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Giulio Profeta

    Giulio Profeta

    [It]: L'elaborato ricostruisce lo sviluppo del settore delle concessioni autostradali in Italia, partendo dalla loro nascita, passando per la privatizzazione avviata negli anni Novanta, per giungere, infine, ad analizzare il dibattito su... more
    [It]: L'elaborato ricostruisce lo sviluppo del settore delle concessioni autostradali in Italia, partendo dalla loro nascita, passando per la privatizzazione avviata negli anni Novanta, per giungere, infine, ad analizzare il dibattito su di una possibile ripubblicizzazione conseguente al tragico crollo del Viadotto Morandi; si evidenziano, inoltre, i relativi elementi costitutivi dell'ambito, ovvero le specificità del regime concessorio autostradale rispetto a quello ordinario, la crescente presenza di una governance indipendente, nonché le peculiari modalità di determinazione della tariffa mediante il parametro del price cap. In particolare, il filo rosso ricavabile dall'indagine è quello secondo cui i principali interventi del Legislatore in materia sono stati ispirati, quasi fosse un pendolo, dalle contingenti esigenze e non dal perseguimento di un disegno organico. Pertanto, la speranza è quella di riscontrare in futuro non tanto misure specifiche, quanto un vero e proprio ripensamento dell'approccio legislativo sul tema. Abstract [En]: The paper reconstructs the development of the motorway concessions sector in Italy, starting from their birth, through the privatisation in the 1990s, to finally analyze the debate on a possible re-publication following the tragic collapse of the Morandi Viaduct; the paper also highlights the relative constituent elements of the scope, i.e. the specific features of the motorway concession regime compared to the ordinary one, the growing presence of an independent governance, as well as the peculiar modalities of tariff determination through the price cap parameter. In particular, the red thread that can be drawn from the survey is that the main interventions of the Legislator on the subject were inspired, as if it were a pendulum, by the contingent needs and not by the pursuit of an organic design. Therefore, the hope is to find in the future not so much specific measures, but a real rethinking of the legislative approach on the subject. Sommario: 1. Introduzione; 2. La nascita delle autostrade in Italia e il loro sviluppo sotto lo Stato interventista; 3. La crisi della gestione pubblica e le privatizzazioni; 4. Gli elementi costitutivi del regime delle concessioni autostradali: il "paradigma" concessorio; 5. Gli elementi costitutivi del regime delle concessioni autostradali: la governance indipendente; 6. Gli elementi costitutivi del regime delle concessioni autostradali: la determinazione della tariffa; 7. Conclusioni. L'orizzonte delle concessioni autostradali
    Sommario: 1. introduzione-2. il rapporto di partenariato pubblico-privati-3. L'in-House quale limite esterno al partenariato pubblico-privato-4. La valorizzazione dei beni culturali quale terreno elettivo del partenariato pubblico-privato... more
    Sommario: 1. introduzione-2. il rapporto di partenariato pubblico-privati-3. L'in-House quale limite esterno al partenariato pubblico-privato-4. La valorizzazione dei beni culturali quale terreno elettivo del partenariato pubblico-privato e, in particolare, pubblico-pubblico-5. il caso concreto: l'accordo di valorizzazione del 20 febbraio 2017-6. Conside-razioni conclusive. 1. introduzione. Il seguente lavoro procede ad una disamina, a tutto tondo, dell'istituto del Partenariato, analizzando nello specifico, il partenariato c.d. "pubblico-privato" in riferimento alla disciplina dei beni culturali. In particolare, trae spunto da una controversia, ancora in essere, tra il Mi-nistero dei Beni Culturali e un soggetto privato nella gestione di un servizio per il pubblico, ossia di un servizio a natura culturale ancillare alla gestione di una struttura museale. Al momento, la controversia deve ancora essere decisa nel merito, mentre in sede cautelare, con l'ordinanza n. 5311/2017 del Consiglio di Stato, è stata accolta la domanda di rigetto dell'istanza, proposta dalla Difesa Erariale. Infatti, il Ministero aveva disposto, nell'imminenza della scadenza di una concessione di servizi aggiuntivi museali, un affidamento diretto in favore di un soggetto formalmente privato, una fondazione, ma sostanzialmente pub-blico, essendo qualificato come organismo di diritto pubblico; i controinteres-sati al contrario, lamentavano l'omesso esperimento di una procedura ad evidenza pubblica da parte del Ministero nella gestione dei servizi aggiuntivi de quibus, sostenendo implicitamente che vi fosse un obbligo per l'autorità di procedere sempre ad una esternalizzazione degli stessi e, quindi, ad una gara. Ai fini della comprensione della lite, la trattazione è stata strutturata in tre paragrafi: il partenariato pubblico-privato, la cooperazione pubblico-pub-blico e l'incidenza di queste soluzioni organizzative all'interno della materia dei beni culturali. Il partenariato pubblico-privato, per quanto apparentemente estraneo alla tematica trattata, è in realtà la forma primigenia nel nostro ordinamento di un nuovo modello organizzativo nella gestione di un servizio ed è stato, per questa ragione, assunto come termine di comparazione per l'analisi della coopera-(*) Già praticante forense presso l'Avvocatura Generale dello Stato (con l'avv. Pietro Garofoli), attual-mente corsista presso il Centro Studi Parlamentari Silvano Tosi.