Football Club Internazionale 1963-1964

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FC Internazionale
Stagione 1963-1964
Una formazione interista del 1963-64
Sport calcio
SquadraInter
AllenatoreArgentina (bandiera) Helenio Herrera
All. in secondaItalia (bandiera) Maino Neri
PresidenteItalia (bandiera) Angelo Moratti
Serie A[1]
Coppa ItaliaQuarti di finale
Coppa dei CampioniVincitore (in Coppa dei Campioni)[2]
Maggiori presenzeCampionato: Burgnich (33)[3][4]
Totale: Burgnich (43)
Miglior marcatoreCampionato: Jair (12)[3][4]
Totale: Jair, Mazzola (16)
StadioSan Siro
Abbonati13 015[5][6]
Maggior numero di spettatori76 330 vs Juventus
(3 maggio 1964)[5]
Minor numero di spettatori22 015 vs Lazio
(8 gennaio 1964)[5]
Media spettatori42 421[5]¹
¹
considera le partite giocate in casa in campionato.
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club Internazionale nelle competizioni ufficiali della stagione 1963-1964.

Un undici nerazzurro di questa stagione, trionfatore in Europa per la prima volta.[7]

Pur confermando in gran parte l'ossatura dello Scudetto[8][9], nell'estate 1963 Helenio Herrera operava sulla «spina dorsale» dei titolari[10][11]: Buffon lasciò spazio tra i pali all'ex viola Sarti[12], con Tagnin (riabilitato appieno dalla squalifica[13]) preferito a Zaglio in mediana fungendo da stopper aggiunto.[9][14] Sostituto dell'oriundo Maschio il teutonico Szymaniak[15], un centrocampista d'interdizione e spinta[16]; qualche grattacapo in attacco per motivi contrattuali che resero inizialmente Milani non schierabile[17][18], tentando di risolvere con seconde scelte l'astinenza dal gol che colpì Di Giacomo.[19][20]

La corsa al vertice con Milan e Bologna, sulla cui panchina sedeva una vecchia conoscenza quale Fulvio Bernardini[21][22], rese tutt'altro che scontata la difesa del tricolore[23][24]: sonoramente battuta dalla Juventus il 22 dicembre 1963[25][26], l'Inter cadeva anche nel derby del 19 gennaio 1964 col rinvio di alcune partite a incidere ulteriormente sulla classifica.[27][28] Schemi e tattiche di gioco presero a mostrare dei limiti[10][29], cosicché le opponenti adottarono misure volte a frenare Facchetti e Jair «soffocando» inoltre Suárez alla regia[30]: discorso a parte per l'incursore e finalizzatore Mazzola[31], sempre più tirato in ballo da paragoni giornalistici che vedevano in lui una controfigura del rossonero Gianni Rivera.[9][32]

A portare maggiori soddisfazioni il cammino in Europa[33][34], aperto dal successo coi britannici dell'Everton[35][36]: il passaggio del turno veniva in seguito guadagnato contro Monaco e Partizan Belgrado[37][38], ambedue regolate dal punteggio complessivo di 4-1.[35][39] Una rete di Corso valeva il pari nella stracittadina del 22 marzo 1964[40][41], risultato utile alla formazione del Mago per presentarsi col margine di +1 allo scontro diretto coi felsinei frattanto penalizzati dalla giustizia sportiva.[9][42]

Una positività all'anfetamina dei calciatori rossoblu comportò infatti la perdita a tavolino del match con il Torino[9], agevolando la scalata dei nerazzurri che in occasione della domenica pasquale violarono con sofferenza lo stadio emiliano[43]: «eroe» nella circostanza il portiere Sarti[44], abile a blindare il 2-1 neutralizzando un rigore calciato da Haller.[44] Un finale di stagione annunciatosi combattuto e incerto — complice anche il ritardo di 4 lunghezze dimezzato dai bolognesi a parità di gare giocate —[45] premiava almeno sul versante della Coppa Campioni[33], al cui atto conclusivo Picchi e soci parteciparono dopo aver estromesso con difficoltà il Borussia Dortmund[9][46]: uscita indenne da una trasferta in Germania che la stampa voleva quasi proibitiva[47], la Beneamata trovò con pochi patemi una vittoria a San Siro.[35][48]

Finale della Coppa dei Campioni tra Inter e Real Madrid

Domenica 3 maggio 1964 furono i sabaudi allenati da Rabitti a cedere nel capoluogo lombardo[25], un «incastro» completato dal nulla di fatto che l'inseguitrice raccolse a Mantova precipitando a −3 dalla vetta[49]: la sentenza d'appello rimescolò tuttavia le carte in tavola[9], scagionando gli uomini di Fuffo dalle accuse mosse loro in precedenza e restituendo i punti dedotti in primo grado.[50] Le rivali figurarono così appaiate a quota 49 alla vigilia del terzultimo turno[51][52], uno stallo che le 34 giornate regolamentari non seppero dirimere[53]: necessaria, pertanto, la disputa in campo neutro dell'unico spareggio cui si sia mai fatto ricorso in Serie A.[54][55]

Il Prater di Vienna era teatro, il 27 maggio 1964[56][57], della prima conquista in campo continentale[33][58]: Mazzola e Milani frantumavano la resistenza del Real Madrid[9][59], col primo laureatosi capocannoniere della manifestazione.[60][61] Fondamentale, in chiave difensiva, il pressing «a uomo» esercitato da Tagnin su Alfredo Di Stefano annullandone l'inventiva[62]: tramandato e diffuso con più versioni al riguardo[63], l'aneddoto principale vuole che il mediano si fosse dichiarato pronto a seguire l'asso iberico anche in spogliatoio.[62][63]

All'Olimpico di Roma, nel caldo pomeriggio del 7 giugno 1964[9], veniva messo in palio il titolo nazionale[64]: se i milanesi proponevano fedelmente gli effettivi impostisi in Austria[9], il tecnico avversario giocava sull'effetto-sorpresa muovendo all'ala il terzino Capra (nel ruolo normalmente occupato da Pascutti[9]) per confondere le idee al binario mancino in cui agivano Facchetti e Corso.[9][65] Un calcio di punizione battuto da Fogli, con leggera deviazione del succitato difensore, e il gol di Nielsen detronizzavano i campioni in carica[65][66]: sbeffeggiato dal collega al triplice fischio finale[9], Herrera salutò una estenuante annata con lo schieramento di rincalzi — tra i quali spiccava il classe 1945 Bedin[67] nell'incontro perso coi granata in Coppa Italia.[68]

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Prima divisa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Seconda divisa

Organigramma societario

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Area direttiva

Area tecnica

Area sanitaria

  • Medico sociale: dott. Angelo Quarenghi[71][72]
  • Massaggiatore: Bartolomeo Della Casa e Giancarlo Della Casa
N. Ruolo Calciatore
Italia (bandiera) P Ottavio Bugatti
Italia (bandiera) P Giuliano Sarti
Italia (bandiera) D Bruno Bolchi[73]
Italia (bandiera) D Tarcisio Burgnich
Italia (bandiera) D Sergio Codognato
Italia (bandiera) D Giacinto Facchetti
Italia (bandiera) D Aristide Guarneri
Italia (bandiera) D Spartaco Landini
Italia (bandiera) D Armando Picchi (capitano)
Italia (bandiera) C Gianfranco Bedin[74]
Italia (bandiera) C Enea Masiero
Italia (bandiera) C Sandro Mazzola
N. Ruolo Calciatore
Spagna (bandiera) C Luis Suárez
Germania Ovest (bandiera) C Horst Szymaniak
Italia (bandiera) C Carlo Tagnin
Italia (bandiera) C Franco Zaglio
Italia (bandiera) A Renato Cappellini
Italia (bandiera) A Nicola Ciccolo
Italia (bandiera) A Mario Corso
Italia (bandiera) A Beniamino Di Giacomo
Brasile (bandiera) A Jair da Costa
Italia (bandiera) A Aurelio Milani
Italia (bandiera) A Bruno Petroni
Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A 1963-1964.

Girone di andata

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Milano
15 settembre 1963
1ª giornata
Inter2 – 1
referto
ModenaStadio San Siro
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Vicenza
22 settembre 1963
2ª giornata
Lanerossi Vicenza1 – 0
referto
InterStadio Romeo Menti
Arbitro:  Gambarotta (Genova)

Milano
13 novembre 1963
3ª giornata[75]
Inter3 – 1
referto
TorinoStadio San Siro
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Milano
29 settembre 1963
4ª giornata
Inter2 – 0
referto
MantovaStadio San Siro
Arbitro:  Angonese (Mestre)

Ferrara
6 ottobre 1963
5ª giornata
SPAL0 – 1
referto
InterStadio Paolo Mazza
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Milano
20 ottobre 1963
6ª giornata
Inter1 – 0
referto
SampdoriaStadio San Siro
Arbitro:  De Robbio (Torre Annunziata)

Bari
23 ottobre 1963
7ª giornata
Bari1 – 1
referto
InterStadio della Vittoria
Arbitro:  Francescon (Padova)

Roma
27 ottobre 1963
8ª giornata
Roma0 – 1
referto
InterStadio Olimpico
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Milano
19 gennaio 1964
9ª giornata[76]
Inter0 – 2
referto
MilanStadio San Siro
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Milano
17 novembre 1963
10ª giornata
Inter0 – 0
referto
BolognaStadio San Siro
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Napoli
24 novembre 1963
11ª giornata
Messina0 – 1
referto
InterStadio San Paolo[77]
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Catania
1º dicembre 1963
12ª giornata
Catania1 – 2
referto
InterStadio Cibali
Arbitro:  Marchese (Napoli)

Milano
8 dicembre 1963
13ª giornata
Inter1 – 1
referto
FiorentinaStadio San Siro
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Torino
22 dicembre 1963
14ª giornata
Juventus4 – 1
referto
InterStadio Comunale
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Milano
8 gennaio 1964
15ª giornata[79]
Inter1 – 0
referto
LazioStadio San Siro
Arbitro:  Angonese (Mestre)

Milano
29 gennaio 1964
16ª giornata[80]
Inter1 – 0
referto
GenoaStadio San Siro
Arbitro:  Angelini (Firenze)

Bergamo
12 gennaio 1964
17ª giornata
Atalanta1 – 3
referto
InterStadio Atleti Azzurri d'Italia
Arbitro:  Francescon (Padova)

Girone di ritorno

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Modena
12 febbraio 1964
18ª giornata[81]
Modena0 – 1
referto
InterStadio Alberto Braglia
Arbitro:  Francescon (Padova)

Milano
2 febbraio 1964
19ª giornata
Inter0 – 0
referto
Lanerossi VicenzaStadio San Siro
Arbitro:  Adami (Roma)

Torino
9 febbraio 1964
20ª giornata
Torino0 – 2
referto
InterStadio Comunale
Arbitro:  Marchese (Napoli)

Mantova
16 febbraio 1964
21ª giornata
Mantova2 – 2
referto
InterStadio Danilo Martelli
Arbitro:  Gambarotta (Genova)

Milano
23 febbraio 1964
22ª giornata
Inter0 – 0
referto
SPALStadio San Siro
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Genova
1º marzo 1964
23ª giornata
Sampdoria1 – 5
referto
InterStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Adami (Roma)

Milano
8 marzo 1964
24ª giornata
Inter3 – 0
referto
BariStadio San Siro
Arbitro:  Francescon (Padova)

Milano
15 marzo 1964
25ª giornata
Inter1 – 0
referto
RomaStadio San Siro
Arbitro:  Gambarotta (Genova)

Milano
22 marzo 1964
26ª giornata
Milan1 – 1
referto
InterStadio San Siro
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Bologna
29 marzo 1964
27ª giornata
Bologna1 – 2
referto
InterStadio Comunale
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Milano
5 aprile 1964
28ª giornata
Inter4 – 0
referto
MessinaStadio San Siro
Arbitro:  Marchese (Napoli)

Milano
19 aprile 1964
29ª giornata
Inter4 – 1
referto
CataniaStadio San Siro
Arbitro:  De Robbio (Torre Annunziata)

Firenze
25 aprile 1964
30ª giornata[83]
Fiorentina1 – 3InterStadio Comunale
Arbitro:  Adami (Roma)

Milano
3 maggio 1964
31ª giornata
Inter1 – 0
referto
JuventusStadio San Siro
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Roma
17 maggio 1964
32ª giornata
Lazio0 – 0
referto
InterStadio Olimpico
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Genova
23 maggio 1964
33ª giornata[87]
Genoa0 – 2InterStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Adami (Roma)

Milano
31 maggio 1964
34ª giornata
Inter2 – 1
referto
AtalantaStadio San Siro
Arbitro:  Gambarotta (Roma)

Roma
7 giugno 1964, ore 17:00
Bologna2 – 0
referto
InterStadio Olimpico
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1963-1964.
Torino
11 giugno 1964, ore 21:30 CET
Quarti di finale
Torino4 – 1
referto
InterStadio Comunale (13.034 spett.)
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Coppa dei Campioni

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Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa dei Campioni 1963-1964.
Liverpool
18 settembre 1963, ore 19:30 BST
Sedicesimi di finale - Andata
Everton0 – 0
referto
InterGoodison Park (62 408 spett.)
Arbitro: Ungheria (bandiera) Gere

Milano
25 settembre 1963, ore 20:00 CET
Sedicesimi di finale - Ritorno
Inter1 – 0
referto
EvertonSan Siro (59 128 spett.)
Arbitro: Ungheria (bandiera) Horváth

Milano
27 novembre 1963, ore 21:15 CET
Ottavi di finale - Andata
Inter1 – 0
referto
MonacoSan Siro (15 366 spett.)
Arbitro: Germania Ovest (bandiera) Kreitlein

Marsiglia
4 dicembre 1963, ore 15:00 CET
Ottavi di finale - Ritorno
Monaco1 – 3
referto
InterStade Vélodrome (25 080 spett.)
Arbitro: Spagna (bandiera) Ortiz de Mendibil

Belgrado
26 febbraio 1964, ore 15:00 CET
Quarti di finale - Andata
Partizan0 – 2
referto
InterStadio Partizan (19 509 spett.)
Arbitro: Austria (bandiera) Stoll

Milano
4 marzo 1964, ore 15:30 CET
Quarti di finale - Ritorno
Inter2 – 1
referto
PartizanSan Siro (32 100 spett.)
Arbitro: Germania Ovest (bandiera) Tschenscher

Dortmund
15 aprile 1964, ore 19:30 CET
Semifinale - Andata
Borussia Dortmund2 – 2
referto
InterStadion Rote Erde (42 356 spett.)
Arbitro: Ungheria (bandiera) Gere

Milano
29 aprile 1964, ore 21:15 CET
Semifinale - Ritorno
Inter2 – 0
referto
Borussia DortmundSan Siro (76 788 spett.)
Arbitro: Jugoslavia (bandiera) Tešanić

Lo stesso argomento in dettaglio: Finale della Coppa dei Campioni 1963-1964.
Vienna
27 maggio 1964, ore 19:30 CET
Finale
Inter3 – 1
referto
Real MadridPraterstadion (71 333 spett.)
Arbitro: Austria (bandiera) Stoll

Statistiche di squadra

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Statistiche aggiornate all'11 giugno 1964.

Competizione Punti In casa In trasferta Totale Gf Gs D.R.
G V N P G V N P G V N P
Serie A 54 17 12 4 1 17 11 4 2 34 23 8 3 54 21 33
Spareggio - - - - - 1 0 0 1 1 0 0 1 0 2 −2
Coppa Italia - - - - - 1 0 0 1 1 0 0 1 1 4 −3
Coppa dei Campioni - 5[90] 5 0 0 4 2 2 0 9 7 2 0 16 5 11
Totale - 22 17 4 1 23 13 6 4 45 30 10 5 71 32 39

Andamento in campionato

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Giornata 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34
Luogo C T C C T C T T C C T T C T C C T T C T T C T C C T T C C T C T T C
Risultato V P V V V V N V P N V V N P V V V V N V N N V V V N V V V V V N V V
Posizione 1 9 4 1 1 1 1 1 3 3 2 2 2 4 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1

Legenda:
Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.

Statistiche dei giocatori

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Fonte:[3]

Sono in corsivo i calciatori che hanno lasciato la società a stagione in corso.
A completamento delle statistiche, vanno conteggiate 2 autoreti in Serie A.

Giocatore Serie A Spareggio Coppa Italia Coppa dei Campioni Totale
Presenze Reti Presenze Reti Presenze Reti Presenze Reti Presenze Reti
Bedin, G. G. Bedin 0000100010
Bolchi, B. B. Bolchi 2000000020
Bugatti, O. O. Bugatti 4-00-01-40-05-4
Burgnich, T. T. Burgnich 330100090430
Cappellini, R. R. Cappellini 4000100050
Ciccolo, N. N. Ciccolo 104001121136
Codognato, S. S. Codognato 3000100040
Corso, M. M. Corso 286100052348
Di Giacomo, B. B. Di Giacomo 102000030132
Facchetti, G. G. Facchetti 324100090424
Guarneri, A. A. Guarneri 320100090420
Jair, Jair 30121010944116
Landini, S. S. Landini 2000100030
Masiero, E. E. Masiero 8000100090
Mazzola, S. S. Mazzola 2991000973916
Milani, A. A. Milani 187101031238
Petroni, B. B. Petroni 103000000103
Picchi, A. A. Picchi 280100090380
Suárez, L. L. Suárez 263100091364
Sarti, G. G. Sarti 30-211-20-09-040-23
Szymaniak, H. H. Szymaniak 60001050120
Tagnin, C. C. Tagnin 201101090311
Zaglio, F. F. Zaglio 9000000090
  1. ^ Dopo spareggio contro il Bologna per l'assegnazione dello scudetto 1963-1964.
  2. ^ Squadra qualificata alla Coppa dei Campioni 1964-1965 in qualità di detentrice del trofeo.
  3. ^ a b c Grassia, Lotito, Statistiche, p. 228.
  4. ^ a b Panini, Serie A 1963-64, p. 147.
  5. ^ a b c d (EN) Germano Tredesini, Statistiche Spettatori Serie A 1963-1964, su stadiapostcards.com.
  6. ^ Luca Curino, Si è chiusa col record la vendita delle tessere nerazzurre, in La Gazzetta dello Sport, 26 ottobre 1997.
  7. ^ 1963/64: Mazzola manda l'Inter in paradiso, su uefa.com, 30 aprile 2010.
  8. ^ Luca Curino, Germano Bovolenta, Giorgio Lo Giudice e Dan Peterson, Ricordi di Grande Inter, in La Gazzetta dello Sport, 11 novembre 1997.
  9. ^ a b c d e f g h i j k l m Grassia, Lotito, La Beneamata sale sul tetto d'Europa e del Mondo, pp. 125-127.
  10. ^ a b Germano Bovolenta, Rivoluzione Herrera. Ecco la Grande Inter, in La Gazzetta dello Sport, 19 luglio 2007.
  11. ^ Le formazioni della A per il prossimo torneo, in La Stampa, 16 luglio 1963, p. 8.
  12. ^ Alex Frosio, Da Sarti a Zenga: quante stelle tra i pali nerazzurri, in La Gazzetta dello Sport, 5 luglio 2012.
  13. ^ Mario Bardi, TAGNIN E IL TRILLO DEL MAGO, in Gazzetta Magazine, La Gazzetta dello Sport, 7 marzo 1998.
  14. ^ Marco Pastonesi, L'arte di appiccicarsi, in La Gazzetta dello Sport, 5 marzo 2000.
  15. ^ Germano Bovolenta, Quando gli angeli oriundi avevano la faccia sporca, in La Gazzetta dello Sport, 11 gennaio 2003.
  16. ^ ADDIO ALL'EX SZYMANIAK, in La Gazzetta dello Sport, 11 ottobre 2009.
  17. ^ Paolo Bertoldi, Due pali colpiti dai granata a San Siro e facile successo della squadra milanese, in La Stampa, 14 novembre 1963, p. 8.
  18. ^ Leo Cattini, Herrera pensa a Milani, in Stampa Sera, 29 novembre 1963, p. 11.
  19. ^ [collegamento interrotto] Addio a Petroni, ex centravanti nerazzurro Anni 60, in La Gazzetta dello Sport, 17 agosto 2014.
  20. ^ Nicola Cecere, La Grande Inter piange Milani, l'eroe che piegò il Real al Prater, in La Gazzetta dello Sport, 26 novembre 2014.
  21. ^ Corrado Sannucci, Bernardini, geniale e ironico ct, in la Repubblica, 11 gennaio 2004, p. 46.
  22. ^ Giuseppe Bagnati, Quando Bologna-Inter decideva lo scudetto, su gazzetta.it, 19 febbraio 2009.
  23. ^ Carlo Bianchi, La «nuova Inter» vittoriosa sul terreno del Catania: 2-1, in Stampa Sera, 2 dicembre 1963, p. 9.
  24. ^ Vittorio Pozzo, La lotta riprenderà con Juventus-Inter, in La Stampa, 10 dicembre 1963, p. 8.
  25. ^ a b Alessandro De Calò, Maghi, papere, astronauti e Juve-Inter, in La Gazzetta dello Sport, 20 febbraio 1998.
  26. ^ Paolo Bertoldi, Trionfo della Juventus sull'Inter: 4-1, in Stampa Sera, 23 dicembre 1963, p. 6.
  27. ^ Leo Cattini, Due goals e molto nervosismo, in Stampa Sera, 20 gennaio 1964, p. 7.
  28. ^ Vittorio Pozzo, I cosiddetti "spettacoli" del calcio giocato oggi..., in Stampa Sera, 10 febbraio 1964, p. 9.
  29. ^ Leo Cattini, La Spal resiste (0-0) sul campo dell'Inter, in Stampa Sera, 24 febbraio 1964, p. 8.
  30. ^ Tancredi Palmeri, Spagna '64, Luisito Suarez è l'architetto del trionfo, su gazzetta.it, 1º giugno 2008.
  31. ^ Gianni Pignata, In mezz'ora i sampdoriani travolti dai neroazzurri, in Stampa Sera, 2 marzo 1964, p. 9.
  32. ^ Gabriella Mancini, Mazzola e Rivera, che «Sfide», in La Gazzetta dello Sport, 19 marzo 2002.
  33. ^ a b c Nicola Cecere, Questa Inter è sempre capitale, in La Gazzetta dello Sport, 7 maggio 1998.
  34. ^ EURONIGHTS, LA PRIMA PARTITA DELL'INTER IN COPPA DEI CAMPIONI, su inter.it, 19 ottobre 2020.
  35. ^ a b c In Coppa Campioni nerazzurri imbattuti a Milano, in La Gazzetta dello Sport, 30 settembre 1998.
  36. ^ Andrea Ramazzotti, Inter, 100 vittorie in Champions: ecco le 10 più belle, su gazzetta.it, 26 ottobre 2023.
  37. ^ INTER-MONACO, 4 PRECEDENTI E QUELLA SEMIFINALE..., su inter.it, 15 luglio 2022.
  38. ^ L'Inter ritrova il suo portafortuna, su it.uefa.com, 9 ottobre 2012.
  39. ^ Leo Cattini, L'Inter gioca in casa, Herrera va in trasferta, in Stampa Sera, 11 marzo 1964, p. 11.
  40. ^ Gaetano Imparato, Le mille vite di Liedholm, in La Gazzetta dello Sport, 4 maggio 1997.
  41. ^ Vittorio Pozzo, In un minuto, nel derby di Milano botta di Altafini e risposta di Corso, in Stampa Sera, 23 marzo 1964, p. 7.
  42. ^ Non fu l'Inter a tramare nello scudetto del '64, in la Repubblica, 22 novembre 1998, p. 42.
  43. ^ Giulio Accatino, Gli episodi decisivi della partitissima di Bologna, in La Stampa, 31 marzo 1964, p. 8.
  44. ^ a b Antonello Capone e Vincenzo Cito, Scudetto non di rigore, in La Gazzetta dello Sport, 23 gennaio 2003.
  45. ^ Leo Cattini, I nerazzurri devono incontrare Fiorentina, Borussia, Juventus, in Stampa Sera, 21 aprile 1964, p. 13.
  46. ^ Davide Stoppini, Inter, quei precedenti con il Borussia che fanno sognare i nerazzurri, su gazzetta.it, 5 novembre 2019.
  47. ^ Alfredo Corallo, Borussia-Inter, benvenuti a Dortmund: nel "cuore" del calcio tedesco, su sport.sky.it, 5 novembre 2019.
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  59. ^ Filmato audio FC Internazionale - Doppietta di Mazzola vs. Real Madrid (27 maggio 1964), su YouTube, 10 luglio 2010.
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  62. ^ a b Claudio Gregori, "Taca la bala", in La Gazzetta dello Sport, 14 novembre 1997.
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  71. ^ È morto Quarenghi, primo medico sociale, in la Repubblica, 18 luglio 1992, p. 37.
  72. ^ Inter, l'addio a Quarenghi, in La Stampa, 18 luglio 1992, p. 27.
  73. ^ Ceduto durante la sessione autunnale del calciomercato.
  74. ^ Aggregato dalla squadra giovanile.
  75. ^ Incontro posticipato rispetto al turno infrasettimanale del 25 settembre 1963 per la sovrapposizione con Inter-Everton di Coppa Campioni; cfr. Bruno Bernardi, Il Torino domani contro la Pro Vercelli, in La Stampa, 9 ottobre 1963, p. 9.
  76. ^ L'intero turno di campionato (inizialmente in calendario al 3 novembre 1963) fu rinviato per consentire una maggior preparazione all'Italia in vista della gara con l'Unione Sovietica del 10 novembre 1963; cfr. Leo Cattini, Domani in programma un recupero di campionato, in Stampa Sera, 12 novembre 1963, p. 13.
  77. ^ Gara disputata a Napoli per la squalifica inflitta al campo del Messina; cfr. Paolo Bertoldi, Il campionato riprende a pieno ritmo con un appassionante Milan-Juventus, in La Stampa, 23 novembre 1963, p. 15.
  78. ^ Per le altre fonti, Burgnich
  79. ^ Gara inizialmente in programma il 29 dicembre 1963 ma rinviata per impraticabilità di campo dovuta alla nebbia; cfr. Leo Cattini, Queste le gare non disputate, in Stampa Sera, 30 dicembre 1963, p. 6.
  80. ^ Recupero dell'incontro del 5 gennaio 1964, sospeso per nebbia al 60' sul punteggio di 0-1; cfr. Giulio Accatino, Inter-Genoa interrotto a San Siro mentre i liguri stanno vincendo (1-0), in Stampa Sera, 6 gennaio 1964, p. 8.
  81. ^ Gara inizialmente in programma il 26 gennaio 1964 ma rinviata per impraticabilità di campo dovuta alla nebbia; cfr. La partita Inter-Modena non è stata neppure iniziata, in Stampa Sera, 27 gennaio 1964, p. 9.
  82. ^ Alcune fonti conteggiano l'autorete di Baccari.
  83. ^ Anticipo al sabato disposto per l'impegno del mercoledì seguente in Coppa Campioni; cfr. Leo Cattini, L'incontro Fiorentina-Inter è stato anticipato a sabato, in La Stampa, 22 aprile 1964, p. 8.
  84. ^ Per le altre fonti, al 80’
  85. ^ Per le altre fonti, al 16’ e 30’
  86. ^ Per le altre fonti, al 85’
  87. ^ Anticipo al sabato disposto per l'impegno del mercoledì successivo in Coppa Campioni; cfr. Leo Cattini, L'incontro Genoa-Inter verrà disputato sabato, in La Stampa, 20 maggio 1964, p. 8.
  88. ^ Per le altre fonti, al 56’
  89. ^ Per le altre fonti, al 88’
  90. ^ La finale si è disputata in campo neutro.

Collegamenti esterni

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(EN) Coppa Campioni 1963-64 su RSSSF.com, su rsssf.com.

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