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Global Marx si presenta come un’esplorazione collettiva dell’eredità marxiana volta a proiettarla sulla realtà del presente. Il riferimento al global è duplice. Globale come dimensione del mercato mondiale, che implica la necessità di... more
Global Marx si presenta come un’esplorazione collettiva dell’eredità marxiana volta a proiettarla sulla realtà del presente. Il riferimento al global è duplice. Globale come dimensione del mercato mondiale, che implica la necessità di cogliere la connessione fra fenomeni sparsi, disseminati nel tempo e nello spazio, alla ricerca di connessioni sistemiche. Ma global segnala anche l’esigenza di moltiplicare i punti vista, ridefinendo le relazioni fra gli spazi su cui il dominio del capitale si esercita con tempi e modalità differenti. Da qui, in particolare, l’attenzione per il Marx analista non solo del capitale nella sua dinamica generale, ma anche di specifiche congiunture storiche, in riferimento alle singole realtà europee ma anche agli spazi coloniali e alle Americhe.
<jats:p>The work of Vincenzo Gioberti was a life-long attempt to reconnect philosophy and Christianity, and tradition and progress, within the political turmoil of early nineteenth-century Italy and the rise of new philosophies of... more
<jats:p>The work of Vincenzo Gioberti was a life-long attempt to reconnect philosophy and Christianity, and tradition and progress, within the political turmoil of early nineteenth-century Italy and the rise of new philosophies of history. His critique of subjectivism led him to propose a Neoplatonic scheme (epitomized in what he called the 'ideal formula'), which finds its root in an original intuition of being. From this intuition he deduced that the Being as the creator is God. But reflective judgment is not mere contemplation: as thinking and creating are the same in God (God is 'the first philosopher'), so thinking and acting are the same in man, as an image of God. History and civilization are the continuation of the creative process in which the return of existence to being leads duality to unity again, although it keeps the ontological gap of creatural relationship.</jats:p>
Il quaderno raccoglie la rielaborazione dei materiali di due convegni dedicati a tematiche della ricerca di Merio Scattola, svoltisi presso l’Universita degli Studi di Padova con il supporto del Dipartimento di Scienze Storiche,... more
Il quaderno raccoglie la rielaborazione dei materiali di due convegni dedicati a tematiche della ricerca di Merio Scattola, svoltisi presso l’Universita degli Studi di Padova con il supporto del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichita, del Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari e il patrocinio della Scuola Galileiana di Studi Superiori. Vengono qui pubblicati i contributi di Jose Luis Villacanas, Giuseppe Duso, Michele Basso, Adone Brandalise, Angela De Benedictis, Maurizio Merlo, Luise Schorn-Schutte, Paolo Slongo, Alfredo Viggiano. Il quaderno si chiude con un breve ma significativo ricordo di Merio da parte di Michael Stolleis. Lo scopo e quello di continuare il dialogo con Merio su alcune questioni interdisciplinari che a lungo sono state oggetto di comune ri-cerca. La nota introduttiva a cura di Michele Basso e Mario Piccinini enuncia le ragioni di fondo della scelta dei temi e dell’approccio prescelto. Si ringraziano per la collaborazione Marco Ge...
El intento de estas páginas es el de seleccionar dentro de la semántica del miedo que contribuye a organizar la imagen moderna del orden político y jurídico el elemento específico del pánico, en la hipótesis de que este último constituya... more
El intento de estas páginas es el de seleccionar dentro de la semántica del miedo que contribuye a organizar la imagen moderna del orden político y jurídico el elemento específico del pánico, en la hipótesis de que este último constituya una diferencia que es asimismo un recurso epistémico. Dicho de un modo directo: si el miedo se presenta como una referencia constitutiva del orden, de su constitución como de su mantenimiento, el pánico parece, en cambio, cargado de un signo contrario; nos habla de la disolución de un agregado dado por supuesto y es inclusivo en el perimetrar los límites y las condiciones de posibilidad. El objetivo es aquel de repasar algunos momentos de la historia del pánico buscando argumentar que el pánico es una pasión política, en el sentido de que se refiere a aquello de lo que la político está hecha, y al mismo tiempo es expresión de un límite "pasional" de la política, en tanto que define políticamente un límite interno. Respecto a tal objetivo, esta aportación no reivindica más que los caracteres de un hilvanado necesitante de un desarrollo ulterior por lo que se refiere no solo a aquello que no se incluye (y es obviamente mucho), sino también a los nudos que de forma conscientemente provisional se indican. Además, se limita a una periodizacion histórica que es de alguna manera preliminar, deteniéndose en el umbral de la fase en la cual el pánico es una palabra de un discurso disciplinar, es parte del objeto de un saber codificado (psicología, sociología, ciencia política), incluso si no desempeña necesariamente un rol apaciguador.
Il presente testo e stato pubblicato nel n. 1/1987 di «Filosofia politica». Ringraziamo gli autori, la direzione della rivista e la casa editrice il Mulino per averne consentito la ripubblicazione.
L’intento di queste pagine e di selezionare all’interno della semantica della paura che contribuisce ad organizzare l’immagine moderna dell’ordine politico e giuridico l’elemento specifico del panico, nell’ipotesi che quest’ultimo... more
L’intento di queste pagine e di selezionare all’interno della semantica della paura che contribuisce ad organizzare l’immagine moderna dell’ordine politico e giuridico l’elemento specifico del panico, nell’ipotesi che quest’ultimo costituisca una differenza che e anche una risorsa epistemica. Detto in modo un po’ scorciato: se la paura si presenta come riferimento costitutivo dell’or-dine, della sua costituzione come del suo mantenimento, il panico sembra invece caricato di un segno contrario; ci parla del dissolversi di un aggregato dato per presupposto ed e solidale nel perimetrarne i confini e le condizioni di possibilita. L’obiettivo e quello di ripercorrere alcuni momenti della storia del panico cercando di argomentare che il panico sia una passione politica, nel senso che e riferito a cio di cui la politica e fatta, e allo stesso tempo sia l’espressione di un limite ‘passionale’ della politica, nel senso che ne definisce politicamente un limite interno. Rispetto a tale obietti...
Il quaderno raccoglie la rielaborazione dei materiali di due convegni dedicati a tematiche della ricerca di Merio Scattola, svoltisi presso l’Università degli Studi di Padova con il supporto del Dipartimento di Scienze Storiche,... more
Il quaderno raccoglie la rielaborazione dei materiali di due convegni dedicati a tematiche della ricerca di Merio Scattola, svoltisi presso l’Università degli Studi di Padova con il supporto del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità, del Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari e il patrocinio della Scuola Galileiana di Studi Superiori. Vengono qui pubblicati i contributi di José Luis Villacañas, Giuseppe Duso, Michele Basso, Adone Brandalise, Angela De Benedictis, Maurizio Merlo, Luise Schorn-Schütte, Paolo Slongo, Alfredo Viggiano. Il quaderno si chiude con un breve ma significativo ricordo di Merio da parte di Michael Stolleis. Lo scopo è quello di continuare il dialogo con Merio su alcune questioni interdisciplinari che a lungo sono state oggetto di comune ricerca. La nota introduttiva a cura di Michele Basso e Mario Piccinini enuncia le ragioni di fondo della scelta dei temi e dell’approccio prescelto. Si ringraziano per la collaborazione Marco Geu...
Tra gli anni Sessanta e Settanta si è sviluppato in Germania un dibattito, che ha avuto eco anche in altri paesi, teso ad indicare l'incapacità contemporanea della scienza politica ad interrogarsi sui problemi di fondo dell'agire... more
Tra gli anni Sessanta e Settanta si è sviluppato in Germania un dibattito, che ha avuto eco anche in altri paesi, teso ad indicare l'incapacità contemporanea della scienza politica ad interrogarsi sui problemi di fondo dell'agire politico e a fornire a quest'ultimo criteri di orientamento. In questo dibattito, che si è svolto sotto l'insegna della riscoperta di quella filosofia pratica che era stata messa da parte con la nascita della scienza politica moderna, spesso si è avuto un richiamo ad autori che hanno condotto una critica alla concettualità politica della modernità e ai suoi effetti di spoliticizzazione, ponendo contemporaneamente ad oggetto della riflessione la politica propria dei Greci.
Research Interests:
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programma dei seminari padovani di storia del diritto e del pensiero giuridico
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Global Marx si presenta come un’esplorazione collettiva dell’eredità marxiana volta a proiettarla sulla realtà del presente. Il riferimento al global è duplice. Globale come dimensione del mercato mondiale, che implica la necessità di... more
Global Marx si presenta come un’esplorazione collettiva dell’eredità marxiana volta a proiettarla sulla realtà del presente. Il riferimento al global è duplice. Globale come dimensione del mercato mondiale, che implica la necessità di cogliere la connessione fra fenomeni sparsi, disseminati nel tempo e nello spazio, alla ricerca di connessioni sistemiche. Ma global segnala anche l’esigenza di moltiplicare i punti vista, ridefinendo le relazioni fra gli spazi su cui il dominio del capitale si esercita con tempi e modalità differenti. Da qui, in particolare, l’attenzione per il Marx analista non solo del capitale nella sua dinamica generale, ma anche di specifiche congiunture storiche, in riferimento alle singole realtà europee ma anche agli spazi coloniali e alle Americhe.
Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali (SPGI); Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità (DISSGeA), Mobility Centre for Advanced Studies (MoHu). Le discipline vanno in guerra. Scienze... more
Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali (SPGI); Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità (DISSGeA), Mobility Centre for Advanced Studies (MoHu).

Le discipline vanno in guerra. Scienze sociali, discorso politico e dimensione pubblica al tornante della Grande Guerra.

15-16-17 giugno 2022

AULA STO2

Via Vescovado 30, Padova

Intervengono: Michele Basso, Paolo Bettiolo, Adone Brandalise, Pierpaolo Cesaroni, Luca Cobbe, Isabella Consolati, Fabio Grigenti, Bruno Karsenti, Ferdinando Mazzarella, Matteo Millan, Mario Piccinini, Gaetano Rametta, Maurizio Ricciardi, Roberto Righi, Luca Scuccimarra.

Coordinamento scientifico: Michele Basso, Mario Piccinini
Research Interests:
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