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The Tyrrhenian area of Monte Erice, of which the Monte Misericordia relief is part, is characterized by sea caves within which numerous traces of use as shelter of these ravines since the Upper Paleolithic have been found and studied; the... more
The Tyrrhenian area of Monte Erice, of which the Monte Misericordia relief is part, is characterized by sea caves within which numerous traces of use as shelter of these ravines since the Upper Paleolithic have been found and studied; the traces are mainly made up of meal remains of a man gatherer-hunter, linear wall engravings, remains of hearths, red ocher pictograms, remains of flint tools and earthenware handwork. The discovery inside the Grotta dei Porci of a large number of fossilized human bones remains incorporated in a thick layer of calcareous concretions and in a medium-cemented layer of debris accumulation suggests the use of this cave as a funerary site where they were deposited. The human remains in the deepest portion while the finds present in the debris pile closest to the current entrance they are due to a rehash during brief phases of flooding of the cave; the presence of large blocks that surround the entire current entrance of the cavity is certainly due to phenomena of partial collapse of the cave roof which suggest larger dimensions of the cave even during its prehistoric use. This study aims to survey these finds exclusively in their exposed and visible portion, thus wanting to provide further inspiration for an in-depth analytical study of the bones deposits.
La “grotta zubbia” e’ ubicata nella porzione più settentrionale della località “piana di sopra” ricadente a N/W della penisola di Capo San Vito (TP), nella Sicilia nord-occidentale. La “piana di sopra” è un’ampia spianata marina... more
La “grotta zubbia” e’ ubicata nella porzione più settentrionale della località “piana di sopra” ricadente a N/W della penisola di Capo San Vito (TP), nella Sicilia nord-occidentale.
La “piana di sopra” è un’ampia spianata marina caratterizzata da diverse morfologie legate all’azione di erosione e dissoluzione dell’acqua marina che, durante tutto il quaternario  ha modellato la superficie, il fronte della falesia ed il sottosuolo di questo terrazzo marino. La “grotta zubbia”, conosciuta sin dai tempi più remoti, è stata esplorata per la prima volta da un gruppo speleologico nel 1965 (data che ancora oggi deturpa una colata calcitica); successivamente nel 1998, La Manna et alii. hanno eseguito uno studio della cavità finalizzato alla tutela ed alla valorizzazione del sito, avviando l’iter vincolistico dell’areale. Ad oggi la cavità risulta liberamente e facilmente accessibile, con evidenti danni causati dalla sconsiderata asportazione di speleotemi nelle porzioni più prossime all’ingresso e con un gravissimo grado di inquinamento dovuto alle centinaia di batterie esauste abbandonate lungo tutto il suo percorso.
Il presente studio propone una correlazione tra gli eventi paleo-ambientali e geomorfologici con la formazione di cavità ipogee nel settore Est della piana di Capo San Vito (Sicilia nord - occidentale), dove è stato possibile studiare sia... more
Il presente studio propone una correlazione tra gli eventi paleo-ambientali
e geomorfologici con la formazione di cavità ipogee nel settore Est della piana di Capo San Vito (Sicilia nord - occidentale), dove è stato possibile studiare sia un carsismo tardo pleistocenico – attuale caratterizzato da fenomeni di dissoluzione “freshwater-seawater mixing lens” sia una cavità pseudo-carsica per vuoti interconnessi su corpo di frana dove
si è attivata una fase di percolazione tale da formare concrezioni e speleotemi anche di notevole dimensione.
Research Interests:
La storia locale tramanda dell'esistenza di diverse cave tra cui alcune in sotterraneo dalle quali veniva estratta la roccia con la quale è stata costruita l'antica cittadina di Salemi (TP) ma nessun documento che possa indicare la... more
La storia locale tramanda dell'esistenza di diverse cave tra cui alcune in sotterraneo dalle quali veniva estratta la roccia con la quale è stata costruita l'antica cittadina di Salemi (TP) ma nessun documento che possa indicare la localizzazione di queste antiche cave-miniera se non un reportage degli anni '80 che mostra un anziano cavatore che descrive e racconta quella che ci viene successivamente nominata come "La cava delle mille stanze", ed è stato proprio dalle immagini in esterno di questo reportage che siamo riusciti ad individuare l'ingresso della cava-miniera potendo così realizzare un rilievo topografico successivamente georeferenziato dei tunnel sotterranei, implementando così le conoscenze storiche di questo territorio.
The city of Trapani during the Second World War was, due to its geographical position, an important outpost for supplies to the troops engaged on the African front, as well as a submarine base and warships and equally important for the... more
The city of Trapani during the Second World War was, due to its geographical position, an important outpost for supplies to the troops engaged on the African front, as well as a submarine base and warships and equally important for the two military airports of Milo and Chinisia and for the hangars of Marsala and Pantelleria. The strategic importance of Trapani was in the storage of naphtha for torpedo boats to defend the naval traffic of the Regia Marina together with the deposits of Cagliari, Palermo and Syracuse. An important aspect that conditioned the construction of these tanks for the storage of liquid fuels, in the years immediately preceding the Second World War, was the difficulty of finding ferrous materials already heavily used for the construction of armaments as well as the autarkic choice of the regime which prevented any importation, for which an alternative construction system had to be sought that would guarantee the stability of structures with large spans therefore, while in the rest of Europe structures with metal frames and roofs continued to be built, in Italy thanks to the scientific and technological research conducted between 1936 and 1940 by the engineer Pier Luigi Nervi on the potential of reinforced concrete was tested and subsequently patented the construction technique of tanks with containing cavities due to the difference in density of the liquids. The discovery in the area of Monte Erice (TP) of a system of tanks based on the Nervi project and the related underground tunnels that connect them to the liquid transfer systems up to the underground distribution point confirm the strategic importance of this area during the second world war.
Lo studio "Canyon di Segesta, vallone della Fusa" nasce dall'intento dello Speleo Team Trapani di salvaguardare e promuovere siti naturalistici di particolare bellezza ed interesse, molto spesso poco noti sul territorio. Abbiamo quindi... more
Lo studio "Canyon di Segesta, vallone della Fusa" nasce dall'intento dello Speleo Team Trapani di salvaguardare e promuovere siti naturalistici di particolare bellezza ed interesse, molto spesso poco noti sul territorio. Abbiamo quindi raccolto tutta una serie di dati ed informazioni esegundo diversi sopralluoghi nel sito per definire la sua percorribilità nelle stagioni estive ed invernali, documentando fotograficamente tutti gli aspetti geologici e naturalistici oltre ad eseguire un rilievo piano-altimetrico dei 2,5 km di percorso utilizzando una registrazione di traccia GPS.
Il territorio di Marsala (TP) è stato oggetto, sin dai tempi più remoti, di sfruttamento estrattivo per la produzione di conci di tufo calcareo per uso edilizio, utilizzati per l’edificazione dell’antica... more
Il  territorio  di  Marsala  (TP)  è stato  oggetto,  sin  dai  tempi  più  remoti,  di sfruttamento  estrattivo  per  la  produzione  di  conci  di  tufo  calcareo  per  uso edilizio,  utilizzati  per  l’edificazione  dell’antica  Lillibeo  (oggi  Marsala)  nel  397  a.c. (Giglio,  2014),  raggiungendo  l’apice  dello  sfruttamento  estrattivo  dal dopoguerra  agli  anni  50/60  andando  poi  a  scemare  negli  ultimi  decenni  del secolo  scorso  con  l’introduzione  in  edilizia  di  prodotti  aventi  caratteristiche  più adeguate  alle  moderne  necessità  tecnico-costruttive.  Il  presente  studio  pone un’attenzione  ad  un’area  ad  est  dell’abitato  di  Marsala  dove  abbiamo  censito  48 cavità  verticali  legate  ad  attività  estrattive  in  sottosuolo  oltre  a  diversi  sinkhole indotti,  topografando  e  successivamente  georeferenziando  le  cavità  in  modo  da avere  una  mappatura  puntuale  del  sottosuolo  e  quindi  determinando  le  aree  a rischio  crollo.
Research Interests:
SCHEDA DESCRITTIVA PER CATASTO NAZIONALE DELLE CAVITA' ARTIFICIALI
Research Interests:
La ricerca sistematica di cavità carsiche svolta dallo Speleo Team Trapani sul complesso orogenico di Montagna Grande ha portato ad individuare un sistema di cavità, di cui 12 con caratteri morfologici che ne evidenziano l’ipogenìa.... more
La ricerca sistematica di cavità carsiche svolta dallo Speleo Team Trapani sul complesso orogenico di Montagna Grande ha portato ad individuare un sistema di cavità, di cui 12 con caratteri morfologici che ne evidenziano l’ipogenìa. Abbiamo dunque realizzato un’analisi geostrutturale del rilievo che, integrata ai dati morfostrutturali degli ipogei, ha dato modo di schematizzare l’assetto idro-strutturale definendo la tipologia del termalismo che ha interessato “Montagna Grande”, la contestuale fase orogenetica e le possibili cause dell’esaurimento del termalismo
Il bacino idrografico "San Bartolomeo" è caratterizzato, nel settore NW, da fenomeni di idrotermalismo che si manifestano lungo il corso d'acqua del Fiume Caldo nei pozzi termali "Gorga I e II" e nella sorgente delle "Terme Segestane",... more
Il bacino idrografico "San Bartolomeo" è caratterizzato, nel settore NW, da fenomeni di idrotermalismo che si manifestano lungo il corso d'acqua del Fiume Caldo nei pozzi termali "Gorga I e II" e nella sorgente delle "Terme Segestane", oggetto di diversi studi di geochimica delle acque. Il Fiume Caldo viene classificato dall'Arpa Sicilia sulla base del contenuto dei sali disciolti nella tipologia dei fiumi "salati" per l'elevato contenuto di Solfato di Calcio; escludendo tale apporto di sali da intrusioni di acqua marina, viene ipotizzato un contributo di acque ricche di solfato di calcio dai deflussi sotterranei provenienti dalle vicine aree gessose del territorio di Calatafimi-Vita. Abbiamo quindi studiato le macromorfologie carsiche presenti su questi gessi selenitici Messiniani, dove abbiamo riscontrato dei corsi di acqua sotterranei, percorribili per alcune centinaia di metri, confermando così quanto ipotizzato dagli studi idrogeologici di superficie , ed integrando la carta del "piano di gestione del rischio di alluvioni All. A15-Regione Sicilia, Novembre 2015" con la perimetrazione del corpo idrico dei gessi di Calatafimi-Vita e le relative linee di deflusso sotterraneo
Research Interests:
Nel versante tirrenico di Monte Erice (TP), su uno sperone roccioso in localita' Martogna, si erge la torre di avvistamento Saracena a pianta circolare, testimonianza della conquista araba della nostra isola che ebbe inizio nell'827 d.c..... more
Nel versante tirrenico di Monte Erice (TP), su uno sperone roccioso in localita' Martogna, si erge la torre di avvistamento Saracena a pianta circolare, testimonianza della conquista araba della nostra isola che ebbe inizio nell'827 d.c.. L'attivita' di studio che lo Speleo Team Trapani ha svolto in questo sito è stata principalmente rivolta alla sottostante struttura in muratura a secco: difatti gli ingegneri militari dell'epoca scelsero questa falesia, alta circa 40 m, ubicando la torre esattamente sopra un'antro carsico profondo circa 6 m e alto circa 15 m, murandolo con rocce calcaree irregolari, realizzando così un grande ambiente che si integra, nell'insieme, alla sovrastante torre.
Resoconto 2013-2018 delle attività di studio & ricerche speleologiche
Research Interests:
Obiettivo di questo studio è quello di delineare le variazioni della linea di costa dal Pleistocene ad oggi, lungo la fascia nord-orientale di Monte Erice in Provincia di Trapani (Sicilia nord-occidentale), lambita dal Mare Tirreno. A... more
Obiettivo di questo studio è quello di delineare le variazioni della linea di costa
dal Pleistocene ad oggi, lungo la fascia nord-orientale di Monte Erice in Provincia di
Trapani (Sicilia nord-occidentale), lambita dal Mare Tirreno.
A tale scopo è stato effettuato uno studio geomorfologico di questo territorio al
fine di determinare tutte quelle morfologie caratteristiche che possano testimoniare
l'azione marina sulle paleo-coste oltre alle determinazioni paleontologiche e
litologiche, misurandone l'ubicazione altimetrica rispetto allo zero attuale,
individuando così una serie di punti quotati che nel loro insieme delineano le diverse
posizioni del mare rispetto alla terra emersa durante il Quaternario.
Una legenda racconta di una grotta, sotto il tempio di Segesta, dove si trova un tesoro ricco di statue e monete d'oro; negli ultimi anni questa legenda ha preso piede nei racconti pubblicati in diversi siti web creando un alone di... more
Una legenda racconta di una grotta, sotto il tempio di Segesta, dove si trova un tesoro ricco di statue e monete d'oro; negli ultimi anni questa legenda ha preso piede nei racconti pubblicati in diversi siti web creando un alone di mistero archeologico. Convinti che ogni legenda abbia sempre un fondo di verità, abbiamo cercato questa mitica grotta e, dopo alcuni tentativi, ci siamo riusciti.....la grotta esiste ma dobbiamo sfatare la legenda, nessun tesoro!!! se non per noi speleologi.
La “grotta zubbia” e’ ubicata nella porzione più settentrionale della località “piana di sopra” ricadente a N/W della penisola di Capo San Vito (TP), nella Sicilia nord-occidentale. La “piana di sopra” è un’ampia spianata marina... more
La “grotta zubbia” e’ ubicata nella porzione più settentrionale della località “piana di sopra” ricadente a N/W della penisola di Capo San Vito (TP), nella Sicilia nord-occidentale.
La “piana di sopra” è un’ampia spianata marina caratterizzata da diverse morfologie legate all’azione di erosione e dissoluzione dell’acqua marina che, durante tutto il quaternario  ha modellato la superficie, il fronte della falesia ed il sottosuolo di questo terrazzo marino. La “grotta zubbia”, conosciuta sin dai tempi più remoti, è stata esplorata per la prima volta da un gruppo speleologico nel 1965 (data che ancora oggi deturpa una colata calcitica); successivamente nel 1998, La Manna et alii. hanno eseguito uno studio della cavità finalizzato alla tutela ed alla valorizzazione del sito, avviando l’iter vincolistico dell’areale. Ad oggi la cavità risulta liberamente e facilmente accessibile, con evidenti  anni causati dalla sconsiderata asportazione di speleotemi nelle porzioni più prossime all’ingresso e con un gravissimo grado di inquinamento dovuto alle centinaia di batterie esauste abbandonate lungo tutto il suo percorso.
L'Inghiottitoio del Roccone è una cavità carsica ad andamento prettamente verticale ubicata a NE dell'abitato di Vita, nella Sicilia occidentale. Sconosciuta fino ad oggi, questa cavità è subito risultata interessante per la sua posizione... more
L'Inghiottitoio del Roccone è una cavità carsica ad andamento prettamente verticale ubicata a NE dell'abitato di Vita, nella Sicilia occidentale. Sconosciuta fino ad oggi, questa cavità è subito risultata interessante per la sua posizione all'interno di una grande depressione carsica dove sono stati riconosciuti altri tre punti di infiltrazione delle acque superficiali di cui uno, l'inghiottitoio dei lamponi, percorribile per una decina di metri circa. L'ingresso della cavità si trova proprio sotto la Rocca dei Ciavoli e risulta interessato da fenomeni importanti di crollo e ribaltamento di blocchi che nel tempo hanno colmato questa porzione della depressione e si riscontrano in quasi tutto lo sviluppo verticale della cavità.
Research Interests:
La grotta Xhiare sita nella frazione di Sant'Andrea Bassa nel Comune di Valderice (Trapani, Sicilia nord-occidentale), è una cavità di origine marina posta sul fronte di una paleofalesia. La sua posizione, intermedia tra il rilievo... more
La grotta Xhiare sita nella frazione di Sant'Andrea Bassa nel Comune di Valderice (Trapani, Sicilia nord-occidentale), è una cavità di origine marina posta sul fronte di una paleofalesia. La sua posizione, intermedia tra il rilievo collinare di Valderice e la spianata costiera di Lido Valderice, l'ha resa un luogo di interesse per l'uomo che ne ha lasciato traccia della sua presenza nella preistoria ma anche nella storia contemporanea del periodo fascista siciliano.
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Questo studio si propone di delineare le diverse fasi geologiche che hanno interessato il territorio di Custonaci (Sicili nord-occidentale) descrivendo i paleoambienti deposizionali triassico-miocenici con riferimento alle contestuali e... more
Questo studio si propone di  delineare le diverse fasi geologiche che hanno interessato il territorio di Custonaci (Sicili nord-occidentale) descrivendo i paleoambienti deposizionali triassico-miocenici con riferimento alle contestuali e piu' rappresentative fasi orogenetiche, bio-evolutive e climatiche globali, proseguendo con la descrizione delle fasi tettoniche e della strutturazione orogenica dell'area di studio, arrivando infine alla fase deposizionale recente suddividendola in due macro-eventi cronologici ed alla contestuale morfogenesi del territorio, concludendo con la stesura di una carta tematica dei geo-ambienti attuali.
Il progetto di studio "Canyon Monte Erice, vallone delle femmine" nasce dall'idea dello "Speleo Team Trapani" di esplorare, per la prima volta, il Vallone delle Femmine, luogo impervio per le sue caratteristiche orografiche, ma... more
Il progetto di studio "Canyon Monte Erice, vallone delle femmine" nasce dall'idea dello "Speleo Team Trapani" di esplorare, per la prima volta, il Vallone delle Femmine, luogo impervio per le sue caratteristiche orografiche, ma affascinante dal punto di vista paesaggistico, trovandosi sul versante ovest di Monte Erice e scendendo quasi verticalmente fino alla piana di C/da Pizzolungo, prospiciente al Mar Tirreno, con degli scorci panoramici unici.
Research Interests:
Le rocce evaporitiche messiniane della successione gessoso-solfifera della Provincia di Trapani sono caratterizzate da morfologie superficiali di grandi dimensioni riconducibili a processi di dissoluzione carsica che anno modellato il... more
Le rocce evaporitiche messiniane della successione gessoso-solfifera
della Provincia di Trapani sono caratterizzate da morfologie superficiali di grandi dimensioni riconducibili a processi di dissoluzione carsica che anno modellato il territorio in un susseguirsi di valli cieche, doline, inghiottitoi e risorgenze contribuendo ad alimentare un complesso sistema di deflusso sotterraneo attraverso cavità carsiche. In questo studio abbiamo esplorato un sistema carsico costituito da due cavità collegate da un laminatoio ricadente nel territorio di Castelvetrano dove sono presenti due inghiottitoi/ingressi, una risorgenza che alimenta il canale Biturro immittente del fiume Arena ed un sinkhole che si apre sul tetto dell’ipogeo.