La teoria dei livelli ontologici 2020

Un aggiornamento dove si introducono la tematica del Nulla e quella della rappresentazione

in "Mechane. International Journal of Philosophy and Anthropology of Technology", 2021

This paper starts by acknowledging the growing popularity of the idea that living in the infosphere is producing a reontologization of the world (§ 0), and aims to test such a belief by examining the problem of an ontology of information machines. After explaining the sense in which I use the term “ontology” (§ 1), I discuss the main features of digital ontology and informational ontology: on the one hand, I present the ontological status that information has in digital ontology (§ 2.1) and informational ontology (§ 3.1); on the other hand, I identify the basic characteristics of ICTs that digital ontology (§ 2.2) and informational ontology (§ 3.2) put at the centre of their operation of “symbolic doubling”. Finally, through a comparison with some issues of the continental philosophical tradition, I claim that informational ontology can be considered an ontology at the same time more radical than digital ontology but also weaker, and I conclude by highlighting the difficulties that its conceptual elaboration seems to entail (§ 4).

Giornale di metafisica, 2007

An examination and defense of the view according to which ontology, understood as the theory of what there is, comes before (and can be done without engaging in) metaphysics, understood as the theory of the nature of things.

in M. Ferraris (ed.), Storia dell’ontologia, Milan, Bompiani, 2008

On the opposition between de re and de dicto conceptions of vagueness, with special reference to their bearing on the tasks of ontology.

Giornale di Filosofia della religione" [Supplementa, 8], 2006

Il presente saggio si propone di intessere una prospettiva analitica sull’argomento ontologico di Anselmo d’Aosta con l’ausilio di alcuni autori perlopiù appartenenti alla tradizione analitica. In filosofia sono rintracciabili due vie interpretative dell’unicum argumentum. La prima ne sostiene la validità logica, seppur a livello intensivo o modale; essa ammette l’idea secondo cui è possibile dedurre l’esistenza di Dio dalla sua semplice definizione. La seconda riprende la tradizione di critici dell’argomento, i quali si rifanno prevalentemente a Hume e a Kant, che hanno ribadito l’impossibilità di un argomento ontologico, vale a dire di poter dedurre l’esistenza di un ente da una semplice definizione a priori o, meglio ancora, di poter dedurre il necessario dal possibile compiendo così un vero e proprio «salto ontologico». Queste due tradizioni partono da due punti antitetici: la prima pensa l’esistenza come predicato suscettibile di “perfettibilità”, la seconda nega che l’esistenza possa essere un predicato. Sono due visioni che rispecchiano altrettante ontologie irriducibili: l’ontologia della gradualità della “grande catena dell’essere” e l’ontologia dicotomica nella quale non vi è alcuna gradualità tra essere o non essere (qualcosa o esiste o non esiste e ciò è verificabile solo a posteriori).

Analisi di quattro forme di giustificazione dell'inizio della Scienza della logica col puro essere, in connessione con i presupposti di una interrogazione ontologica

Teologia i Człowiek