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RIVISTA DI LETTERATURA ITALIANA RIVISTA DI LETTERATURA ITALIANA Diretta da: Giorgio Baroni Comitato scientifico: Anna Bellio, Enza Biagini, Giorgio Cavallini, Ilaria Crotti, Davide De Camilli, Željko Djurić, Corrado Donati, Luigi Fontanella, Pietro Frassica, Pietro Gibellini, Renata Lollo, Alfredo Luzi, Jean-Jacques Marchand, Vicente González Martín, Bortolo Martinelli, Uberto Motta, Franco Musarra, Gianni Oliva, François Orsini, Donato Pirovano, Andrea Rondini, Marco Santoro, Riccardo Scrivano Redazione: Maria Cristina Albonico, Paola Baioni, Cecilia Gibellini, Enrica Mezzetta, Federica Millefiorini, Paola Ponti, Elena Rampazzo, Barbara Stagnitti, Francesca Strazzi, Cristina Tagliaferri Direzione: Prof. Giorgio Baroni, Università Cattolica del Sacro Cuore, Largo A. Gemelli 1, i 20123 Milano, tel. +39 02.7234.2574, fax +39 02.7234.2740, giorgio.baroni@unicatt.it * «Rivista di letteratura italiana» is an International Peer-Reviewed Journal. The eContent is Archived with Clokss and Portico. anvur: a. RIVISTA DI LETTERATURA ITALIANA 2015 · xxxiii, 2 PISA · ROM A FABRIZIO SERRA EDITORE MMXV Autorizzazione del Tribunale di Pisa n. 14 dell’1 luglio 1985 Direttore responsabile: Fabrizio Serra * A norma del codice civile italiano, è vietata la riproduzione, totale o parziale (compresi estratti, ecc.), di questa pubblicazione in qualsiasi forma e versione (comprese bozze, ecc.), originale o derivata, e con qualsiasi mezzo a stampa o internet (compresi siti web personali e istituzionali, academia.edu, ecc.), elettronico, digitale, meccanico, per mezzo di fotocopie, pdf, microfilm, film, scanner o altro, senza il permesso scritto della casa editrice. Under Italian civil law this publication cannot be reproduced, wholly or in part (included offprints, etc.), in any form (included proofs, etc.), original or derived, or by any means: print, internet (included personal and institutional web sites, academia.edu, etc.), electronic, digital, mechanical, including photocopy, pdf, microfilm, film, scanner or any other medium, without permission in writing from the publisher. * Amministrazione: Fabrizio Serra editore ® Casella postale n. 1, Succursale n. 8, i 56123 Pisa, tel. +39 050.542332, fax +39 050.574888, fse@libraweb.net Periodico quadrimestrale Abbonamenti: I prezzi ufficiali di abbonamento cartaceo e/o Online sono consultabili presso il sito Internet della casa editrice www.libraweb.net. Print and/or Online official subscription rates are available at Publisher’s web-site www.libraweb.net. I pagamenti possono essere effettuati tramite versamento su c.c.p. n. 17154550 o tramite carta di credito (American Express, Visa, Eurocard, Mastercard) Uffici di Pisa: Via Santa Bibbiana 28, i 56127 Pisa, fse@libraweb.net Uffici di Roma: Via Carlo Emanuele I 48, i 00185 Roma, fse.roma@libraweb.net www.libraweb.net * Proprietà riservata · All rights reserved © Copyright 2015 by Fabrizio Serra editore, Pisa · Roma. Fabrizio Serra editore incorporates the Imprints Accademia editoriale, Edizioni dell’Ateneo, Fabrizio Serra editore, Giardini editori e stampatori in Pisa, Gruppo editoriale internazionale and Istituti editoriali e poligrafici internazionali. Stampato in Italia · Printed in Italy issn 0392-825x issn elettronico 1724-0638 SOMMARIO Antonio Di Silvestro, Dittico per la poesia di Franco Sacchetti. Memoria petrarchesca e nuove ipotesi sul testo Javier Gutiérrez Carou, Carlo Gozzi a Napoli: adattamenti, notizie, perplessità Massimo Colella, L’« infinita beltà » e il « disadorno ammanto ». Una rilettura dell’Ultimo canto di Saffo Antonello Perli, Il mito del Carso tra Michelstaedter e Slataper Miriam Giacomarro, Per un inedito Pavese ‘nietzschiano’. Il caso della traduzione di Der Wille zur Macht 9 37 51 77 87 testi e documenti Cecilia Giordano, La ‘Giuntina’ in Laguna 103 note e discussioni Massimo Migliorati, Il tema delle origini della lingua in Vico e in Ungaretti Alice Crosta, Tracce alfieriane nelle tragedie di Manzoni Michela Rusi, Parodia e identità nella Coscienza di Zeno Federico Fastelli, Il Dante reazionario di Edoardo Sanguineti 115 123 133 139 L’« INFINITA BELTÀ » E IL « DISADORNO AMMANTO ». UNA RILETTURA DELL’ULTIMO CANTO DI SAFFO* 1 Massimo Colella Si propone una rilettura del leopardiano Ultimo canto di Saffo per ricapitolare lo status quaestionis e approdare ad alcune innovative soluzioni esegetiche. La canzone leopardiana, attraverso un fitto e complesso sistema di corrispondenze interne ed esterne alla propria tessitura e mediante la costruzione di antitetiche dicotomie, delinea con estrema efficacia il quadro dolente di un tragico « appressamento della morte », sigillo definitivo di un conflitto insanabile tra materia e forma, tra corpo e anima, tra il « disadorno ammanto » e quell’« infinità beltà » della Natura, che la persona loquens avverte come l’irraggiungibile corrispettivo esteriorizzato della bellezza della sua « virtù » interiore. The paper proposes a re-reading of Leopardi’s L’ultimo canto di Saffo to recap the status quaestionis and get to some exegetical solutions. Through a dense and complex system of internal and external correspondences and thanks to the building of antithetical dichotomies, Leopardi’s song illustrates with extreme effectiveness the picture of a dramatic «appressamento della morte», final mark of the irreconcilable conflict between substance and form, between body and soul, between the «disadorno ammanto» and the «infinita beltà» of Nature, that the persona loquens feels as the unreachable exteriorized equivalent of beauty and of its interior virtue. l cantiere dell’interpretazione dei classici è per definizione antonomastica un cantiere sempre aperto : i classici, per loro propria caratteristica natura, com’è noto, costituiscono l’origine stessa di una tensione infinita ed inesauribile all’interpretazione della loro plurivoca significazione e delle loro plurivoche strategie formali e memorie letterarie ; essi celano e generano significati, simboli, forme ed echi connotati dal segno inestinguibile della pluralità, circa i quali le letture e le riletture possono rivestire la funzione di fornire una qualche luce chiarificatrice ; dinanzi ad essi, l’esercizio critico non può che farsi molteplice e consistere esso stesso in un’esegesi potenzialmente e fattualmente interminabile. L’intentio che muove il presente contributo risiede nel desiderio di proporre un tentativo di rilettura di un testo appartenente all’attuale canone della letteratura italiana : una canzone leopardiana di straordinario fascino quale l’Ultimo canto di Saffo, che – pur al centro di una nutrita serie di scavi esegetici – non ha avuto di certo la ‘ventura’ di essere costantemente nel fuoco di un’attenzione critica continuativamente cospicua, al pari, mettiamo, di testi leopardiani ancora maggiormente celebri e costituenti quasi l’ossatura della più comune e diffusa conoscenza letteraria e identitaria italiana quali L’infinito o A Silvia. La finalità di questo lavoro va rintracciata, dunque, nella costruzione di una proposta esegetica innovativa che sia in grado di far emergere dal complesso tessuto compositivo dell’Ultimo canto di Saffo, accanto a taluni elementi già noti o imprescindibili, soprat- I * Ringrazio infinitamente il Prof. Luigi Blasucci (Scuola Normale Superiore, Pisa) per aver cortesemente accettato di leggere queste pagine e per la lusinghiera attenzione riservata al mio lavoro ; gli sono grato per le sue preziose indicazioni e i suoi generosi suggerimenti di revisione fornitimi con straordinaria affabilità. Ringrazio altresì la Prof.ssa Angela Guidotti (Università di Pisa) per l’opportunità concessami di tenere, nell’ambito del corso di Letteratura Italiana (a.a. 2013-2014), una lezione seminariale sull’Ultimo canto leopardiano, da cui origina il presente scritto. Sono inoltre riconoscente al Prof. Giorgio Baroni (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano) per la rinnovata accoglienza editoriale e la squisita cortesia, al Prof. Giorgio Masi (Università di Pisa) che per primo seppe indirizzarmi alla « Rivista di Letteratura Italiana » e ai revisori anonimi per le loro utili osservazioni. co mp osto in ca r atte r e dant e monotype dalla fa b r izio se r r a e ditore, pisa · roma. sta m pato e ril e gato nella t i p o g r a fia di ag na n o, agnano pisano (pisa). * Luglio 2015 (c z 2 · f g 1 3)