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Dopo aver pubblicato nelle proprie collane, nel 2018, la prima edizione critica del trattato sarpiano Sopra l’Officio dell’Inquisizione, l’Istituto Veneto ha voluto dedicare una giornata di studi a Paolo Sarpi nel quarto centenario della... more
Dopo aver pubblicato nelle proprie collane, nel 2018, la prima edizione critica del trattato sarpiano Sopra l’Officio dell’Inquisizione, l’Istituto Veneto ha voluto dedicare una giornata di studi a Paolo Sarpi nel quarto centenario della pubblicazione dell’Istoria del concilio tridentino (Londra 1619). Questo volume raccoglie le relazioni presentate all’incontro e pone al centro le due grandi opere – nelle quali il servita veneziano aveva ricostruito, da angolature profondamente differenti, l’affermazione del centralismo pon- tificio e della Chiesa della Controriforma –, ripercorrendone la genesi e le scelte alla luce di nuove fonti e delle più recenti acquisizioni storiogra- fiche. Fa inoltre il punto sulla circolazione manoscritta e a stampa degli scritti di Sarpi, destinata a svolgersi a lungo lontano dall’Italia, orientata dai settori anticuriali del ceto patrizio veneziano e dalle vicende politico- religiose europee.
I saggi raccolti nel volume si confrontano con le categorie di eresia e dissenso, con la loro applicazione in diversi contesti europei, con la loro capacità di fornire chiavi di lettura di processi centrali della prima età moderna: la... more
I saggi raccolti nel volume si confrontano con le categorie di eresia e dissenso, con la loro applicazione in diversi contesti europei, con la loro capacità di fornire chiavi di lettura di processi centrali della prima età moderna: la crisi religiosa e intellettuale del primo Cinquecento, la definizione di nuove ortodossie, il progressivo affermarsi tra Sei e Settecento di schemi politici e culturali destinati a ridisegnare gli spazi delle confessioni religiose. Articolata intorno a tematiche differenti e condotta con approcci eterogenei, la riflessione degli autori si caratterizza per la comune attenzione ai percorsi verso la modernità che si dipanarono tra XVI e XVIII secolo.
L'immagine di Venezia, capitale dell'informazione e della stampa, è stata tradizionalmente associata alla presenza costante e capillare di una ricca rete di biblioteche, private e di ordini regolari, rievocata con rimpianto, a partire dai... more
L'immagine di Venezia, capitale dell'informazione e della stampa, è stata tradizionalmente associata alla presenza costante e capillare di una ricca rete di biblioteche, private e di ordini regolari, rievocata con rimpianto, a partire dai primi dell'Ottocento, dagli eruditi dediti al recupero delle memorie della Serenissima. Nell'arco dell'età moderna le vicende delle collezioni librarie veneziane non furono in realtà lineari. Se il clima della controriforma contribuì infatti a rilanciare il ruolo della biblioteca, il pieno Seicento vide il declino della sua funzione culturale e sociale presso il patriziato e una vera e propria disarticolazione del circuito librario dei religiosi. Solo tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo si sarebbe via via ricostituito un sistema gravitante intorno a una serie di raccolte conventuali e domestiche, destinato a integrare anche la biblioteca 'pubblica' di San Marco, a lungo rimasta in una posizione secondaria e defilata.
Il libro ripercorre le tappe di questo itinerario, peculiare rispetto a quello di altri contesti urbani italiani e delle stesse città dello Stato veneziano.
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il saggio intende contribuire allo studio di influssi e interventi specifici dei patrizi più vicini a sarpi nella stesura e nella diffusione dei suoi scritti, nella convinzione che la conoscenza dei contesti di riferimento del consultore... more
il saggio intende contribuire allo studio di influssi e interventi specifici dei patrizi più vicini a sarpi nella stesura e nella diffusione dei suoi scritti, nella convinzione che la conoscenza dei contesti di riferimento del consultore veneziano costituisca la via obbligata per illuminare – da una parte – aspetti ancora oscuri della sua attività, per chiarire – dall’altra – i passaggi tortuosi della tradizione e della storia editoriale di testi difficili da affrontare con gli strumenti classici della filologia. in particolare viene qui messo a fuoco il rapporto di sarpi con domenico Molin (1572-1635), figura di prim’ordine nello schieramento anticuriale avverso alla spagna, che orientò la redazione della prima opera storica sarpiana, nota con il titolo Istoria dell’interdetto, tenendo in seguito sotto controllo la divulgazione e l’approdo alla stampa di questo come di altri lavori del frate servita.
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Sixteenth-century Venice marked the starting point of Enzo Cervelli’s rich and detailed historiographic path. Which instruments attracted the young Roman historian to his first research project? How did these studies on Venetian subjects... more
Sixteenth-century Venice marked the starting point of Enzo Cervelli’s rich and detailed historiographic path. Which instruments attracted the young Roman historian to his first research project?  How did these studies on Venetian subjects - which remained marginal in his overall production - guide the approach and methods of his later works? The aim of this article is to answer these questions by contextualising Cervelli’s writings on Venice and the political-religious horizon of his patriciate during a particular historiographic season that witnessed during the 1960s and 1970s the reflection on the institutions and the ruling class of the Republic cross paths with the debate on the sixteenth-century Italian religious crisis.
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Nei saggi che ha dedicato, a partire dagli anni ottanta del Novecento, al vescovo di Padova Gregorio Barbarigo Liliana Billanovich ha messo a fuoco l'apporto fornito allo stile di governo diocesano di Barbarigo da una prassi di esercizio... more
Nei saggi che ha dedicato, a partire dagli anni ottanta del Novecento, al vescovo di Padova Gregorio Barbarigo Liliana Billanovich ha messo a fuoco l'apporto fornito allo stile di governo diocesano di Barbarigo da una prassi di esercizio del potere tipica del patriziato veneziano, evidenziando inoltre il ruolo della famiglia del prelato nella conduzione degli affari della curia padovana. Il presente contributo discute questa chiave di lettura, commisurandone l'efficacia anche rispetto agli indirizzi degli studi successivi.
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The article analyses a new book on the scientific friendship between Galilei and the Venetian patrician Gianfrancesco Sagredo questioning the approach adopted by the author.
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Il saggio ricostruisce l'evoluzione del sistema culturale e di studi dei camaldolesi tra Cinque e Settecento, ricollegandola al mutare degli assetti istituzionali della congregazione e alle relazioni di quest'ultima con la curia romana e... more
Il saggio ricostruisce l'evoluzione del sistema culturale e di studi dei camaldolesi tra Cinque e Settecento, ricollegandola al mutare degli assetti istituzionali della congregazione e alle relazioni di quest'ultima con la curia romana e i poteri politici.
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Issu d’un programme de recherche franco-italien initié en 2008 sous l’égide de l’École française de Rome, de l’Università degli Studi di Parma et de l’Université Paris-Sorbonne, ce volume explore un des paradoxes majeurs du catholicisme... more
Issu d’un programme de recherche franco-italien initié en 2008 sous l’égide de l’École française de Rome, de l’Università degli Studi di Parma et de l’Université Paris-Sorbonne, ce volume explore un des paradoxes majeurs du catholicisme moderne : alors qu’il revendique une parfaite unité, argument de choix des controversistes contre le protestantisme, il est en réalité traversé par de profondes divergences doctrinales. Ces divergences ne concernent pas seulement des individus, mais aussi des institutions et des États. Le royaume de France continue ainsi de refuser obstinément la conception romaine du pouvoir pontifical, et avec elle la juridiction doctrinale qui en découle. La papauté de son côté condamne régulièrement les thèses gallicanes. Si les affrontements sont nombreux aux XVIe et XVIIe siècles, ils ne débouchent presque jamais sur une rupture complète entre Rome et l’Église gallicane. Les moyens de régulation, diplomatiques, mais aussi théologiques se révèlent donc efficaces pour maintenir dans l’unité des Églises qui s’accusent volontiers l’une l’autre d’errances doctrinales. Cette situation d’hétérodoxies croisées ouvre à quelques individus une espace de liberté, certes restreint et toujours menacé, mais qui contribue au pluralisme du catholicisme d’Ancien Régine.
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L'epistolario di Pier Matteo Petrucci
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Link di prenotazione per l'accesso alla sala: www.spgi.unipd.it/convegnointernazionale-prin-2017 Sarà possibile seguire i lavori anche da remoto tramite piattaforma Zoom. Il link va richiesto a Gabriella Desideri:
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Dopo aver accolto nelle proprie collane, nel 2018, la prima edizione critica del trattato sarpiano Sopra l'Officio dell'Inquisizione, l'Istituto Veneto coglie quest'anno l' occasione del quarto centenario della pubblicazione dell'Istoria... more
Dopo aver accolto nelle proprie collane, nel 2018, la prima edizione critica del trattato sarpiano Sopra l'Officio dell'Inquisizione, l'Istituto Veneto coglie quest'anno l' occasione del quarto centenario della pubblicazione dell'Istoria del concilio tridentino (Londra 1619) per dedicare una giornata di studi a Paolo Sarpi. L'incontro metterà al centro queste due grandi opere-nelle quali il servita veneziano ricostruì, da angolature profondamente differenti, l'affermazione del centralismo pontificio e della Chiesa della Controriforma-e ne ripercorrerà la genesi e le scelte alla luce di nuove fonti e delle più recenti acquisizioni storiografiche. Farà inoltre il punto sulle vicende della circolazione manoscritta e a stampa degli scritti di Sarpi, svoltasi a lungo lontano dall'Italia, orientata dai settori anticuriali del ceto patrizio veneziano e dalle logiche della politica europea alla vigilia della guerra dei Trent'anni.
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La fama di Gian Vincenzo Pinelli (1535-1601) è soprattutto legata alla sua biblioteca: circa 9.500 stampati e oltre 1.000 manoscritti, che egli riunisce e mette a disposizione degli studiosi. Alle conoscenze consegnate nei libri si... more
La fama di Gian Vincenzo Pinelli (1535-1601) è soprattutto legata alla sua biblioteca: circa 9.500 stampati e oltre 1.000 manoscritti, che egli riunisce e mette a disposizione degli studiosi. Alle conoscenze consegnate nei libri si affiancano le informazioni raccolte attraverso la corrispondenza con gli eruditi di tutta Europa e attraverso le conversazioni intrecciate con amici e visitatori. La casa di Pinelli diventa così un importante crocevia culturale, in cui il sapere non solo è conservato, ma si arricchisce e permette la produzione di nuovo sapere. In questo libro si delineano la vita e la personalità di Pinelli, si mettono in luce i percorsi tramite cui si è costituita la collezione e i mezzi messi a punto per gestirla in maniera funzionale, se ne segue la storia fino alla sua parziale distruzione, si descrivono i testimoni manoscritti che ne permettono la ricostruzione e si analizza la composizione del fondo degli stampati in base alla distribuzione dei volumi per lingua, luogo di provenienza, datazione, formato, argomento.
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WEBSITE : https://nsa.unipr.it/ The project Nuncio's Secret Archives, funded under the PRIN 2017 program (nr. 2017JMPYTA), aims to reassemble, and enhance an extraordinary private archive, now divided between Italy and Kansas (USA),... more
WEBSITE : https://nsa.unipr.it/

The project Nuncio's Secret Archives, funded under the PRIN 2017 program (nr. 2017JMPYTA), aims to reassemble, and enhance an extraordinary private archive, now divided between Italy and Kansas (USA), decisive for reconstructing the history of pontifical diplomacy in the crucial period between the peace of Augsburg (1555) and the Thirty Years War (1618-1648).

The archive, created by two of the greatest diplomats of the second half of the 16th century, Giovanni Francesco Commendone and Antonio Maria Graziani, will be reconstructed through the Graziani Archives portal. The construction of the portal, combined with a rigorous historical-archival investigation, will act as a driving force for a new interpretative perspective, capable not only of inserting the history of papal diplomacy in the European historiographical debate on multi-confessionality, but also of finally bringing the history of the Counter-Reformation to measure itself within a European dimension.
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Universa universis Patavina libertas: così recita il celebre motto dell’Università di Padova, una delle più antiche e prestigiose d’Europa, di cui nel 2022 ricorrono gli 800 anni della sua fondazione. Nessun altro aspetto ha... more
Universa universis Patavina libertas: così recita il celebre motto dell’Università di Padova, una delle più antiche e prestigiose d’Europa, di cui nel 2022 ricorrono gli 800 anni della sua fondazione.
Nessun altro aspetto ha caratterizzato più a fondo e più a lungo l’istituzione accademica padovana rispetto alla sua celebre libertas. Dalla fondazione nel 1222 alle dispute accademiche sulla mortalità dell’anima, dagli anni in cui in cattedra sedeva Galileo Galilei – al cui insegnamento nel volume è riservato ampio spazio – ai moti del 1848 sino alla Resistenza, la libertas padovana ha rappresentato un riferimento costante per chiunque abbia corso il pericolo di essere limitato nel corpo quanto nel proprio intelletto.
La libertas è tuttavia un termine ambiguo, impiegato in questi otto secoli per indicare fenomeni e concetti diversi, talvolta quasi opposti. Il volume mira quindi a ricostruire la sua lunga storia, prestando attenzione alle istituzioni, agli spazi, alle pratiche e ai conflitti che più hanno costellato questa lunga evoluzione.
I saggi raccolti nell’opera dimostrano da punti di vista diversi ma costantemente intrecciati come la Patavina libertas sia stata fondamentale per l’affermarsi di alcune delle libertà individuali che oggi sono considerate inalienabili. La libertà religiosa, la libertà politica e il diritto a una libera speculazione scientifica ebbero nella città di Padova e nel suo antico Studio una fase di profonda maturazione, i cui benefici non smettono di influire sulle nostre vite al principiare di questo nono secolo.