Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2006, Relecturas de Michel de Certeau
Le informazioni che si possono avere in merito a un individuo aiutano a definire una situazione, cioè permettono di sapere in anticipo cosa aspettarsi da lui: si possono raccogliere notizie da molte fonti, applicare stereotipi, affidarsi a quanto l'individuo dice di sé, far valere esperienze passate. Significa che molti fatti cruciali restano al di là del momento dell'interazione, nella quale vi sono una espressione assunta intenzionalmente (con segni appositi per comunicare le informazioni volute) e una espressione lasciata trasparire (presumibilmente in via non intenzionale e molto spesso non verbale).In realtà, ogni individuo crea un'immagine di sé che gli altri devono accettare " sulla fiducia " , o comunque attraverso deduzioni, a partire da quanto egli lascia trasparire e da quanto vuole comunicare (e le possibilità sono diverse, dal voler comunicare fiducia al voler ingannare gli interlocutori). A volte l'individuo agisce in modo calcolato, altre volte si esprime in un certo modo perché dettato dal suo status (ma non per ottenere una particolare reazione), altre ancora dà certe impressioni pur senza volerlo coscientemente. Di solito, inoltre, gli aspetti più controllabili del comportamento vengono valutati alla luce di quelli meno controllabili (più spontanei): l'individuo può tener conto di questo fatto e cercare di controllare la sua rappresentazione quando si trova in un ambiente in cui è osservato. È un gioco d'informazioni in cui, forse, l'osservatore risulta avvantaggiato rispetto all'attore. Generalmente, le definizioni della situazione proiettate dai diversi partecipanti sono abbastanza in armonia tra loro (ma non è un ideale ottimistico, quanto piuttosto una repressione degli istinti immediati in favore di un accordo per il funzionamento della società); inoltre, ogni partecipante ha solitamente il privilegio di imporre regole che per lui sono vitali, ma per gli altri non sono particolarmente rilevanti, raggiungendo un consenso operativo che eviti un conflitto aperto fra diverse definizioni della situazione. Una definizione proiettata ha anche un carattere morale: vige il principio generale che un individuo con certe caratteristiche sociali ha il diritto morale di pretendere che gli altri lo valutino in modo appropriato; inoltre, chi dichiara certe caratteristiche dovrebbe essere ciò che pretende di essere, dunque, scegliendo una definizione della situazione, un individuo implicitamente rinuncia a essere ciò che non appare. Si cerca continuamente di realizzare delle tecniche di difesa per non alterare la definizione della situazione, che consistono in tecniche, adottate in presenza degli altri, per salvaguardare le impressioni suscitate negli altri: senza di esse, le alterazioni sarebbero molto più frequenti.-Interazione faccia a faccia: influenza reciproca esercitata tra individui che si trovano gli uni in presenza degli altri;-interazione: processo interattivo che ha luogo quando gli individui di un gruppo si trovano in presenza gli uni degli altri;
Francesco Iengo, Il ritorno della mitologia, a cura di A. Marroni, Mimesis, 2020
Percorsi di teoria e comparatistica letteraria, 2021
An assessment on the early dissemination of Campanella's poetry in Germany.
Altre Modernitá, Universitá degli studi, Milano, 2019
Al centro di questo volume c’è una molteplicità di voci e di esperienze animate dall’inquietudine memoriale di narrare esperienze traumatiche. Lo “spazio biografico”(che include biografie, autobiografie, confessioni, memorie, diari intimi, testimonianze,carteggi ma anche interviste, romanzi biografici, documentari, pratiche artistiche) è lo strumento di cui Leonor Arfuch si serve per tracciare una cartografia che prende in esamele diverse modalità con cui si (ri)costruisce la memoria intima e collettiva in paesi (Argentina, Cile tra gli altri) in cui è ancora viva l’esigenza di comprendere il passato e rendere giustizia al vissuto di chi non c’è più, di narrare il trauma di un familiare desaparecido, di raccontare la condizione dell’esilio o dell’“insilio”. Lungi dall’essere un semplice contenitore di generi discorsivi, lo “spazio biografico” (già al centro di un denso volume pubblicato dall’autrice nel 2002) si dispiega agli occhi del lettore come la trama simbolica e l’orizzonte di intellegibilità entro cui indagare le molteplici declinazioni di soggettività in continua e proficua tensione tra pubblico e privato. I raccomandati/Los recomendados/Les recommandés/Highly recommended N. 20 – 11/2018 326
https://www.lidentitadiclio.com/laura-sciascia-letto/
Il letto racconta. Ruolo e significato di un'invenzione medievale. LIT, s. m. (Gram.) meuble où l'on prend le repos pendant la nuit ; il est composé du chalit ou bois, de la paillasse, des matelats, du lit-de-plume, du traversin, des draps, des couvertures, du dossier, du ciel, des pentes, des rideaux, des bonnes-graces, de la courte-pointe, du couvre-pié, &c. Dalla voce dell''Encyclopédie di Diderot e d'Alembert Il Medioevo, ricordava Umberto Eco all'inzio del suo Dieci modi di sognare il Medioevo, "inventa tutte le cose con cui ancora stiamo facendo i conti, le banche e la cambiale, l'organizzazione del latifondo, la struttura dell'amministrazione e della politica comunale, le lotte di classe e il pauperismo, la diatriba tra Stato e Chiesa, l'università, il terrorismo mistico, il processo indiziario, l'ospedale e il vescovado, persino l'organizzazione turistica". All'elenco di Eco si potrebbero aggiungere tante altre cose (una, diciamolo perché tanto ci stiamo pensando, è la peste). Ma quello che più si continua a riutilizzare "come contenitore per porvi qualcosa che non potrà mai essere radicalmente diverso di quel che già vi si stava" è il luogo dove passiamo una buona parte della vita, il luogo del riposo, della nascita, dell'amore, della sofferenza e della morte: il letto. Con la parola letto infatti si intende ancora oggi un sistema di oggetti volto a rendere il più confortevole il riposo, sistema composto da una struttura portante in genere in legno o in metallo, un piano che oggi consiste in una rete o un sommier, un materasso, una coppia di lenzuola di un tessuto adatto a mantenere fresco e pulito il corpo, coperte per proteggere dal freddo e cuscini: versione semplificata del sistema già codificato nei primi secoli del secondo millennio, che comprendeva anche un pagliericcio, per isolare il materasso dall'umidità del pavimento, delle cortine e un baldacchino, ciel-de-lit, per proteggere lo spazio del sonno dalla luce e da eventuali spifferi. Accessorio indispensabile erano poi le cassepanche, aiuto indispensabile per salire sul letto, spazio per sedersi, contenitori per la biancheria e persino casseforti 1 .
da "Novecento", rivista di politica e cultura, 16/98, Direttore Marcello Mustè
Loading Preview
Sorry, preview is currently unavailable. You can download the paper by clicking the button above.
Booklink/Necvu, 2005
Études littéraires africaines, 2014
Raisons politiques, 2011
Ciencia y Educación: ¿Estado o Mercado?
RePEc: Research Papers in Economics, 2000
The Journal of the Acoustical Society of America, 2010
International journal of engineering research and technology, 2013
2018 20th European Conference on Power Electronics and Applications (EPE'18 ECCE Europe), 2018
Fibers and Polymers, 2014
Journal of Vocational Rehabilitation, 2018