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Introduzione all'ampio studio sulle biblioteche conventuali e personali dei religiosi, a partire dalla ricognizione di fine '500 depositata nel cod. Vat. Lat. 11292 fino alla loro dispersione provocata dalle replicate soppressioni. La Congregazione, fondata da Pietro Gambacorta nel sec. XIV, si diffuse principalmente nelle località della Romagna e delle Marche – la prima comunità eremitica si radunò a Montebello nell’Urbinate – ma con solidi capisaldi a Venezia, Padova, Ferrara, Napoli e Roma, dove la Curia generalizia si insediò nel convento di S. Onofrio al Gianicolo.
2012 •
«Alli 10 Agosto 1806 soppressione del monastero di S. Giorgio», a cura di G. Vian, Centro Storico Benedettino Italiano, Cesena, pp. 71-91.
«Un tempo assai ricche e piene di libri di merito». Le biblioteche dei regolari tra sviluppo e dispersione, in «Alli 10 Agosto 1806 soppressione del monastero di S. Giorgio», a cura di G. Vian, Centro Storico Benedettino Italiano, Cesena, 2011, pp. 71-91.2011 •
Attraverso l’analisi dei registri prodotti nel periodo 1926-1945 conservati nell’archivio della biblioteca, l’intervento offre uno spaccato inerente al profilo dei lettori delle opere di Benedetto Croce durante il fascismo, ventennio di grande solitudine e isolamento intellettuale per il filosofo napoletano. I dati che emergono da tali registri permettono interessanti considerazioni sulla ricezione degli scritti crociani e sui loro lettori.
La "Provincia Marchiae Anconitanae" dei Minori Conventuali si caratterizza per il grande numero di conventi – cento alla fine del Cinquecento – e per la loro distribuzione omogenea sul territorio. La compilazione degli elenchi librari si svolse nella primavera del 1600, come si può arguire da alcune liste datate e dalla dichiarazione introduttiva al fascicolo con le liste della custodia ascolana, l’unica ad aver avuto un intervento redazionale per cura del padre Leonardo Cornetti di Appignano. Sappiamo, del resto, che il Generale dei Conventuali fu tra quelli redarguiti nell’agosto 1599 dal card. Simone Tagliavia d’Aragona, prefetto della Congregazione, per non aver ancora comunicato la nota dei libri «sospesi o prohibiti», e che il 4 dicembre 1599 fu investito dal card. Agostino Valier, nuovo prefetto, dell’obbligo di far stilare la lista di tutti i libri dell’Ordine, non più solo degli espurgabili, e di presentarla alla Congregazione entro il termine perentorio del 24 giugno 1600. L'elencazione del ragguardevole patrimonio è stata assemblata insieme agli inventari della Marca Trevigiana nel Vat. lat. 11280 e si distende nei ff. 2r-229v. Le località si susseguono in ordine sparso e non riconducibile all’unitarietà delle sette custodie in cui la provincia picena era articolata fin dal XIII secolo: da sud, la custodia ascolana, la fermana, la camerinese, la anconetana, la iesina, la fanese e la feretrana o di Urbino. Seguendo l’ordine di presentazione vediamo susseguirsi le liste dei conventi di Sant’Angelo di Camerino (ff. 2r-19v), di Sassoferrato (ff. 19v-23v), di Serra dei Conti (ff. 24r-27v), di San Francesco di Falerone (ff. 28r-47v), di San Francesco di Saltara (ff. 48r-52v), di San Francesco di Fossombrone (ff. 53r-75v), di San Donato di Bassano (ff. 75v-84v), di San Floriano di Iesi (ff. 85r-94v), di San Francesco di Ascoli, di Venarotta, Cossignano, Montefiore dell’Aso, Ripatransone, Santa Vittoria in Matenano, Castignano, Colonnella, Poggio Canoso, Appignano del Tronto (custodia ascolana: ff. 96r-109r), di Fermo (ff. 110r-123r) e di Saltareccio di Lapedona (ff. 124r-127r). Seguono poi i conventi di Montecchio, oggi Treia (ff. 128r-129v), Filottrano (ff. 130r-131r), Castelfidardo (ff. 132r-133v), Osimo (lista del p. maestro Eleuterio Angeli di Macerata, ff. 134r-135v), Acquaviva Picena (ff. 136r-138r), Offida (ff. 139r-142r), Macerata (ff. 143r-154v), Civitanova Marche (ff. 155r-159v), Montemilone, oggi Pollenza (ff. 161r-165v), Montelupone (ff. 166r-171v), Monte Santo, oggi Potenza Picena (ff. 172r-v), San Severino Marche (ff. 173r-178v), Tolentino (ff. 178v-179v), Pioraco (ff. 180r-190v), Camerino (f. 191r: «Lista de libri trouati fuori della libraria del Conuento di Camerino»), Montenovo, oggi Ostra Vetere (f. 191r-v), Serra (ff. 192r-194r), Spoleto (ff. 195r-198r), Osimo (ff. 199r-229v).
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