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NOTE E CONTRIBUTI SPOLETIUM 50-51/6-7 DA WILSON A VON HETSCH, DA CHAMBERS A VON ERDMANNSDORFF Aggiunte al tema del Tempietto del Clitunno di Duccio K. Marignoli Come una ‘filosofica’ Santa Casa di Lo- si vedrà più avanti, avrà un particolare Gaspard Dughet, Claude e Nicolas Pous- reto, nel Settecento il Tempietto del Cli- esito in quell’inaspettata espressione deri- sin, artista più di ogni altro associato alle tunno attraversa spazi immaginari per vata dalla pittura di paesaggio che è il virtù del Classicismo. Pendant del prece- approdare a nuove ambientazioni, impar- giardino all’inglese. L’influenza britannica dente, Fetonte supplica Apollo per l’utilizzo tendo la sua autorità in nuovi contesti1. La sui giardini tedeschi sarà fortissima e due del suo carro [1] fu, come I figli di Niobe, di- presenza del Tempietto in paesaggi ideati esempi che illustreremo propongono un pinto per Francis Egerton, terzo duca di dall’artista – al pari di altre costruzioni an- ‘Tempietto’ che altera e reinterpreta lo spa- Bridgewater. Attualmente in collezione tiche – segnala l’armonia ideale tra cultura zio attorno a sé e, conseguentemente, privata6, venne ridipinto nei brani di fi- e natura propria del Classicismo settecen- quello intorno allo spettatore3. Questo con- gura da Placido Costanzi, presumibil- tesco. Questa interpretazione del monu- tinuo scambio culturale è sicuramente in- mente a Roma. La scena illustra un mento umbro è diversa da quella delle coraggiato dal fatto che i personaggi che episodio inusuale della storia tragica di rovine intese come elementi culturali, af- menzioneremo hanno tutti viaggiato in Fetonte, ovvero non il momento in cui il fascinanti individualmente ma disposti in Italia – in un certo senso alla fonte – e che giovane perde il controllo del carro del una collezione, come accade nei capricci, tutti hanno percorso la Flaminia tra Foli- sole e precipita verso la morte, bensì l’ine- o ambientati precisamente come nelle ve- gno e Spoleto, dove hanno potuto ammi- dito passaggio precedente, quando sup- dute topografiche di Pannini o dei grandi rare, ma soprattutto “ripensare”, il plica il padre per l’utilizzo di quello che vedutisti veneziani. Come vedremo negli ricorrente tema del Tempietto del Cli- diverrà strumento di punizione per la sua esempi seguenti, il Tempietto presiede in- tunno. arroganza. La scelta, inusitatamente con- fatti le vedute come fosse una vera e pro- Richard Wilson è oggi soprattutto ap- centrata su un momento statico del mito, pria influenza silenziosa, in grado di prezzato per le sue vedute topografiche, permette a Wilson di disporre composta- trasmettere con la sua presenza i valori come alcune del Tempietto stesso, del mente i personaggi quasi fossero su un dell’eredità classica. In particolare, la po- quale divenne il maggiore divulgatore proscenio, davanti a un’ampia veduta sizione del piccolo edificio e il modo con grazie alla stampa che ne trasse Giuseppe classica che, inondata di luce crepuscolare, gli era evidentemente caro, dal momento ‘moderne’ nel processo di idealizzazione Questo paesaggio tedesco non ha di cui si integra nel suo paesaggio affacciato Vasi . In vita Wilson fu tuttavia maggior- diviene il vero soggetto del quadro . Il ri- che esiste un ulteriore paesaggio con dell’Umbria come luogo di bellezza antica, certo la qualità artistica dei talentuosi la- sulla Vallata Spoletana – che, celebrata mente celebrato per i cosiddetti ‘paesaggi sultato è un’atmosfera di nostalgia tragica Apollo e le Stagioni, del museo Fitzwilliam incontaminata ed eterna . La natura della vori di Richard Wilson, né tantomeno ri- nella sua infinitezza, evoca anch’essa una nobili’, opere in cui l’inserimento di una per un mondo che l’uomo contemporaneo di Cambridge, dove un altro Tempietto è grandiosa Vallata Spoletana e l’elemento chiama le opere di Poussin, Dughet o di delle qualità del Sublime – esprimono scena tratta dai testi classici elevava la pra- ha ormai perduto e di cui, implicitamente, similmente inserito come una sorta di di cultura rappresentato dal Tempietto di- Claude. Eppure, l’attribuzione proposta in una particolare visione del Classicismo so- tica del paesaggista a quella di interprete a breve resterà privo anche il personaggio ‘guardiano’ dell’immensità sublime del vengono le componenti di una perfezione questa sede – basata su dati stilistici, man- prattutto britannico, ma che fu entusiasti- dell’arte pittorica di più nobile accezione, principale. Il paesaggio che in modo emo- paesaggio . armoniosa ed essenziale già descritta in cando completamente quello di prove- camente adottato e poi sviluppato nella la pittura di storia . La sua opera più cele- zionante si apre agli occhi dello spettatore L’attribuzione qui suggerita a Philipp antichità da Plinio il Vecchio. E il Tem- nienza – suggerisce un possibile lascito cultura tedesca in direzione di una nuova bre fu forse la principale versione della Di- contiene alcune costruzioni classiche, tra Friedrich Hetsch (dopo il 1805 von pietto, poi incluso durante il Rinascimento dell’artista gallese al pittore di corte del sensibilità. Certamente, l’inserimento di struzione dei figli di Niobe, esempio di una cui si riconosce chiaramente sulla sinistra, Hetsch) di un Paesaggio boschivo con il Tem- nel novero dei monumenti canonici clas- Württemberg. Come affermato, il Paesag- specifici monumenti antichi nei paesaggi produzione che non solo gli permise di ci- in posizione preminente, il Tempietto. La pietto del Clitunno [2], di recente apparso sici del Palladio, diviene nel Settecento, in gio con il Tempietto è stato recentemente immaginari non è un’esclusiva del Sette- mentarsi in un genere considerato su- staticità della composizione è un implicito sul mercato antiquario di Berlino, per- larga parte grazie all’opera di Richard Wil- venduto a Berlino con l’attribuzione alla cento. Nonostante ciò, il modello inglese – premo, ma che di fatto lo incluse in una riflesso della medesima immobilità, o più mette di affrontare un caso emblematico son, elemento di una delle vedute che, nel cerchia di Hackert, suggerimento che non per quanto molto influenzato dai grandi discendenza artistica che annoverava al- correttamente dell’eternità – un’immuta- di quel fertile scambio culturale tra Stati ricordo del mondo classico, associa il sito è tuttavia possibile accogliere stante una paesaggisti seicenteschi – ne trarrà una cuni tra i più ammirati pittori nell’Inghil- bilità inesorabilmente indifferente a chi lo Germanici e Regno Britannico che molto umbro agli sviluppi artistici dalla metà di generica similitudine con le scuole paesag- influirà sullo sviluppo di scuole artistiche quel secolo. gistiche tedesche. Nella vendita il quadro 2 propria narrazione ‘pittoresca’ che, come 120 4 5 terra del suo tempo, Salvator Rosa, 7 anima –, del paesaggio arcadico. Il tema 1. Richard Wilson (con figure di Placido Costanzi), Fetonte supplica Apollo per l’uso del suo carro, collezione privata 8 9 121 NOTE E CONTRIBUTI SPOLETIUM 50-51/6-7 2. Philipp Friedrich von Hetsch (attr.), Paesaggio con il Tempietto del Clitunno, collezione privata era stato separato dal suo pendant, il lotto indicare la radura con il tempio. Qui, una paesaggio italianizzante. La differenza nali, quelli che generazioni hanno asso- importanti paesaggi (o perlomeno scene in particolare la ritrattistica e la pittura di susseguente, che raffigura un paesaggio piccola figura ne sale le scale dell’entrata maggiore è nel tipo di foresta, fitta, buia e ciato a questo genere. In questo caso po- ambientate in paesaggi) oggi noti sono storia, in vita ebbe fama di paesaggista, laterale con le braccia alzate, presumibil- piatta, che non descrive l’usuale ambien- trebbe esserci un riferimento specifico alla Amore e Psiche su una barca (Galerie der notizia che è l’artista stesso a dichiarare Il quadro con il Tempietto mostra al- mente in un gesto d’adorazione. Le sue tazione pittoresca, ma piuttosto assomi- vallata del Tevere sotto Narni e tuttavia la Stadt Stuttgart), di cui esiste una versione nel 179815. Come già osservato, le due cuni tratti peculiari. La scena è ambientata minute proporzioni amplificano quelle glia a un Wald. Questa relazione specifica vegetazione fitta e rigogliosa continua a piccola, forse una prima idea, passata sul opere a confronto sopra citate, benché am- in una foresta piuttosto cupa collocata su dell’edificio originale, secondo un proce- tra natura e cultura sembra visivamente discostarsi da quella di un’ambientazione mercato antiquario [4] , e un Venere e bientate in un paesaggio, sono animate da di un terreno pianeggiante – non collinare dimento abbastanza frequente nelle rap- riproporre gli insegnamenti di Lord Shaf- classica. In un certo senso, questa natura Marte (ex collezione Georg Schäfer), grandi figure mitologiche in primo piano, – attraversato da un fiume. Simile alla sua presentazioni del piccolo edificio. I tesbury, altro grande teorico della sensibi- lussureggiante, che quasi scoraggia l’oc- anch’esso ambientato in una foresta con presenza ne che qualifica l’appartenenza conformazione originale, ma diverso nella personaggi sono vestiti all’antica, ma, più lità culturale inglese e della sua relazione chio dello spettatore dall’entrare con agio un tempio sullo sfondo . Evidenti sono la al genere di pittura di storia, e ciò segnala sua rappresentazione, quest’ultimo con- fluviale con due personaggi [3]10. 13 14 che un mito, la scena rammenta l’atmo- con l’Antico: “sacred sylvan scenes, such nella composizione, è simile a un fondale similitudine nella resa degli alberi e anche come una parte della produzione dell’ar- duce sullo sfondo a un edificio chiara- sfera di una Märchen. Sebbene il dato prin- as of old gave rise to temples, and favou- di scena. Tali tratti non comuni sono rav- nella foresta stessa, in parte impenetrabile. tista sia ancora tutta da identificare. mente ispirato al Tempietto del Clitunno. cipale del paesaggio – un corso d’acqua red the religion of the ancient world” 11 visabili in alcuni quadri di Hetsch, oggi al- La caratteristica pennellata che si nota sia Il solo esempio di paesaggio puro di Sul bordo del fiume in primo piano, tre fi- che scorre davanti al Tempietto – sia ele- Il paesaggio che ne era il compagno, e trimenti conosciuto come ritrattista e nelle fronde sia nei tronchi incrociati è una Hetsch oggi noto è un disegno con i mo- gure riposano adagiate, una con un cane- mento che si riscontra nel sito stesso, l’am- dal quale fu separato dall’asta di Berlino, pittore di storia, generi che lo resero cele- cifra stilistica non frequente. Per quanto numenti di Tivoli nella Galerie der Stadt bientazione è assolutamente atipica per un palesa maggiori elementi retorici tradizio- bre alla corte di Württemberg . I suoi più oggi Hetsch sia conosciuto per altri generi, Stuttgart, foglio eseguito probabilmente stro di fiori, l’altra, maschile, nell’atto di 122 3. Philipp Friedrich von Hetsch (attr.), Paesaggio fluviale con figure, ubicazione attuale sconosciuta 12 123 NOTE E CONTRIBUTI SPOLETIUM 50-51/6-7 quando l’artista era a Roma durante il suo primo viaggio tra il 1785 e il 1787. Quest’opera appare atipica per i suoi accenti ancora Rococò ed è ancora molto vicina allo stile del suo maestro Harper, dunque di scarso rilievo nella produzione di un pittore che aveva reputazione di paesaggista. Per un confronto pertinente col nostro quadro, la veduta qui attribuita a Hetsch può soprattutto essere comparata con lo sfondo del bellissimo ritratto di Charlotte Matilde d’Inghilterra, duchessa poi prima regina di Württemberg, conservato a Ludwigsburg [5]. Com’è pratica dell’artista, un corso d’acqua attraversa lo sfondo, che in questo caso ricorda un parco reale all’inglese piuttosto che un boschetto, per poi finire in una radura dove si trova nuovamente un tempio classico, 4. Philipp Friedrich von Hetsch, Amore e Psiche in una barca, Nagel Auktionen, Stuttgart, Germany introdotto in modo assai simile al nostro 124 esempio. Le scene delle due opere vendute classicismo degli inizi del XIX secolo. Nel collaborò all’inizio della sua carriera nel a Berlino sono abitate da piccoli perso- quadro di Wilson il rimarcabile talento del completamento di un progetto per la Mar- naggi tipici del genere, ma non simili alle pittore trasforma il mito in un’espressione morsaal nel Neuen Schloss di Stuttgart. eleganti figure riscontrate nei confronti. drammatica della fragile esistenza e della Guibal era un artista ancora essenzialmente Purtroppo, l’assenza di un corpus ricono- passione del personaggio di Fetonte, cui fa legato al Rococò francese, eppure nei suoi sciuto di pittura di paesaggio rende il con- da contraltare la maestosa ed eterna ve- scritti appare con chiarezza il desiderio di fronto difficile, ma questa discrepanza può duta. Il paesaggio tedesco funziona piut- ritrovare una purezza d’espressione che essere spiegata anche se con cautela, con tosto come una scena teatrale: il fondale presagisce i nascenti movimenti neoclas- la differenza di scala dei protagonisti nei esiste, l’ambientazione è ancorata al Tem- sici18. È il secondo maestro di Hetsch, il pae- diversi generi. pietto, i personaggi secondari sono in saggista Adolf Friedrich Harper – che nel L’attribuzione al pittore di Württem- posa, ma sembra quasi di attendere che 1784 succederà a Guibal nella direzione berg di questa veduta riporta a Wilson in una narrazione intervenga a dare un ruolo della galleria ducale, primo paesaggista a senso ideale, se non visivo. I due quadri a tutte queste componenti. In un certo dirigere un’accademia tedesca –, che sono assai diversi per qualità e impor- senso, l’opera è improntata all’emergente ‘chiude il cerchio’ di questo racconto. Har- tanza, e mentre l’opera dell’artista gallese stile Biedermeier, in cui la lezione classica per, come prima o poi tutti i protagonisti di si rivela uno sfolgorante esempio sia della è piegata alle esigenze di un gusto bor- questa storia, viaggiò alla volta di Roma tra cultura cosmopolita sviluppatasi a Roma ghese che predilige emozioni moderate. il 1751 e 1756 e lì incontrò Richard Wilson, e divulgata in tutta Europa sia della cre- Eppure tra i due quadri si può tracciare di cui fu allievo19. Erano questi gli anni du- scente influenza del genere del paesaggio una storia condivisa. rante i quali Wilson eseguì il disegno del nella cultura europea in generale, e nel si- Philipp Friedrich Hetsch studiò alla Kar- Tempietto usato da Giuseppe Vasi nel libro stema delle accademie di pittura in parti- lsakademie, la nuova accademia militare di di Ridolfino Venuti20, forse gli stessi in cui colare, per le quali Wilson fu fondamenta- pittura fondata dal duca Karl Eugen di realizzò il quadro con Fetonte. In seguito le16, la tela tedesca rimane un esempio in- Württemberg . Suo primo maestro fu Ni- Harper si ricorderà della stampa del Vasi e teressante della storia dell’arte del Neo- colas Guibal, un pittore francese con cui forse del disegno che lo ispirò. 17 5. Philipp Friedrich von Hetsch, Ritratto di Charlotte Matilde regina di Württemberg, Staatliche Schlösser und Gärten, Baden Württemberg - Schloss Ludwigsburg 125 NOTE E CONTRIBUTI SPOLETIUM 50-51/6-7 segno come francese) perché lo associava a virtù filosofiche classiche che identificava con le nuove tendenze britanniche26. Per Walpole non era in dubbio che il giardino all’inglese fosse frutto della maggiore libertà politica del suo paese27. In questi nuovi giardini non potevano mancare padiglioni classici, rovine, pagode cinesi, moschee, caverne complete di eremiti viventi, cascate e altri elementi pittoreschi che si potevano trovare anche nei paesaggi dipinti28. Chambers, uno dei sostenitori di questo movimento, descrisse con non poca ironia l’uso di tali padiglioni sparsi nei parchi. Un passaggio dell’introduzione al suo testo sui giardini alla cinese deride i cammini serpentini di questi giardini descrivendo l’esperienza del visitatore, ma avrebbe potuto narrare ugualmente la fatica sconsolata di un viaggiatore in visita 6. Adolf Friedrich Harper, Clitunno Tempel, Staatliche Schlösser und Gärten, Baden Württemberg - Schloss Ludwigsburg 7. Sir William Chambers, Progetto per il Casino di Wilton (© Victoria and Albert Museum, London) ai monumenti in Italia durante una calda giornata estiva: “The visitor is invited (sometimes by boredom) to follow a serpen- Dal 1768 Harper dipinse per Karl Le vedute di Harper sono in genere basate benché il resto appaia così diverso, è pro- tine walk whereupon he comes upon a Eugen una serie di vedute di rovine ro- su stampe e questa è chiaramente ispirata babilmente anch’esso basato sulla stampa small feature or temple, sits, rests himself mane per lo Schloss Solitude, una sorta di a quella del Vasi e perciò sul disegno di di Vasi, e perciò derivato da Wilson. and has to depart when ‘till spent with fa- padiglione di piacere più che una vera e Wilson, anche se il formato è diventato L’eredità classica alla quale tutta l’Eu- propria residenza. Oggi la collezione è verticale . È anche possibile, come dimo- ropa (e a breve anche l’America) si ispira stata smembrata, ma originariamente rive- strano i recenti studi sui metodi di inse- non è soltanto una questione di gusto. Il stiva completamente due sale laterali op- gnamento di Wilson, il quale incoraggiava nitore apollineo dei grandi paesaggisti set- più all’altezza dell’ambizione crescente xander Pope, il creatore del famoso parco Chambers si occupò tuttavia di giardini. poste con vedute di diverso formato, il gli studenti a copiare i suoi disegni, che tecenteschi evoca una purezza che è sì ar- dei grandi aristocratici, anche quando mo- di Twickenham, caposaldo dell’interesse Tra i progetti non potevano mancare alcune Gabinetto Verde e quello Rosso. L’effetto Harper ricordasse il disegno originale. Un tistica ma anche spirituale, vicina alla narchi assoluti, di manifestare una qualità inglese sui giardini, comparava esplicita- versioni di un monumento che era signifi- ricalca un’idea tratta da una delle più ce- altro quadro di Harper dello stesso sog- crescente spiritualità laica e filosofica che personale, soggettiva, per cui è necessario mente quest’arte alla pittura di paesag- cativo in quanto paradigma dell’integra- lebri opere di Giovanni Paolo Pannini getto si trova a Weimar, e il suo formato si diffonde durante il XVIII secolo. È gra- uno sfondo che ricordi nobili spazi ‘natu- gio25. La relazione tra arte e paesaggio era zione tra natura e costruzione classica, ov- nella collezione di Karl Eugen, il quadro orizzontale ne rivela in modo ancora più zie a questo cambiamento di sensibilità rali’ nei quali esprimere i propri elevati talmente evidente che i visitatori dei par- vero il Tempietto del Clitunno [7]30. L’ar- Roma antica, trasformando tuttavia il con- esplicito l’origine wilsoniana. Per quanto che muta anche il giardino aristocratico. sentimenti. Come affermato nella nota chi inglesi erano spesso muniti di Claude chitetto fornì a Henry Herbert, decimo cetto panniniano di collezione che, con l’uso del motivo sia completamente di- Lo spazio formale spesso enorme, che frase di Horace Walpole, se non fosse stato Glasses, lenti con cui inquadrare una pro- conte di Pembroke, probabilmente cono- gusto enciclopedico, raccoglie i monu- verso – nel caso di Harper è allo stesso funge da sfondo alla parata continua della per le innovazioni inglesi nei giardini “we spettiva attraente, trasformandola da una sciuto in Italia tra il 1750 e il 1755, numerosi menti antichi in uno spazio ideale dove è tempo decorativo e didattico, mentre nel monarchia assoluta – così come sviluppato might still be going up and down stairs in vista in una veduta. Voltaire, in risposta al- disegni per “amenità” nel suo parco di appesa una collezione di vedute, in uno nostro rimane una rievocazione culturale nei giardini alla francese –, il controllo im- the open air” . l’architetto William Chambers che gli chie- Wilton; tra queste, una versione del mo- spazio reale . Oggi non è più possibile ap- –, non è difficile immaginare che la lezione plicito sulla natura stessa e la riduzione Numerosi filosofi e intellettuali di que- deva uno scritto su quest’arte, replicava numento umbro, il soprannominato “Ca- prezzare questo insieme perché le opere del maestro del maestro sia stata ricordata a dei suoi fruitori ad attori di un eterno spet- sto periodo si interessarono alla progetta- con enfasi che a Ferney aveva disegnato sino”31. Come tutti i viaggiatori del Grand sono state trasferite a Ludwigsburg, e tra distanza di due generazioni artistiche. Va tacolo – prima tra le aspirazioni dinastiche zione di nuovi giardini e alla creazione di un giardino all’inglese (benché tutti i visi- Tour, Chambers sicuramente vide il Tem- queste anche un Tempietto del Clitunno [6] . notato che il Tempietto del nostro quadro, e dunque impersonale – non sembrano paesaggi ideali ispirati dai loro studi. Ale- tatori inglesi lo riconoscessero nel suo di- pietto in prima persona, e a Roma, dove 21 22 126 23 tigue, half roasted by the sun, for there is 8. Louis-Gabriel Blanchet, Ritratto dell’architetto sir William Chambers, collezione privata 24 never any shade, and tired for want of entertainment, he resolves to see no more29”. 127 NOTE E CONTRIBUTI SPOLETIUM 50-51/6-7 visse per un periodo con Giovanni Battista NOTE Piranesi e studiò disegno e pittura di paesaggio con Charles-Louis Clérisseau, anche grazie a questi ultimi potrebbe avere approfondito l’importanza dell’edificio32. L’esempio di Palladio, che, come noto, disegnò la costruzione, costituì poi un’altra autorevole fonte. L’influenza dell’architetto rinascimentale in Inghilterra era infatti fondamentale, e Chambers, in un ritratto di Louis-Gabriel Blanchet dipinto a Roma, scelse di farsi ritrarre con due volumi, uno di Vitruvio, l’altro, aperto e in procinto di essere consultato, di Palladio [8]. L’effetto della costruzione di Chambers, appoggiata sul lato di un pendio, doveva essere ancora più simile al suo modello antico quando si rifletteva negli specchi d’acqua artificiali, 9. Christian Haldenwang (da Heinrich Theodor Wehle), Der Flora Tempel in Wörlitz, Anhaltische Gemäldegalerie Dessau, Graphische Sammlung oggi purtroppo perduti. Il piccolo edificio non è una copia: è più vicino alla precisione dei disegni palladiani che all’edificio stesso dero anche il Tempietto del Clitunno, e il d’artificio in onore di visitatori importanti e inoltre il disegno è modificato sostan- 21 dicembre del 1765 Erdmannsdorff ri- come Goethe. zialmente – l’ordine dei capitelli, ad esem- marcò quanto fosse bello come effetto, ma Una delle ultime aggiunte di Erdman- pio, è cambiato dall’originale corinzio a come i suoi dettagli rivelassero non essere nsdorff al parco di Wörlitz è un piccolo pa- un più sobrio, più ‘puro’, ordine dorico, e del periodo migliore35. Al ritorno, oltre diglione costruito tra il 1796 e il 1798, in le colonne sono regolari – sebbene rimanga alla residenza di Wörlitz, il duca commis- origine usato per la musica e poi come punto abbastanza prossimo all’originale da gra- sionò all’architetto un parco che è forse il focale del Blumentheater, la collezione di fiori tificare il conoscitore . caso più fantastico di come si potesse con- [9]37. L’origine della costruzione è sempre E qui arriviamo all’ultimo esempio di cepire un giardino culturale, un piccolo stata ricordata come derivata dal Tempietto38. utilizzo del Tempietto del Clitunno come cosmo che racchiudesse reminiscenze più In senso generale lo è, ma il disegno fu tratto modello, ma anche dell’influenza che la o meno esplicite delle bellezze viste durante direttamente dal disegno del Casino di Wilton cultura inglese ebbe nella concezione del il viaggio . Forse l’esempio più straordi- di William Chambers39. Erdmannsdorff, che Classico in Germania. Il duca Friedrich nario va ravvisato in una montagna di vide entrambe le costruzioni, sicuramente Franz di Anhalt-Dessau, insieme ad un pietra artificiale, il “Vesuvio”, che si spec- apprezzava i legami con l’Antico del piccolo gruppo che includeva l’architetto aristo- chia in un bacino d’acqua denominato tempio, ma altrettanto, e forse ancora di più, cratico Friedrich Wilhelm von Erdman- “Mediterraneo”. Sulla roccia Erdman- scelse di sottolineare una predilezione per nsdorff, affrontò tra il 1765 al 1768 un nsdorff costruì un piccolo edificio che l’interpretazione inglese unendo la conoscenza Grand Tour in Italia (il secondo per Er- esplicitamente richiamava l’architettura dei due nel medesimo edificio40. Il Tempietto, dmannsdorff), ma inusualmente il viaggio partenopea, “Villa Hamilton”, mentre sulla come qualsiasi ‘testo’ canonico, esiste in sé, continuò in Inghilterra . Ovviamente vi- sommità della roccia si accendevano fuochi ma anche nei suoi ‘commentari’. 33 34 36 Ringrazio per il loro prezioso aiuto la dott.ssa Sabine Rahtgeb, il dottor Norbert Michels e i professori Robin Simon e Marlies Burget. 128 Per una rassegna sull’interesse del Tempietto nel XVIII secolo, cfr. J.J. Emerich, The Tempietto del Clitunno near Spoleto, University Park, The Pennsylvania University Press, 1998, pp. 120-126. 2 Cfr. E. Burke, A Philosophical Enquiry into the Origins of our Ideas of the Sublime and Beautiful, Londra, R. and J. Dodsley, 1764 (4a ed.), pp. 129-131; e, sull’importanza della misura oltre la comprensione, A. Gerard, An Essay on Taste, 1759, ristampa, W.J. Hipple, Jr., Gainesville FL, Scholar’s Facsimile and Reprints, 1963, pp. 13-17. 3 Lo scambio tra la cultura britannica e quella tedesca, qui di particolare interesse per l’affermazione di una sensibilità romantica, avrà esiti fondamentali che, come è noto, vanno ben oltre i giardini, cfr. M. McBay Merritt, The Moral Source of the Kantian Sublime, in The Sublime from Antiquity to the Present, T.M. Costelloe ed., Cambridge, Cambridge University Press, 2012, pp. 3738; cfr. M. Hargraves e R. Sloan, A Dialogue with Nature. Romantic Landscapes from Britain and Germany, Londra e New York, The Samuel Courtauld Trust e The Morgan Library and Museum, 2014. 4 D. Marignoli, Richard Wilson e il Tempietto del Clitunno: l’evoluzione di un tema, in «Spoletium», 48/4, 2011, pp. 107-114. 5 Perfino la verosimiglianza atmosferica dei paesaggi – una delle qualità oggi riconosciute di Wilson – e la forza con cui l’artista rende credibili le sue vedute furono criticate da Joshua Reynolds come troppo veritiere perché potessero contenere adeguatamente personaggi classici ‘alti’ come Niobe e i suoi figli, R.H. Wilenski, English Outdoor Painting, Londra, Faber and Faber, 1960, pp. 3-4; M. Postle, Inspiration and Imitation: Wilson, London and “The School of Rome”, in Richard Wilson and the Transformation of European Landscape Painting, New Haven, Yale University Press, 2014, pp. 141-145. 6 La fotografia del quadro mi è stata gentilmente concessa da Robin Simon. 7 L’enfasi conferita al paesaggio a discapito del soggetto era talmente evidente che, quando il mercante di stampe John Boydell pubblicizzò la stampa di William Woollett del quadro di Wilson, nella sua prima inserzione del 1762, descrisse la composizione come “un tramonto con figure emblematiche”: Postle, Inspiration and Imitation, cit., p. 129. 8 Questo dipinto autografo di Wilson replica la veduta non del suo stesso quadro di Fetonte, bensì della versione invertita tratta della stampa di William Woollett, Postle, Inspiration and Imitation, cit., p. 136. 9 Nel catalogo il quadro era attribuito alla cerchia di Jakob Philipp Hackert: Bassenge, Berlino, 31 maggio 2013, lotto 6080. 10 Lotto 6081. 11 A. Ashley Cooper, III conte di Shaftesbury, Characteristicks of Men, Manners, Opinions, Times, Londra, 1714 (2a ed. corretta), vol. III, p. 391. 12 Hetsch stesso si definisce pittore di storia, come è riportato in una lettera riferita da H. Eichhorn in Schwäbischer Klassizismus zwischen Ideal und Wirklichkeit 1770-1830, C. von Holst ed., Stuttgart, Verlag Gerd Hatje, 1993, p. 144. 13 Nagel, Stuttgart, 27 marzo 2009, lotto 1847. 14 Cfr. Eichhorn, Schwäbischer Klassizismus zwischen Ideal und Wirklichkeit, cit., pp. 296-297. 15 Difatti, il paesaggio sembra essere stato il primo campo in cui il giovane Hetsch si distinse: cfr. A. Wintterlin, Württembergische Künstler in Lebensbilder, StuttgartLeipzig-Berlin-Wien, Deutsche Verlags-Anstalt, 1895, pp. 90-96; W. Fleischhauer, Philipp Friedrich Hetsch: Ein Beitrag zur Kunstgeschichte Württembergs, Stuttgart, Hugo Matthaes Verlag, 1929, p. 9; W. Fleischhauer, Das Bildnis in Württemberg 1760-1860. Geschichte, Künstler 1 und Kultur, Stuttgart, J.B. Meklersche Verlagsbuchhandlung, 1939, pp. 69-74; e per la citazione di Hetsch, cfr. H. Eichhorn, Studien zu Historienbildern Philipp Friedrich Hetsch (1758-1838), dissertazione presentata alla Ruprecht-Karl-Universität, Heidelberg, 1985/86, p. 23. 16 R. Simon, Richard Wilson, Rome, and the Transformation of European Landscape Painting, in Richard Wilson and the Transformation of European Landscape Painting, New HavenLondon, Yale University Press, New 2014, pp. 1-33. 17 Cfr. S. Rathgeb, Studio & Vigilantia. Die Kunstakademie an der Hohen Karlsschule in Stuttgart und ihre vorgängerin Académie des Arts, Stuttgart, Hohenheim Verlag, 2009. 18 Cfr. «Les temps sont bien changé; mais le goût et le sublime en Peinture reviendront, comme le reparoît dans les ornemens simples & nobles de l’Architecture, que Lajoue [sic] & Meissonier avoient tout-à-fait corrompu avec leurs extravagante Rocaille, qui fut adoptée aussitôt qu’elle parut, tant par la facilité qu’on trouvoit à composer des choses ridicule, que par ce que le mauvais goût fait des progrès aussi rapides qu’ils sont lent dans le vrai beau de la Nature». N. Guibal, Éloges de Nicolas Poussin, Paris, Imprimerie Royale, 1738, pp. 4950. Questo passaggio e l’intero scritto contengono riflessioni sull’importanza della purezza classica nel gusto contemporaneo che avrebbero potuto essere sostenute da Goethe, ma va detto che se un architetto come Pöppelmann, creatore dello Zwinger, poteva descriverlo come una perfetta espressione di rigore vitruviano, forse questi pamphlet vanno interpretati come espressioni di tòpoi artistico-letterari, cfr. H. Honour, Neo-Classicism, Harmondsworth, Baltimora e Ringwood, Australia, 1968 (ripubblicato nel 1973), p. 22. 19 Cfr. S. Egle, Adolf Friedrich Harper and the Reception of Richard Wilson in Germany, in Richard Wilson and the Transformation of European Landscape Painting, cit., pp. 89-105. 20 R. Venuti, Osservazioni sopra il fiume Clitunno, Roma, Bernabò e Lazzarini, 1753. 21 S. Rathgeb, Das »Römische Antiquitäten Cabinet« in Schloss Solitude. Zu einer Vedutenserie des württembergischen Hofmalers Adolf Friedrich Harper, in Jahrbuch der Staatlichen Kunstsammlungen in Baden-Württemberg, 36, 1999, pp. 23-24; S. Rathgeb, Adolf Friedrich Harper (1725-1806). Die italienischen Veduten, dissertazione presentata alla Ruprecht-Karls-Universität, 1995/96. 22 Un inventario del 1894 menziona il quadro situandolo nel Gabinetto Rosso, Rathgeb, Das »Römische Antiquitäten Cabinet«, cit., p. 12. 23 Ringrazio la dott.ssa Rathgeb per avermi gentilmente segnalato sia il quadro a Ludwigsburg sia quello a Weimar. 24 H. Walpole, The History of the Modern Taste in Gardening, Londra, 1782, ristampa, New York, Ursus Press, 1995, p. 38. 25 Il giardino di Twickenham, oltre all’interesse per gli effetti pittorici, si ispirava ancora ai giardini italiani contemporanei come esempi di giardino classico, stante la mancanza di esempi antichi. Cfr. J. Dixon Hunt, Pope, Kent and ‘Palladian’ Gardening, in The Enduring Legacy: Alexander Pope Tercentenary Essays, G.S. Rousseau & P. Rogers ed., Cambridge, Cambridge University Press, 1988, pp. 121-131; A. Como, Paesaggi narrativi. Itinerari attraverso il giardino inglese del Settecento, Roma, Aracne Editrice, 2010, pagine non numerate; sull’importanza nella sua vita, cfr. P. Martin, Pursuing Innocent Pleasures: The Gardening World of Alexander Pope, Hamden (CO), Archon Books, 1984; l’influenza di questo progetto sarà immensa in tutta Europa, cfr. R. Wegner, Nach Albions Stränden. Die Bedeutung Englands für Architektur des Klassizismus und der Romantik in Preussen, München, Scaneg Verlag, 1994, p. 13. 26 C. Thacker, Voltaire and Rousseau: Eighteenth-Century Gardeners, in Studies on Voltaire and the Eighteenth Cen- tury, XC, 1972, pp. 1595-1614. Curiosamente, Rousseau, sempre citato come personalità fondamentale nei nuovi sviluppi dell’arte dei giardini del XVIII secolo, non espresse mai un interesse diretto, preferendo la natura alla rappresentazione della natura. 27 In una cosa Walpole si sbagliò: i giardini di ‘gusto moderno’ non furono solo adottati dai principi tedeschi perché più simili al sistema politico inglese, ma anche da paesi che erano distanti o addirittura antitetici come l’Italia e, clamorosamente, la Francia, Walpole, The History of the Modern Taste in Gardening, cit., p. 58. 28 Forse non è un caso che Richard Wilson abbia dipinto sia vedute del Tamigi proprio a Twickenham, sia le successive vedute del parco di Wilton. 29 W. Chambers, A Dissertation on Oriental Gardening, Londra, 1772, ristampa, Londra, Gregg International Publishers, 1972, p. VI. 30 Come questo, si ritrovano versioni del tempio di Vesta di Tivoli e di altre costruzioni celebri; al suo ritorno in Italia l’architetto John Soane progettò un Tempietto per il giardino Lady Anna Riggs Miller, autrice di una guida per il Grand Tour, un ulteriore esempio della rappresentatività dell’edificio e del suo uso nei giardini, Emerich, The Tempietto del Clitunno near Spoleto, cit., p. 124. 31 Cfr. J. Harris, Sir William Chambers Knight of the Polar Star, University Park e Londra, The Pennsylvania University Press, 1970, pp. 142-143; Sir William Chambers, M. Snodin ed., Londra, V & A Publications, 1996, p. 164. 32 Piranesi incise la stampa forse più celebre del Tempietto, mentre Clérisseau la disegnò in compagnia di Robert Adam che, è da notare, fu lo storico rivale di Chambers. 33 Come osservato da H. Günther, Anglo-Klassizismus, Antikerezeption, Neugotik in Wörlitz, in Weltbild Wörlitz. Entwurf einer Kulturlandschaft, F.-A. Bechtoldt e T. Weiss ed., Stuttgart, Verlag Gerd Hatje, 1996, p. 144. 34 Questa moda diventerà una caratteristica tedesca, cfr. Wegner, Nach Albions Stränden, cit., pp. 17-20. 35 F.W. von Erdmannsdorff, Kunsthistorisches Journal einer fürstlichen Bildungsreise nach Italien 1765/66, R.-T. Speler ed., Monaco di Baviera e Berlino, Deutscher Kunstverlag, 2001, p. 118; esiste un altro resoconto della stessa giornata: “Presque au pied du Temple découle de la montagne une source abondante d’une eau Claire comme du Crystal. Elle tombe sur le lieu meme dans le Clitumne déjà riche en eau, quoique l’endroit d’ou il sort de dessous le Coteau par trois ou quattres veines, ne soit qu’a environ 700. pas d’ici”. G.H. von Berenhorst, Die Grand Tour des Fürsten Franz von Anhalt-Dessau und des Prinzen Johann Georg durch Europa. Aufgezeichnet im Reisejournal des Georg Heinrich von Berenhorst 1765 bis 1768, A. e C. Losfeld & U. Quilitzsch ed., II, Saale, Mitteldeutscher Verlag, 2012, p. 48. 36 Cfr. J. Garms, Il parco di Wörlitz: specchio de Grand Tour, in Grand Tour. Viaggi narrati e dipinti, ed. a cura di C. de Seta, Electa Napoli, 2011, pp. 119-126. 37 Cfr. H.J. Kadatz, Friedrich Wilhelm von Erdmannsdorff 1736-1800: Wegbereiter des deutschen Frühklassizismus in Anhalt-Dessau, Berlino, VEB Verlag für Bauwesen, 1986, p. 109; U. Quilitzsch, in Weltbild Wörlitz, cit., p. 403. 38 A. Hartmann, Der wörlitzer Park und seine Kunstschätze, Berlino, Verlagsbruderei Merkur, 1913, p. 92; Kadatz, Friedrich Wilhelm von Erdmannsdorff, cit., p. 109; Garms, Il parco di Wörlitz, cit., p. 123. 39 Come osservato in Quilitzsch, in Weltbild Wörlitz, cit., p. 403. 40 In una Sala del Guardaroba di Wörlitz si trova un altro esempio dell’influenza che Erdmannsdorff ricevette dal suo viaggio in Inghilterra e Scozia. Si tratta di una sala con alcune vedute dipinte di residenze inglesi inclusa Wilton, cfr. M. Rüffer, Grand Tour - Die Reisen Leopolds III. Friedrich Franz von Anhalt-Dessau und Friedrich Wilhelm von Erdmannsdorff, in Weltbild Wörlitz, cit., p. 127. 129