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A NA T E M A DI ZOS IL SERMONE AGLI IPOCRIT I Una scrittura automatica di AUST IN OSMAN SPARE La presente seconda edizione, autorizzata da Kenneth Grant, esecutore letterario di Austin Osman Spare, è stata prodotta privatamente da Roberto Migliussi e Stefano Landi. Traduzione di Roberto Migliussi Versione PDF - gennaio 2004 Titolo originale: Anathema of Zos, A Sermon to the Hypocrites An Automatica Writing by Austin Osman Spare London 1927 PREFAZIONE Il nome magico di Austin Spare era Zos vel T hanatos. Egli scrisse il suo Anatema nel 1924. Una volta mi disse che la sua pubblicazione, tre anni dopo, quando aveva l’età di quarant’anni, risultò nella perdita dei suoi pochi amici rimasti. Questo periodo segnò la fine della sua associazione con i gruppi artistici; da quel momento egli volse le spalle per sempre ad essi. Dal 1927 fino alla sua morte nel 1956 Spare visse di propria volontà in oscurità nei bassifondi della Londra del Sud. Egli dipinse e disegnò le figure locali caratteriali per il suo pane e la sua birra quotidiani ma il suo interesse era nello sviluppo di un sistema di magia derivato direttamente da una discendente delle streghe di Salem. Questo sistema è stato impregnato dal suo genio creativo ed egli lo espose per la prima volta nel “Libro del Piacere, La Psicologia del- l’Estasi” (1913). Inoltre esso è fondamenta della maggior parte del suo lavoro tardo – grafico e letterario – ed ispirò la formula della Risorgenza Atavistica, a lui peculiare, ed è indubbiamente il più grande contributo di Spare all’occultismo pratico. Essa è descritta nel “Risveglio della magia ” e trattato in maniera ancora più completa nel mio “Immagini ed Oracoli di Austin Osman Spare”. Kenneth Grant INTRODUZIONE Zos in cammino L’opera qui presentata dell’artista-mago, precursore dei surrealisti, Austin Osman Spare (1886-1956), sancisce il suo distacco nei confronti del cosidetto mondo “ufficiale”, verso il quale dimostra la sua indifferenza, per affermare di voler continuare a seguire un cammino del tutto originale. Spare acclamato genio dai maggiori artisti inglesi dei primi del Novecento entrava di prepotenza nella vita culturale della Londra di quei tempi ad una età molto precoce. Il clima di libertà culturale favoriva il successo di giovani talenti grazie anche alla fine dell’era vittoriana dettata dal moralismo e dal conformismo. Spiritualità orientale, esotismo, nuove sessualità, magia, arte, romanzo e poesia illuminano così i primi anni del secolo della capitale inglese. E Spare fa proprie queste tematiche sin dal suo primo libro “Earth Inferno”, pubblicato a 17 anni nel 1905. La necessità di avere a che fare con un mondo ristretto, limitato rispetto alla varietà del mondo dell’immaginazione, spinse Spare ad esplorare e conoscere aspetti e percorsi poi considerati temi portanti del Surrealismo, e acquisire quell’interesse ossessivo verso l’occultismo, partecipando anche alla società dell’Alba Dorata i cui membri più famosi erano. Mathers, Crowley e il poeta Yeats. Le correnti vitali che portano Spare alla realizzazione della sua opera fondamentale “Il Libro del Piacere L’Amore di Sé e la Psicologia del- l’estasi”, 1914, sono così legate a questa rinascita artistica e umana della cultura occidentale della fine dell’Ottocento e degli inizi del Novecento (due soli nomi per esempio Nietzche e Freud): l’automatismo, la psiche, l’immaginazione, l’inconscio, e la rivalutazione della magia come forma di liberazione. Negli anni precedenti la guerra le esibizioni, le pubblicazioni, tra cui la rivista FORM, a cui partecipano le migliori menti creative di quei tempi, lo eleggono figura culturale tra le più insolite ed affascinanti di quel periodo. Ma probabilmente lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, a cui egli partecipò come artista di guerra, lo distaccarono definitivamente da un mondo pieno di orrori. É così che nel suo “esilio”, il rifugio amato della Londra popolare di quei tempi pieno di pub e di umanità vera, alienatosi volontariamente i favori della vita artistica ‘ufficiale’ egli perfezionò negli anni seguenti il suo originale sistema magico e di liberazione umana. I concetti di questo sistema, tra i quali i più semplici sono quelli della libertà sessuale e della liberazione dalle false credenze, lo allontanarono definitivamente da un riconoscimento pubblico. Anatema di Zos apparve stampato dall’autore in sole 100 copie nel 1927 dopo la pubblicazione nel 1921 de “Il Cen- tro della Vita ”, opera impregnata di saggezza e dinamicità di fronte all’Inferno della guerra e del “normale”. Spare continuerà a dipingere nel quartiere di Soho, ritratti della gente popolare di quei tempi, esplorando al contempo mondi di cui la sua arte grafica ne è stupenda testimonianza. Anatema di Zos, testo caustico, breve e pungente, può essere paragonato al testo di Antonin Artaud “Por finir avec le jugement de Dieu”: testi apocalittici, ricchi di disagio ed intensità, di umanità vissuta e sofferta ma dettati da una forte volizione verso la libertà dell’uomo. Infine la crescente attenzione e riconoscimento postumo a cui è soggetto Spare in questi ultimi anni lo consacrano come una delle figure più importanti nel Novecento nel campo della magia, dell’arte e della vita. Migliussi Roberto Scritto nel 1924 A NA T E M A DI ZOS IL SERMONE AGLI IPOCRIT I Una scrittura automatica di AUST IN OSMAN SPARE O stile all’auto-tormento, alle vane scuse chiamate devozione, Zos soddisfece la sua abitudine parlando ad alta voce al proprio Io. Nel contempo, ritornato alla consapevolezza solita, si tormentò notando la presenza di ascoltatori interessati - una marmaglia di mendicanti casuali, paria, sfruttatori della prostituzione, adulteri, ventri gonfi e le diffuse figure grottesche delle civiltà. Benché fortemente irritato costoro continuavano a seccarlo, dicendo: MAEST RO, VORREMMO CONOSCERE QUEST E COSE ! IN- SEGNACI LA RELIGIONE ! E vedendo, con mortificazione, la massa fiduciosa dei Credenti, egli discese nella Valle dello Stige, prevenuto contro costoro in quanto SEGUACI. E stancatosi, disse beffardamente:- O voi il cui futuro è in altre mani ! Questa confidenza è concessa non dalla vostra ma dalla mia impotenza. Salutatemi come Zos il Pastore di Capre, redentore di me stesso e di ciò di cui non mi sono ancora rammaricato. Senza chiederlo avete ascoltato il mio soliloquio. Sopportate quindi il mio Anatema. Folli ingordi ! Siete scivolati sui vostri escrementi ? Parassiti ! Avendo insudiciato il mondo supponete di essere importanti per il Paradiso ? Desiderando apprendere - pensate di eludere il dolore nella violenza della vostra ignoranza ? Poiché da ciò che ho contribuito, ne scaturirà molto più che innocenza ! Non raccogliendo i frutti della mia debolezza dovrei soddisfare i vostri desideri nutriti di morale ? Io, che godo il mio corpo con inesausta costanza, co- spirerei con i lupi piuttosto che entrare nei vostri lazzaretti. Sensazione . . Nutrizione . . . Masticazione . . . Procreazione. . .! Questo è il vostro ciclo di verme cieco. Per il vostro amore di desiderio voi avete creato un mondo curiosamente insanguinato. Niente cambierà se non attraverso la vostra dieta accusatoria ? POICHE’ VOI SIET E CANNIBALI, che carni vi debbo offrire ? Essendovi cibati delle vostre defunte personalità insaporite di ogni lordura, andate ora depredando avidamente i moti della mia mente ? Nel vostro conflitto cosa avete ottenuto . . . ? Voi che credete che la vostra procreazione sia fondamentale siete gli evidenti rifiuti della creazione, ritornando ancora alla sem- plicità primordiale per desiderare, diventare, e realizzare ma non esistete ancora. Avete confuso il tempo e l’ego. Pensate di dominare lo sperma SENT IMENTALMENT E ? Negate la sessualità con un’etica appariscente, vivete con il massacro, pregate idioti più grandi di voi - affinché tutte le cose possano essere a voi possibili a voi CHE SIET E IMPOSSIBILI. Poiché voi desiderate gli aromi inutili al piacere. In verità, l’accesso al Paradiso è molto più facile ai folli che ai Lebbrosi morali. Che differenza esiste fra la Vita e la Morte ? Che differenza fra il sogno o la realtà ? Conoscete qualcosa oltre il vostro fetore ? Conoscete ciò che pensate di conoscere per certo ? Volentieri farei silenzio. É ancora troppo tollerante questo Sole che sorge per osserva- re me e la mia debolezza è il risultato della mia insoddisfazione per le vostre richieste . . . . ma siate dannati prima di ottenere da me nuove scuse! Maledetti siano coloro che credono nella resurrezione ! C’è solo corpo e anima ? Non c’è nulla al di là dell’entità ? Nulla da ottenere al di là della percezione e del desiderio di Dio, se non questo sciame distruttore e vorace che siete ? O voi favoriti dalle vostre giustificazioni, sghignazzate fra i bocconi ! Il Paradiso è indifferente alla vostra salvezza come alla vostra catastrofe. La vostra stortura senza curve vi rende sterili per una curiosa fatalità ! Cosa ! Io soccorrere il vostro auto-inganno, migliorare i vostri corpi marci, preservare la vostra deplorevole apoteosi egoista ? La stoccata di spada - non il balsamo - apporto io ! Sono io il vostro porcaro, sebbene curi le capre ? Il mio piacere non si diffonde fra parassiti con idee vane - con speranza e paure di assurdo significato. Non mi sono ancora stancato di me stesso. Non dovrò ancora sminuire l’abominio, poiché in voi vedo i vostri genitori e le stimmate della vostra lorda nutrizione. In questa volgare intossicazione d’ipocrisia, questo monumento alle piccolezze dei truffaldini, dov’è il mistico simposio, la gerarchia di negromanti che fu ? * * * * Onesta era Sodoma ! la VOST RA teologia è una buca colma di fango e di parole inintellegibili divenute morale. Nel VOST RO mondo, dove ignoranza e falsità sono la felicità, tutto finisce miserabilmente - macchiato di sangue fratricida. Cercatori di salvezza ? La salvezza della vostra digestione infetta; convinzioni mutile: desideri Convalescenti. I vostri precetti presi in prestito e le vostre preghiere - un miasma per tutte le narici sane ! Indegni di un anima - la vostra metamorfosi è lo stento di una morbosa rinascita che dà rifugio a sentimenti meschini, a orride confidenze, al pandemonio calligrafico - un mondo di abbondanza ottenuto dalla bramosia. Perciò siete abbandonati ! Abitate in mucchi di letame; i vostri luoghi di gloria sono ospedali posti fra cimiteri. Respirate con gioia in questo antro di miasmi ? Ottenete mezzi desideri, persuasioni tendenziose, minacce, promesse rese odiose dalla rettitudine vituperatrice ! Potete comprendere il Paradiso quando esiste AL DI FUORI DI VOI ? Credendo in esso senza farne parte siete falsi ed ignorate il sentiero della virtù. Non c’è virtù nella verità, né verità nella rettitudine. La legge si crea dalla necessità del desiderio. Corrotto è il maestro, perché coloro che parlano hanno speso solo parole per dare. Credete o bestemmiate ! Forse che non parlate dal- l’inguine ? Credere o non credere è il problema. In verità, se credete minimamente le vostre necessità prospereranno in ogni cosa. Appartenete a tutto, a tutta la conoscenza e, forse, la vostra stupidità si trasformerà in ulteriore miseria personale ! I vostri desideri ? Il vostro paradiso ! Dico che il vostro desiderio sono le donne. Il vostro desiderio latente un postribolo. Ah, voi che temete la sofferenza, chi fra voi ha il coraggio di assorbire gli oscuri nemici delle dottrine, delle pie speranze dello stomaco ? Maledico i vostri comandamenti, per provocare e godermi i vostri latrati, il drigrignare dei vostri denti ! Sapete ciò che volete ? Cosa chiedete ? discernere la virtù dai mormorii maniacali ? Sapete Il peccato dalla follia ? Desiderando una maestro, chi tra voi è degno d’apprendere ? Insegnerò brutalmente la dottrina del suicidio dell’animo, della contraccezione, non della conservazione e della procreazione. Pazzi ! Avete reso necessaria l’idea dell’Ego eterno, esaudendo un proposito ora inaccessibile a voi stessi. Tutto è figlio del desiderio; le gambe per il pesce; le ali per il rettile. Perciò la vostra anima fu generata. Ascolta, O vile ! L’UOMO HA VOLUTO L’UOMO ! I tuoi desideri diverranno carne, i tuoi sogni realtà e nessun timore cambierà ciò di una sola virgola. Da questo momento vi guiderò tra gli aborti incarnati le aberrazioni, gli orrori senza sesso, poiché siete indegni di offrire al Paradiso nuove sessualità. * * * * Una volta, su questa terra, risi di cuore - al ricordo del valore che davo a ciò che è disprezzabile; ricordando il senso delle mie paure egoistiche, l’assurda vanità delle mie speranze; la spiacevole rettitudine chiamata Io. E VOI ? Certamente non convenienti sono le lacrime di sangue, né le risa degli dei. Non sembrate neanche UOMINI ma la bizzarra progenie di qualche ridicolo obliato. Persi tra le illusioni generate dalla dualità - sono queste le differenziazioni che operate perchè il vostro futuro parto cavalchi la vostra personalità animalesca ? Siete dovuti rinascere milioni di volte e molte altre volte SOFFRIRET E l’esistenza. Appartenete alle cose afflitte, senza essere degni delle verità che avete creato. Liberandomi solo del mio eccesso, vi insegnerei forse ad apprendere da voi stessi ? Nel mio divenire forse che l’affamato soddisferebbe il mio bene ed il mio male ? Non mi sforzo e confido in seguito nell’evento. Sappiate il mio proposito: essere estraneo a me stesso, il nemico della verità. Incerti di ciò in cui credete, forse desiderate a metà ? Ma credete in questo, servendo i vostri sofismi:- Ora parla l’escrescenza del mio odio, approvando solo l’amore di sé. Inoltre per ossigenarmi, denigro i vostri assurdi abiti morali da dignitari puerili e la vostra fede remissiva in un futuro incerto ed ingordo ! Cani, che divorate il vostro stesso vomito ! Siate voi tutti maledetti ! Regrediti, adulteri, parassiti, necrofagi, ladruncoli e trangugiatori di medicina ! Credete che il Paradiso sia un ospedale ? Ignorate il piacere. Nella vostra libidine sopita, debole violenza e malsana morale, siete più disprezzabili delle bestie che nutrite e di cui vi cibate. Detesto il vostro Mammone. La malattia condivide il vostro benessere. Avendo acquisito, non sapete come spendere. SIET E SOLO DEGLI OT T IMI ASSASSINI. Reietti dall’universo sono coloro che hanno fame di rettitudine. I misericordiosi sono già consumati. Estinti sono i puri di cuore. Soggiogati sono i remissivi e un simile disgusto meritano dai Cieli. La vostra società è una barbarie dissimulata. Siete primitivi precoci. Dove altro è il vostro successo se non nell’odio ? Non c’è sana comprensione nel vostro mondo - questa transizione insanguinata dalla procreazione e dal massacro. Necessariamente odiate, ed amate il vostro prossimo divorandolo. I profeti sono nauseanti e dovrebbero essere perseguitati. Oggetti di ridicolo, le loro gesta non possono vivere attraverso i loro principi. Le azioni sono il criterio di verità, allora cos’altro potete proferire se non menzogne ? L’amore è maledetto. Il vostro desiderio è il vostro Dio e la vostra maledizione. Sarete giudicati per la vostra brama. Intorno a me vedo la vostra figura - ancora un maiale dal branco. Un oggetto repellente di carità ! La maledizione è pronunciata; poiché siete melma e nati nel sudore, allevati nell’omicidio. E di nuovo i vostri padri invocheranno il soccorso delle donne. Lavorate invano al marcio Regno del Bene e del Male. Dico che il Paradiso è universale - e nessuno vi entrerà con la predisposizione all’uno o all’altro. Maledetti siete voi che sarete perseguitati per il MIO bene. Poiché dico che io sono tutto CONVENZIONE, male eccessivo, perverso e buono in nessun posto - per voi. Chiunque fosse con me non varrebbe abbastanza né per me né per sé stesso. * * * * Zos stanco, ma odiando troppo i suoi ascoltatori, li insultò ancora una volta dicendo:- Sciacalli ossessionati dai vermi ! Banchettereste ancora sul mio vomito ? Chiunque mi seguisse diverrebbe il nemico di sé stesso; perché allora il mio bisogno diverrebbe la sua rovina. Affaticatevi ! Soddisfate il disgusto di divenire voi stessi, di scoprire le vostre convinzioni e così acquisire virtù. Fate che il vostro bene sia fortuito; evitate così la gratitudine e la sua molle vanagloria; poiché la collera del Paradiso è dura con la facile autoindulgenza. Nel vostro intento di creare un mondo, fate agli altri ciò che vorreste - quando siete sufficientemente coraggiosi. Io vengo per scacciare, non per salvare. Inflessibilmente verso me stesso; ad infrangere la legge, a portare la rovina fra i ciarlatani, gli impostori, i boriosi, i redentori bronto- loni con la loro fantasmagoria da due soldi: a disingannare e risvegliare tutte le paure delle vostre naturali e rapaci personalità. Vivendo nel modo più disprezzabile e generando tutto bestialmente, siete tanto orgogliosi della vostra giustificazione da aspettarvi qualcosa di diverso dalla peggiore delle vostre immaginazioni ? L’onestà è inespressa ! Ed io vi ammonisco di fare olocausto dei vostri santi, delle vostre giustificazioni: questi vacui fragori della vostra ignoranza. Solo allora potrei rassicurare il vostro desiderio latente - facile remissione dei vostri peccati censurati. Criminali della follia ! Peccate solo contro il sé. Non c’è peccato per coloro che godono dell’incanto del Paradiso. Vorrei che voi non resisteste nè sfruttaste il vostro male: tale cosa appartiene alla paura, ed il sonnambulismo è nato dall’ipocrisia. Nel piacere il Paradiso infrangerà ogni legge prima che questa Terra svanisca. Perciò se dominassi la mia bontà verso di voi sarebbe esplosiva. Colui che è senza legge è libero. La necessità ed il tempo sono fenomeni convenzionali. Senza ipocrisia o paura potreste fare ciò che vorreste. Chiunque, quindi, trasgredisca la regola e viva la sua trasgressione godrà della relatività del Paradiso. Giacché, se esisterà la vostra rettitudine, non godrete liberamente e creativamente. Quanto voi peccate contro la dottrina, in egual misura la vostra immaginazione sarà necessaria nel divenire. * * * * E’ stato detto senza intelligenza: “ Tu non ucciderai”. Tra le bestie l’uomo vive supremamente - dominando sulla sua stessa razza. Denti ed artigli non sono più complementi sufficienti all’appetito. E’ la peggiore realtà di questo mondo più deplorevole del comportamento umano ? Suggerisco al vostro amore innato per l’atto morale di districare la realtà dal sogno. Rallegratevi ! I legislatori avranno l’abietto destino di diventare sudditi. Tutto ciò che è ordinato è soppiantato per creare equilibrio in questo rapporto fra coscienza e ipocrisia. Potete essere arbitrari ? La fede prefigura il suo inverso. Travolti da desideri obliati e verità in lotta, voi siete la loro vittima nella legge della morte e della generazione. Il cammino verso il Paradiso è un proposito - anteriore al pensiero e da lui non indotto. Il desiderio, non si realizzerà in alcun modo se non con l’atto: quindi credete SIMBOLICAMENT E o con cautela. Tra gli uomini e le donne che hanno quel desiderio non vi è adulterio. Consumate la vostra grande lussuria e una volta sazi passate a qualcosa di fresco. In questi tempi be- neducati è diventato più limpido fornicare con il desiderio che con l’azione. Non offendete il vostro corpo né siate così stupidi da lasciare che il vostro corpo vi offenda. A che vi servirà biasimare la vostra dualità ? Lasciate che la vostra bestemmia faccia sul serio; benché sia meglio comunicare con atti reali che con la parola. Questo Dio - questo basilisco - è una proiezione delle vostre idiote apprensioni, delle vostre impudenti volgarità e dele vostre vanità da manicomio. Il vostro amore è nato dalla paura; ma è assai meglio l’odio che un ulteriore inganno. Vorrei rendere il vostro cammino difficoltoso. Date e prendete da tutti gli uomini indiscriminatamente. Conosco il vostro amore ed il vostro odio. Informatevi della dieta rossa. Nel vostro stomaco vi è una guerra civile. Solo nell’amore di sé vi è volontà creatrice. E adesso ! Cercherò di raggiungere la conoscenza con le parole ? Verità alfabetiche con l’artificio della gram- matica ? Non c’è verità di parole che non sia PASSATA saggiamente dimenticata. Dovrei scarabocchiare sdrucciolevoli paradossi con una folle calligrafia ? Parole, nient’altro che parole ! Io esisto in un mondo senza parole, senza ieri né domani, al di là del divenire. Tutta la concepibilità è frutto del tempo e dello spazio. Quindi sputo sulle vostre etiche cenciose, proverbi in rovina, inarticolazioni pretesche e delirante linguaggio da pulpito. Solo questo dò a voi come sicuri comandamenti nei vostri scismi pestilenziali. Meglio è andare via a mani vuote che chiedere in prestito. Molto meglio prendere che elemosinare. Dalla Pubertà alla Morte realizzate il vostro “Sé” in tutto. Non c’è virtù più grande di una alimentazione controllata. Nutritevi alla mammella e se il latte è Aspro, nutritevi di... La natura umana è la peggiore possibile ! Una volta vivevo fra di voi. Esule volontario, sono passato a vivere per auto-pudore in luoghi deserti; in compagnia di capre, più pulito, più onesto degli uomini. All’interno di questa etereogeneità di differenze la realtà è dura a realizzare, l’evacuazione difficoltosa. Questi spiritualisti sono sepolcri viventi. Ciò che è decaduto dovrebbe perire in modo decente. * * * * Maledetti siano coloro che supplicano. Gli Dei sono ancora con voi. Perciò voi che pregate assumete questo comportamento:- O Sé, mio Dio, estraneo è il tuo nome eccetto nella bestemmia, poiché io sono il tuo iconoclasta. Getto il tuo pane alle acque poiché io per me stesso sono sufficiente cibo. Celato nel labirinto dell’Alfabeto è il mio nome sacro, il SIGILLO di tutte le cose sconosciute. Sulla terra il mio regno è l’Eternità del DESIDERIO. Il mio desiderio si incarna nella fede e diviene carne, perché, IO SONO LA VERITA’ VIVENT E. Il Paradiso è estasi; la mia coscienza è un mutare ed acquistare associazioni. Possa io avere il coraggio di servirmi della mia stessa sovrabbondanza. Fammi dimenticare la rettitudine. Liberami dalle morali. Guidami nelle tentazioni di me stesso, poiché io sono il regno barcollante del bene e del male. Possa la dignità essere acquistata attraverso quelle cose di cui ho goduto. Possa il mio peccato essere meritevole. Dammi la morte della mia anima. Intossicami con l’amore di sé. Insegnami a sostenere la sua libertà; poiché io sono abbastanza Inferno. Fammi oltraggiare le piccole fedi. - AMEN. Concludendo la sua ingiunzione, Zos disse:- Di nuovo, Oh sonnambuli, mendicanti e sofferenti, nati dallo stomaco; sfortunati uomini per cui la felicità è necessaria ! Siete incapaci di vivere in solitudine, non ancora abbastanza maturi per infrangere la legge e ancora desiderate le donne. Oltre la dannazione non conosco alcuna magia per soddisfare i vostri desideri; poiché credete una cosa, ne desiderate un’altra, parlate ancora diversamente, agite differentemente ed ottenete il valore del vivere. Certamente l’inclinazione a nuove facoltà scaturisce da questa bastardaggine ! Servitori solo delle verità convenienti al vostro coraggio, tuttavia di nuovo le bestie saranno generate. Devo parlare di quell’intensità unica senza forma ? Conoscete l’estasi interiore ? Il piacere tra l’ego e il sé ? A quel punto dell’estasi non vi è cognizione degli altri; non c’è PENSIERO. Lì io vado e nessuno può guidarmi. Senza donne - il vostro amore è anatema ! Per me, non esiste altro cammino che il mio. Quindi andate pure per il vostro - nessuno vi guiderà per andare verso voi stessi. Fate che i vostri piaceri siano come i tramonti, ONEST I . . INSANGUINAT I . . . GROT T ESCHI ! Il proposito originale era il godimento perfetto della molteplice personalità, nell’estasi ? Queste infinite ramificazioni della coscienza nell’entità, che si associano per mezzo della bocca, del sesso e del senso ! L’assedio del sesso è divenuto l’infelicità totale - la ripetizione resa necessaria dalla vostra scotomia ? O bocche insanguinate ! Debbo ancora intrattenervi con un poco di discernimento ? Una introspezione di cannibalismo, nella carneficina della dieta - una variante di assassinio ai danni dell’ancestrale ? Non c’è cibo al di là del cadavere ? Il vostro assassinio e la vostra ipocrisia devono estinguersi prima che siate innalzati ad un mondo in cui la macellazione è sconosciuta. Quindi, con la bocca pulita, vi dico, io vivo di solo pane. Il sonno è una preghiera efficace. L’intera moralità è BEST IALE. Ahimé, c’è stata una grande sciagura. L’uomo è morto. Rimangono solo le donne. Ironicamente direi: “ Seguitemi ! Affinché voi realizziate ciò che è nascosto in tutta la sofferenza. Renderei volontaria la vostra auto-mortificazione, coraggiosa la vostra esistenza.” Starete ancora con me ? Salute a tutti i suicidi ! * * * * Zos, stanco, con uno sbadiglio si addormentò. Il fetore lo risvegliò in tempo - poiché si era assopito tra i trogoli - e si accorse che la folla non era più lì - solo i PORCI erano rimasti. E così sghignazzò e disse: “Non ho ancora perso i parenti e perciò sono quasi asfissiato ! Sono intrappolato dagli affanni del sentimento, dalle allucinazioni morali nel flusso e nel riflusso delle speranze e della paura ? Solo l’età trasmuterà il desiderio ? Non ho ancora sciolto l’illusione della realtà: giacché io non riconosco gli uomini dai porci, i sogni dalla realtà; o se io ho parlato solo a me stesso. Né so chi il mio anatema avrebbe impressionato di più . . . . Il mio soliloquio insensibile è consumato come una rivelazione ! Ciò che ho detto con grande sforzo di presunzione per accrescere l’intraprendenza causa solo sbuffi volgari. L’acqua non è la sola a cercare il suo equilibrio. Non ho trovato tragedia, no, non in questa vita ! Tuttavia se ho rigettato le loro dottrine sulle tavole della Legge o nei trogoli, almeno non ho gettato via la carne dei sogni. E volgendosi alla sua luce, Zos disse: Questo è il mio volere, Oh Tu Glorioso Sole. Sono stanco delle mie discese fra le serpi - di inzaccherarmi. Addio antisesi. Ho sofferto. Tutto è stato pagato. Lasciatemi andare avanti e ritemprare il mio sonno. IL VIAGGIO DELL’ANIMA AT T RAVERSO LA MORT E VERSO LA RINASCITA CATALOGO DEI T ITOLI COMPLET I DEI DISEGNI ESIBIT I 1928 Il Tema: Sulla Terra l’Ego schiude identità stabilite. Simbolizzando prenatalmente la sua storia, dalla nascita egli vive una epitome razziale - il lungo viaggio dalla Forma arcaica alla sua culminazione come uomo. Nel mondo invisibile il morto si risveglia con piena coscienza, che alterna e diminuisce fino a che la memoria della identità è persa e l’Ego è quindi preparato alla rinascita. Tale è l’apoteosi e la morte dell’anima nel Mondo Psichico. * * * * T ITOLI 1. La morte arriva velocemente. 2. E Io uomo infelice a cui la morte non fu benvenuta. 3. Separazione dell’anima dal corpo è la definita estatica sofferenza. 4. Metamorfosi dal sogno alla sua realtà vivente. 5. Strappata di lato fu la tenda della Soglia. 6. Un risveglio in un mondo di orrore emozionale, un caos senza limite, una sofferenza senza culmine. 7. Una coscienza con identità fluttuante che associa indiscriminatamente e incapace di resistenza efficace. 8. Gettato in un mare di potenzialità creative. 9. Fui testimone della separazione dei miei automielementali che apparivano distorsioni dello spazio. 10. Fantasmi lasciati camminare sulla Terra fino alla loro decadenza. 11. I miei corpi astrali ritornarono ai loro strati sterili. 12. Traversai le aberrazioni disastrose del sesso transitorio. 13. Il mio bene e male erano attuati in conflitto con i fenomeni. 14. Perso nello sciocco pantano di innata ipocrisia - torturato dai fuochi devastanti di odi dimenticati. 15. Fuga da un mondo ostile per essere la ridente base di un altro. 16. Le nostre follie sono il nostro giudizio. 17. Immemore di quello che io ho voluto – la memoria è il burlone. 18. Quindi ci fu la tragedia di scoprire le miei convinzioni intrinseche - la sola Identità è transitoria. 19. Io ancora vidi i destini sgradevoli aspettare...sentito il pandemonio della paura e spinto dal dolore. 20. Troppo potente è questo sogno chiamato morte, esso sembrerebbe essere una realtà peggiore. 21. Veramente, Io fui testimone che ogni pazzia incarnata realizza ogni possibilità immaginata. 22. Il desiderio cataclismico al di là dell’abilità. 23. I numerosi milioni di me stesso - la visione di quello che è e tuttavia non è. 24. La vista di quei sé che io sono stato. 25. La mia anima più liberamente regolata è una configurazione dello spazio. 26. Di nuovo io soffrii l’adolescenza. 27. Quello che io non ho desiderato non sarò mai. 28. Trovai la mia coscienza esistente simultaneamente - nella morte io ho acquistato al di là del tempo. 29. Con coscienza multiforme in entità separate io soffrii sia il piacere che hurt, insieme con la intensa curiosità. 30. Io avevo raggiunto la mia apoteosi: l’abilità di realizza- re tutta l’associazione. 31. Io avevo creato il desiderio per l’anima molteplice; una identità complessa per eliminare la mia soferenza come potrebbe essere. 32. I miei desideri scaturiscono fuori come un grande sole - che abbraccia tutto - associando nella forma - vortice, per apprezzare T UT TA la coscienza. 33. In tale maniera è amore di sé senza discriminazione; l’estasi nata dell’armonia. 34. La coscienza diviene più vaga emozionalmente. 35. La decadenza si intromise con fallimento emozionale. L’identità diviene caotica - più simile al sogno. 36. Fino a che si dissolse nel nulla da cui provenni. 37. Di nuovo io sono nato senza memoria - con lo sforzo Sisifico di ricordare e l’abilità di non indovinare correttamente. EPILOGO L’arte è Amore. Saggezza e Follia è una DIFFERENZA DI GRADO. Realizzare la “giustapposizione ritmica” è cultura