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La grotta Xhiare sita nella frazione di Sant'Andrea Bassa nel Comune di Valderice (Trapani, Sicilia nord-occidentale), è una cavità di origine marina posta sul fronte di una paleofalesia. La sua posizione, intermedia tra il rilievo collinare di Valderice e la spianata costiera di Lido Valderice, l'ha resa un luogo di interesse per l'uomo che ne ha lasciato traccia della sua presenza nella preistoria ma anche nella storia contemporanea del periodo fascista siciliano.
A critical review of archaeologic and bibliographic data regarding previous research near the defence walls of the sicilian indigenous site of Erice and a proposal of dating of the building to late V-early IV century B.C., also according to typological and historical evidences.
«Quaderni Culturali delle Venezie» dell’Accademia Adriatica di Filosofia “Nuova Italia”
L’antifascismo marmoreo tra iconoclastia e paura della storia2020 •
Il 21 aprile 1934, Benito Mussolini inaugurò personalmente l’apposizione di queste quattro carte geografiche sul muro perimetrale della Basilica di Massenzio in Via dei Fori Imperiali, a sua volta inaugurata il 28 ottobre 1932. Su tutte, una di esse ebbe vita breve. Si tratta di una quinta tavola aggiunta sulla parete curva della Basilica il 28 ottobre 1936...
Il Truchet - Un tempio-osservatorio preistorico nel territorio eporediese
Il Truchet - Un tempio-osservatorio preistorico nel territorio eporediese2023 •
La piccola ma caratteristica emergenza rocciosa, denominata Truchet, si trova a Biò a Borgofranco d'Ivrea all'interno di una proprietà privata. La roccia è stata inglobata in terrazzamenti disposti su tre livelli collegati da passaggi abbastanza ristretti e con gradini. La sommità rocciosa è in buona parte ancora coperta da vegetazione, mentre la parte esposta a sud-est mostra, oltre a numerose coppelle, anche le tracce dell'esarazione glaciale. Il petroglifo fu segnalato nel 1994, e, dopo la parziale pulizia della roccia, fu realizzato un rilievo nylografico dettagliato delle incisioni e furono effettuati dei sondaggi non profondi in alcuni punti di raccolta detritici. Le ricerche però non diedero un esito positivo perché, a parte alcuni piccoli frammenti di cristallo di quarzo, non venne recuperato nessun reperto ceramico e organico riferibile ad una qualsiasi cultura preistorica, lasciando così le incisioni non databili perché isolate da qualsiasi contesto archeologico. Un affioramento di quarzo, con cristalli di buona purezza, è presente alla base della collina. Il rilievo della superficie incisa liberata dallo strato di terra soprastante mostra la presenza di circa 60 coppelle, disposte tendenzialmente sul bordo a sud del Truchet e che ne seguono approssimativamente il profilo, mentre buona parte di quelle più interne sembrano allineate in file, che, in almeno un caso, risultano parallele. La sezione delle coppelle indica una lavorazione litica, pertanto anteriore all'età dei metalli, ma come detto sopra, senza un riscontro archeologico non è possibile indicare nessuna datazione cronologica, ma solo un confronto con gli altri massi coppellati presenti sul territorio. Le coppelle sono tutte rotonde ed emisferiche tranne sei caratterizzate da un profilo ellittico e queste ultime sembrano formare 6 gruppi distinti tra loro. La forma ellittica delle coppelle si presta all'individuazione di una direzione rispetto a quelle circolari e proprio durante l'osservazione del sorgere del sole al solstizio d'estate una di esse è risultata orientata verso quella direzione. A questo punto sono stati misurati gli orientamenti delle restanti coppelle ellittiche. Un'altra coppella ellittica che segnava sempre la direzione verso il sorgere del sole al solstizio d'estate ha aperto la strada all'individuazione di corridoi solari, delimitati da due coppelle ellittiche orientate entrambe verso lo stesso fenomeno astronomico. Altri due corridoi sono stati poi identificati rispettivamente orientati verso il tramonto del sole sempre al solstizio d'estate (verificato sperimentalmente) e verso il sorgere del sole al solstizio d'inverno (ipotizzato, ma da verificare sperimentalmente al prossimo solstizio d'inverno). Non è stato individuato finora un corridoio solare o altre coppelle ellittiche orientati verso il tramonto del sole al solstizio d'inverno. Di particolare interesse sono anche le strutture antropogeniche costruite intorno alla roccia.
Nel 2008 è stata condotta la prima campagna di scavo in Contrada S. Ninfa, posta nella parte orientale dell'altopiano dove sorge la città di Enna: la piccola valletta, che collega il Castello di Lombardia con la Rocca di Cerere, era già stata indagata dal Paolo Orsi all'inizio del XX sec. Nella parte centro-merdionale dell'area le indagini hanno evidenziato la presenza di strutture databili dall'età greca ellenistica all'età medievale. È stata messa in luce, infatti, una sala ipogeica, simile per dimensioni e tipologia alle lesche dei santuari demetriaci siciliani, a cui è annessa una alta parete di roccia in cui sono scavate diverse edicole votive: l'intero complesso è attribuibile ad uno dei santuari di età ellenistica dedicati alla Dea descritti in quest'area dalle fonti antiche. Nella prima età bizantina (VI-VIII sec. d.C.) viene costruito, davanti alla parete con le edicole un piccolo oratorio a pianta rettangolare. Nella tarda età bizantina, dopo la fondazione del thema di Sicilia, alla fine dell'VIII sec. d.C., l'area cambia funzione, con la costruzione di un possente muro difensivo che in parte riutilizza le strutture antiche, reso necessario a causa degli eventi connessi con la conquista islamica dell'Isola. Nel medioevo, l'area cambia nuovamente funzione, diventando un'area di produzione artigianale, come dimostrato dal rinvenimento di diverse strutture produttive, tra cui parte di un complesso sistema idrico con canalette e cisterne, in uso fino alla fine del XIII secolo
L'indagine intende proporre un quadro sintetico della complicata vicenda relativa al Diario postumo (1996). Attraverso la ripresa di motivi biografici e poetici, nonché della genesi e dell'iter editoriale connesso con la silloge, si è voluto delineare un'ipotesi relativa alla paternità in primis dei componimenti che costituiscono il corpus, è stato quindi possibile ragionare sulla strutturazione dell'opera in senso lato (dimensione poetica e poematica) Le fonti critiche, suddivise in tre macro-gruppi (sostenitori dell'autenticità, detrattori e mediatori), accompagnano verso l'analisi di un cospicuo numero di poesie postume. Particolare attenzione è stata rivolta alla ricerca di indizi su una possibile genesi centonaria-occasionale del lascito lirico. In questo senso un occhio di riguardo è andato al macrotesto montaliano. Si è voluto quindi relazionare i componimenti incriminati con liriche coeve e simili per contenuti e forma, senza escludere altri scenari rilevanti all'interno della quaestio attributiva. L'ipotesi di base ha considerato l'intervento diretto di una mano terza tanto sui materiali poetici in sé intesi, quanto sull'organizzazione globale del libro. Si conta perciò di aver sintetizzato sia le posizioni ermeneutiche pregresse e contemporanee, sia gli scenari aperti sul futuro studio del Diario postumo. The aim of the paper is to offer a synthesis of the intriguing story related to Eugenio Montale Diario Postumo (1996). Trough the resumption of biographical and poetic motifs, as well as the genesis and the editorial history connected with the poetry collection, I'd like to propose a hypotesis about the authorship of the poems. On the other hand I have reflected on the organization of the collection itself (poetic and poematic dimension). The critical sources (divided into three groups: authenticity supporters, detractors and 'centrists') introduce the text analysis. It was given special attention in search of clues that confirmed the occasional birth of the poems and of the book tout court. Consequently it was given much importance to the macrotext, comparing the poems of interest with other poems composed by Montale in the same years. They were thus considered all the usual scenarios in an attributive process. The basic idea is characterized by the presence of a second author of the collection (co-author). So it is belived to have built a document able to summarize the state of the art, and at the same time projected on the future research linked to the Diario Postumo.
2014 •
AS: Andragoška Spoznanja
Družbeni vidiki zlorabe in nasilja: teoretske podlage za svetovalce v izobraževanju odraslih2013 •
Proceedings of the Aristotelian Society
‘Aristotle on the instant of change’1980 •
2020 •
European Heart Journal – Cardiovascular Imaging
Predictive value for paravalvular regurgitation of 3-dimensional anatomic aortic annulus shape assessed by multidetector computed tomography post-transcatheter aortic valve replacement2015 •
Clinica Chimica Acta
Detection of wheat gliadin contamination of gluten-free foods by a monoclonal antibody dot immunobinding assay1987 •
International Biodeterioration & Biodegradation
Benzene, toluene, and o-xylene degradation by free and immobilized P. putida F1 of postconsumer agave-fiber/polymer foamed composites2011 •
2008 •
Korean Journal of Chemical Engineering
Effects of process parameters on EPA and DHA concentrate production from Atlantic salmon by-product oil: Optimization and characterization2017 •
Revista Gaúcha de Enfermagem
Avaliação do atributo integralidade na atenção à saúde da criança2016 •
2023 •
Nuevas Poligrafías. Revista de Teoría Literaria y Literatura Comparada
Borges y Sartre: ¿senderos que se bifurcan?2012 •