una corona e circondato da un collare in cui compare un verso tratto dal Salmo 138. Sotto il collare, vi è una pisside con tre gocce del sangue di Cristo, reliquia che, secondo la tradizione, è conservata a Mantova.[7]
Sotto la volta della torre, da un lato vi è l'affresco della Madonna della Ghiara in cui, sullo sfondo, è riprodotto il borgo di Gonzaga. Sull'altro lato compare invece lo stemma della famiglia Fiera di Mantova, strappo di affresco del 1600-1700.[8]
Sul versante sud della torre è collocato un piccolo stemma marmoreo del 1432 con l'inquadramento Boemia/Gonzaga.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Paolo Piva, "Pievi e insediamenti fortificati", in "Sulle strade del Po. Economia, Cultura e turismo nell'Oltrepo Mantovano", pp.79-86, a cura di Elena Prandi, 1999, p. 82.
- ^ Centro Studi Chiesa Matildica, Gonzaga, Mantova, 1981, p. 6.
- ^ Giancarlo Malacarne, La Torre del Castello in "Gonzaga Gonzaga", Modena, 1990, p. 63.
- ^ a b c d Centro Studi Chiesa Matildica, Gonzaga, p. 7.
- ^ Arrigo Giovannini e Giancarlo Malacarne, Gonzaga Città. Il fascino di una storia, Verona, 2018, p. 13.
- ^ Centro Studi Chiesa Matildica, Gonzaga, p. 8.
- ^ Giancarlo Malacarne, La Torre del Castello in "Gonzaga Gonzaga", p. 64.
- ^ a b Arrigo Giovannini e Giancarlo Malacarne, Gonzaga Città. Il fascino di una storia, p. 17.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Enzo Boriani, Castelli e torri dei Gonzaga nel territorio mantovano, Brescia, 1969.
- Gonzaga, a cura del Centro Studi Chiesa Matildica, Mantova, 1981
- Mario Cadalora, Gonzaga Gonzaga, Modena, 1990.
- AA.VV., Sulle strade del Po. Economia, Cultura e turismo nell'Oltrepo Mantovano, 1999
- Arrigo Giovannini e Giancarlo Malacarne, Gonzaga Città. Il fascino di una storia, Verona, 2018
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su castello di Gonzaga
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